Sull’estinzione del reato

Redazione Scientifica
06 Marzo 2019

Secondo costante giurisprudenza l'estinzione del reato (che consente di non dichiarare l'emanazione del relativo...

Secondo costante giurisprudenza l'estinzione del reato (che consente di non dichiarare l'emanazione del relativo provvedimento di condanna in occasione di una procedura di evidenza pubblica) non è automatica per il mero decorso del tempo, ma deve essere formalizzata in una pronuncia espressa del giudice dell'esecuzione penale. Questi, infatti, è l'unico soggetto al quale l'ordinamento attribuisce il compito di verificare la sussistenza dei presupposti e delle condizioni per la relativa declaratoria, con la conseguenza che, fino a quando non intervenga tale provvedimento giurisdizionale, non può legittimamente parlarsi di “reato estinto” e il concorrente non è esonerato dalla dichiarazione dell'intervenuta condanna (in termini, Cons. Stato, III, 5 ottobre 2016, n. 4118; V, 18 giugno 2015, n. 3105; V, 17 giugno 2014, n. 3092; V, 5 settembre 2014, n. 4528). D'altro canto, nella vigenza del nuovo Codice dei contratti pubblici, è lo stesso art. 80, comma 3, a richiedere espressamente una “dichiarazione di estinzione”, ossia un formale accertamento costitutivo del giudice dell'esecuzione penale.

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