Contratto di deposito a titolo gratuito

Rosaria Giordano

Inquadramento

Ai sensi dell'art. 1766 c.c. il deposito è il contratto mediante il quale una parte (depositario) riceve dall'altra (depositante) una cosa mobile con l'obbligo di custodirla e di restituirla in natura. La causa del contratto è, pertanto, quella di assicurare la custodia della cosa detenuta dal depositario nell'interesse esclusivo del depositante, senza poterne disporne né servirsene. Il contratto di deposito ha natura reale, perfezionandosi con la consegna della cosa al depositario ed è essenzialmente gratuito, ove il depositario non eserciti professionalmente l'attività dedotta in contratto (ad esempio, in caso di magazzini generali, deposito di bagagli, parcheggi custoditi).

Formula

CONTRATTO DI DEPOSITO

Con la presente scrittura privata, da valere ad ogni effetto di legge, tra le sottoscritte parti:

- il Sig. ... , nato/a a ... , il ... , residente in ... via ... , C.F. ... 1 ;

- Depositante –

E

- il Sig./la Sig.ra ... , nato/a a ... , il ... , residente in ... via ... , C.F. ... 2 ;

- Depositario –

si conviene e si stipula quanto segue:

1) Conclusione del contratto

Il depositante, consegna in deposito al depositario, che riceve e accetta, con obbligo di custodirli e restituirli in natura, i seguenti beni mobili: ... 3 .

2) Durata del contratto

Il contratto avrà durata di giorni/mesi ... , con inizio dalla data di consegna e termine al ... , inteso quale termine a favore della parte depositante.

3) Corrispettivo

Il deposito è a titolo gratuito.

4) Spese di deposito

Le spese eventualmente necessarie per la conservazione del bene si intendono a carico del depositario.

5) Obblighi di custodia

Il depositario nel ritirare gli oggetti descritti alla clausola 1) se ne dichiara responsabile ai sensi di legge e si impegna a custodirli, nell'interesse del depositante, per tutta la durata contrattuale con ogni diligenza, fino al momento della restituzione, nel proprio immobile, sito in ... , via ... n. ... .

6) Obbligo di restituzione

Il depositario si obbliga, salvo caso fortuito o forza maggiore, a restituire i beni depositati presso di sé a semplice richiesta del depositante.

  

Il depositario si obbliga, salvo caso fortuito o forza maggiore, a restituire i beni depositati presso di sé a richiesta del depositante, purché ne sia avvertito entro un congruo termine ed in ogni caso almeno entro ......giorni prima.

7) Obblighi del depositario

La parte depositaria si impegna a non servirsi dei beni depositati, né a darli in deposito ad altri.

8) Responsabilità del depositario

Il depositario rimane responsabile nei confronti del depositante per ogni pregiudizio che dovesse verificarsi, per sua colpa o negligenza, ai beni che vengono consegnati in normale stato di usura.

9) Effetti del ritiro dei beni in deposito

Il ritiro dei beni, in ogni caso, libera il depositario da qualsiasi responsabilità in ordine allo stato ed alla consistenza dei beni stessi.

10) Risoluzione espressa del contratto.

Ai sensi dell'art. 1456 c.c., si conviene espressamente che il contratto si risolverà di diritto nei seguenti casi: ...

11) Prova del deposito

Salva l'applicazione delle disposizioni di legge relative ai mezzi e ai limiti di prova del contratto, al fine di agevolare la prova del rapporto e la restituzione del bene, il depositario, contestualmente alla consegna dello stesso, rilascia al depositante un contrassegno contenente la descrizione della cosa depositata e il termine di consegna. Il depositario che senza dolo o colpa grave adempia nelle mani del possessore di tale documento è liberato anche se questi non è il depositante

12) Risoluzione delle controversie

Tutte le controversie nascenti dal presente contratto saranno devolute a un tentativo di conciliazione presso l'Organismo di mediazione della Camera di Commercio di ... e risolte secondo il Regolamento da questa adottato.

Letto, confermato e sottoscritto.

Luogo e data ...

Il Depositante ...

Il Depositario ...

 

Nell'ipotesi di contratto stipulato in base a moduli o formulari predisposti dal depositario sarà necessaria l'approvazione specifica da parte del depositante delle clausole cd. vessatorie: Si dichiara di aver preso esatta visione delle clausole e condizioni di cui sopra, e in particolare delle condizioni di cui ai cui punti: 10 (Risoluzione espressa del contratto), 12 (Risoluzione delle controversie), 13 (Spese di bollo e di registrazione), le cui clausole – rilette e approvate – vengono dal Depositante stesso accettate a ogni conseguente effetto, e in particolare ai sensi e agli effetti degli artt. 1341 e 1342 c.c.

Letto, confermato e sottoscritto.

Luogo e data ...

Il Depositante ...

[1] 1. In alternativa, ove si tratti di impresa individuale o società: Ditta/Società ... , con sede legale in ... , CAP ... Via ... iscritta la n. ... del Registro delle imprese della Camera di Commercio di ...

[2] 2. In alternativa, ove si tratti di impresa individuale o società: Ditta/Società ... , con sede legale in ... , CAP ... Via ... iscritta la n. ... del Registro delle imprese della Camera di Commercio di ...

[3] 3. Occorre descrivere nel dettaglio gli oggetti depositati.

Commento

Ai sensi dell'art. 1766 c.c. il deposito è il contratto con il quale una parte (depositario) riceve dall'altra (depositante) una cosa mobile con l'obbligo di custodirla e di restituirla in natura.

La causa del deposito consiste, pertanto, nell'assicurare la custodia della cosa, con la conseguenza che al depositario non passa la proprietà né il possesso di essa, in quanto egli la detiene soltanto, nell'interesse del depositante, e non può disporne né servirsene.

Il contratto di deposito ha natura reale, perfezionandosi con la consegna della cosa al depositario.

Per l'ipotesi nella quale il depositante assuma la mancata corrispondenza tra la cosa consegnata e quella restituita l'onere di provare l'esatto adempimento della prestazione di riconsegna grava sul depositario (v., in sede applicativa, Trib. Arezzo 11 novembre 2013, in dejure.giuffre.it).

Il contratto di deposito, di durata ed a forma libera, si presume gratuito, ove il depositario non eserciti professionalmente l'attività dedotta in contratto (ad esempio, in caso di magazzini generali, deposito di bagagli, parcheggi custoditi).

Il deposito può essere effettuato da chiunque abbia il possesso o la detenzione della cosa, non importa se sia o meno proprietario.

Le principali obbligazioni del depositario sono le seguenti:

usare, nella custodia, la diligenza del buon padre di famiglia; ma, se il deposito è gratuito, un'eventuale responsabilità per colpa è valutata con minor rigore;

non servirsi della cosa depositata senza il previo consenso del depositante (salvo che si tratti di deposito cd. irregolare);

restituire la cosa in ogni momento in cui il depositante la richieda; d'altro canto, però, il depositario può domandare in qualunque tempo di essere liberato dall'obbligo della custodia salvo che sia stato convenuto un termine nell'interesse del depositante;

restituire al depositante i frutti della cosa da lui eventualmente percepiti;

se non può restituire la cosa perché distrutta o sottrattagli, per liberarsi dall'obbligo di risarcimento danni deve provare che la distruzione o sottrazione sono derivati da «causa a lui non imputabile» (responsabilità cd. «ex recepto»).

La responsabilità ex recepto incombe sul depositario sia nell'ipotesi di deposito a titolo gratuito - che ha natura contrattuale, così che sul medesimo incombe l'onere di provare l'imprevedibilità e l'inevitabilità della perdita della cosa, sia nell'ipotesi di deposito di cortesia - nel quale non sussiste, invece, alcun rapporto contrattuale (Cass. III, n. 7363/2000, in una fattispecie relativa alla sottrazione di una borsa, contenente una somma di denaro affidata dal cliente al suo avvocato e da questi sistemata all'interno dell'abitacolo della sua autovettura, da parte di un giovane che se ne era impossessato previa effrazione del vetro del finestrino).

Si è affermato che tale peculiare forma di responsabilità presunta sussiste anche ove la mancata restituzione del bene in custodia si correli ad un furto da parte di terzi (cfr. Trib. Grosseto 27 maggio 2015, n. 540, in dejure.giuffre.it).

La causa non imputabile in questione è stata ravvisata, da un indirizzo rigoroso, nella prova, da parte del depositante, della circostanza che l'evento che ha dato luogo al danno è collegato ad un fatto inevitabile ed imprevedibile (Trib. Teramo 7 ottobre 2014, n. 1318, in dejure.giuffre.it).

Come chiarito da lungo tempo nella giurisprudenza di legittimità, invero, anche nell'ipotesi di deposito a titolo gratuito, il depositario per liberarsi da ogni responsabilità deve provare l'imprevedibilità o inevitabilità della perdita della cosa, ovvero l'estraneità della perdita stessa rispetto al comportamento da lui tenuto nella esecuzione del contratto. Infatti, primo presupposto per la liberazione del contraente inadempiente dalla colpa presunta e la non imputabilità allo stesso della causa dell'inadempimento; ed e solo dopo che il debitore abbia provato la causa concreta dello inadempimento che si può passare alla valutazione della diligenza da lui prestata (Cass. III, n. 3292/1979).

La S.C. ha tuttavia precisato a riguardo, che le norme che disciplinano nel contratto di deposito la responsabilità del depositario sono applicabili solo nel caso in cui l'obbligazione di custodia sia assunta come principale e assorbente, rappresentando l'unica prestazione qualificatrice del contratto. Qualora, invece, l'obbligo di custodire abbia una funzione strumentale rispetto a un'altra obbligazione, di carattere principale e si atteggi come meramente accessoria rispetto a quella dedotta in obbligazione, per il suo adempimento trovano applicazione - a termini dell'art. 1177 del c.c. - le regole stabilite per l'adempimento delle obbligazioni in generale (cfr. Cass. III, n. 2084/2014, la quale ha evidenziato che ne consegue che nei contratti misti, nei quali l'obbligo di custodire costituisce una prestazione accessoria rispetto all'obbligazione in cui si sostanzia il contratto (come nella specie, in cui erano state trasmesse a una casa editrice, per la eventuale pubblicazione, 57 diapositive originali e queste, consegnate a un pony express per la restituzione, erano state rubate mentre erano nella disponibilità del trasportatore) in cui l'obbligo di custodire costituisce una prestazione accessoria rispetto alle obbligazioni in cui si sostanzia il contratto, non si applicano le regole sulla responsabilità ex recepto aventi natura eccezionale, bensì quelle ordinarie sulla responsabilità per colpa, le quali prevedono - invece - come parametro di valutazione la diligenza del buon padre di famiglia).

Le principali obbligazioni del depositante sono, invece:

rimborsare il depositario delle spese fatte per conservare la cosa;

pagare le spese eventualmente necessarie per la restituzione della cosa;

ritirare la cosa depositata, a richiesta del depositario;

pagare l'eventuale compenso pattuito.

Cass. III, n. 21219/2022 ha chiarito che il contratto di deposito di cose altrui è un contratto a favore di terzo ex art. 1411 c.c., il cui fine principale è quello della custodia, conservazione e restituzione delle merci, con la conseguenza che titolare dell'azione risarcitoria nei confronti del depositario per la perdita, distruzione o deterioramento delle cose depositate è, indipendentemente da chi ne sia il proprietario, non solo il depositante ma anche il terzo che avrebbe avuto titolo alla restituzione.

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