Verbale di c.d.a di s.p.a. per approvazione di linee guida di domanda di concordato preventivo “in bianco”InquadramentoCom'è noto, il concordato preventivo ha lo scopo di prevenire la dichiarazione di fallimento dell'impresa in crisi. Senza entrare nel merito di un dibattito interessante il concordato esige un accordo spiccatamente privatisco che esige una “soluzione giudiziale” essendo demandato all'autorità gudiziaria una penetrante funzione di controllo sull'intera procedura. Dal punto di vista dell'autonomia privata risulta centrale la disposizione di cui all'articolo 167 comma 1 l.fall. che espressamente prevede "durante la procedura di concordato, il debitore conserva l'amministrazione dei suoi beni e l'esercizio dell'impresa, sotto la vigilanza del commissario giudiziale". Giova tuttavia ricordare che la norma prosegue sancendo che "i mutui, anche sotto forma cambiaria, le transazioni, i compromessi, le alienazioni di beni immobili, le concessioni di ipoteche o di pegno, le fideiussioni, le rinunzie alle liti, le ricognizioni di diritti di terzi, le cancellazioni di ipoteche, le restituzioni di pegni, le accettazioni di eredità e di donazioni e in genere gli atti eccedenti la ordinaria amministrazione, compiuti senza l'autorizzazione scritta del giudice delegato, sono inefficaci rispetto ai creditori anteriori al concordato". Norma che sicuramente sembra essere espressione di un generale principio. FormulaN. …. REPERTORIO N. …. RACCOLTA VERBALE DI RIUNIONE DEL CONSIGLIO DI AMMINISTRAZIONE DELLA SOCIETA' "…… S.p.A.." con unico socio REPUBBLICA ITALIANA L'anno …il mese…il giorno ….Alle ore ……. In ….e nel sottoindicato mio studio …alla Via …. Avanti a me Dott. ……., Notaio in ……. iscritto presso il Collegio Notarile di…….. E' PRESENTE IL SIGNOR - ……., nato a ……. il ……..,il quale dichiara di intervenire al presente atto nella sua qualita' di Presidente del Consiglio di Amministrazione della societa' " ……. S.p.A.." con unico socio con sede in ……., via ……., ove per la carica domicilia, capitale sociale Euro ……..=i.v., iscritta nel Registro delle Imprese di …….. codice fiscale e numero d'iscrizione … Il medesimo, cittadino italiano, della cui identità personale io Notaio sono certo, mi fa richiesta di redigere il verbale del Consiglio di Amministrazione della predetta società che si riunisce in questo giorno, luogo ed ora, a seguito di regolare convocazione, per discutere e deliberare, tra altro, sulle seguenti materie iscritte al seguente Ordine del giorno 1. Approvazione delle linee guida del piano di ristrutturazione del debito ex art.182-bis L.Fall. e conferimento dei poteri al Presidente per il deposito di istanza ex comma 6 del precitato art. 182-bis; 2. varie ed eventuali. Aderendo alla richiesta fattami, io Notaio do atto di quanto segue: Ai sensi dello statuto sociale, assume la presidenza della riunione il Richiedente, il quale rileva e fa constatare: - che il presente Consiglio è stato regolarmente convocato, a mezzo avviso inviato a tutti i Consiglieri e Sindaci a termini di Statuto; - che oltre al Richiedente, sono presenti i Consiglieri di Amministrazione …..eventuali asenti giustificati; che è presente il Collegio Sindacale in persona dei sindaci effettivi: ……eventuali assenti. Il Presidente, constatata la presenza della maggioranza del Consiglio di Amministrazione e del Collegio Sindacale, dopo aver ammonito gli Amministratori che fossero in conflitto di interessi su taluno degli argomenti posti all'ordine del giorno a darne comunicazione al Consiglio ed al Collegio Sindacale e ad astenersi dalle deliberazioni, dichiara il presente Consiglio validamente costituito ed atto a deliberare su quanto posto all'ordine del giorno. Prende la parola il Presidente, il quale,in particolare, illustra il contenuto della proposta di accordo relativa alle trattative in corso con creditori della società che rappresentano più del …% dei crediti . Inoltre, lo stesso fa presente che in data ………si è svolto incontro con i rappresentanti degli Istituti di credito ….. Il presidente illustra quindi la concreta possibilità della ristrutturazione del debito quale risulta dalla proposta di accordo che sottoscritta al presente atto si allega sub “A”. A questo punto il Presidente invita i presenti a svolgere le lo osservazioni ed a rendere le dichiarazioni da verbalizzare . Segue breve discussione quindi nessuno più chiedendo la parola , il Presidente da atto che IL CONSIGLIO Udita la disamina del Presidente, preso atto della proposta allegata, con il parere favorevole del Collegio Sindacale, con voto espresso verbalmente, qui rappresentato dagli intervenuti, all'unanimità dei presenti Delibera ai sensi e per gli effetti dell'articolo 182 bis, comma 6, l.fall. di approvare la proposta di accordo con i rappresentati del ceto creditorio nella percentuale di legge e comunque nel suo complesso riprodotta fedelmente nell'allegato “A”; di prendere atto che il Presidente ha attestato , autorizzandolo ad attestare anche ulteriormente, che le suindicate trattative con il ceto creditorio nella misura prevista dalla Legge sono in corso, ed hanno ad oggetto la proposta di accordo testè approvata. di prendere atto che il Presidente ha attestato , autorizzandolo ad attestare anche ulteriormente, che la proposta di accordo quivi allegata ha il contenuto richiesto dalla legge ai fini di cui al disposto degli artt. 182 bis e 161 l.fall. anche, in particolare, con specifico riferimento alla Relazione del Professionista di cui al comma 3 dell'art.161 cit.; di prendere atto che è stata predisposta la dichiarazione del professionista di cui al sesto comma dell'art. 182 bis cit., documentazione che nella sua interezza oltre a quanto richiesto ulteriormente dalla legge verrà presentata al Tribunale competente in sede di deposito del ricorso di cui all'articolo 161 l.fall.; di autorizzare il presidente e rendere tutte le dichiarazioni ed attestazioni ulteriormente richieste anche in via eventuale dalla Legge Fallimentare allo scopo del regolare esatto e preciso deposito del ricorso di cui agli artt. 182 bis e 161 l.fall. unitamente all'Avvocato ………., cui vengono demandati , per quanto occorrente, anche tutti i poteri per presentare la detta istanza unitamente al presidente , ivi compresa ogni facoltà di integrare al fine del conseguimento della piena regolarità del deposito di al più volte citato 161 l.fall. Null'altro essendovi a deliberare il Presidente dichiara sciolta la riunione alle ore ………. Il comparente mi dispensa espressamente dalla lettura di quanto allegato al presente atto CHIUSA ATTO PUBBLICO CommentoGiova ricordare che il procedimento di concordato necessita di diverse fasi che si avviano con l'istanza di ammissione, ossia con la domanda rivolta al Tribunale che contiene la proposta di concordato ed in particolare espone i contenuti del piano di risanamento economico finalizzato alla soluzione della crisi. Il Tribunale è chiamato al controllo di ammissibilità dei presupposti che ove ritenuti, appunto , sussistenti determinano per effetto del provvedimento (decreto) del Giudice l'accesso alla procedura. Quindi la proposta va sottoposta all'approvazione dei creditori, e se approvata da costoro deve essere omologata dal Tribunale che esercitando in tale circostanza il controllo cd. di legalità con decreto di omologa rende esecutivo il concordato. In linea generale in ogni caso successivamente al deposito dell'istanza e fino all'eventuale omologazione l'imprenditore individuale o collettivo conserva – nei modi suoi propri- l'amministrazione ordinaria e straordinaria del patrimonio pur rendendosi necessaria l'autorizzazione giudiziale per il compimento degli atti di cui all'art. 167, comma 2, l. fall. L'omologazione invece segna il passaggio all'obbligatorietà del programma “concordato” che diviene esecutivo per impresa e creditori anteriori al decreto di ammissione alla procedura di concordato. Tuttavia da tale momento cessano i limiti di cui agli artt. 167 e ss. l.fall. Ove il concordato contenga cessione dei beni trova applicazione il disposto dell'articolo 182 l.fall. a mente del quale il tribunale nomina nel decreto di omologazione uno o più liquidatori e un comitato di tre o cinque creditori per assistere alla liquidazione e determina le altre modalità della liquidazione. E' utile ricordare che si applicano gli articoli da 105 a 108- ter in quanto compatibili. |