Contratto di manutenzione di hardware

Nicola Rumine

Inquadramento

Con il contratto di manutenzione di hardware una persona fisica o giuridica si impegna, a fronte del versamento di un corrispettivo, a fornire prestazioni di manutenzione dell'hardware nella disponibilità di un terzo, generalmente a una persona giuridica che se ne serve nell'ambito della propria attività professionale.

Al contratto in oggetto si applicano, in dipendenza delle peculiarità del caso concreto, le norme sul contratto di appalto ovvero quelle del contratto di prestazione d'opera.

Formula

CONTRATTO DI MANUTENZIONE DI HARDWARE

TRA

- la Società ...., con sede legale in .... via .... n. ...., P.IVA n. ...., in persona del legale rappresentante, Sig. ...., nato a ...., il .... residente in ...., via .... n. ...., C.F. ....,

- anche denominata “il Fornitore” -

E

- il Sig. ...., C.F. ...., nato a .... il giorno .... e residente in .... via ....

- anche denominata “il Cliente” -

PREMESSO CHE

A) il Fornitore si occupa professionalmente della commercializzazione di hardware e di altri prodotti informatici, oltre che della loro manutenzione e dell'assistenza ai clienti, godendo di rinomanza e buona fama nel settore;

B) il Fornitore dichiara espressamente di possedere tutte le conoscenze e gli strumenti necessari per fornire le prestazioni di assistenza e di manutenzione nei tempi e nei modi indicati nel presente contratto;

C) il Cliente è interessato a ricevere le prestazioni di assistenza e di manutenzione dell'hardware offerte dal Fornitore a fronte del pagamento di un corrispettivo periodico al Fornitore;

tanto premesso, da considerarsi parte integrale e sostanziale del presente contratto, le parti

CONVENGONO E STIPULANO QUANTO SEGUE

1. Oggetto del contratto

1.1. Il Fornitore si impegna a fornire attività di assistenza e manutenzione dell'hardware nella disponibilità del Cliente, meglio descritto all'interno dell'allegato A del presente contratto.

1.2. Il Fornitore si impegna a riscontrare con sollecitudine le richieste del Cliente, anche in considerazione del fatto che il Cliente fa uso professionale e quotidiano del suddetto hardware.

1.3. L'attività di assistenza e manutenzione consisterà, a seconda dei casi e della gravità del problema riscontrato, in assistenza telefonica, assistenza email e nell'intervento diretto sull'hardware, nel luogo comunicato dal Cliente e in cui si trova l'hardware stesso.

2. Corrispettivo

2.1. Quale corrispettivo dell'attività di assistenza e manutenzione dell'hardware indicato il Cliente verserà al Fornitore un canone mensile di € ...., al netto dell'IVA, il giorno cinque di ogni mese.

2.2. Qualora il Cliente richieda l'intervento del Fornitore per un numero di volte superiore a tre nell'arco di un mese, le parti, tenendo conto di ogni altra circostanza, potranno concordare in buona fede una maggiorazione del corrispettivo.

3. Durata

3.1. Il presente contratto produrrà i suoi effetti per la durata di un anno dalla sottoscrizione. Dopodiché, salvo disdetta da comunicarsi entro trenta giorni da una delle due Parti, lo stesso si intenderà tacitamente rinnovato per la durata di un anno e così anno per anno.

4. Responsabilità

4.1. Il Fornitore non potrà essere ritenuto responsabile di qualsiasi danno causato, anche a terzi, direttamente o indirettamente, dal cattivo uso dell'hardware che ne faccia il Cliente dopo l'intervento di assistenza o manutenzione, anche in caso di mancato rispetto delle indicazioni ricevute dal Fornitore [1] .

5. Clausola risolutiva espressa

5.1. Le Parti pattuiscono che in caso di mancato pagamento di due canoni da parte del Cliente, ovvero in caso di mancato riscontro, da parte del Fornitore, di due richieste di intervento, il Fornitore e il Cliente potranno rispettivamente risolvere il contratto ai sensi dell'art. 1456 c.c.

6. Cedibilità del contratto

6.1. Il contratto non può essere oggetto di cessione a terzi da parte del Cliente in ragione della natura personale dell'obbligazione assunta da quest'ultimo.

7. Elezione domicilio

7.1. Le Parti dichiarano di eleggere domicilio ai fini del presente contratto presso le sedi e residenze indicate in epigrafe e pattuiscono che qualsiasi comunicazione attinente e relativa al presente contratto dovrà essere effettuata nella sede eletta, come in epigrafe indicata, in lingua italiana e in forma scritta, tramite consegna a mano o raccomandata A.R. o con posta elettronica certificata o forma equipollente che assicuri la prova dell'avvenuta ricezione.

7.2. In ogni caso, ciascuna delle parti si obbliga a comunicare tempestivamente eventuali variazioni di sede o della PEC.

8. Legge applicabile

8.1. Il presente contratto sarà regolato dalla legge italiana per tutti gli aspetti non espressamente regolati dal presente contratto.

9. Foro competente

9.1. Per tutte le controversie nascenti dal presente contratto, comprese quelle inerenti alla sua esistenza, validità, estinzione, interpretazione, esecuzione e risoluzione, sarà competente l'autorità giudiziaria del Foro di .....

10. Tutela della privacy

10.1. Le Parti si impegnano a trattare i rispettivi dati personali conformemente alla normativa vigente di tutela della privacy, in particolare al d.lgs. n. 196/2003 e al Regolamento Europeo n. 679/2016 nonché ai conseguenti decreti ministeriali di attuazione, esclusivamente per finalità relative alla gestione del presente rapporto.

Letto, confermato e sottoscritto.

Luogo e data ....

Firma il Fornitore ....

Firma il Cliente ....

Si approvano specificamente ai sensi e per gli effetti di cui agli artt. 1341, comma 2 c.c. le seguenti clausole: art. 3 (Durata); art. 8 (Legge applicabile); art. 9 (Foro competente)

Firma il Fornitore ....

Firma il Cliente ....

[1]Nel caso in cui invece il fornitore abbia ritirato anticipatamente dal mercato il software oggetto del contratto di manutenzione di cui aveva la titolarità d'uso, quest'ultimo dovrà risarcire il danno relativo ai costi sostenuti dal cliente per la conversione ad altro programma informatico (Trib. Milano 8 luglio 1999).

Commento

I contratti informatici (o di utilizzazione del computer o ancora, più correttamente, i contratti a oggetto informatico) non sono oggetto di disciplina specifica.

I contratti informatici si caratterizzano spesso, a prescindere dalla qualità delle parti (professionisti o consumatori), per il notevole squilibrio di forza contrattuale, innanzitutto sotto il profilo informativo, tra il fornitore e il cliente.

Con particolare riguardo ai contratti di assistenza e di manutenzione dell'hardware, oggetto della formula che precede, vi è da osservare che questi sono riconducibili al contratto d'opera professionale ovvero, in caso di organizzazione professionale della parte che effettua la prestazione materiale, al contratto di appalto. La Corte di legittimità ha peraltro recentemente escluso la possibilità di qualificarlo come somministrazione, con conseguente inapplicabilità, nel caso di specie, dell'art. 74 l. fall. nel testo anteriore alla riforma del 2006, riguardante solo le vendite a consegne ripartite ed il contratto di somministrazione (Cass. I, n. 18179/2019).

L'attività di assistenza e manutenzione può consistere, a seconda dei casi e della gravità del problema riscontrato, in assistenza telefonica, in assistenza email ovvero nell'intervento diretto sull'hardware, nel luogo in cui questo si trova.

Ritenendo utile offrire una panoramica generale sui contratti informatici aventi per oggetto l'hardware, che condividono il profilo oggettivo, può allora innanzitutto osservarsi che il contratto di compravendita di hardware è assoggettato alle regole proprie della compravendita, oltre che, in caso di contrattazione intercorsa tra un consumatore e un professionista, come spesso accade, alle norme del c.d. codice del consumo e dunque anche a quelle sulla vendita dei beni di consumo (artt. 128 ss. cod. cons.).

Conseguentemente trovano applicazione le norme sulla garanzia per i vizi della cosa venduta (su cui ad esempio Cass. III, n. 34595/2023) e sulla garanzia di cui all'art. 1512 c.c., secondo cui il fornitore deve garantire il buon funzionamento delle macchine oggetto della compravendita. Per un caso giurisprudenziale recente si veda Trib. Palermo III, 27 luglio 2022.

I principali tratti di specialità del contratto in oggetto sono costituiti dalle modalità e dai tempi della consegna, la quale non sempre coincide con la prestazione del consenso (è talvolta previsto che la consegna avvenga sul piano stradale esterno al luogo della vendita) e a cui spesso, mediante apposita clausola, è subordinata la risoluzione del contratto di compravendita.

Da ricordare, inoltre, che nel contratto di compravendita di hardware devono essere puntualmente indicate le specifiche tecniche del prodotto (inclusa la compatibilità dell'hardware con il software del cliente) e devono essere consegnati al cliente i documenti utili all'uso dell'hardware.

Sono poi talvolta previste apposite clausole volte a disciplinare la compatibilità dell'hardware con il software del cliente, la formazione del personale, le caratteristiche del locale in cui sarà installato l'hardware, il collaudo, le modalità e i tempi del pagamento, ben potendo il contratto di compravendita prevedere il pagamento rateizzato.

Similmente il contratto di locazione di hardware (generalmente concluso da un professionista) è regolato dalle norme sulla locazione in generale dettate dal codice civile.

Le obbligazioni assunte tipicamente dal locatore sono quindi quella della consegna al conduttore della cosa locata, la garanzia per i vizi non conosciuti o non facilmente conoscibili, la manutenzione straordinaria del bene e la garanzia del pacifico godimento della cosa.

Il conduttore è viceversa tenuto a effettuare i pagamenti promessi, a utilizzare la cosa secondo la diligenza del buon padre di famiglia e infine a restituirla alla scadenza nello stesso stato in cui l'ha ricevuta.

Non è infrequente l'inserimento di una clausola contrattuale che subordini la durata del contratto a tacito rinnovo, che naturalmente dovrà essere approvata specificamente per iscritto ai sensi dell'art. 1341 c.c.

L'operazione di leasing di hardware, infine, è costruita secondo le regole forgiate nel tempo dalla prassi negoziale per l'operazione di leasing in generale, di cui, come noto, il legislatore ha offerto soltanto una definizione all'interno dell'art. 2 l. n. 183/1976. E dunque, a fianco del contratto di locazione tra il professionista interessato all'acquisto di un determinato hardware (c.d. utilizzatore) e la società di leasing (concedente), si colloca il contratto di compravendita stipulato tra quest'ultima e il proprietario del bene (c.d. fornitore), che realizza un vero e proprio collegamento negoziale.

A seconda del caso concreto (leasing finanziario ovvero leasing operativo o di godimento) trovano applicazione talune norme della vendita (in particolare della vendita a rate) ovvero della locazione.

Giova poi sottolineare, con riferimento al canone che il concedente è tenuto a corrispondere periodicamente, che Cass. III, n. 8603/2022 ha rimesso gli atti al Primo Presidente affinché valuti l'opportunità di investire le Sezioni Unite della questione se l'accordo di indicizzazione con cui il canone è legato all'andamento del Libor e del cambio di valuta, introduca un elemento speculativo ed eventualmente quali siano le conseguenze sulla causa del contratto.

Ulteriori peculiarità sono costituite dall'impegno preso dal fornitore nei confronti del concedente di consegnare il bene all'utilizzatore e dall'obbligo del concedente, secondo buona fede, di risolvere il contratto di fornitura nel caso in cui sia stato consegnato all'utilizzatore un bene inidoneo all'uso o comunque non conforme (Cass. S.U., n. 19785/2015).

Per un inquadramento del contratto di leasing a seguito della l. n. 124/2017 si veda anche Cass. S.U., n. 2143/2021.

Profili fiscali

Le spese di manutenzione ordinaria sono volte a mantenere i beni in buono stato di funzionamento ovvero a riparare i guasti e le rotture verificatesi, in modo da garantire la vita utile prevista, nonché la capacità produttiva originaria.

Tali spese costituiscono componenti negativi del reddito di competenza del periodo nel quale sono sostenute.

Con specifico riferimento al trattamento fiscale delle spese di manutenzione, riparazione, ammodernamento e trasformazione “che dal bilancio non risultino imputate ad incremento del costo dei beni ai quali si riferiscono”, ossia alle spese di manutenzione ordinaria, l'art. 102, comma 6, TUIR è stato in parte modificato ad opera dell'art. 3, comma 16-quater d.l. n. 16/2012.

In virtù del novellato assetto normativo, a decorrere dal periodo d'imposta in corso alla data del 29 aprile 2012 (così a dire dal 2012 per i soggetti con periodo d'imposta coincidente con l'anno solare), le spese di manutenzione ordinaria sono deducibili nel limite del 5% del costo complessivo dei beni risultante dal registro dei beni ammortizzabili all'inizio dell'esercizio; non è più previsto che i beni acquistati /ceduti nel corso dell'anno concorrano al calcolo del plafond di deducibilità in base al valore ragguagliato alla data d'acquisto/cessione.

In ragione di tale modifica, dal 2012 il limite di deducibilità del 5% deve essere quindi determinato considerando il costo complessivo di tutti i beni materiali risultante all'inizio dell'esercizio dal registro dei beni ammortizzabili; senza ragguagliare il costo dei beni acquistati e ceduti nel corso dell'esercizio alla data di acquisto/cessione.

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