Verbale di s.r.l. di copertura perdite mediante utilizzo di riserva da rivalutazione - verbale non notarile

Giuseppe Trimarchi

Inquadramento

Le riserve possono essere classificate in base all'origine, distinguendo così tra riserve di utili, di capitale e di rivalutazione. Le prime nascono dal risparmio degli utili non distribuiti tra i soci, ma trattenuti all'interno dell'impresa.

In aggiunta alle riserve obbligatorie (tra cui la riserva legale ordinaria, ex art. 2430 c.c.), la società può costituire ulteriori riserve, facoltative, sia con apposita previsione statutaria che con deliberazione dell'assemblea ordinaria.

Le riserve vanno riportate nello stato patrimoniale, secondo lo schema di cui all'art. 2424 c.c.: in particolare, nella Voce A. (patrimonio netto) del passivo, devono essere indicate le riserve da sovrapprezzo delle azioni, le riserve di rivalutazione, la riserva legale e quelle statutarie.

Formula

VERBALE DI DECISIONE DI SOCI DI SOCIETÀ A RESPONSABILITÀ LIMITATA

L'anno .... il mese .... il giorno .... in .... alle ore .... Si è riunita l'assemblea dei soci della società a responsabilità limitata con sede in .... alla via .... numero .... capitale sociale .... iscritta al Registro delle Imprese di .... con il seguente numero di C.F. ....

Assume la Presidenza a norma di legge e statuto il Sig. .... (qualità) il quale constata che in questo giorno luogo ed ora, si sono qui riuniti i soci della sopraindicata società, ai sensi e per gli effetti del combinato disposto dell'articolo 2479 c.c., e della l. n. 342/2000 per discutere e deliberare sul seguente

ORDINE DEL GIORNO

1) Approvazione di situazione patrimoniale aggiornata a tutto il ....;

2) Copertura perdite per Euro .... mercè utilizzo di riserva da rivalutazione monetaria (l. n. 342/2000).

Il presidente inoltre verifica che:

- l'assemblea è stata regolarmente convocata a norma di Statuto mediante .... i relativi documenti vengono ritirati dal presidente dell'assemblea, e saranno conservati agli atti sociali a cura e sotto la custodia dell'organo amministrativo; e segnatamente

- che è presente il capitale sociale come segue ....

titolare di una quota di nominali Euro .... pari al ....% del capitale sociale

idem per altri soci ....

Così risulta presente ....% del capitale sociale.

Soggetti tutti identificati dal Presidente dell'assemblea mercè disamina dei documenti di identità come lo stesso attesta, riconosce e dichiara, parimenti dando atto di aver svolto il controllo in ordine alla legittimazione di ciascuno dei sopraindicati la cui qualità di socio risulta dal registro delle imprese.

È presente altresì l'organo amministrativo nelle persone di:

....

NB: eventuale presenza dell'organo di controllo, oppure

- che la società non ha organo di controllo non essendosi verificate le condizioni per la sua istituzione.

Quindi il Presidente dichiara validamente costituita l'assemblea ed atta a deliberare su quanto al suesposto ordine del giorno e con il consenso unanime dei comparenti designa segretario il Sig. ....che presente accetta.

Venendo a trattare l'ordine del giorno il Presidente illustra la situazione patrimoniale straordinaria predisposta dall'organo amministrativo con aggiornamento a tutto il .... redatta con i criteri del bilancio di esercizio e composta dai seguenti documenti (almeno Stato Patrimoniale e Conto dei Profitti e delle Perdite), documenti tutti messi a disposizione dei partecipanti a questa assemblea dal giorno .... Il presidente, in particolare, evidenzia che il risultato infrannuale, stante l'assenza di perdite dal bilancio ultimo approvato, evidenzia un risultato negativo che arreca alla società un notevole disagio nei rapporti bancari stante la diffidenza degli istituti verso le società con patrimonio netto negativo in considerazione del settore commerciale in cui si opera. Al tempo stesso il presidente illustra che nell'ultimo bilancio di esercizio si è evidenziata una riserva da rivalutazione monetaria ex art. 13 l. n. 342/2000 che ben si presta ad assorbire al fine di ripianarla in tutto (o in parte) la perdita di periodo sopra evidenziata ed invita l'assemblea a deliberare in tal senso in considerazione della circostanza per cui detta riserva risulta sussistente.

(eventualmente .... Il Sindaco unico rinvia alla propria relazione e conferma in ogni caso l'eseguibilità legale delle operazioni proposte dal Presidente).

L'assemblea, preso atto delle parole del Presidente, dei documenti messi a disposizione, (udita l'illustrazione del Sindaco unico), dopo breve discussione, per alzata di mano con il voto favorevole di tanti soci che rappresentano il ....% del capitale sociale, astenuti .... assenti ....

DELIBERA

1) di approvare la situazione patrimoniale straordinaria della società redatta con i criteri del bilancio di esercizio e composta dai documenti che al presente verbale si allegano sub .... al fine dell'evidenza di una perdita di periodo per l'esercizio in corso per un ammontare di nominale Euro ....;

2) di destinare la riserva da rivalutazione di cui alla l. n. 340/2000 rilevata nel bilancio di esercizio .... ultimo approvato per il complessivo importo di nominali euro .... alla copertura della suindicata perdita di periodo così abbattendola per l'intero suo ammontare (o per l'ammontare di Euro ....)

3) di conferire i più ampi poteri all'organo amministrativo per l'esecuzione di quanto deliberato in osservanza delle vigenti disposizioni di legge ed in particolare di aggiornare I documenti contabili sociali in vista della predisposizione del progetto di bilancio dell'esercizio in corso.

Null'altro essendovi a deliberare, e nessun altro chiedendo la parola il Presidente dichiara sciolta l'assemblea alle ore .... minuti ....

Nessuno chiedendo la parola e non essendovi altro da discutere e deliberare il presidente dichiara sciolta la seduta alle ore ....

Commento

La riserva da rivalutazione: introduzione al problema

Prevista dall'articolo 2424 Voce AIII del Passivo, la riserva in esame è la conseguenza del principio per cui i costi relativi a determinarti beni, quando la loro utilizzazione sia limitata nel tempo, devono essere ammortizzati (art. 2426, n. 2, c.c.). Va ricordato che per effetto del susseguirsi della l. n. 74/1952; del 2 dicembre 1975, n. 576, e del 19 marzo 1983, n. 72  sono stati disciplinati cd. saldi da rivalutazione monetaria mercè:

- la rivalutazione dei beni indicati nella formulazione dei nn. 1, 3 e 5 del previgente testo dell'art. 2425 c.c.;

- l'utilizzo di certi coefficienti;

- fissandosi, inoltre, che “i saldi attivi” risultanti dalle rivalutazioni dovevano essere accantonati in una speciale riserva, di cui si prevedeva sia l'imputazione a capitale sia l'utilizzazione al fine dell'assorbimento delle perdite, anche se con l'osservanza delle disposizioni dei commi 2 e 3 dell'(allora vigente) art. 2445c.c., e fermo restando, in tal caso, che risultava preclusa la distribuzione di utili fino a che “la riserva” non fosse stata reintegrata o ridotta in misura corrispondente;

- la “riduzione” della riserva doveva deliberarsi dall'assemblea senza l'osservanza delle disposizioni di cui all'(allora vigente) art. 2445 c.c.;

- si precisava, inoltre, che detti saldi attivi risultanti dalle rivalutazioni non concorrevano a formare il reddito imponibile della società o dell'ente.

La rilevanza fiscale delle riserve in parola venne presa, più peculiarmente, in considerazione dalla l. 29 dicembre 1990, n. 408 che previde la “liberazione” delle stesse con il pagamento di un'imposta “straordinaria” sostitutiva.

Le basi della disciplina della riserva di rivalutazione erano state, in sostanza, gettate: la legislazione successiva si è sempre orientata in questa direzione.

Oggi, vale ricordare che disciplina speciale rende possibile la rivalutazione di beni ammortizzabili come quella di cespiti che non lo sono. Quale che sia la tecnica utilizzata, la rivalutazione del bene comporta l'iscrizione all'attivo dello stato patrimoniale di una riserva definita, appunto, riserva da rivalutazione.

Si precisa che il valore della riserva da rivalutazione sarà al netto dell'imposta sostitutiva dovuta a carico del valore lordo della rivalutazione detta meno il 12% o il 6% (che rappresentano, di norma, le aliquote dell'imposta sostitutiva secondo le vigenti disposizioni di legge, ed in particolare il c. 471, l. n. 266/2005). La riserva che si forma è disciplinata dalla legge con criteri di parziale vincolatività. Stabilisce, infatti, l'art. 13 l. n. 342/2000, che il saldo attivo deve essere imputato a capitale o accantonato a speciale riserva. La dottrina, sia pure relativamente alle riserve da rivalutazione di cui alla più risalente legislazione sopra ricordata, era orientata a respingere l'idea della cittadinanza dell'imputazione “diretta” a capitale, in quanto si argomentava dalla necessità di verificare prima quale fosse l'ammontare del saldo detto, che, a sua volta, presupponeva la necessaria preventiva formazione della riserva.

Nel primo caso, ove si voglia contestualmente provvedere alla delibera di aumento del capitale sociale, fermo restando l'approvazione del bilancio nei modi di legge, all'aumento provvederà l'assemblea straordinaria (artt. 2442 e 2481-ter c.c.) e con la disciplina proprie delle modifiche statutarie (art. 2436 c.c.).

Nel caso in cui la riserva venga formata, sempre in sede di approvazione del bilancio, e contabilizzata al fine dell'accantonamento, essa sarà assoggettata ad un parziale vincolo di disponibilità.

Ciò chiarito, appare evidente che la riserva da rivalutazione una volta formata, ove non utilizzata per l'aumento del capitale, possa essere utilizzata per coprire perdite (art. 13, l. n. 342/2000, comma 2, seconda parte).

In tal caso, tuttavia, in deroga al generale principio della sovranità dell'assemblea ordinaria sulle riserve, la delibera che destina la riserva de qua alla copertura delle perdite dovrà essere adottata dall'assemblea straordinaria, benché essa non comporti modifica statutaria e nonostante la delibera non sia iscrivibile nel Registro delle imprese.

Vale qui segnalare che, con ogni probabilità, nella s.r.l. riformata la competenza sia dei soci.

Nel caso di destinazione della riserva a copertura perdite, non si rintraccia indicazione in ordine alla necessità dell'intervento del notaio, e ciò tanto se si tratti di s.p.a. che di s.r.l.

Successivamente alla destinazione a copertura perdite, la riserva da rivalutazione dovrà essere o ripristinata o ridotta in misura corrispondente alla perdita assorbita, ed in tal caso, nel silenzio della legge, la competenza torna ad essere dell'assemblea ordinaria, la quale non è tenuta all'osservanza di procedure particolari. Vale ricordare che fino a che l'assemblea non abbia provveduto nel senso appena ipotizzato (ripristino o riduzione della riserva) è fatto divieto alla società di distribuire utili (art. 13, comma 2, l. n. 340/2000).

La riserva al vaglio può essere, altresì, utilizzata come tutte le riserve per essere distribuita ai soci. In tal caso, tuttavia, la legge fissa un singolare sistema procedimentale:

- è stabilita l'osservanza delle disposizioni dei c. 2 e 3 dell'art. 2445 c.c. (art. 13, l. n. 342/2000).

Appare chiaro, pertanto, che l'avviso di convocazione dovrà indicare le ragioni della riduzione e le modalità attraverso cui avverrà la distribuzione.

Trova anche applicazione il comma 2 dell'art. 2445 c.c., quindi la delibera potrà essere eseguita solo decorsi novanta giorni dall'iscrizione nel registro delle imprese, così tutelando i creditori sociali, cui è riconosciuto il diritto di proporre opposizione nel termine esposto.

Vale sottolineare che, a differenza dell'utilizzo della riserva al vaglio per la copertura perdite, la distribuzione ai soci della stessa prevede l'iscrizione nel registro delle imprese. Il richiamo esprime in tutta evidenza la necessità di approntare un sistema adeguato di tutela dei creditori, creando, non senza fantasia, una pubblicità con evidente funzione informativa, altrimenti assolutamente estranea al sistema della distribuzione delle riserve.

Pur in mancanza di un espresso richiamo, non si pongono particolari problemi per ritenere applicabile anche il comma 4 dell'attuale formulazione dell'art. 2445 c.c. in quanto il potere del tribunale – sul presupposto dell'insussistenza del pericolo per i creditori, come nel caso di prestazione d'idonea garanzia – di disporre la riduzione, essendo strettamente connesso in punto procedimentale al comma precedente, appare necessariamente applicabile

Infine, appare tutt'altro che peregrino ipotizzare che se il legislatore ha inteso assoggettare la disciplina della distribuzione ai soci della riserva da rivalutazione alle stesse cautele ipotizzate per la riduzione reale del capitale sociale è lecito supporre che il rinvio riguardi anche l'organo e le modalità procedimentali.

Giova da ultimo ricordare che il comma 472 dell'art. 1 della l. n. 266/2005 ha previsto la possibilità di “affrancare” la riserva da rivalutazione assoggettandola ad un'imposta sostitutiva di quella sui redditi e sull'Irap.

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