Revoca benefici “prima casa”: è triennale il termine di decadenza dell’azione dell’ufficio

La Redazione
08 Marzo 2019

La maggior imposta liquidata per la revoca dei benefici “prima casa”, pur non conseguendo ad un accertamento di maggior valore imponibile, è da inquadrare nella categoria residuale dell'imposta c.d. “complementare”.

La maggior imposta liquidata per la revoca dei benefici “prima casa”, pur non conseguendo ad un accertamento di maggior valore imponibile, è da inquadrare nella categoria residuale dell'imposta c.d. “complementare”.

Ne consegue, che il termine triennale per la liquidazione della maggior imposta decorre dalla data in cui l'avviso stesso può essere emesso, e cioè dal giorno della registrazione dell'atto (nella specie, decreto di trasferimento dell'immobile), quando i benefici non spettano per l'esplicita dichiarazione che il prezzo corrisposto dal compratore era al netto dell'IVA agevolata.

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