Contratto di joint venture

Alessandro Farolfi

Inquadramento

Il contratto di joint venture rappresenta la trasposizione in termini contrattuali di prassi radicate nel mondo degli affari e, pur non avendo una struttura unitaria o tipica, costituisce quel contratto con il quale due o più imprese si accordano per perseguire in collaborazione una certa attività imprenditoriale od uno scopo comune. L'accordo può o meno prevedere la costituzione di un nuovo soggetto giuridico. In caso positivo si parla di joint venture societaria, mentre in caso negativo si parla di joint venture contrattuale.

Formula

CONTRATTO DI JOINT VENTURE TRA IMPRESE

TRA

...., con sede in .... ( ....), via .... n. ...., iscritta nel Registro delle Imprese di ...., C.F. .... e P.IVA ...., REA ...., rappresentata ai fini del presente contratto da ...., quale ...., nato a .... ( ....) il ...., residente a .... ( ....), via .... n. ...., C.F. .... (oppure in virtù di delega rilasciata da .... in data ...., allegata al presente atto)

E

...., con sede in .... ( ....), via .... n. .... e capitale sociale di € .... ( ....), iscritta nel Registro delle Imprese di ...., C.F. e P.IVA ...., REA .... rappresentata ai fini del presente contratto da ...., quale ...., nato a .... ( ....) il ...., residente a .... ( ....), via .... n. ...., C.F. ...., (oppure in virtù di delega rilasciata da .... in data ...., allegata al presente atto)

PREMESSO CHE

1) le parti intendono perseguire l'attività di ....

2) le parti hanno a tale scopo avviato una serie di incontri e lo scambio di informazioni al fine di pervenire alla stipula del presente accordo e, in particolare, si sono affrontati i seguenti punti ....;

3) le parti – nel darsi reciproco consenso all'utilizzo delle informazioni necessarie alla costituzione ed al proficuo andamento della joint venture, anche ai sensi del d.lgs. n. 196/2003 (Codice della Privacy), del Regolamento Europeo n. 679/2016 (GDPR) e dei relativi decreti ministeriali di attuazione – convengono circa il carattere confidenziale di ogni informazione oggetto di scambio e di trattativa, e si impegnano a che le stesse non vengano in alcun modo fornite a soggetti terzi o impiegate per il raggiungimento di scopi diversi da quelli perseguiti con il presente accordo;

4) nell'ambito dell'accordo la società .... ha rappresentato di essere in possesso della capacità tecnica relativa a .... mentre l'impresa .... ha dichiarato il possesso del seguente know how .... convenendo che l'effettiva sussistenza di tali aspetti e la loro fattiva integrazione costituiscono presupposti fondamentali per addivenire alla stipula del presente accordo;

5) le premesse costituiscono parte integrante dell'accordo;

SI CONVIENE E STIPULA QUANTO SEGUE

1) Denominazione

.... e .... si riuniscono in joint venture denominata .... per la realizzazione di .....

2) Sede

La sede operativa della joint venture è stabilita a .... in .... e funge da sede di coordinamento.

3) Oggetto della joint venture

La joint venture ha per oggetto .....

Le parti associate si impegnano a fare fronte agli impegni, doveri e obblighi tutti scaturenti dalla partecipazione alla joint venture con vincolo di responsabilità congiunta e solidale.

A tal fine la joint venture compirà tutto quanto necessario ed opportuno per il conseguimento delle suddette finalità. [1]

4) Quote di partecipazione

La partecipazione alla joint venture è ripartita come segue:

.... % a ....

.... % a ....

5) Durata

La joint venture ha la durata di anni .... [2] .

6) Organi della joint venture

Sono organi della joint venture:

– il Comitato Direttivo;

– il Presidente e (eventualmente) il Vicepresidente;

– (eventualmente) il Direttore del Cantiere.

7) Comitato direttivo - Composizione - Presidente e Vicepresidente

Il Comitato Direttivo viene nominato dalle società associate ed è composto da .... delegati nominati dalle parti in proporzione alla percentuale di partecipazione (eventualmente possono inoltre essere nominati sostituti)

In qualsiasi momento venga a mancare, per dimissioni, per revoca da parte della società associata designante o per altra causa qualcuno dei membri del Comitato Direttivo, la società che l'aveva designato provvederà senza indugio alla sua sostituzione. Il membro dimissionario resta in carica sino alla effettiva sostituzione da parte del componente subentrante.

Verranno designati un Presidente, che è anche Presidente della joint venture, e (eventualmente) un Vicepresidente, che è anche Vicepresidente della joint venture, ai quali viene conferita la legale rappresentanza della joint venture. Presidente e Vicepresidente sono nominati dai membri del comitato direttivo a maggioranza assoluta dei votanti, assicurando che gli stessi siano espressione di .... quanto al Presidente e dell'impresa .... quanto al Vicepresidente.

8) Comitato direttivo - Poteri

Il Comitato Direttivo è investito di tutti i poteri di ordinaria e straordinaria amministrazione per il conseguimento degli scopi della joint venture ed è pertanto autorizzato a deliberare e porre in essere tutti gli atti inerenti, necessari ed opportuni per tale conseguimento.

Il Comitato Direttivo può delegare, con semplice delibera, in tutto o in parte i suoi poteri sia a propri membri e supplenti che a terzi.

9) Comitato Direttivo - Riunioni - Delibere

Il Comitato Direttivo si riunisce di norma con cadenza ..... Si riunisce altresì ogni qualvolta il Presidente o il Vicepresidente, oppure le associate, lo ritengano opportuno o ne faccia richiesta anche uno solo dei suoi componenti.

La convocazione deve essere effettuata dal Presidente o dal Vicepresidente mediante comunicazione PEC, raccomandata o altra forma ritenuta opportuna. L'avviso di convocazione deve contenere l'indicazione del giorno, dell'ora e del luogo dell'adunanza e l'elenco delle materie da trattare e deve consentire un preavviso di almeno .... giorni rispetto alla loro trattazione.

Per la validità delle riunioni occorre, in ogni caso, la presenza di almeno un membro rappresentante ciascuna delle società associate e la maggioranza .... dei componenti.

Ogni membro, compresi il Presidente e il Vicepresidente, ha diritto ad un voto.

Le deliberazioni sono assunte a maggioranza assoluta.

In assenza di maggioranza assoluta, il voto del Presidente del Comitato Direttivo sarà determinante per tutto quanto attiene l'avanzamento dei lavori.

Ogni qualvolta lo reputi necessario, il Comitato Direttivo può avvalersi della collaborazione di specialisti delle società associate, in campo tecnico, amministrativo o finanziario.

Ad ogni riunione si dà luogo alla verbalizzazione delle deliberazioni assunte. Il verbale è senza indugio trasmesso in copia a ciascuna delle società associate e si intende approvato qualora non segua opposizione, da inviare per iscritto al Presidente o al Vicepresidente del Comitato Direttivo entro .... giorni dal ricevimento del verbale.

10) Obblighi delle parti

Le parti si obbligano:

– a rispettare le norme del presente accordo associativo e gli eventuali ulteriori regolamenti e le delibere che saranno adottati dal Comitato Direttivo;

– a comunicare tempestivamente alla joint venture, mediante lettera raccomandata, le eventuali variazioni della ragione e della forma sociale, della sede legale, dei componenti degli organi direttivi;

– a porre a disposizione della joint venture, anche indirettamente, i mezzi e le risorse operative necessarie per l'andamento degli obblighi assunti dalla joint venture e ciò in proporzione delle rispettive quote di partecipazione indicate al precedente art. 4;

- a non farsi reciproca concorrenza nell'ambito dei prodotti o servizi affidati alla joint venture ed a non utilizzare le informazioni reciprocamente scambiate o acquisite se non per l'esecuzione del presente accordo; le parti si danno reciproca autorizzazione all'utilizzo di dati ed informazioni ai soli fini di costituire e dare proficua attuazione alla joint venture, anche ai sensi del d.lgs. n. 196/2003, e con separato documento disciplinano il trattamento dei dati personali, diritto all'oblio, obblighi informativi, previsione di un data protection officer, intendendo così rispettare anche quanto previsto dal GDPR (Regolamento Generale sulla Protezione dei Dati).

Ogni parte risponde verso la joint venture e, occorrendo, verso le altre società associate, per l'inadempimento degli obblighi assunti.

11) Conti di esercizio

Il Comitato Direttivo si avvale di un ufficio di coordinamento della joint venture secondo disposizioni che saranno emanate dal medesimo, procedendo all'approvazione dei conti di esercizio con cadenza .....

12) Mediazione

Ogni vertenza che potesse eventualmente insorgere fra le società associate in ordine all'interpretazione ed all'applicazione del presente contratto dovrà essere preliminarmente oggetto di un tentativo di mediazione, secondo il regolamento del servizio di conciliazione della .... di ...., con gli effetti previsti dal d.lgs. n. 28/2010.

Le parti si impegnano a ricorrere alla mediazione prima di dare inizio al procedimento arbitrale di cui al 13) del presente contratto.

13) Clausola arbitrale

Ogni vertenza che potesse eventualmente insorgere fra le società associate in ordine all'interpretazione ed applicazione del presente contratto sarà riferita al giudizio di un collegio arbitrale costituito da tre membri di cui uno nominato da ciascuna delle parti ed il terzo, con funzioni di Presidente, nominato dai due membri prescelti.

In caso di disaccordo sulla designazione dell'arbitro Presidente, esso sarà nominato dal Presidente del Tribunale di ...., su istanza della parte più diligente.

Il collegio arbitrale giudicherà secondo diritto in via rituale. Sede dell'arbitrato sarà ...., mentre la lingua dell'arbitrato è .... [3] .

14) Legislazione di rinvio

Il presente contratto è regolato dalla legge .....

Luogo e data ....

Firma ....

Firma ....

Vengono solitamente allegati operational agreements che contengono le indicazioni di dettaglio circa le attività e gli impegni che ogni associato si impegna a compiere per le finalità perseguite attraverso l'accordo quadro.

Oltre che a termine fisso, la joint venture può avere durata per relationem, ad es. stabilita per la realizzazione del progetto .... fino alla conclusione della fase esecutiva ed al superamento positivo del collaudo con .... ed alla ripartizione finale dei compensi, da approvare con delibera del Comitato direttivo.

In alternativa è possibile sostituire l'arbitrato con una clausola di elezione del foro esclusivamente competente sulle controversie derivanti dall'accordo.

Commento

Si distingue nella pratica fra joint venture contrattuale e joint venture societaria. La prima figura contrattuale nasce con lo scopo di realizzare un progetto comune e, una volta che questo sia portato a termine, le società che la costituiscono si separano. Invece la joint venture societaria si realizza mediante una integrazione strutturale e non solo funzionale dei soggetti aderenti, che può anche avere una durata a tempo indeterminato o perseguire una serie indeterminata di relazioni in un certo settore o ambito di attività.

La joint venture societaria (detta anche corporate joint venture) è normalmente costituita da un main agreement e da uno o più operational agreements. Nel negozio quadro – o principale – vengono solitamente determinati:

1) gli obiettivi della joint venture;

2) le modalità da seguire per costituire la nuova società;

3) le regole circa il funzionamento degli organi sociali;

4) le clausole che disciplinano la durata della joint venture e le modalità di risoluzione di eventuali controversie.

Gli operational agreements sono invece quelli destinati a regolare specifici rapporti, come ad esempio quelli relativi all'avviamento che ciascuna impresa apporta alla nuova società, il know how, i diritti proprietà intellettuale, i prodotti e i servizi coinvolti nell'operazione.

In questo schema contrattuale acquistano grande importanza le garanzie che i soggetti aderenti alla joint venture si rilasciano reciprocamente. Si suole al riguardo distinguere fra garanzie formali (ad esempio l'autorizzazione al potere di firma debitamente rilasciata dagli organi sociali) e garanzie sostanziali (ad esempio le rassicurazioni che i partners della joint venture rendono o affermano di possedere in ordine a specifici requisiti, gli impegni circa il know how che viene concesso in licenza d'uso alla joint venture, eventuali apporti no cash su macchinari o impianti affidati alla nuova compagine societaria, ecc.). Le predette garanzie prendono il nome di warranties and representations. Può altresì essere previsto un indennizzo da corrispondere ai soggetti della joint venture che abbiano subito dei danni a causa delle dichiarazioni non veritiere contenute nelle predette clausole.

Nell'accordo quadro è quasi sempre contenuta anche una clausola di “non concorrenza” tra i partners della joint venture, che non di rado sono tra loro competitors, perché operanti nel medesimo settore o con le stesse tecnologie. Ad esempio, si può stabilire che la joint venture operi solo in una determinata area geografica all'interno della quale i partners non possono autonomamente vendere i loro prodotti, oppure più genericamente impedire qualsiasi rapporto concorrenziale relativamente ai prodotti o servizi affidati alla joint venture.

Ancora, nel main agreement vengono normalmente disciplinati aspetti fondamentali quali la costituzione e la registrazione della nascente società, indicando la misura degli obblighi assunti da ciascun partner e la relativa contribuzione economica necessaria al funzionamento delle nuove strutture societarie.

Possono essere infine previste clausole che, in relazione ad eventi non prevedibili – c.d. hardship - tali da rendere non più attuabile la mission dell'accordo, dispongono la risoluzione del contratto di joint venture (si parla al riguardo di dissolution che può tradursi nell'uscita di scena da parte di uno dei partners che vende le sue azioni o le sue quote all'altro ad un prezzo determinato a da determinarsi in base ai conti ed ai bilanci della partnership). Altre clausole operanti la risoluzione anticipata dell'accordo possono riguardare, ad esempio, il cambio dell'azionista di riferimento di una delle parti, oppure la circostanza che una di esse entri in procedura concorsuale, oppure – ancora – nel caso di taluni inadempimenti, nel qual caso la pattuizione opera quale clausola risolutiva espressa, in diversi casi anche con la previsione di penali. La prassi conosce anche l'utilizzo di alcune clausole per superare quello che si definisce “stallo decisionale”: è il caso della russian roulette clause che il recente Trib. Roma, 19 ottobre 2017, n. 19708 ha avuto modo di ritenere legittima (si tratta del patto con cui si prevede che uno degli associati possa costringere l'altro a vendergli la propria partecipazione ad un prezzo offerto, ma l'oblato ha la facoltà di acquistare la quota dell'offerente al medesimo prezzo: proprio la reversibilità dell'efficacia della pattuizione si è ritenuto possa evitare abusi eccessivi).

Secondo Cass. III, n. 6757/2001 associazione in partecipazione, joint venture e associazione temporanea di imprese danno luogo a figure fra loro distinte. Infatti, da un lato l'istituto dell'associazione in partecipazione di cui all'art. 2549 ss. c.c. si qualifica per il carattere sinallagmatico fra attribuzione da parte di un contraente (associante) di una quota degli utili, anche forfettari, derivanti dalla gestione di una sua impresa o di un suo affare all'altro (associato) e l'apporto, da quest'ultimo conferito, che può essere di qualsiasi natura purché strumentale per l'esercizio dell'impresa o per lo svolgimento dell'affare, ed inoltre non determina la formazione di un soggetto nuovo o la costituzione di un patrimonio autonomo, né la comunione dell'affare o dell'impresa, che restano di esclusiva pertinenza dell'associante pertanto è solo l'associante che fa propri gli utili, salvo, nei rapporti interni, il suo obbligo di liquidare all'associato la sua quota di utili e a restituirgli l'apporto. Da tale istituto si differenzia la figura, di origine anglosassone, della joint venture e – più in particolare – quella della joint venture corporate, con la quale si indicano forme di associazione temporanea tra imprese finalizzate all'esercizio di un'attività economica in un settore di comune interesse, nelle quali le parti prevedono la costituzione di una società di capitali, con autonoma personalità giuridica rispetto ai membri alla quale affidare la conduzione dell'iniziativa congiunta. Infine, dall'associazione in partecipazione si differenzia anche l'associazione temporanea di imprese contemplata dalla l. n. 584/1977 e succ. mod. che, pur non costituendo una persona giuridica distinta dalle imprese riunite che conservano la propria autonomia, è però caratterizzata da un rapporto di mandato con rappresentanza, normalmente gratuito ed irrevocabile, conferito collettivamente all'impresa capogruppo che è legittimata a compiere, con l'amministrazione, ogni attività giuridica connessa o dipendente dall'affare comune (di solito appalto di opere pubbliche) e produttiva di effetti direttamente nei confronti delle imprese mandanti.

Profili fiscali

Va ricordato che Cass. n. 1465/2009 ha escluso la configurabilità di un'operazione elusiva nell'impianto organizzativo di una corporate joint venture in cui gli investimenti erano stati effettuati da una società ad hoc, costituita per l'acquisto di attrezzature e linee di produzione, concesse in comodato gratuito a terzi per la realizzazione di veicoli poi acquisiti dalla comodante ad un minor prezzo, in quanto, pur derivando dall'operazione un risparmio di imposta, essa trovava giustificazione ragionevole nell'obiettivo di assicurarsi vantaggiose posizioni commerciali di competitività sui mercati cui i veicoli prodotti erano destinati. Tale affermazione si collega al più generale principio, secondo cui “in materia tributaria, integra gli estremi del comportamento abusivo quell'operazione economica che, tenuto conto sia della volontà delle parti implicate, che del contesto fattuale e giuridico, ponga quale elemento predominante ed assorbente della transazione lo scopo di ottenere vantaggi fiscali, con la conseguenza che il divieto di comportamenti abusivi non vale ove quelle operazioni possano spiegarsi altrimenti che con il mero conseguimento di risparmi di imposta. La prova sia del disegno elusivo sia delle modalità di manipolazione e di alterazione degli schemi negoziali classici, considerati come irragionevoli in una normale logica di mercato e perseguiti solo per pervenire a quel risultato fiscale, incombe sull'Amministrazione finanziaria, mentre grava sul contribuente l'onere di allegare la esistenza di ragioni economiche alternative o concorrenti che giustifichino operazioni in quel modo strutturate” (Cass. trib., n. 20029/2010). 

Sul tema, si ricorda anche la Risol. n. 29/E del 18 marzo 2015, con la quale l'Agenzia delle Entrate ha fornito alcuni chiarimenti in merito agli effetti fiscali conseguenti alla rilevazione contabile degli accordi a controllo congiunto effettuata in conformità ai criteri previsti dai principi contabili internazionali. In particolare, la risoluzione replica ad un'istanza di interpello tesa a conoscere se le modalità di rilevazione contabile della joint operation effettuate secondo i dettami dell'IFRS 11 incidano o meno sulla determinazione del reddito imponibile IRES e sul valore della produzione netta rilevante ai fini IRAP. In sintesi, la risposta dell'Agenzia appare negativa, affermando che le vicende reddituali della società controllante, comprese quelle derivanti da operazioni intercorrenti con la società veicolo (quali cessioni, acquisti e conferimenti), devono essere ricostruite in funzione della partecipazione detenuta in quest'ultima, considerata fiscalmente rilevante. Analogo criterio deve ritenersi valido ai fini della determinazione del ROL in applicazione del criterio di deducibilità degli interessi passivi ai sensi dell'art. 96 TUIR. Inoltre, rileva l'Agenzia, deve ritenersi esclusa la rilevanza ai fini IRAP degli elementi reddituali imputati per trasparenza nel bilancio separato della controllante; diversamente, concorrono alla formazione della base imponibile IRAP le componenti di reddito derivanti da operazioni autonome intercorrenti tra la controllante e la società veicolo.

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