Delibera con sistema di amministrazione monisticoInquadramentoIl sistema monistico prevede, accanto all'assemblea dei soci, il consiglio di amministrazione (necessariamente collegiale) ed il comitato per il controllo sulla gestione. FormulaRepertorio N. .... Raccolta N. .... VERBALE DI ASSEMBLEA STRAORDINARIA REPUBBLICA ITALIANA L'anno ....il giorno ....del mese ....alle ore ....n. ....presso la sede sociale in via ....n. .... Avanti a me Dott. ....Notaio in ....iscritto al Collegio Notarile di .... È presente: ....nato a ....il ....e domiciliato per la carica presso la sede sociale, che mi dichiara di intervenire al presente atto in qualità di Presidente del Consiglio di amministrazione e legale rappresentante della Società “ .... s.p.a.” con sede in ....via ....n. ....capitale sociale di Euro ....interamente versato, iscritta al n. ....presso il Registro delle imprese di .... C.F. .... Dell'identità personale del costituito io Notaio sono certo. Il costituito, nella detta sua qualità, mi dichiara che è qui riunita l'assemblea generale degli azionisti della suddetta società indetta in questo giorno, ora e luogo, in ....convocazione, per discutere e deliberare sul seguente ORDINE DEL GIORNO .... .... Il medesimo invita me Notaio a ricevere il verbale in forma pubblica di detta assemblea, al che aderendo io Notaio do atto di quanto segue: assume la presidenza dell'assemblea il costituito, ai sensi di legge e di statuto, il quale constata e fa constare che: - l'assemblea è stata regolarmente convocata mediante .... - sono legittimamente intervenuti in proprio o per delega i seguenti azionisti titolari del numero azioni da nominali Euro ....ciascuna, per ciascuno indicate: .... .... - che è presente quindi il ....% del capitale sociale; - che ha proceduto ad accertare l'identità e la legittimazione dei presenti; - che è presente l'organo amministrativo [1] in persona del costituito e dei consiglieri ....; - che è presente il comitato per il controllo sulla gestione [2] in persona dei dottori ....; - che è presente il revisore contabile in persona di ....; che pertanto l'assemblea odierna, regolarmente convocata, è validamente costituita ed atta a discutere e deliberare sugli argomenti all'ordine del giorno. Passando alla trattazione dell'ordine del giorno, il Presidente espone che .... Dopo esauriente discussione il Presidente mi dichiara ed io Notaio trascrivo, che l'assemblea con voto espresso mediante ....avente il seguente esito .... DELIBERA .... .... Null'altro essendovi da deliberare il Presidente dichiara sciolta l'assemblea alle ore .... E richiesto io Notaio ho ricevuto il presente verbale e ne ho dato lettura al comparente che lo approva e con me notaio lo sottoscrive alle ore .... Consta di fogli ....per pagine ....e della ....fin qui scritte interamente di mio pugno. ....Firma ....Notaio [1]Alcune norme del codice civile dettate per gli amministratori nel sistema ordinario, sono applicabili per espressa previsione di legge, anche ai componenti del consiglio di amministrazione del sistema monistico, in quanto compatibili. [2]Le caratteristiche e le competenze del comitato per il controllo sulla gestione sono le stesse applicabili al collegio sindacale nel sistema ordinario. CommentoNel caso in cui la società opti per il sistema di amministrazione monistico, gli organi sociali sono: - l'assemblea dei soci, con funzioni pressoché identiche a quelle del sistema tradizionale, - il consiglio di amministrazione, di nomina assembleare e organo necessariamente collegiale, - il comitato per il controllo sulla gestione eletto in seno al consiglio di amministrazione che svolge funzioni analoghe a quelle del collegio sindacale del sistema tradizionale. La scelta del sistema di amministrazione monistico può essere effettuata sia in sede di costituzione della società, sia durante la vita sociale con le maggioranze previste dagli artt. 2368 e 2369 c.c., purché tale scelta sia espressa. In mancanza, infatti, viene adottato il sistema tradizionale. Con il passaggio al sistema di amministrazione e controllo monistico dal sistema tradizionale di spa, il cui statuto rimetta il controllo contabile al collegio sindacale, interviene una situazione di incompatibilità assoluta ed automatica, posto che nelle spa di tipo monistico, il controllo contabile è inderogabilmente demandato ad un revisore contabile oppure ad una società di revisione. Conseguentemente: - il collegio sindacale cessa, pur sempre a far data dal momento in cui la variazione di sistema avrà effetto, senza che ciò comporti revoca ai sensi e per gli effetti di cui all'art. 2400 c.c.; - l'assemblea dei soci, all'atto della delibera di variazione del sistema di amministrazione e controllo, potrà, ricorrendone tutti i presupposti di legge, conferire l'incarico del controllo contabile al revisore – società di revisione, oppure demandare tale decisione di conferimento dell'incarico, ad una successiva assemblea ordinaria (Comitato Triveneto dei Notai, Massima H.E.4). Al fine di contribuire a fornire alcuni suggerimenti in merito alla predisposizione di clausole statutarie volte a delineare con chiarezza i rapporti tra comitato per il controllo di gestione e consiglio di amministrazione, si legga la Massima del Consiglio Notarile di Firenze n. 59/2016, Sistema monistico e revoca dei componenti del comitato per il controllo sulla gestione (59/2016), secondo cui: “E’ legittima la clausola statutaria che richieda, ai fini della revoca dalla carica dei componenti del comitato per il controllo sulla gestione, una deliberazione motivata del consiglio di amministrazione. E’ legittima la clausola statutaria che richieda, ai fini della revoca dalla carica di componente del comitato per il controllo sulla gestione, una deliberazione del consiglio di amministrazione assunta con il voto favorevole di una maggioranza qualificata. E’ legittima la clausola statutaria che richieda, ai fini della deliberazione avente ad oggetto la revoca dalla carica di componente del comitato per il controllo sulla gestione, il preventivo parere favorevole del comitato per le proposte di nomina o di altro comitato di amministratori indipendenti istituito in seno al consiglio di amministrazione; ove di tale comitato facciano parte anche alcuni dei revocandi componenti del comitato per il controllo, questi non potranno partecipare alla deliberazione relativa al parere in esame. E’ legittima la clausola statutaria che richieda la sussistenza di una giusta causa di revoca ai fini della valida assunzione da parte del consiglio di amministrazione della deliberazione di revoca dalla carica di componente del comitato per il controllo sulla gestione. E’ legittima la clausola statutaria che attribuisca la competenza alla revoca dei componenti del comitato per il controllo sulla gestione all’assemblea in sede ordinaria, richiedendo a tal fine una deliberazione motivata. E’ legittima la clausola statutaria che richieda la sussistenza di una giusta causa di revoca ai fini della valida assunzione da parte dell’assemblea ordinaria della deliberazione di revoca dalla carica di componente del comitato per il controllo sulla gestione, qualora ciò non determini altresì la revoca da consigliere di amministrazione. E’ legittima la clausola statutaria che richieda la sussistenza di una giusta causa di revoca ai fini della valida assunzione da parte dell’assemblea ordinaria della deliberazione di revoca dalla carica di amministratore dei componenti del comitato per il controllo sulla gestione, purché il numero dei consiglieri che compongono il comitato rappresenti una minoranza del consiglio di amministrazione. E’ legittima la clausola statutaria che attribuisca all’assemblea in sede straordinaria la competenza alla revoca dalla carica di componente del comitato per il controllo sulla gestione, qualora ciò non determini altresì la revoca da consigliere di amministrazione; parimenti legittima è la clausola che, pur conservando la competenza all’assemblea in sede ordinaria in ordine alla revoca da componente del comitato per il controllo sulla gestione, richieda in seconda convocazione una maggioranza più elevata rispetto a quella prevista dalla legge per la revoca dell’organo amministrativo”. Parte della dottrina è stata critica nei confronti di tale sistema dal momento che si prevede la concentrazione su uno stesso organo sia dei poteri gestori sia dei poteri di controllo. D'altra parte, si è sottolineato che il fatto per cui i componenti dell'organo di controllo siano anche membri del consiglio di amministrazione, garantirebbe una maggiore rapidità nel flusso delle informazioni. La commistione tra gestione e controllo, inoltre, assicurerebbe una più pregnante autonomia dell'organo amministrativo evitando così il dualismo tra gestione e controllo e favorendo la collaborazione tra diverse funzioni in vista di una migliore prevenzione di eventuali violazioni. Si deve tuttavia notare che il modello in esame non ha avuto grande diffusione. |