Dichiarazione di fallimento: l’ex amministratore di S.r.l. è legittimato al reclamo

La Redazione
14 Marzo 2019

In tema di reclamo avverso la sentenza dichiarativa del fallimento, ai fini della legittimazione ad impugnare, è irrilevante se al momento della dichiarazione l'amministratore della società fosse ancora in carica ovvero già cessato.

In tema di reclamo avverso la sentenza dichiarativa del fallimento, ai fini della legittimazione ad impugnare, è irrilevante se al momento della dichiarazione l'amministratore della società fosse ancora in carica ovvero già cessato.

Il caso. La Corte d'appello dichiarava inammissibile il reclamo avverso la sentenza dichiarativa di fallimento proposto da un ex amministratore nonché titolare sostanziale di una S.r.l per difetto di legittimazione. Avverso la pronuncia ricorrevano in Cassazione il procuratore generale dell'amministratore nonché l'amministratore giudiziario e il liquidatore giudiziale della S.r.l.

La legittimazione dell'amministratore di società di capitali. L'ampia formula adottata nell'art. 18 l.fall., che legittima al reclamo avverso la sentenza dichiarativa di fallimento il debitore e “qualunque interessato”, attesta senza ombra di dubbio che anche all'amministratore di società di capitali spetta iure proprio tale legittimazione, trattandosi di mezzo impugnatorio volto a rimuovere gli effetti riflessi negativi che possano derivargli dalla dichiarazione di fallimento, sul piano sia morale – in relazione ad eventuali contestazioni di reati – che patrimoniale – in relazione ad eventuali azioni di responsabilità.

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