Verbale di assemblea straordinaria di s.p.a. che non si è regolarmente costituita in prima convocazioneInquadramentoL'art. 2368 c.c. si riferisce al primo comma al quorum costitutivo (e deliberativo) dell'assemblea ordinaria e, al secondo comma, al quorum costitutivo (e deliberativo) dell'assemblea straordinaria. Spetta al presidente dell'assemblea la verifica circa la regolare costituzione dell'assemblea. FormulaRepertorio N. .... Raccolta N. .... VERBALE DI DISERZIONE DI ASSEMBLEA [1] REPUBBLICA ITALIANA L'anno ....il giorno ....del mese di ....nel mio studio sito in via ....n. ....alle ore .... e minuti .... Avanti a me Dott. ....notaio in ....iscritto presso il collegio Notarile di .... è personalmente comparso il Sig. ....nato a ....il ....domiciliato per la carica in ....via ....n. ...., il quale interviene al presente atto in qualità di Presidente del Consiglio di Amministrazione della “Società ....s.p.a.”, con sede in ....via ....n. ....capitale sociale di euro ...., iscritta al Registro Imprese di ....al n. ....C.F. ....ai sensi di legge e di statuto. Detto comparente, della cui identità personale io Notaio sono certo, mi richiede di ricevere il presente verbale in forma pubblica, al fine di dare atto che l'assemblea straordinaria della predetta Società, regolarmente convocata mediante ....(avviso pubblicato nella Gazzetta Ufficiale della Repubblica italiana del ....), in prima convocazione, per questo giorno ora e luogo, per discutere e deliberare sul seguente ordine del giorno, .... è andata deserta. Al che aderendo io Notaio do atto di quanto segue: non è presente alcun azionista della società. Dopo ragionevole attesa, si dà atto alle ore ....e minuti ....che l'assemblea non è regolarmente costituita in prima convocazione, non essendo stato raggiunto il quorum previsto dalla legge. Spese ed imposte del presente atto cedono come per legge. E richiesto io notaio ho ricevuto il presente atto del quale ho dato lettura al comparente che approvandolo e confermandolo con me Notaio lo sottoscrive alle ore .... Consta di fogli ....per pagine e della ....fin qui, scritte interamente di mio pugno. ....Firma ....Notaio [1]Per la validità dell'assemblea in seconda convocazione i giudici di legittimità hanno sostenuto, ora, la necessità della redazione del verbale di diserzione (Cass. n. 11601/1990), ora, la non necessità (Cass. n. 12008/1998). CommentoAffinché l'assemblea possa dirsi regolarmente costituita e possa, dunque, iniziare i lavori è necessario che risulti presente un determinato numero di azionisti corrispondente alla frazione di capitale con diritto di voto richiesta dalla legge o dallo statuto (quorum costitutivo). A tal fine occorre distinguere diverse ipotesi. Ai fini del raggiungimento del quorum costitutivo si computano innanzitutto anche le azioni per le quali il voto non può essere esercitato per motivi occasionali. Tipici i casi di mancato adempimento dell'onere di pubblicità relativo al patto parasociale, morosità, incapacità di agire, pendenza del termine per l'esercizio dell'opzione indiretta, astensione per conflitto di interessi. Andranno computate ugualmente le azioni proprie per le quali il voto è sospeso. Diversamente accade per le azioni di risparmio e di godimento che non verranno conteggiate in quanto azioni prive istituzionalmente del diritto di voto. Le azioni con voto condizionato dovrebbero assumere rilevanza ai fini del quorum costitutivo solo a seguito dell'avveramento della condizione; delle azioni con voto a scalare si tiene conto, invece, per l'intera quota di capitale rappresentata. Nella particolare ipotesi del socio recedente si ritiene che fino a quando la società non completi le formalità di liquidazione, le relative azioni devono essere computate ai fini del calcolo delle maggioranze richieste per il quorum costitutivo (e deliberativo) dell'assemblea (Massima Comitato Notarile Triveneto 2016 H.H.11). Il quorum costitutivo varia a seconda che si tratti di assemblea ordinaria o straordinaria e in quest'ultimo caso a seconda che si tratti di prima o seconda convocazione. L'assemblea ordinaria in prima convocazione è regolarmente costituita quando è rappresentata almeno la metà del capitale sociale con diritto di voto. Si ritiene illegittima qualsiasi deroga in merito. Nessun quorum costitutivo è, invece, richiesto per l'assemblea ordinaria di seconda convocazione che potrà deliberare, pertanto, qualunque sia la parte di capitale rappresentato in assemblea. È da ritenersi nulla a tal proposito la clausola statutaria che per le assemblee ordinarie in seconda convocazione stabilisca un quorum costitutivo determinato (così Cass. n. 2198/1990). Per le assemblee straordinarie in prima convocazione delle società che non fanno ricorso al mercato del capitale di rischio non è espressamente previsto un quorum costitutivo. Tuttavia lo stesso risulta indirettamente dal fatto che il quorum deliberativo è rappresentato da aliquote dell'intero capitale sociale con diritto di voto. L'assemblea straordinaria di seconda convocazione è, invece, regolarmente costituita con la partecipazione di oltre un terzo del capitale sociale. Per le società che fanno ricorso al mercato del capitale di rischio il quorum costitutivo minimo è almeno la metà del capitale sociale in prima convocazione e più di un terzo in seconda convocazione. L'esistenza del quorum costitutivo va accertata una sola volta all'inizio dell'assemblea e si ritiene verificata nel momento in cui il presidente abbia esaurito le operazioni di accertamento della legittimazione degli intervenuti e ne abbia dato conto formalmente in assemblea. Pertanto, la verifica dei presenti prima della votazione non rappresenta una nuova verifica del quorum costitutivo, ma attesta il c.d. quorum deliberativo (Massima Comitato Notarile Triveneto 2007 H.B.32). Il mancato raggiungimento del quorum costitutivo ha come effetto quello di rendere la deliberazione eventualmente assunta annullabile. Pertanto, nel caso in cui non si raggiunge il quorum costitutivo richiesto o l'assemblea vada deserta si dovrà procedere a una seconda convocazione. È discusso se si debba redigere un apposito verbale o sia sufficiente fare menzione della mancanza del numero legale o della totale diserzione della prima convocazione nel verbale di seconda convocazione. La partecipazione di persone non legittimate, l'invalidità dei singoli voti o l'errore nel conteggio degli stessi non costituiscono motivo di annullamento a meno che non si tratti di eventi suscettibili di incidere sul raggiungimento del quorum costitutivo. |