Verbale di assemblea straordinaria avente ad oggetto lo scioglimento anticipato della società, la nomina dei liquidatori e la fissazione dei criteri di svolgimento della liquidazioneInquadramentoL'art. 2484 n. 6 c.c. stabilisce che la società si scioglie, tra l'altro, in forza di delibera dell'assemblea. Nelle società che non fanno ricorso al mercato del capitale di rischio è richiesta la maggioranza rafforzata di più di un terzo del capitale sociale anche in seconda convocazione. FormulaRepertorio N. .... Raccolta N. .... VERBALE DI ASSEMBLEA STRAORDINARIA REPUBBLICA ITALIANA L'anno .... il giorno .... del mese .... alle ore .... In .... alla via .... n. .... Innanzi a me Dott. .... Notaio in .... iscritto al Collegio notarile di .... È presente: .... domiciliato per la carica presso la sede sociale, che mi dichiara di intervenire al presente atto nella sua qualità di .... e legale rappresentante della società “ .... s.p.a.”, con sede in .... via .... n. .... capitale sociale di Euro .... interamente versato, iscritta il .... al n .... presso il Registro delle imprese di ....al presente atto legittimato in forza di .... Il comparente, della cui identità personale io Notaio sono certo, mi chiede di assistere redigendone pubblico verbale, all'assemblea straordinaria della detta società, riunita in questo giorno, ora e luogo, per discutere e deliberare sul seguente. ORDINE DEL GIORNO 1) Scioglimento anticipato e messa in liquidazione della società; 2) nomina dei liquidatori [1] e determinazione del loro numero; 3) conferimento dei poteri e fissazione dei criteri per lo svolgimento della liquidazione [2] ; 4) delibere inerenti e consequenziali. Aderendo alla richiesta fattami io Notaio do atto di quanto segue: - Assume la presidenza dell'assemblea ai sensi di legge e di statuto il costituito Sig. .... il quale constata e fa constatare che: - La presente assemblea è stata regolarmente convocata mediante .... - È presente in assemblea il .... % del capitale sociale - È presente il consiglio di Amministrazione nelle persone di .... - È presente il collegio sindacale nelle persone di .... - Egli stesso Presidente ha accertato l'identità e la legittimazione dei presenti. Pertanto il Presidente dichiara che la presente assemblea, regolarmente convocata, è validamente costituita ed idonea a deliberare sugli argomenti all'ordine del giorno. Il Presidente apre la trattazione dei lavori assembleari ed espone che risultando il settore in cui opera la società in grave crisi stante i dati rilevati da .... i costi di gestione della medesima non consentono di proseguire ulteriormente l'attività sociale. Pertanto il Presidente propone all'assemblea lo scioglimento anticipato della società e la sua messa in liquidazione. Il Presidente propone ancora di nominare un organo liquidativo composto da .... membri. Con riferimento ai criteri per lo svolgimento della liquidazione, il Presidente espone che .... Il collegio sindacale, per mezzo del suo Presidente, esprime parere favorevole all'operazione. Dopo esauriente discussione il Presidente invita l'assemblea a deliberare. Indi dichiara che l'assemblea, con il voto espresso mediante .... recante il seguente risultato .... (quorum deliberativo sufficiente ai sensi del combinato disposto dell'art. 2487 comma 1 e art. 2368 comma 2 c.c.). DELIBERA - Di approvare lo scioglimento anticipato [3] della società. - Di nominare [4] quali liquidatori i signori .... [5] che dichiarano di accettare la carica [6] e la insussistenza di cause di ineleggibilità o incompatibilità. - Di definire le seguenti modalità di svolgimento della liquidazione e di fissare i seguenti criteri per lo svolgimento della medesima: • terminare le operazioni in corso; • costituire fidejussioni o rilasciare ipoteche su immobili della società; • proseguire i rapporti di lavoro, di collaborazione ed economici, assumere nuovo personale; • cedere l'azienda sociale, rami di essa, singoli beni o diritti; rateizzare il versamento del relativo prezzo o pretenderne un saldo contestuale al trasferimento; • concludere transazioni, contratti a prestazioni corrispettive; • gestire provvisoriamente il ramo d'azienda avente ad oggetto l'attività di .... sino a completa esecuzione del contratto di fornitura stipulato in data .... con la società ....; • istituire un trust liquidatorio con le seguenti caratteristiche ....; • .... • .... - Di stabilire le seguenti regole di funzionamento del collegio liquidativo .... [7] - Di prendere atto che una volta avvenuta l'iscrizione della presente deliberazione nel registro delle imprese, gli amministratori cesseranno dalla carica e consegneranno all'organo liquidativo i libri sociali, una situazione contabile riferita al momento dello scioglimento ed un rendiconto sulla gestione relativo al periodo successivo all'ultimo bilancio approvato. - Di conferire ai liquidatori ogni e più ampio potere al fine di dare esecuzione alle sovra esposte deliberazioni autorizzandoli ad apportare ogni modifica necessaria al fine dell'iscrizione nel registro delle imprese. Null'altro essendovi da deliberare il presidente dichiara sciolta l'assemblea alle ore .... Richiesto io Notaio ho ricevuto il presente atto del quale ho dato lettura al comparente che lo approva e con me notaio lo sottoscrive alle ore .... Consta di .... fogli per .... pagine scritto interamente di mio pugno Luogo e data .... Notaio .... L'assemblea deliberante lo scioglimento non necessariamente delibera anche sulla nomina dei liquidatori (Comitato Triveneto dei Notai Massima J.A.2). Si ritiene legittima la deliberazione che non individui analiticamente i poteri dei liquidatori essendo sufficiente che oltre alla nomina si indichino, in caso di organo pluripersonale, le regole di funzionamento e dei poteri di rappresentanza (Comitato Triveneto dei Notai Massima J.A.7). È stata sostenuta l'ammissibilità di una clausola statutaria che stabilisca che per un determinato numero di anni l'assemblea non possa deliberare lo scioglimento anticipato. La tesi comunque non è pacifica. Nelle spa è legittimo prevedere per la nomina dei liquidatori quorum deliberativi superiori a quelli di cui agli artt. 2368 e 2369 c.c., anche con maggioranze più elevate per la seconda convocazione o per le convocazioni successive alla seconda (Comitato Triveneto dei Notai Massima J.A.21). La disciplina in materia di liquidazione è un modello applicabile a tutte le società di capitali, perciò anche nell'ambito delle srl, la norma di cui all'art. 2487 comma 1 lett a) c.c. deve ritenersi inderogabile laddove impone la collegialità dell'organo liquidativo pluripersonale (Comitato Triveneto dei Notai Massima J.A.16). Di contrario avviso Consiglio Notarile di Firenze Pistoia e Prato, che ritiene possibile per le srl, un organo liquidativo pluripersonale non collegiale funzionante in base agli artt. 2257-2258 c.c. valevoli in materia di società di persone. La nomina dei liquidatori prende efficacia dal momento della sua iscrizione nel registro delle imprese, non occorre la costituzione in atto dei liquidatori, potendo costoro accettare la carica in un momento successivo (Comitato Triveneto dei Notai Massima J.A.10). Qualora non si indichino le modalità di funzionamento dell'organo liquidativo pluripersonale, sarà applicabile per analogia la disciplina codicistica sul funzionamento del consiglio di amministrazione della spa, posto che essa è l'unica disciplina positiva esistente in tema di organi gestori collegiali (Comitato Triveneto dei Notai Massima J.A.18). CommentoIn dottrina e giurisprudenza si ritiene, pressoché unanimemente, che la procedura di liquidazione nelle società di capitali sia inderogabile a differenza di quanto accade nell'ambito delle società di persone laddove i soci possono omettere la fase della liquidazione prevedendo in sede di atto costitutivo le modalità per liquidare il patrimonio sociale. La relativa disciplina ha una portata generale ed unitaria, valevole per tutte le società di capitali. L'iter segue tre fasi di cui: - la prima consiste nel verificarsi di una causa di scioglimento, nel suo accertamento ed iscrizione nel Registro delle imprese; - la seconda è gestita dai liquidatori: la società continua ad esistere ma il suo scopo diventa quello di soddisfare i creditori sociali e di procedere alla distribuzione fra i soci dell'eventuale residuo attivo; - la terza fase prevede la cancellazione della società dal Registro delle imprese che segna la definitiva estinzione della società. Lo scioglimento delle società di capitali è determinato ai sensi dell'art. 2484 comma 1 c.c.: 1) dal decorso del termine; 2) dal conseguimento dell'oggetto sociale o dalla sopravvenuta impossibilità di conseguirlo; 3) dall'impossibilità di funzionamento o continuata inattività dell'assemblea; 4) dalla riduzione del capitale sociale al di sotto del minimo legale, salvi i provvedimenti di cui agli artt. 2447 e 2482-ter c.c.; 5) dalle ipotesi previste dagli artt. 2437-quater e 2473 c.c. (vale a dire quando la partecipazione del socio recedente debba essere liquidata a mezzo della riduzione del capitale sociale e nell'ambito della procedura intervenga e sia accolta l'opposizione dei creditori sociali o non risulti possibile il rimborso della partecipazione del socio receduto); 6) a seguito di delibera dell'assemblea; 7) dalle ipotesi previste dall'atto costitutivo oppure dallo statuto; 8) nelle altre ipotesi previste dalla legge (ad esempio nella società in accomandita per azioni a causa della cessazione dall'ufficio di tutti gli amministratori se nel termine di centottanta giorni dalla cessazione non intervenga una sostituzione debitamente accettata dai nuovi membri). Con particolare riferimento alla decisione di scioglimento anticipato adottata con delibera dell'assemblea (art. 2484 n. 6 c.c.), trattasi di modificazione dello statuto che pertanto necessita delle maggioranze previste dagli artt. 2368 e 2369 c.c. e delle relative forme di verbalizzazione (cfr. Comitato Triveneto dei Notai Massima J.A.8). L'assemblea ha comunque facoltà di deliberare lo scioglimento anche qualora la causa determinante sia riconducibile alle ipotesi di cui ai superiori numeri 1) 2) 3) 4) e 5) dell'art. 2484 c.c. e gli amministratori non abbiano ancora provveduto ad accertarla (cfr. Comitato Triveneto dei Notai Massima J.A.15). Fuori dai predetti casi si ritiene che la delibera de qua sia assolutamente discrezionale e non abbia bisogno di alcuna motivazione posto che non esiste un diritto individuale del socio al mantenimento in vita della società. L'assemblea può deliberare, dunque, lo scioglimento della società in qualsiasi momento, anche durante la procedura di concordato preventivo (così Consiglio Notarile di Firenze, Pistoia e Prato Massima 49/2015). Per parte della dottrina non è di ostacolo alla delibera de qua nemmeno l'emissione di obbligazioni ordinarie non ancora rimborsate, di obbligazioni convertibili in azioni, oppure di obbligazioni postergate. Piuttosto, lo scioglimento anticipato potrebbe essere impugnato dai soci di minoranza qualora questi ultimi provassero l'intento fraudolento da parte della maggioranza nel perseguire, mediante lo scioglimento, finalità estranee agli interessi della società (Cass. n. 4923/1995). Come anticipato, l'assemblea straordinaria che delibera lo scioglimento volontariamente può nominare il liquidatore o i liquidatori della società (individuando chi tra questi ha la rappresentanza della società) e stabilire le regole di funzionamento del collegio (qualora vengano nominati più liquidatori), fissarne i poteri, dettare i criteri di svolgimento della liquidazione ed individuare gli atti utili alla conservazione del valore dell'impresa. L'assemblea statuisce sui predetti punti solo se ed in quanto l'atto costitutivo o lo statuto non contengano previsioni in materia. I liquidatori hanno per legge il potere di compiere tutti gli atti utili per la liquidazione della società. Essi, pertanto, saranno tenuti alla conversione in denaro dei beni, alla riscossione dei crediti, alla definizione dei rapporti pendenti e a tutte le operazioni connesse alla finalità estintiva della società, con un ampio margine di discrezionalità. Le diverse indicazioni contenute nella delibera di nomina possono rafforzare o limitare detto potere ma mai consentire il compimento di atti speculativi. Le istruzioni in base alle quali deve svolgersi l'attività di liquidazione assumono, dunque, carattere imperativo e rappresentano un limite programmatico che i liquidatori sono tenuti a rispettare nei limiti della legalità. L'assemblea può anche autorizzare i liquidatori ad esercitare provvisoriamente l'impresa o un suo singolo ramo. In detta ipotesi i poteri dei liquidatori si estendono al compimento di operazioni che non rientrano propriamente nell'attività di liquidazione, ma contemplano anche tutti gli atti necessari alla gestione provvisoria. Il limite sarà sempre costituito dallo scopo di meglio conservare il valore dell'impresa sociale ai fini liquidatori. |