Consiglio di Stato precisa le differenze tra RTI verticali e RTI orizzontali

28 Gennaio 2019

L'offerta di prestazioni disomogenee da parte di imprese partecipanti ad un raggruppamento temporaneo è compatibile con l'istituto del RTI orizzontale e non è sufficiente per qualificarlo come RTI verticale. Ciò che caratterizza un raggruppamento di tipo verticale è, infatti, la disomogeneità e la differenziazione delle capacità e dei requisiti posseduti, a monte, dai componenti del raggruppamento medesimo, titolari di diverse competenze.

La vicenda. Una stazione appaltante avviava una procedura aperta per l'affidamento del servizio di noleggio con gestione di dispositivi antidecubito, distinta in nove lotti. L'ottavo lotto aveva ad oggetto una prestazione unitaria concernente la messa a disposizione di dispositivi per la prevenzione delle lesioni nei pazienti con patologie complesse.

Un concorrente impugnava l'ammissione alla gara di un RTI deducendo la violazione dell'art. 48, comma 2, del d.lgs. n. 50/2016. In particolare, secondo il ricorrente l'operatore avrebbe partecipato in forma di RTI verticale, avendo indicato, mandante e mandataria, l'esecuzione di servizi tra loro diversi per tipologia, nonostante la lex specialis di gara non avesse distinto le prestazioni principali da quelle secondarie.

La distinzione tra RTI verticali e orizzontali. Secondo il Collegio, si deve respingere la tesi che deduce la pretesa natura di raggruppamento temporaneo di tipo verticale dalla mancanza di omogeneità delle prestazioni erogate dalle imprese partecipanti al raggruppamento. La mera “scomposizione qualitativa interna” del RTI, invero, è compatibile con l'istituto del RTI orizzontale e non è sufficiente per qualificarlo come un RTI verticale. Ciò che caratterizza il raggruppamento di tipo verticale – prosegue la sentenza – è la disomogeneità e la differenziazione delle capacità e dei requisiti posseduti dai componenti del raggruppamento medesimo, portatori di competenze distinte e differenti.

La pronuncia, invero, considera ipotizzabile la partecipazione alle gare pubbliche in RTI verticali soltanto quando l'oggetto dell'appalto riguarda prestazioni e tipologie di servizi effettivamente autonome e specifiche, differenziabili e scorporabili. In tali casi è la stazione appaltante ad individuare nei documenti di gara le prestazioni principali e quelle secondarie da ripartire all'interno del raggruppamento tra i suoi componenti, non potendo consentire all'autonomia delle parti private la scelta delle prestazioni da svolgere anche in considerazione del differente regime relativo alla responsabilità che si applica agli RTI verticali.

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