Il Codice della crisi d’impresa e le disposizioni sul PCT

Redazione scientifica
18 Febbraio 2019

Pubblicato, nella Gazzetta Ufficiale n. 38/2019, il “Codice della crisi d'impresa e dell'insolenza in attuazione della legge 19 ottobre 2017, n. 155” contenente alcune disposizioni in tema di processo telematico.

Ha trovato pubblicazione in Gazzetta Ufficiale n. 38/2019 il “Codice della crisi d'impresa e dell'insolenza in attuazione della legge 19 ottobre 2017, n. 155” (decreto legislativo del 12 gennaio 2019, n. 14).

Il testo normativo, che sarà interamente vigente dal 15 agosto 2020, contiene due disposizioni sul processo telematico.

Nel dettaglio, l'art. 360 (Disposizioni in materia di obbligatorietà del deposito con modalità telematiche degli atti del procedimento di accertamento dello stato di crisi e di insolvenza) prevede che: «1. Dopo l'art. 16-bis, co. 4, del d.l. 18 ottobre 2012, n. 179, convertito dalla l. 17 dicembre 2012, n. 221 è inserito il seguente comma: «4-bis. Nei procedimenti giudiziali diretti all'apertura delle procedure concorsuali, in ogni grado di giudizio, gli atti dei difensori e degli ausiliari del giudice, nonché i documenti, sono depositati esclusivamente con modalità telematiche, nel rispetto della normativa anche regolamentare concernente la sottoscrizione, la trasmissione e la ricezione dei documenti informatici. Si applica il secondo periodo del comma 4. Per il ricorso per cassazione, la disposizione acquista efficacia a decorrere dal sessantesimo giorno successivo alla pubblicazione nella Gazzetta Ufficiale del provvedimento del responsabile dei sistemi informativi automatizzati del Ministero della giustizia, da adottarsi entro un anno dall'entrata in vigore del codice della crisi di impresa e dell'insolvenza, adottato in attuazione dell'art. 1 della legge delega 19 ottobre 2017, n. 155, attestante la piena funzionalità dei servizi di comunicazione».

L'art. 361 (Norma transitoria sul deposito telematico delle notifiche) invece stabilisce che «1. Quando la notificazione telematica di cui all'art. 40, co. 5, non risulta possibile o non ha esito positivo, per causa imputabile al destinatario e sino all'emanazione del decreto di cui all'art. 359, si applicano le disposizioni di cui all'art. 40, co. 7».

Infine, l'art. 10 del decreto al comma 1 chiarisce che «le comunicazioni poste a carico degli organi di gestione, controllo o assistenza delle procedure disciplinate dal presente codice sono effettuate con modalità telematiche al domicilio digitale risultante dall'Indice nazionale degli indirizzi di posta elettronica certificata (INI-PEC) delle imprese e dei professionisti, quando i destinatari hanno l'obbligo di munirsene».

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