Clausole statutarie di previsione dell'organo di controllo

Donatella D'Ambrosio

Inquadramento

La disciplina in commento trova le sue fondamenta negli artt. 2397 ss. c.c. per le società per azioni, mentre per quanto riguarda le società a responsabilità limitata si fa riferimento all'art. 2477 c.c., come novellato dall'art. 35 d.l. n. 5/2012.

In relazione alle s.p.a., ai sensi dell'art. 2400 c.c., i sindaci vengono nominati per la prima volta nell'atto costitutivo, mentre le nomine successive sono effettuate dall'assemblea dei soci, salvo quanto disposto dagli artt. 2351 ultimo comma, 2449 c.c., ossia nei casi in cui il sindaco venga nominato sulla base di specifiche facoltà rimesse a titolari di strumenti finanziari partecipativi, o nel caso di società aventi partecipazioni dello Stato o di enti pubblici.

Per quanto riguarda il panorama delle s.r.l., la nomina dell'organo di controllo (o del revisore) è necessaria solo in presenza di determinati presupposti, indicati all'art. 2477, terzo comma, c.c., restando in mancanza una libera scelta attribuita ai soci.

La riforma del 2012 ha introdotto il carattere monocratico dell'organo di controllo, salvo diversa posizione statutaria, motivo per cui nelle s.r.l. è ormai comune sentir parlare di sindaco unico piuttosto che di collegio sindacale. In ogni caso, qualora nelle s.r.l. venga nominato un organo di controllo, anche monocratico, il legislatore ritiene applicabili le disposizioni sul collegio sindacale relative alle società per azioni.

Formula

CLAUSOLE STATUTARIE DI PREVISIONE DELL'ORGANO DI CONTROLLO (S.P.A.)

Art. .... – Collegio sindacale ....

1. Il collegio sindacale vigila sull'osservanza della legge e dello statuto, sul rispetto dei principi di corretta amministrazione e in particolare sull'adeguatezza dell'assetto organizzativo, amministrativo e contabile adottato dalla Società e sul suo concreto funzionamento.

2. Il collegio sindacale è costituito da tre o cinque membri effettivi e due supplenti, scelti nell'albo dei revisori contabili. Per tutta la durata del loro incarico i Sindaci debbono possedere i requisiti di cui all'art. 2399 c.c. La perdita di tali requisiti determina la immediata decadenza del sindaco e la sua sostituzione con il sindaco supplente più anziano.

3. I sindaci scadono alla data dell'assemblea convocata per l'approvazione del bilancio relativo al terzo esercizio della carica. La cessazione dei sindaci per scadenza del termine ha effetto dal momento in cui il collegio è stato ricostituito. ....

4. Il collegio sindacale si riunisce almeno ogni 90 (novanta) giorni su iniziativa di uno qualsiasi dei sindaci.

5. Alla elezione del collegio sindacale si procederà secondo quanto previsto per la nomina degli amministratori dall'art. .....

(S.R.L.)

Art. .... – Organo di controllo e revisione legale dei conti

1. Quando i soci ne ravvisano l'opportunità possono nominare un organo di controllo o un revisore.

2. La nomina dell'organo di controllo o del revisore è obbligatoria nei casi previsti dalla legge.

3. L'organo di controllo è composto, alternativamente, su decisione dei soci in sede di nomina, da un membro effettivo o da un collegio, composto da tre membri effettivi e due supplenti.

4. Nel caso di nomina di un organo di controllo, anche monocratico, si applicano le disposizioni sul collegio sindacale per le società per azioni.

5. L'organo di controllo o il revisore dei conti devono possedere i requisiti ed hanno le competenze ed i poteri previsti dalle disposizioni sul collegio sindacale previste per le società per azioni.

6. La revisione legale dei conti della società viene esercitata, a discrezione dei soci e salvo inderogabili disposizioni di legge, da un revisore legale o da una società di revisione legale iscritti nell'apposito registro, ovvero dell'organo di controllo ove consentito dalla legge.

7. Le riunioni dell'organo di controllo in composizione collegiale possono svolgersi mediante mezzi di telecomunicazione, nel rispetto di quanto previsto per le riunioni del consiglio di amministrazione.

Commento

Nelle s.p.a., il collegio sindacale si compone di tre o cinque membri effettivi, soci o non soci, e di due sindaci supplenti (art. 2397 c.c.).

Come richiede la norma, almeno un sindaco effettivo e uno supplente devono essere scelti tra i revisori legali iscritti nell'apposito registro mentre i restanti, se non iscritti in tale registro, devono essere scelti fra gli iscritti negli albi professionali individuati con decreto del ministro della giustizia o fra professori universitari di ruolo in materie economiche o giuridiche.

Come esposto in premessa, per la prima volta la nomina dei sindaci viene effettuata in sede di atto costitutivo. Le nomine successive sono di competenza dell'assemblea.

Il numero dei componenti del collegio designati in sede di atto costitutivo potrà essere modificato solo a seguito di una delibera dell'assemblea straordinaria che modifichi l'atto costitutivo stesso. È importante che la previsione statutaria individui, oltre ai compiti che devono essere assolti e le modalità di elezione dei membri del collegio, anche i requisiti che dovranno essere mantenuti dai componenti dell'organo di controllo per tutta la durata del loro incarico. La venuta meno di tali requisiti, indicati nell'art. 2399 c.c., comporta l'inevitabile decadenza dall'ufficio.

L'art. 35 del d.l. n. 5/2012 ha apportato alcune modifiche alla disciplina, terreno già segnato dalla precedente l. n. 183/2011 che aveva introdotto la possibilità di nomina di un sindaco unico (agli artt. 2477 e 2397 c.c.).

Per quanto riguarda le s.p.a., con la l. n. 183/2011, era stata introdotta la possibilità di optare per un organo di controllo monocratico nelle società per azioni aventi ricavi o patrimonio netto inferiore ad un milione di euro (art. 2397, comma 3, c.c.).

Successivamente, con il d.l. n. 5/2012, la nomina del sindaco unico nelle s.p.a. era divenuta possibile tutte le volte in cui ricorrevano le condizioni per la redazione del bilancio in forma abbreviata ex art. 2435-bis c.c. e qualora lo statuto non disponesse diversamente.

Infine, a seguito dell'entrata in vigore della l. n. 35/2012 è stato abrogato il comma 3 dell'art. 2397 c.c. e, conseguentemente, è venuta meno la possibilità nelle società per azioni di nominare un sindaco unico, risultando così sempre necessaria la nomina di organo collegiale.

Per quanto concerne la s.r.l., viene confermata la natura facoltativa dell'organo di controllo e demandata alla previsione statutaria la volontà di conferire il potere di controllo ad un organo collegiale, ad un sindaco unico oppure ad un revisore, con espressa indicazione che, nel silenzio dello statuto, l'organo di controllo è costituito da un solo membro effettivo.

Inoltre, il legislatore ha introdotto la possibilità di affidare, in via facoltativa, potere di controllo ad un revisore, in sostituzione dell'organo di controllo, sollevando non pochi problemi di compatibilità fra le due figure. Pare essere prevalsa una lettura interpretativa che conduca all'equiparazione delle due figure, portando di fatto a considerare equivalenti le funzioni del sindaco unico (che deve necessariamente essere iscritto nel registro dei revisori) e del revisore, attribuendo all'uno e all'altro sia il controllo di gestione ai sensi dell'art. 2403 c.c., sia la revisione dei conti ai sensi del d.lgs. n. 39/2010.

Per espressa previsione contenuta nell'art. 2477, comma 5, c.c., in caso di nomina dell'organo di controllo, anche monocratico, si applicano le disposizioni sul collegio sindacale previste per le società per azioni.

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