Esempio di denunciabilità ex art. 2408 c.c. presentata a mezzo di raccomandata A.R.InquadramentoOgni socio può denunziare i fatti che ritiene censurabili al collegio sindacale, il quale deve tener conto della denunzia nella relazione che presenta all'assemblea. Se la denunzia è fatta da tanti soci che rappresentino un ventesimo del capitale sociale o un cinquantesimo nelle società che fanno ricorso al mercato del capitale di rischio, il collegio sindacale deve indagare senza ritardo sui fatti denunziati e presentare le sue conclusioni ed eventuali proposte all'assemblea; qualora nell'espletamento del suo incarico ravvisi fatti censurabili di rilevante gravità e vi sia urgente necessità di provvedere, deve altresì convocare l'assemblea. Lo statuto può prevedere per la denunzia percentuali minori di partecipazione. FormulaSpettabile Collegio sindacale della Società ....s.p.a. nelle persone dei Dott.ri .... .... .... c/o la sede della Società .... s.p.a. via .... A mezzo raccomandata A.R. OGGETTO: DENUNCIA AL COLLEGIO SINDACALE EX ART. 2408 C.C. Egr. Presidente del Collegio sindacale ...., egregi Sindaci .... e ...., i sottoscritti .... e ...., in qualità di azionisti della .... s.p.a. per una percentuale complessivamente pari al ....% del capitale sociale, sottopongono alla Vostra attenzione le condotte assunte dagli amministratori della stessa società che, ad avviso degli scriventi, integrano fatti censurabili commessi nella gestione sociale. In particolare, in data .... gli amministratori ...., .... e ...., il primo nel ruolo di Presidente del Consiglio di amministrazione, hanno assunto i seguenti comportamenti: [Descrivere le condotte che integrano i fatti censurabili]. Ciò posto, con la presente invitiamo espressamente il collegio sindacale, ai sensi dell'art. 2408 comma 2, c.c., a compiere senza ritardo ogni indagine che si riveli opportuna sui fatti denunziati ed a presentare le proprie conclusioni ed eventuali proposte all'assemblea, nonché, qualora i fatti denunziati costituiscano fatti censurabili di rilevanti gravità e vi sia urgenza di provvedere, a convocare l'assemblea a norma dell'art. 2406, comma 2, c.c. Distinti saluti Luogo e data .... Firme .... CommentoLa norma di cui all'art. 2408 c.c. attribuisce a ciascun socio la legittimazione a denunciare al collegio sindacale fatti che ritiene censurabili, che secondo la dottrina dominante non si esauriscono nelle gravi irregolarità previste dall'art. 2409 c.c. ma identificano una categoria più ampia. Può trattarsi, infatti, sia di quelle gravi irregolarità di cui fa menzione la norma suddetta, sia di atti e comportamenti ritenuti censurabili sul piano dell'opportunità economica. E poiché la norma non fa riferimento ad un organo in particolare né alla gestione sociale, si può ritenere che oggetto del controllo del collegio sindacale, a seguito della denuncia sporta da uno o più soci, possano essere anche le decisioni dell'assemblea. Presupposto fondamentale è la sussistenza dello status di socio al momento in cui viene presentata la denuncia. La norma non richiede l'adozione di forme particolari, pertanto è ammissibile anche una denuncia formulata oralmente durante una riunione assembleare cui segua la verbalizzazione. Oppure, può trattarsi di una denuncia scritta, trasmessa al collegio, ai suoi componenti singolarmente, oppure al suo presidente (ad esempio mediante raccomandata con avviso di ricevimento o forme equivalenti). Le conseguenze della ricezione, da parte del collegio sindacale, di una denuncia ai sensi dell'art. 2408 c.c. sono diverse a seconda che essa provenga da un solo socio o da più soci che rappresentino una determinata porzione di capitale sociale. Nel primo caso, disciplinato dal primo comma dell'art. 2408 c.c., il Collegio sindacale deve semplicemente tener conto della denuncia nella relazione all'assemblea che accompagna il bilancio. Nel secondo caso, trattato dal secondo comma, qualora la denuncia provenga da tanti soci che rappresentino un ventesimo del capitale (o un cinquantesimo nelle società che fanno ricorso al mercato del capitale di rischio), il Collegio sindacale ha il dovere di indagare senza ritardo sui fatti denunziati e presentare le proprie conclusioni e proposte all'assemblea. Se ricorrono i presupposti di cui all'art. 2406, comma 2, c.c., il Collegio sindacale deve provvedere alla convocazione dell'assemblea. Lo statuto può prevedere percentuali minori di partecipazione al capitale per la legittimazione a presentare denuncia. Il Collegio ha quindi il dovere di attivarsi esercitando l'attività di vigilanza e tutti gli atti che si dovessero rivelare necessari in relazione ai fatti denunciati. Tra le proposte che i sindaci possono formulare all'assemblea, la dottrina ritiene che esse siano di contenuto vario: ad esempio, il collegio può chiedere di revocare gli amministratori dal loro ufficio, di esercitare nei loro confronti l'azione di responsabilità, o ancora di nominare una commissione che espleti un'inchiesta più approfondita sulle condotte dei soggetti coinvolti dalla denuncia dei soci. L'attività svolta dai sindaci in conseguenza della denuncia deve essere documentata nel libro delle adunanze e delle deliberazioni del Collegio sindacale ex art. 2403-bis c.c., affinché vi sia prova della diligenza spiegata dai sindaci nell'adempimento dei propri doveri. |