Verbale di riduzione reale del capitale sociale ex art. 2445 c.c.InquadramentoCon riferimento alla c.d. “riduzione reale”, la riforma del diritto delle società del 2003 ha eliminato (tanto per le s.p.a. che per le s.r.l.) ogni riferimento alla necessità del requisito dell'esuberanza, presupposto essenziale, invece, nella previgente formulazione. Residua la criticità, considerata l'ampia autonomia rinveniente dalla nuova formulazione dell'articolo 2445 c.c., relativa alla circostanza se che persista l'obbligo, per le s.p.a., di indicare nell'avviso di convocazione le “ragioni” della delibera di riduzione volontaria. Sembra emergere la scelta di relegare la rilevanza dell'interesse dei soci alla sola indicazione delle ragioni dell'operazione nell'avviso di convocazione, e quindi la concentrazione della rilevanza di quell'interesse in termini di “semplice” informazione. Il diritto dei soci all'informazione appare ulteriormente circostanziato poiché l'indicazione delle ragioni dell'operazione non sono rimandate dal legislatore ad un superiore interesse sociale, ben potendo la giustificazione dell'operazione di riduzione ex art. 2445 c.c. coincidere semplicemente con la volontà della maggioranza di disinvestire capitale liberando poste di netto dal vincolo della destinazione originariamente impresso. FormulaRepertorio N. Raccolta N. VERBALE DI ASSEMBLEA DI SOCIETÀ PER AZIONI DI RIDUZIONE REALE DEL CAPITALE SOCIALE REPUBBLICA ITALIANA L'anno …. il giorno …. del mese di …. alle ore …. In …., alla via …. n … .. Davanti a me Dottor …. Notaio in …. iscritto al Collegio notarile di …., E' comparso Il Sig. (nome e cognome), nato a … il giorno … domiciliato per la carica a …., via …. n. … nella sua qualità di .… della società: …….. s.p.a., con sede in …. via …. n ….. Comparente, cittadino italiano, della cui identità personale io Notaio sono certo, il quale mi dichiara che in questo giorno luogo ed ora, si è qui riunita l'assemblea straordinaria della società…….……, per discutere e deliberare sul seguente ORDINE DEL GIORNO riduzione del capitale sociale da Euro … ad Euro … , in ragione di eccessiva capitalizzazione della società, riduzione da eseguirsi con annullamento di numero …. azioni ed imputazione a riserva degli importi conseguentemente liberati e modifica dell'articolo …. del vigente statuto sociale. Assume la presidenza dell'assemblea ai sensi dell'art. …. dello statuto sociale il costituito Signor …, il quale constata: a) che sono presenti….(C.F.), titolare di n. …. azioni di nominali euro … pari al … % del capitale sociale, rappresentata da n. …. azioni ordinarie (o diversamente) del valore nominale di Euro …. ciascuna; etc… e così complessivamente il 100 % del capitale sociale, per Euro … ; b) che sono presenti tutti i componenti dell'organo amministrativo e precisamente: ….. (generalità complete degli amministratori); c) che del collegio sindacale sono presenti: …. (generalità dei sindaci); d) che l'assemblea è stata regolarmente convocata in questo giorno, luogo, ed ora, ai sensi dell'articolo …. dello statuto (indicazione delle modalità di convocazione). Il Presidente prende la parola ed inizia la trattazione precisando che il capitale sociale è pari ad euro … ed è rappresentato da n. …. azioni, ciascuna del valore nominale di Euro .…, espone all'assemblea la situazione patrimoniale della società, aggiornata a tutto il …., redatta con i criteri del bilancio di esercizio. Quindi, il Presidente fa presente che non è necessario mantenere l'importo del capitale sociale nella misura attuale di euro … in quanto … (spiegazioni in merito). Il Presidente suggerisce dunque di procedere alla riduzione del capitale, ai sensi del disposto dell'art. 2445 c.c., mediante l'annullamento di numero …….azioni , annullamento che graverà a tutti i soci in proporzione alle partecipazioni da ciascuno possedute e conseguente imputazione a riserva di complessivi euro … corrispondenti a detto annullamento, con conseguente modifica dell'articolo … del vigente statuto sociale, d'ora in avanti del tenore letterale: “Art. …”, laddove decorra il termine di cui al terzo comma dell'articolo 2445 c.c., senza che nessun creditore anteriore all'iscrizione del presente atto nel Registro delle imprese abbia fatto opposizione, e fatta salva l'eventualità che il Tribunale disponga, pur nell'ultimo caso contemplato, che l'operazione abbia luogo nonostante l'opposizione, ricorrendo gli estremi previsti dalla legge per tal caso. Il Presidente, all'uopo, esibisce il testo modificato dello statuto sociale da inviare al Registro delle Imprese. Il Presidente precisa, inoltre, che la società non ha emesso obbligazioni, non possiede azioni proprie, né sussistono patrimoni destinati ad uno specifico affare ex art. 2447-bis c.c. Il Presidente del Collegio sindacale conferma l'eseguibilità dell'operazione così come prospettata. Dopo ampia discussione, il Presidente accerta che l'assemblea, con voto espresso mediante (precisazioni sulle modalità di votazione), favorevoli il ….% del capitale sociale: DELIBERA 1) Di ridurre il capitale sociale da Euro … ad Euro …, e, quindi, per nominali euro … La riduzione è da realizzarsi attraverso l'annullamento di numero …. azioni, annullamento che graverà su tutti i soci in proporzione alle partecipazioni da ciascuno possedute. Per effetto della deliberata riduzione la complessiva somma di euro …. rinveniente dalle sopra indicate operazioni sarà imputata a riserva della società con la seguente voce in bilancio “riserva da .…” Ai sensi dell'art. 2445 c.c., si da atto che la delibera adottata sarà eseguita decorsi novanta giorni dalla data dell'iscrizione della stessa presso il Registro delle Imprese, purché entro questo termine non vi sia stata opposizione da parte dei creditori sociali, salvo, in ogni caso, ove ne ricorreranno gli estremi, che il Tribunale non ne disponga comunque l'esecuzione. L'assemblea dà inoltre atto che, subordinatamente a quanto supra, al fine dell'efficacia di quanto deliberato, il capitale sociale risulterà ridotto ad euro …., e sarà rappresentato da n. …. azioni, ciascuna del valore nominale di euro … così suddivise: - n. …. azioni per complessivi euro …. a ….; - n. …. azioni per complessivi euro …. a ….; - n. …. azioni per complessivi euro …. a ….; - n. …. azioni per complessivi euro ….. a …. L'assemblea, inoltre, dà mandato all'organo amministrativo per l'iscrizione della presente delibera nel Registro delle imprese. L'assemblea conferisce allo stesso organo la facoltà di provvedere al deposito del nuovo testo dello statuto sociale, quale risultante dal testo esibito dal Presidente ed approvato in questa sede all'unanimità dei presenti, e recante la modifica dell'articolo … dello statuto: “Art……”, subordinatamente alla definitiva efficacia della presente delibera. Inoltre, l'assemblea dà mandato all'organo amministrativo affinché provveda al ritiro dei titoli annullati (o sorteggiati) nel più breve tempo possibile, a decorrere dal momento in cui la presente delibera sarà efficace ed eseguibile. Null'altro essendovi a deliberare, il Presidente proclama i risultati delle votazioni e dichiara, quindi, assunte con votazione del [segue indicazione della maggioranza] e sciolta l'assemblea alle ore … Il comparente mi dispensa dalla lettura di quanto allegato. Le spese del presente verbale e conseguenti cedono a carico della società. Richiesto io Notaio ho ricevuto il presente atto, scritto interamente di mio pugno, e letto al comparente che lo approva e con me Notaio lo sottoscrive alle ore …e minuti… Consta di fogli … per pagine … sin qui. …. (sottoscrizione del comparente) …. (sottoscrizione del notaio, impronta del sigillo) CommentoDistinzione tra riduzioni nominali e reali – aspetti generali. La riduzione del capitale sociale può essere reale o nominale, a seconda che la riduzione comporti, oppure no, un corrispondente rimborso ai soci del valore dei conferimenti e sia, oppure no, accompagnata da una contestuale riduzione del patrimonio sociale. E così, è definita reale la riduzione regolamentata dall'art. 2445 c.c., mentre è riduzione nominale la riduzione del capitale per perdite. La riduzione reale (altrimenti detta anche effettiva) può avvenire, così come previsto dall'art. 2445 c.c. “sia mediante liberazione dei soci dall'obbligo dei versamenti ancora dovuti, sia mediante rimborso del capitale ai soci”. Si deve aggiungere che di riduzione reale del capitale sociale si tratta anche nell'art. 2357-bis, n. 1, c.c., ipotesi rappresentata dall'annullamento di azioni proprie possedute dalla società oppure espressamente acquistate sul mercato in esecuzione di una deliberazione assembleare che disponga la riduzione del capitale. La riduzione volontaria del capitale sociale in casi non contemplati dall'art. 2445 c.c. L'operazione di riduzione reale può essere attuata anche con modalità diverse rispetto a quelle sopra citate, ad esempio, come nell'atto di cui alla formula, imputando il corrispondente valore delle azioni non alla sfera giuridica dei soggetti che subiscono l'effettivo annullamento delle stesse, ma al patrimonio netto della società, all'interno del quale, detto valore viene imputato a riserva. L'operazione sul piano contabile è neutra, non subendo il patrimonio della società alcuna alterazione quantitativa, bensì soltanto qualitativa: al posto del capitale, taluni valori vengono appostati a riserva e il capitale viene ridotto in misura proporzionale tra i soci. Si tratta di un'ipotesi molto simile a quella di riduzione successiva all'annullamento delle azioni proprie possedute dalla società, con la differenza che nella procedura di annullamento delle azioni proprie, la società per procedere all'annullamento deve aver precedentemente versato un prezzo per l'acquisto delle azioni proprie. Più recentemente s'è sostenuto che “dal momento in cui vengono sottoscritte le azioni ed eseguito il conferimento, la sorte del conferimento stesso è affidata alla maggioranza”, con la conseguenza che la delibera sarebbe adottabile a maggioranza. Peraltro, si è del pari sostenuto che la fattispecie rientrerebbe nella previsione dell'art. 2445 c.c. in guisa che l'eseguibilità della riduzione sarebbe subordinata alla mancata opposizione dei creditori nei termini di cui alle citate norme. In generale, la circostanza per cui con la decisione di riservizzazione si decide l'allocazione in società di “diritti” altrimenti destinati ai soci mi induce ancor oggi a ritenere che essa debba essere adottata all'unanimità. Più dubbia, invece, è che l'operazione sconti il completo assoggettamento all'art. 2445 c.c. nella parte in cui prevede l'opposizione dei creditori. Si è in precedenza chiarito che l'interesse dei creditori, tutelato dal loro potere d'opposizione, non coincide con la sopravvenuta disponibilità di poste dell'attivo, ma deriva dall'immediata assegnazione di poste patrimoniali ai soci e di poste patrimoniali corrispondenti al capitale sociale nominale smobilitato. In questo contesto l'ipotesi che per effetto di una riduzione reale venga appositamente creata una riserva allo scopo di distribuirla provocando un danno per i creditori è affermazione che non risulta convincente al fine di riconoscere loro il diritto d'opporsi. A ben vedere, infatti, il danno a loro carico non deriverebbe dalla riduzione, bensì dalla delibera di distribuzione, rispetto alla quale la prima è solo un presupposto di mero fatto; senza escludere, peraltro, che il preordinamento di un'operazione di tal fatta appare contrastabile con altri strumenti che non coincidono necessariamente con l'opposizione al vaglio. Mi pare, quindi, che anche qui, come altrove, si possa concludere che la relativa delibera, adottata all'unanimità, sia immediatamente eseguibile. |