L’esibizione di un atto nel corso di una verifica fiscale non integra il deposito rilevante ai fini del “caso d’uso”

La Redazione
18 Marzo 2019

Non può essere considerata in termini di “condotta volontaria” rilevante ai sensi dell'art. 6 del d.P.R. n. 131/1986, l'ottemperanza, da parte del contribuente, all'invito, formulato in sede di verifica, ad esibire un atto che ricada in quelli elencati...

Non può essere considerata in termini di “condotta volontaria” rilevante ai sensi dell'art. 6 del d.P.R. n. 131/1986, l'ottemperanza, da parte del contribuente, all'invito, formulato in sede di verifica, ad esibire un atto che ricada in quelli elencati nella parte II della Tariffa di cui al citato d.P.R.

A fronte di un chiaro invito a giustificare i costi dichiarati, effettuato da pubblici ufficiali nel corso di un accertamento, invero, non può affermarsi che il soggetto verificato abbia agito con il precipuo intento di effettuare un deposito rilevante ai fini dell'imposta di registro.

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