Determina dell'amministratore unico nelle s.r.l .

Francesca Leo

Inquadramento

Ai sensi dell'art. 2475 c.c. “Salvo diversa disposizione dell'atto costitutivo, l'amministrazione della società è affidata a uno o più soci nominati con decisione dei soci presa ai sensi dell'articolo.All'atto di nomina degli amministratori si applicano il quarto e quinto comma dell'articolo.

Quando l'amministrazione è affidata a più persone, queste costituiscono il consiglio di amministrazione. L'atto costitutivo può tuttavia prevedere, salvo quanto disposto nell'ultimo comma del presente articolo, che l'amministrazione sia ad esse affidata disgiuntamente oppure congiuntamente; in tali casi si applicano, rispettivamente, gli articoli 2257 e 2258

Qualora sia costituito un consiglio di amministrazione, l'atto costitutivo può prevedere che le decisioni siano adottate mediante consultazione scritta o sulla base del consenso espresso per iscritto. In tal caso dai documenti sottoscritti dagli amministratori devono risultare con chiarezza l'argomento oggetto della decisione ed il consenso alla stessa.La redazione del progetto di bilancio e dei progetti di fusione o scissione, nonché le decisioni di aumento del capitale ai sensi dell'articolo 2481 sono in ogni caso di competenza dell'organo amministrativo.”

Formula

DETERMINAZIONE DELL'AMMINISTRATORE UNICO [1]

REPUBBLICA ITALIANA

Il giorno…del mese di…alle ore…

In…presso la sede della Società “…. s.p.a. ”

Il sottoscritto…. … … domiciliato per la carica presso la sede sociale, qule Amministratore Unico [2] della società “…. s.r.l.”, con sede in ….via….n…., capitale sociale di euro…interamente versato, iscritta al Registro Imprese di… al n…

- preso atto che lo Statuto prevede che in caso di…….. la società versi in una causa di scioglimento ex art. 2484 c.c.

DICHIARA

Ai sensi dell'art. 47 del d.P.R. n. 445/2000, consapevole delle sanzioni penali nel caso di dichiarazioni false o non veritiere:

- che si è verificata la causa di scioglimento prevista dall'art… dello statuto;

- che lo statuto all'art. individua l'organo sociale deputato all'accertamento del verificarsi di detta causa di scioglimento nell'organo gestionale;

- constatato pertanto che si è verificata la causa di scioglimento prevista statutariamente e che quindi si rende necessario provvedere al relativo accertamento

DICHIARA

di accertare la causa di scioglimento della società per il verificarsi dei fatti sopra descritti, previsti dall'art.. dello statuto sociale.

1. Orientamento Trivento notaio n. I.C.3 - (Configurabilità necessaria di un organo amministrativo - 1° pubbl. 9/04) “Stante la natura di società di capitali della s.r.l., deve ritenersi indispensabile la presenza formale di un organo amministrativo, anche nel caso che lo statuto preveda che l'amministrazione spetti necessariamente a tutti i soci. In quanto le qualifiche di amministratore e di socio sono distinte, anche se rivestite dagli stessi soggetti.”

2. Massima Consiglio notarile Milano n. 17. Varianti organizzative e modifiche dei sistemi di governo societario “Si reputa conforme alla legge la previsione, nei patti sociali di una s.r.l., di diverse modalità operative dell'organo di amministrazione (amministrazione collegiale, disgiuntiva, congiuntiva), con scelta rimessa a decisione, anche extra-assembleare, dei soci, in quanto ciò non costituisce modifica dell'atto costitutivo.”

Commento

La centralità dell'organo amministrativo nelle società a responsabilità limitata emerge a chiare lettere dall'ultimo comma dell'art. 2475 c.c., il quale espressamente prevende che le decisioni su talune materie sono riservate allo stesso.

Pertanto, anche nell'ipotesi, di coincidenza tra amministratori e soci l'art. 2475 ultimo comma c.c. impone agli amministratori – soci di adottare il sistema collegiale per deliberare sulle materie di competenza dell'organo amministrativo.

In questo contesto, l'amministrazione può essere affidata ad uno o più soci, che restano in carica a tempo indeterminato. Nell'ipotesi in cui vengano nominati più amministratori, questi ultimi costituiscono un consiglio di amministrazione.

All'uopo giova segnalare che nelle società a responsabilità limitata, l'adozione del metodo collegiale non è inderogabile, ben potendo in sede di atto costitutivo prevedere che gli amministratori operino disgiuntamente o congiuntamente, analogamente a quanto accade nelle società di persone.

Con riferimento al rapporto tra gestione ed amministrazione delle società, si è recentemente  pronunciato il Consiglio Notarile di Firenze (Massima n. 74/2020), a valle dell'introduzione dell'articolo 40 del D. Lgs. 147 del 2020 (Disposizioni integrative e correttive, al decreto legislativo 12 gennaio 2019 n. 14, recante codice della crisi d'impresa e dell'insolvenza), il quale ha modificato in alcuni punti gli articoli 2257,2380 bis, 2409 novies e 2475 c.c.: “La gestione dell'impresa comprende la determinazione del suo assetto organizzativo, amministrativo e contabile oltre alla redazione del bilancio e spetta inderogabilmente ed esclusivamente agli amministratori. Tale inderogabilità discende dal fatto che si verte nel campo delle regole proprie del diritto dell'impresa e non solo del diritto delle società. Le decisioni in materia di gestione dell'impresa sono quindi necessariamente imputabili a tutti gli amministratori e conseguentemente devono essere adottate, in tutte le società, congiuntamente o collegialmente. Il rispetto della collegialità in materia di gestione dell'impresa impedisce la delega integrale a singoli amministratori della competenza ad adottare decisioni rientranti in tale ambito, ma consente che a costoro venga delegata in via esclusiva la cura di singole fasi di una decisione che deve restare collegiale, come puntualmente risulta dall'art. 2381 del c.c. in materia di elaborazione ed esame dei piani strategici, industriali e finanziari della società. Nei casi di delega di poteri ad alcuni o ad uno degli amministratori, la collegialità si declina e si articola, nelle s.p.a. e nelle s.r.l., attraverso l'attribuzione: (i) ai delegati, del compito di curare la predisposizione degli assetti adeguati alla natura ed alle dimensioni dell'impresa, dandone puntuale (completa e analitica) e ricorrente informativa all'organo collegiale e (ii) all'organo collegiale, della competenza a valutare gli assetti così come predisposti dai delegati (se del caso, proponendone modifiche e integrazioni). La decisione finale sugli assettiresta collegiale, nel senso che va assunta da (e dunque è imputabile a) tutti gli amministratori. Al contrario, le decisioni relative a singoli atti di disposizione del patrimonio sociale, come pure il compimento dei medesimi in nome e per conto della società, non attenendo propriamente alla gestione dell'impresa nel senso suddetto, e cioè all'organismo produttivo, ma all'amministrazione della società, possono essere affidate tanto a singoli amministratori, quanto a procuratori esterni all'organo amministrativo quanto infine, ma non nella s.p.a., ai soci. In tale ultimo ambito continuano a trovare applicazione nelle s.r.l., anche dopo l'entrata in vigore del Codice della crisi di impresa e dell'insolvenza (D.Lgs. n. 14 del 2019) e del suo Decreto correttivo (D.lgs. 147 del 2020), gli articoli 2479, 1 comma c.c. (nella parte in cui prevede che l'atto costitutivo possa riservare competenze ulteriori rispetto a quelle legali, anche inerenti l'amministrazione, ai soci) e 2468 III comma c.c. (nella parte in cui consente di attribuire ai soci particolari diritti, che dunque ben potrebbero riguardare anche aspetti legati all'amministrazione). In definitiva il Codice della crisi in alcun modo obbliga ad adeguamenti degli statuti o dei patti sociali che prevedano nella materia dell'amministrazione deroghe al modello legale”.

Con riferimento ai profili di responsabilità dell'organo amministrativo, in generale gi amministratori sono responsabili verso la società e verso i singoli soci o i terzi direttamente danneggiati nell'esercizio della loro funzione, con la precisazione che l'azione di responsabilità contro gli amministratori può essere promossa anche dal singolo socio, il quale ha il diritto di chiedere la di revoca degli amministratori medesimi in sede cautelare.

Vuoi leggere tutti i contenuti?

Attiva la prova gratuita per 15 giorni, oppure abbonati subito per poter
continuare a leggere questo e tanti altri articoli.

Sommario