Proposta di transazione fiscale

Enrico Rosapepe

Inquadramento

Il debitore che presenta il piano di ristruttrazioneristrutturazione ai fini dell'ammissione al concordato preventivo, può proporre il pagamento, parziale o anche solo dilazionato, dei tributi amministrati dalle agenzie fiscali. Tale proposta può avere luogo anche nell'ambito delle trattative che precedono la stipula dell'accordo di ristrutturazione dei debiti, previsto dall'art. 182-bis l.fall. (art. 182-ter, ult. comma)

Formula

.... S.R.L. - PROPOSTA DI TRANSAZIONE FISCALE EX ART. 182 TER, L.FALL.

La Società .... s.r.l., con sede legale in ...., Via .... n. ...., codice fiscale e P.I. ...., PEC ...., iscritta al Registro delle Imprese di .... R.E.A. n. .... (di seguito anche “Societal” o “Contribuente”) - in persona del legale rappresentante pro tempore, Sig. ...., debitamente autorizzato ai sensi dell'art. 152 l.fall. -, assistita (i) in qualità di Advisor finanziario dal Dott. ...., commercialista e revisore legale, con studio in ...., Via ...., (Studio ....), PEC ...., fax .... (ii) dall' Avv .... del Foro di ...., con studio in ...., Via .... n. ...., (Studio legale ....), PEC ...., fax .... i quali chiedono di ricevere le comunicazioni inerenti alla presente proposta di transazione fiscale ex art. 182 ter l.fall. ai rispettivi indirizzi PEC o numeri di fax.

PROPONE

la presente transazione fiscale ai sensi dell'art. 182-ter, l.fall. (nel seguito “Transazione Fiscale”).

1. -PREMESSA

La presente Transazione Fiscale è formulata nell'ambito della procedura di concordato preventivo avviata dalla Società con ricorso ex art. 161, comma 6 l.fall. (doc. ....) depositato avanti il Tribunale di .... in data .... e pubblicato in pari data nel Registro delle Imprese, con i conseguenti effetti di legge (di seguito anche “Ricorso”).

Con decreto del .... (doc. ....), il Tribunale di .... ha fissato termine fino al ...., successivamente prorogato al .... (doc. ....), per il deposito del Piano e della Proposta di Concordato Preventivo, nonché dell'ulteriore documentazione prevista dall'art. 161 L.F.

Sulla base, in particolare, di specifico Piano Industriale e delle analisi e valutazioni svolte negli ultimi mesi, la Società ha predisposto il Piano e la Proposta di concordato secondo lo schema del concordato con continuità aziendale ex art. 186 bis l.fall. (nel seguito la “Proposta di Concordato

Preventivo” o “Concordato”), qui riprodotti con i relativi allegati (doc. ....), che verranno depositati avanti il Tribunale di .... entro il termine del ...., contestualmente alla presentazione della presente Transazione fiscale

La Transazione Fiscale è trasmessa “per conoscenza” anche al Concessionario della Riscossione, sebbene alla data di riferimento della presente proposta (e, dunque, della Proposta di Concordato Preventivo) non risultano - ad esito delle verifiche e ricognizioni effettuate dalla Società e per quanto di Sua conoscenza – tributi amministrati dall'Agenzia dell'Entrate e/o eventuali accessori iscritti (o in corso di iscrizione) a ruolo (cfr. infra).

2.- LA SOCIETÀ E L'ATTIVITÀ SVOLTA

.... s.r.l. è una società a responsabilità limitata specializzata nel .... .... .... ....

Sotto il profilo dell'assetto societario:

(i) la Società è dotata di un capitale sociale di Euro .... (interamente versato e sottoscritto), così distribuito:

a) per il .... % fa capo a ...., titolare di una quota di nominali

Euro ....;

b) per il .... % è detenuto dal Sig. ...., titolare di una quota di nominali

Euro ....;

c) per il residuo .... % è ascrivibile al Sig. ...., titolare di una quota di

nominali Euro .....

(ii) la gestione è affidata ad un consiglio di amministrazione, composto dal Sig. .... (presidente) e dai consiglieri .... ed .....

Non essendovi tenuta per legge, la .... non ha proceduto alla nomina di un organo di controllo interno (sindaco unico o collegio sindacale), né di un revisore esterno dei conti.

3.- LO “STATO DI CRISI” DI ....

Oggi .... versa in stato di crisi.

Tale situazione - certamente sussumibile nella nozione di stato di crisi – è riconducibile a (n.) .... principali fattori (o cause):

1. .... ....;

2. .... ....;

In particolare, la Società:

.... .... .... .... .... ....

4. - LE “RAGIONI” DELL'ACCESSO AL CONCORDATO PREVENTIVO.

Alla luce della situazione sinteticamente enucleata, gli amministratori di .... hanno appurato - coadiuvati dai propri professionisti - che il concordato preventivo (secondo lo schema giuridico della “prosecuzione diretta dell'attività”) costituisca lo strumento più idoneo a fornire la migliore soluzione per superare l'attuale stato di crisi.

In particolare:

(i) la prosecuzione “diretta” dell'attività d'impresa è apparso elemento imprescindibile della proposta di superamento della crisi e ristrutturazione del debito concorsuale che la Società intende sottoporre ai creditori, nell'ottica della loro migliore soddisfazione;

(ii) l'obiettivo concretamente prospettabile di assicurare ai creditori il miglior soddisfacimento, rischia(va) di essere pregiudicato laddove, nelle more della predisposizione della proposta e del piano, singoli creditori proseguissero nelle azioni cautelari ed esecutive già instaurate, ne esperissero di nuove o, comunque, procedessero a procurarsi titoli di prelazione senza l'assenso della società, ad esempio attraverso l'iscrizione di ipoteche giudiziali;

Di qui la decisione di procedere al deposito del Ricorso ai sensi dell'art. 161, comma 6, l.fall. al fine di ottenere l'anticipato dispiegamento degli effetti di cui all'art. 168 l.fall. e di esplicitare - in un'ottica di piena disclosure - come la prosecuzione dell'attività d'impresa - anche relativamente al (solo) periodo precedente al deposito del Piano e della Proposta di concordato definitivi – apparisse idonea a realizzare risultati operativi (e connessi flussi di cassa) positivi, tali da non “dispendere” valore e, quindi, a non creare pregiudizio ai creditori concorsuali.

La sottoposizione ai creditori di una Proposta di concordato fondata sulla prosecuzione diretta dell'attività d'impresa - ex art. 186 bis l.fall. - deriva dall'appurata capacità di generare flussi finanziari prospettici a servizio dell'indebitamento (e del fabbisogno) concordatario con aspettative di soddisfo dei creditori concorsuali decisamente migliori rispetto alle alternative concretamente praticabili.

5.- IL PIANO INDUSTRIALE A SOSTEGNO DEL CONCORDATO.

La Proposta di Concordato si fonda su un Piano industriale prospettico (es. quinquennale) contenente una specifica analisi dei trascorsi della Società e del mercato di riferimento, nonché un approfondito diagnostico sulle cause della crisi, in ossequio alla best practice in tema di piano di risanamento.

Il Piano industriale – per il cui approfondimento si rinvia allo specifico documento allegato alla presente istanza (documento di cui al richiamato allegato sub ....) – si connota per le seguenti principali peculiarità:

1. .... ....;

2. .... .... ....;

6.- (IL PIANO E) LA PROPOSTA DI CONCORDATO PREVENTIVO.

I termini di formulazione dalla Proposta di Concordato Preventivo sono quelli di seguito sinteticamente rappresentati (per il cui approfondimento, cfr. sub doc. ....):

1. Sotto il profilo della “formazione” di attivo in favore dei creditori concorsuali (e del fabbisogno concordatario) (es.):

- la generazione di flussi di cassa “netti” prospettici dalla prosecuzione

dell'attività per complessivi Euro ....;

- la generazione di flussi per Euro .... dal realizzo di “attivo” non funzionale alla prosecuzione dell'attività.

2. Sotto il profilo (della “formazione” del passivo e) del trattamento dei creditori concorsuali ed in generale del soddisfacimento del fabbisogno concordatario:

- ....;

- ....;

- ....;

- ....;

- ....;

- ....;

- .....

La Proposta di Concordato evidenzia che, in ipotesi di interruzione dell'attività d'impresa, l'attivo realizzabile in favore dei creditori concorsuali - a valori di liquidazione - si atterebbe intorno ad Euro ...., risultando, così, inidoneo a realizzare tanto il soddisfacimento integrale dei creditori privilegiati (con necessità di falcidia proprio dell'indebitamento concorsuale fiscale), quanto il soddisfacimento – neppure parziale – dei creditori chirografari.

La miglior soddisfazione dei creditori concorsuali che la Proposta di concordato è idonea a realizzare, rispetto alle alternative concretamente praticabili (e quindi, rispetto ad uno scenario liquidatorio, giudiziale e/o fallimentare), è stata oggetto di specifica “attestazione” da parte del professionista attestatore, Dott. .... (documento allegato sub doc. ....), nell'ambito del proprio giudizio “speciale” reso ai sensi dall'art. 186-bis, comma 2, lett. b, l.fall., secondo cui “la relazione del professionista di cui all'articolo 161, terzo comma, deve attestare che la prosecuzione dell'attività prevista dal piano di concordato è funzionale al miglior soddisfacimento dei creditori”.

7.- LA (PROPOSTA DI) TRANSAZIONE FISCALE

La Società – trovandosi in “stato di crisi” ed essendo in possesso dei requisiti “dimensionali” per l'accesso al concordato preventivo – è pacificamente legittimata a proporre la presente Transazione Fiscale ex art. 182-ter, l.fall., in quanto già “ammessa” dal Tribunale di .... alla procedura di Concordato Preventivo ai sensi dell'art. 161, comma 6, l.fall.

7.1 Oggetto della Transazione Fiscale

La presente Transazione Fiscale ha ad oggetto, come evidenziato in premessa, i debiti “netti” di natura tributaria aventi titolo e/o causa anteriore al .... (es. giorno precedente a quello di deposito del Ricorso presso il Tribunale di [ ....] e di pubblicazione del medesimo nel Registro delle Imprese di [ ....], nonché “data di riferimento” assunta per la predisposizione del Piano e della Proposta di Concordato Preventivo).

In particolare, la Transazione Fiscale:

1) riguarda esclusivamente l'indebitamento fiscale “netto” di natura “concorsuale”, ovvero i crediti dell'Agenzia delle Entrate (per tributi, interessi e sanzioni) maturati (rectius “cristallizzati”) alla data del .... [al netto di posizione di credito maturate in favore di .... e già chieste a rimborso)] ai sensi e per gli effetti degli artt. 168 co. 1, 161, comma 7, 169 e 184 comma 1, l.fall.;

2) .... .... ....

7.2 La ricognizione del debito “fiscale” alla data di riferimento

Ai fini della ricostruzione della propria posizione fiscale, la Società ha effettuato le seguenti verifiche e ricognizioni:

- acquisizione aggiornato (Agente della riscossione per la Provincia di [ ....]), dal quale non emergono crediti fiscali in riscossione (doc. ....).

- acquisizione Certificazione carichi pendenti Agenzia Entrate, da cui emerge l'insussistenza di contestazioni in corso e/o già definitivi per i quali i debiti non sono stati soddisfatti (doc. ....).

Ad esito di tali ricognizioni, nonché in particolare delle verifiche interne e delle attività funzionali alla determinazione della base dati contabili del Piano e della Proposta di Concordato Preventivo, emerge che l'Indebitamento fiscale concorsuale di .... è costituito, sotto il profilo “qualitativo”, da 2 “fattispecie”:

1) debiti tributari “correnti” e/o non definitivamente accertati, per i quali non risultano essere pervenute alla Società Comunicazioni di irregolarità, né tanto meno risultano iscrizioni a ruolo, ed in particolare:

- ....;

- ....;

Trattasi di tributi per i quali è tutt'ora pendente il termine per avvalersi dell'istituto del ravvedimento operoso, come novellato dall'art. 1, comma 637, l. n. 190/2014 (c.d. “Legge stabilità 2015”).

2) debiti tributari definitivamente accertati, per i quali la Società ha già perfezionato, anteriormente al ...., strumenti deflattivi del contenzioso, ed in particolare:

- ....;

- ....;

Trattasi di tributi per i quali l'adempimento è stato “gioco forza” interrotto per effetto dell'accesso al Concordato Preventivo, ai sensi e per gli effetti dell'art. 168 l.fall.

Sotto il profilo “quantitativo”, le somme dovute all'Agenzia delle Entrate (fattispecie sub 1 e 2) - alla data del .... – ammontano complessivamente ad Euro ....:

Di seguito il dettaglio dell'indebitamento fiscale oggetto di (proposta di) transazione, con evidenziazione - per ciascuna tipologia di “tributo” - dell'anno di formazione e della “fonte” del debito, e del tasso applicabile per la determinazione delle sanzioni (se ed ove applicabili):

.... .... .... ....

L'Indebitamento fiscale oggetto di Transazione fiscale è rappresentato dai crediti dell'Agenzia delle Entrate, per tributi, sanzioni ed interessi, “cristallizzati” alla data del ...., in base alle regole del “concorso”, pacificamente applicabili (anche) ai crediti fiscali.

7.3 Segue: i privilegi “legali” che assistono l'Indebitamento fiscale concorsuale

L'indebitamento concorsuale verso l'Agenzia delle Entrate è assistito, nel caso di specie, da privilegio generale mobiliare exartt. 2752 -2778, nn. 18 - 19 c.c., [(ora) esteso anche alle sanzioni relative ai tributi diretti (per effetto delle modifiche apportate dall'art. 2752, comma 1, c.c. dall'art. 23, comma 37, del d.l. n. 98/2011, convertito nella l. n. 111/2011)].

Di seguito l'analitica esposizione dei privilegi che assistono l'indebitamento fiscale cristallizzato al ....:

.... ....;

7.5 I crediti tributari maturati da .... alla data di riferimento.

Alla data del ...., la Società ha maturato crediti tributari “certi, liquidi ed esigibili” chiesti a rimborso per complessivi Euro ...., cosi formati:

- Euro ...., chiesto a rimborso con Istanza ai sensi del d.l. n. 258/2006 presentata in data ...., per un ammontare iniziale per Euro ...., rideterminato in Euro .... ad esito di verifiche da parte dell'Agenzia delle Entrate (doc. ....). Il rimborso risulta essere stato “sospeso” dall'Uffici competente, i quali avrebbero eccepito il “fermo amministrativo” in pendenza del contenzioso fiscale sopra menzionato. (es.)

- € ...., chiesto a rimborso con Istanza ai sensi dell'art. 2, co. 1-quater, d.l. n. 201/2011 presentata in data .... (doc. ....). L'istanza risulta essere ancora “in istruttoria”, ancorché gli Uffici competenti abbiano già provveduto a liquidazione di rimborsi per le medesime fattispecie. (es.)

Trattasi di crediti maturati in favore di .... S.r.l. anteriormente all'apertura del Concordato Preventivo, per i quali sussistono le “condizioni” legali (rectius concorsuali) per la compensazione ex art. 56 l.fall., applicabile (anche) al concordato preventivo per effetto del

disposto di cui all'art. 169 l.fall.

Ai fini della presente (proposta di) Transazione Fiscale i suddetti crediti verranno “posti in compensazione” con i (fino a concorrenza dei) debiti fiscali concorsuali, come sopra accertati.

Si precisa che la “compensazione” proposta, in quanto effetto di legge (art. 56 l.fall.), è per default “invocata” dagli stessi uffici fiscali (non solo in sede di certificazione ai fini della transazione fiscale, ma anche in sede di “precisazione del credito” al Commissario Giudiziale) nell'ambito delle procedure di concordato preventivo.

In particolare e con specifico riferimento alla transazione fiscale “Nell'ambito degli indirizzi operativi di recente definiti dalla Direzione Centrale Accertamento, è stato evidenziato come, posta l'applicabilità dell'art. 56 l.fall. al concordato preventivo per effetto del disposto dell'art. 169 l.fall., la Direzione Provinciale è tenuta a verificare l'esistenza di eventuali crediti di imposta maturati a favore del contribuente anteriormente all'apertura della procedura di concordato non ancora utilizzati, procedendo, in caso positivo, ad eccepirne la compensazione, in sede di certificazione, fino alla concorrenza dei debiti tributari dei contribuenti”.

7.6 Termini e tempistiche di adempimento della Transazione Fiscale

Di seguito si rappresentano e sintetizzano i “termini” della proposta di Transazione Fiscale.

Posto che alla data di riferimento (i) l'Indebitamento fiscale concorsuale ammonta a complessivi Euro ...., (ii) i crediti tributari maturati nei confronti dell'Agenzia delle Entrate ammontano a complessivi Euro ...., e che pertanto (iii) l'Indebitamento fiscale concorsuale “netto” alla data di riferimento risulta essere pari a complessivi Euro ...., quale “effetto” della compensazione ex art. 56 l.fall. dei crediti maturati verso l'Agenzia delle Entrate fino a concorrenza del debito tributario, la presente Transazione fiscale prevede:

1. Il soddisfacimento integrale dell'Indebitamento fiscale concorsuale netto pari ad Euro ....;

2. Il pagamento dilazionato dell'indebitamento sopra individuato mediante corresponsione di n. .... rate .... (es. trimestrali) posticipate di importo decrescente, con scadenza (es. l'ultimo giorno di ciascun trimestre), a decorrere dal .... fino al ....;

3. Il riconoscimento di interessi di dilazione ai sensi e per gli effetti dell'art. 55 l.fall. al tasso dello 0,5% (par al tasso legale vigente), per complessivi Euro .....

7.8 Condizioni “legali” della (proposta di) Transazione Fiscale

Le modalità di pagamento dei tributi amministrati dall'Agenzia delle Entrate e dei relativi “accessori” come retro determinati, non sono inferiori e/o peggiorative rispetto agli altri Creditori Concorsuali destinatari della proposta di concordato preventivo che hanno un grado di privilegio inferiore, o a quelli che hanno una posizione giuridica ed interessi omogenei a quelli dell'Agenzia delle Entrate.

Infatti, .... .... ....

7.9 Convenienza della (proposta di) Transazione Fiscale

È quindi, evidente che la transazione fiscale qui proposta, volta ad ottenere il consenso dell'Agenzia delle Entrate alla Proposta di concordato preventivo, è decisiva per garantire al Fisco l'effettivo introito delle somme proposte da ...., in misura oggettivamente superiore rispetto a quanto avverrebbe nell'alternativo scenario liquidatorio, in cui il soddisfacimento del credito erariale sarebbe parziale.

Di seguito la rappresentazione schematica degli effetti dell'alternativa liquidatoria fallimentare sull'attivo della Società e, conseguentemente, sul pagamento dei creditori (rinviando per dettagli ed approfondimenti alla Relazione aggiornata ex art. 161, comma 2, lett. a, l.fall. qui riprodotta, quale documento di cui allegato sub ....).

.... .... .... .... ....

Gli effetti di uno scenario satisfattorio alternativo al Concordato sono assai penalizzanti per l'Agenzia delle Entrate, la quale – rispetto al Concordato ed alla Transazione fiscale – subirebbe una perdita in termini di minor pagamento anche in conseguenza dell'aumento dell'indebitamento concorsuale e per effetto della cristallizzazione delle sanzioni.

È, pertanto, evidente la non convenienza per il Fisco della liquidazione fallimentare rispetto alla procedura di concordato preventivo, quest'ultima idonea a realizzare certamente il miglior soddisfacimento dei creditori concorsuali di .... s.r.l., giacché dalla Proposta viene offerto l'integrale pagamento dei crediti privilegiati, nei limiti dell'esercizio delle cause legittime di prelazione ed il pagamento dei creditori chirografari nella percentuale del .... %.

La presente proposta di transazione fiscale, nonché il Piano e la Proposta di concordato preventivo, devono, in definitiva, ritenersi conveniente per l'Agenzia delle Entrate a dispetto di un'ipotesi di liquidazione “giudiziale” (scenario alternativo al concordato preventivo con continuità aziendale).

* * * * *

Tutto ciò premesso, .... s.r.l.,

PROPONE

All'Agenzia delle Entrate, ai sensi dell'art. 182-ter, l.fall. la transazione fiscale dei tributi e relativi accessori, sopra meglio descritti, risultanti a debito di .... s.r.l. alla data del ....,

E, CONSEGUENTEMENTE, OFFRE

Il pagamento INTEGRALE e DILAZIONATO dell'importo complessivo di Euro .... in n. .... rate .... (es. trimestrali) di importo decrescente, con scadenza .... (es. l'ultimo giorno di ciascun trimestre) a decorrere dal .... fino al ...., e corresponsione degli interessi ex art. 55 l.fall. al tasso dello 0,5% (pari al tasso legale vigente), per complessivi Euro .....

* * * * *

Tutti i pagamenti verranno effettuati, in ogni caso, successivamente all'Omologazione del Concordato Preventivo. Nel caso in cui il Concordato Preventivo fosse omologato, dal Tribunale di ...., successivamente ad una o più delle scadenze previste dalla presente proposta (di cui al richiamato piano di pagamenti), il pagamento della/e rata/e precedente/i alla data di Omologazione del Concordato Preventivo verrà effettuato entro la fine del mese successivo al passaggio in giudicato del Decreto di Omologazione del Concordato Preventivo, mentre le successive scadenze non subiranno alcuna modifica.

* * * * *

Al fine di consentire ai competenti Uffici di effettuare il consolidamento del debito fiscale ex art. 182 ter l.fall., oltre che a conferma dei dati sopra esposti, si allegano:

(i) copia delle dichiarazioni fiscali relative alle annualità .... - .... - .... (ancorché già “oggetto” di controlli automatici)

(ii) copia delle dichiarazioni fiscali per le quali non è pervenuto l'esito dei controlli automatici,

(iii) copia “perfezionamento” Atti di Adesione “in corso”,

(iv) copia delle Comunicazioni di irregolarità pervenute sino alla data di riferimento ....,

(v) copia delle dichiarazioni integrative relative al periodo sino alla data di presentazione della domanda

* * * * *

Infine, anche allo scopo di consentire una più analitica istruttoria, si rammenta che la Proposta di Concordato Preventivo è qui riprodotta (sub doc. ....).

Allegati (Elencazione)

Di seguito si elencano i documenti a corredo della presente proposta:

1. ....

2. ....

3. ....

4. ....

* * * * *

.... s.r.l., ai fini del deposito della Transazione Fiscale presso gli Uffici in intestazione, delega – anche disgiuntamente – il Dott. .... (Advisor Finanziario), il Dott. .... (partner dell'Advisor finanziario), l'Avv. ....

Luogo e data ....

.... S.r.l.

Il rappresentante legale

....

L'Avv.

....

L'Advisor finanziario

....

Commento

Il debitore che presenta il piano di ristrutturazione ai fini dell'ammissione al concordato preventivo, può proporre il pagamento, parziale o anche solo dilazionato, dei tributi amministrati dalle agenzie fiscali. Tale proposta può avere luogo anche nell'ambito delle trattative che precedono la stipula dell'accordo di ristrutturazione dei debiti, previsto dall'art. 182-bis l.fall. (art. 182-ter, ult. comma, l.fall.)

Secondo le nuove linee di tendenza del diritto fallimentare, la transazione fiscale è finalizzata a salvaguardare la continuità dell'impresa commerciale, evitandone il dissesto, la cui natura, se non di vero e proprio accordo transattivo, è sicuramente di un negozio solutorio implicante un atto di (parziale) disposizione del credito, anche qui con una deviazione rispetto ai principi di indisponibilità del credito tributario ritenuti operanti in materia.

La proposta di transazione fiscale avanzata dall'imprenditore in crisi dovrà infatti essere vagliata, prima di tutto, alla luce delle concrete possibilità di esazione del credito, tenendo presente l'effetto che un aggravamento dello stato di crisi e il suo sfociare in una vera e propria insolvenza potrebbe provocare sul patrimonio del debitore.

Sul piano dei presupposti applicativi, l'art. 182-ter l.fall. si riferisce ai “tributi amministrati dalle agenzie fiscali” e ai “relativi accessori”, nonché ai contributi previdenziali, ad eccezione dei tributi costituenti risorse proprie dell'Unione Europea. A tal proposito, l'art. 32, comma 5, d.l. 29 novembre 2008, n. 185, ha chiarito la non transigibilità dell'imposta sul valore aggiunto, salva la possibilità di una proposta che preveda esclusivamente la dilazione del pagamento. Da ultimo, l'art. 29, comma 2, d.l. 31 maggio 2010, n. 78, convertito dalla l. 30 luglio 2010, n. 122, ha escluso dall'ambito della transazione fiscale anche i debiti per ritenute operate e non versate, per i quali, analogamente all'IVA, è ammessa soltanto la dilazione, ma non la falcidia.

La possibilità di transazione, nell'ambito dei tributi per cui ciò è consentito, può riguardare sia i crediti di natura chirografaria che quelli assistiti da privilegio: in entrambi i casi la proposta di transazione non può tuttavia portare a risultati deteriori rispetto a quelli assicurati ai crediti della corrispondente categoria.

Quanto agli aspetti procedimentali, è previsto che la proposta di accordo sui crediti fiscali sia presentata all'Ufficio finanziario competente e all'agente della riscossione. Così gli enti predetti comunicano al debitore (entro trenta giorni dalla presentazione dell'accordo) l'entità dei debiti tributari iscritti a ruolo, o comunque risultanti da accertamenti ancorchè non definitivi.

Il potere di esprimere o meno adesione alla proposta di transazione è quindi attribuito all'Ufficio finanziario per i tributi non ancora iscritti a ruolo (o risultanti da ruoli non ancora consegnati all'agente della riscossione), e all'agente della riscossione per i tributi iscritti a ruolo e già ad esso consegnati alla data di presentazione della domanda. Sotto questo aspetto il diniego sulla proposta di transazione fiscale è per il debitore assimilabile al diniego che qualsiasi creditore privato potrebbe esprimere in seno alla procedura di concordato preventivo, inidoneo a fondare l'impugnabilità del diniego.

Di recente, inoltre, la giurisprudenza ha sottolineato che “nella legge fallimentare anteriore alle modifiche intervenute con il d.l. 125/2020, nell'ambito di una procedura di accordo di ristrutturazione dei debiti ex art. 182 - bis e ter l. fall. con cosiddetta “transazione fiscale” sussiste la giurisdizione del giudice ordinario (e non del giudice tributario) in ordine alle impugnazioni contro le mancate adesioni dell'agenzia delle entrate alle proposte di trattamento dei crediti tributari.” (Cass. civ. sez. un., 25/03/2021, n. 8504).

Il comma 5 dell'art. 182-ter l.fall. si occupa quindi degli aspetti processuali della vicenda, statuendo che la chiusura della procedura di concordato determina la cessazione della materia del contendere nelle liti aventi ad oggetto i tributi oggetto della proposta, mentre ovviamente un tale effetto non si produce per i tributi in contestazione e non compresi nella proposta di accordo, la cui effettiva debenza dipenderà dall'esito del giudizio.

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