Crediti documentari o lettere di credito

Mattia Caputo

Inquadramento

Con l'espressione “credito documentario” o “lettera di credito” si è soliti indicare tutti quegli strumenti di regolazione delle operazioni transazioni commerciali con cui la banca (detta “emittente”) si impegna per conto di un soggetto (detto “ordinante”) a pagare una certa somma di denaro (a vista o differito) ad un terzo (detto “beneficiario”), purché questo presenti all'istituto di credito i documenti conformi alle condizioni e nel rispetto dei termini fissati all'interno del documento con cui viene impartito l'ordine di pagamento. Quest'operazione negoziale, sorta nella prassi bancaria delle transazioni commerciali tra soggetti posti in Stati diversi, mira a realizzare molteplici finalità di primaria importanza, come la circolazione più celere e sicura del credito, nonché il trasferimento del rischio dell'inadempimento in capo ad un soggetto, la banca, che per le sue caratteristiche è più idoneo a sopportarlo. L'assenza di una disciplina legale ha posto però il problema di individuare le regole applicabili a tale operazione.

Formula

CREDITI DOCUMENTARI O LETTERE DI CREDITO

Spett.le Banca ...

Indirizzo ...

Agenzia nr. ...

Località ...

CREDITO NR. ...

Con la presente Vi diamo mandato di aprire per nostro ordine e conto un CREDITO DOCUMENTARIO IRREVOCABILE [1] (segnare le voci che interessano) fino al ... .

Trasferibile SI/NO

Non confermato SI/NO

Confermato SI/NO

Non operativo SI/NO

ORDINANTE:

(Nome e indirizzo) ...

BANCA D'APPOGGIO: ...

BENEFICIARIO:

(Nome e indirizzo) ...

BANCA D'APPOGGIO: ...

DATA E LUOGO DI SCADENZA: ...

Spedizioni parziali:

Ammesse SI/NO

Non ammesse SI/NO

Trasbordo:

Ammesso SI/NO

Non ammesso SI/NO

Credito utilizzabile presso le casse del vostro Istituto/vostra corrispondente contro presentazione dei documenti di seguito elencati per:

Pagamento a vista:

Ammesso SI/NO

Pagamento differito a ... gg. dalla Data di presentazione/ Dalla data di spedizione

Accettazione della tratta del beneficiario a ...

A carico ...

Negoziazione

...

Spedizione da ... a ...

Entro il ... con destinazione finale ...

Via mare SI/NO

Via area SI/NO

Postale corriere SI/NO

Aerea SI/NO

Stradale SI/NO

Ferroviaria SI/NO

Altro SI/NO

Importo

Circa (+- ... )

Limite massimo: ...

Resa Merce

Franco Partenza

EXW/ Ex Works SI/NO

Franco Arrivo

DAF/Reso Frontiera SI/NO

DES / Reso ex Ship SI/NO

DEQ / Reso banchina SI/NO

DDU / Reso non sdoganato SI/NO

DDP / Reso sdoganato) SI/NO

Trasporto principale non pagato

FCA / Franco vettore SI/NO

FAS / Franco lungo bordo SI/NO

FOB / Franco a bordo SI/NO

Srasporto principale pagato

CFR/ Costo e nolo SI/NO

CIF/ Costo, assicurazione, nolo SI/NO

CPT/ Trasporto pagato fino a ... SI/NO

CIP/ Trasporto e assicurazioni pagati fino a ... SI/NO

Altre condizioni di resa:

Commissioni e spese della Vostra Corrispondente a carica della ditta beneficiaria: ...

Commissioni e spese (Vostre e della Vostra Corrispondente) a nostro carico: ...

Commissioni e spese (Vostre e della Vostra Corrispondente) a carico della ditta beneficiaria ...

Assicurazione coperta da noi SI/NO

Descrizione merce (indicare natura, qualità, quantità e/o peso, prezzo unitario, importo totale, clausole speciali, ecc. allegando fattura proforma e/o conferme d'ordine)

Merce d'origine ...

Tariffa doganale italiana ...

I documenti devono essere presentati entro ... giorni dalla data di emissione del documento di trasporto e comunque entro la validità del credito.

Istruzioni supplementari: ...

Documenti richiesti:

FATTURA commerciale o FATTURA PRO-FORMA

CERTIFICATO D'ORIGINE

CERTIFICATO FORM 'A' EUR1/ATR

DISTINTA pesie misure

DISTINA IMBALLAGGIO (packing list)

Certificato d'analisi emesso da ...

Ceriticato sanitario / fitopatologico emesso da ...

Certificato di qualità emesso da ...

Certificato di

collaudo emesso / firmato da ...

Copia / fotocopia certificato / Licenza export emesso da autorità competente

RICEVUTA POSTALE o certificato di spedizione postale o ricevuta dal corriere

POLIZZA / CERTIFICATO D'ASSICURAZIONE

DUPLICATO LETTERA DI VETTURA FERROVIARIA

DUPLICATO LETTERA DI VETTURA AEREA (AWB)

LETTERA DI VETTURA MOD CMR

CERTIFICATO PRESA IN CONSEGNA EMESSO DA SPEDIZIONIERE (FCR)

POLIZZA DI CARICO (BILL OF LOADING)

COPIA TELEX / ...

A Vostra maggiore garanzia, contestualmente alla sottoscrizione della presente:

Vi depositiamo la somma di € ...

Vi autorizziamo a costituire un deposito presso di Voi con prelievo del corrispondente importo dal nostro corrente n. ...

Presso di Voi, di € ... quale somministrazione ai sensi dell'art. 1719 C.C. e della quale dovrete renderci conto ad eventuale esecuzione del mandato.

Ci impegniamo a fornirvi in tempo utile, e comunque in conformità alle comunicazioni da Voi effettuate concernenti l'utilizzo del credito, l'importo in Euro o in divisa estera qualora una specifica linea di credito ci sia stata concessa e sia disponibile. Inoltre, contestualmente, ci impegniamo a depositarvi nella stessa forma ed a semplice Vostra richiesta, in qualsiasi momento, le ulteriori somme dovute per l'esecuzione del mandato stesso; da parte Vostra ci sarà restituita, dopo l'esecuzione del mandato, l'eventuale eccedenza al netto delle Vostre competenze.

FOGLIO INFORMATIVO

NORME PER LA TRASPARENZA DELLE OPERAZIONI E DEI SERVIZI BANCARI E FINANZIARI

CREDITI DOCUMENTARI e LETTERE DI CREDITO STAND-BY EXPORT

INFORMAZIONI SULLA BANCA

Banca ...

Sede legale ed amministrativa in ... alla ...

Iscritta all'Albo delle Banche al numero ... e facente parte del Gruppo Bancario ... iscritto all'Albo dei Gruppi Bancari, Società soggetta ad attività di direzione e coordinamento di ... .

Registro delle Imprese di ... , P.IVA ... - Codice ABI ...

CARATTERISTICHE E RISCHI TIPICI

Caratteristiche.

L'operazione di credito documentario consiste nell'assunzione di un impegno da parte di una banca (Banca emittente), su ordine e per conto di un proprio Cliente (Ordinante), generalmente acquirente di merci, a seguito del quale tale banca effettuerà, o farà effettuare da propria Banca corrispondente, una prestazione economica (pagamento a vista, assunzione di impegno di pagamento differito, accettazione di effetto, ecc.) fino alla concorrenza di un determinato importo ed entro un termine temporale stabilito, in favore di un terzo (Beneficiario), generalmente venditore delle merci oggetto della transazione sottostante, contro presentazione, da parte dello stesso venditore, di documenti commerciali relativi alla fornitura ed alla spedizione delle merci che risultino conformi ai termini ed alle condizioni previsti nel testo del credito.

Si tratta di una operazione assai diffusa nel commercio internazionale con la quale si realizza una marcata contestualità tra la fornitura della merce ed il suo pagamento con lo scambio, tramite le banche del venditore e del compratore, della documentazione inerente la fornitura e la spedizione della merce, documentazione di cui le banche controllano la conformità formale (omettendo quindi valutazioni di merito) secondo principi e regole consolidati facenti capo alle Norme della Camera di Commercio Internazionale.

Nella forma di lettera di credito Stand-by (SCBL) è uno strumento che, come il credito documentario, prevede una valutazione di documenti per il suo utilizzo, ma nel quale è preminente la funzione di garanzia. La SBLC viene infatti attivata dal Beneficiario, presentando i documenti prescritti, solo nel caso in cui questi non abbia ricevuto il pagamento dal debitore (ordinante della SBLC) secondo i termini del contratto commerciale sottostante, ad esempio a mezzo bonifico bancario. Le operazioni di cui sopra sono disciplinate da specifiche Norme emanate dalla Camera di Commercio Internazionale di Parigi. Nell'esecuzione di tali operazioni è prassi consolidata avvalersi di corrispondenti estere domiciliate nel Paese del venditore / esportatore.

Per i servizi connessi, quali conto corrente, pagamenti sull'estero, finanziamenti all'importazione, si rimanda ai relativi Fogli Informativi.

Principali Rischi

Tra i principali rischi vanno tenuti presenti:

- nel caso di tasso indicizzato il costo dell'utilizzo dell'affidamento non è determinabile a priori. L'aumento del valore del parametro di riferimento determina l'aumento del tasso applicato ed un maggior costo per il cliente;

- le operazioni denominate in valuta o regolate contro euro o in valuta diversa da quella di denominazione, sono soggette al rischio dell'oscillazione del cambio, in quanto sono regolate al cambio applicabile al momento della negoziazione;

- poiché l'operazione di credito documentario è uno strumento di pagamento che opera attraverso una obbligazione autonoma della banca rispetto all'operazione commerciale sottostante – condizionata cioè alla sola valutazione dei documenti e non al merito degli stessi - l'ordinante sopporta il rischio di ricevere merce non conforme alle pattuizioni contrattuali a fronte di presentazione di documenti conformi ai termini del credito per i quali la sua banca (emittente) è tenuta a pagare o ad impegnarsi a pagare, e quindi ad addebitarlo.

Altre Informazioni

Il Foglio Informativo illustra al Cliente le condizioni tipiche del prodotto in oggetto, enunciandone i valori minimi o massimi a seconda che la condizioni economica sia rispettivamente a favore o a carico del Cliente.

È liberamente visionabile e consultabile su supporto cartaceo presso i locali delle filiali ... nonché in formato elettronico sul sito ... , liberamente e gratuitamente accessibile tramite connessione internet, non essendo previsti costi e/o oneri particolari per la visione e la consultazione dello stesso sito e conseguentemente della stessa documentazione relativa alla Trasparenza Bancaria.

CONDIZIONI ECONOMICHE DELL'OPERAZIONE

Spese di notifica € ... ,

applicate nel caso e nel momento in cui la Banca effettui la comunicazione al cliente dell'apertura del credito. Riduzione del ... % in caso di crediti pervenuti da altra banca con addebito delle loro competenze reclamate.

Spese di modifica € ... ,

applicate nel caso e nel momento della comunicazione delle variazioni relative ad un credito documentario già notificato. Riduzione del ... % in caso di crediti pervenuti da altra banca con addebito delle loro competenze reclamate.

Commissioni di conferma / Star del credere / Silent Confirmation sono concordate e percepite all'atto della conferma e calcolate sull'importo del credito per il periodo intercorrente dalla data di aggiunta della conferma alla scadenza originaria o prorogata del credito documentario o stand-by ovvero per lo Star del credere e la Silent Confirmation dalla data di aggiunta dell'impegno alla scadenza originaria o prorogata del credito documentario o stand-by più ulteriori ... giorni. Saranno definite in base alla data di scadenza del credito ed alla rischiosità del paese e della controparte, con un minimo di ... ad un massimo di ... .

Commissioni di utilizzo / incasso per pagamenti differiti che a vista, ... ;

Commissioni di accettazione pagamento differito

in caso di conferma / Star del credere / Silent Confirmation, da un minimo di ... ad un massimo di ... al mese o frazione in base alla data di scadenza del pagamento differito ed alla rischiosità del paese e della controparte, minimo € ... ; nel caso di Star del credere o Silent Confirmation il periodo intercorre dalla data di accettazione dei documenti da parte della banca emittente alla scadenza originaria o prorogata del credito documentario o stand-by più ulteriori ... giorni.

Spese di accettazione per pagamenti differiti su crediti non confermati € ... ;

Commissioni di mancato utilizzo ... % dell'utilizzo a vista;

Commissioni di trasferimento (oltre alle spese di notifica) ... , minimo € ... ;

Spese per invio documenti all'estero € ... ;

Spese swift per l'incasso € ... ;

Commissioni di intervento ... ;

Spese di pre-controllo documenti: ... :

Richieste d'esito / richieste d'informazioni / solleciti / fax (ognuno): € ... :

Spese per mandato irrevocabile di pagamento: € ... ;

Spese per rifiuto documenti: € ... :

Valute di accredito:

- per operazioni in euro: ...

- per operazioni in divisa estera: ...

Eventuali ulteriori spese reclamateci da Istituti Corrispondenti verranno integralmente recuperate

Spesa per invio di ogni comunicazione inerente gli obblighi di trasparenza:

- invio cartaceo: € ... :

- invio on line (per la clientela che ha aderito alla funzionalità “Corrispondenza on line”, attivabile gratuitamente con il Servizio Internet Banking, a condizione che la comunicazione sia oggetto del Servizio): € ...

Spesa produzione e invio comunicazione di variazione contrattuale unilaterale (art. 118 d.lgs. n. 385/1993TUB):

€ ... per invio cartaceo;

€ per invio online.

Richiesta copie documenti archiviati mediante sisteme informatico: € ... per ogni copia

Richiesta copie documenti archiviati fuori sede (L'accessibilità alla documentazione archiviata può risultare diversa in dipendenza della tipologia/anno di produzione dei documenti richiesti in copia; un calcolo preventivo dei costi complessivi può essere richiesto in Filiale): € ...

Tasso per interessi di mora:

... %, e comunque non oltre il Tasso Soglia Usurario per la specifica categoria di operazione, rilevato trimestralmente con Decreto del Ministero dell'Economia e delle Finanze ai fini della determinazione degli interessi ai sensi dell'art. 2 della l. n. 108/1996 come modificato dall'art. 8 comma 5 d) del d.l. 70/2011

RECLAMI

Recesso

La Banca ha la facoltà di recedere in qualunque momento dal contratto, ovvero di ridurre l'importo del finanziamento o di sospenderne l'utilizzo, dandone comunicazione per iscritto al Cliente. Analoga facoltà di recesso ha il Cliente, con effetto di chiusura dell'operazione mediante il pagamento di quanto dovuto alla Banca.

Reclami

La Banca aderisce all'Arbitro Bancario Finanziario, sistema di risoluzione stragiudiziale delle controversie. Il Cliente, per la soluzione delle controversie derivanti da rapporti intrattenuti con la Banca, può presentare un reclamo scritto con una delle seguenti modalità:

•lettera raccomandata con avviso di ricevimento all' indirizzo:

... ;

•via e-mail a: ... ;

•via Posta Elettronica Certificata a: ... ;

•consegnato allo sportello presso cui viene intrattenuto il rapporto, contro rilascio di idonea ricevuta;

•via fax al numero: ... ;

La procedura (fatte salve le spese per l'invio della corrispondenza) è gratuita per il Cliente.

La Banca deve fornire riscontro entro ... giorni dalla sua presentazione ovvero entro ... giorni nel caso di reclamo relativo ai servizi e alle attività di investimento.

Se accolto, la Banca comunica al cliente il tempo necessario per risolvere il problema.

Se non riceve risposta entro ... giorni oppure se non è soddisfatto della risposta, il cliente può presentare ricorso all'Arbitro Bancario Finanziario (ABF), purché non siano trascorsi più di 12 mesi dalla presentazione del reclamo all'intermediario.

Il ricorso all'ABF deve essere inoltrato con una di queste modalità:

•per posta, via fax o con posta elettronica certificata (PEC), alla Segreteria tecnica competente o ad una qualunque delle Filiali della Banca d'Italia;

•a mano, presso una delle Filiali della Banca d'Italia aperte al pubblico che lo inviano alla Segreteria tecnica competente. Non appena presentato il ricorso all'Arbitro il cliente deve inviarne copia alla Banca con lettera raccomandata a.r. o per posta elettronica certificata (PEC).

Il Collegio si pronuncia entro ... giorni dalla data in cui la Segreteria tecnica ha ricevuto le controdeduzioni da parte della Banca oppure dalla data di scadenza del termine di presentazione. Per avere maggiori informazioni e sapere come rivolgersi all'Arbitro Bancario Finanziario è possibile consultare le apposite guide ABF disponibili presso tutte le filiali della Banca, chiedere informazioni agli operatori della Banca, consultare il sito internet www.arbitrobancariofinanziario.it ovvero rivolgersi alle segreterie tecniche dell'Arbitro Bancario Finanziario presso le Filiali della Banca d'Italia di Milano, Roma, Napoli ai seguenti indirizzi:

- ... :

LEGENDA

Camera di Commercio Internazionale di Parigi (ICC)

Organizzazione non statale rappresentativa delle diverse branche dell'attività economica, che ha come scopo principale la facilitazione dei commerci internazionali. A tal fine, e nell'ambito delle operazioni documentarie con l'estero dal 1929 ha elaborato delle Regole “Norme ed Usi uniformi relative ai crediti documentari” che, aggiornate nel corso degli anni (attualmente sono in vigore le NUU. Pubblicazione 600 del 2007) sono il fondamentale riferimento di tutte le transazioni internazionali che coinvolgono il regolamento a mezzo dello strumento credito documentario e Stand-by Letter of Credit per quanto ad esse applicabili.

Modifica

Indica la variazione dei termini del credito originario. Attenzione: le modifiche per essere valide devono essere accettate esplicitamente dal Beneficiario (o chi ne ha il diritto) o altrimenti possono essere considerate accettate se, alla presentazione dei documenti, palesemente si determina dalla documentazione stessa che il Beneficiario ha accettato le modifiche proposte.

Notifica

Trattasi del momento della comunicazione del credito documentario cioè quando la Banca che riceve le istruzioni dalla Banca dell'Ordinante (il richiedente il credito documentario) invia le condizioni alle quali il Beneficiario dovrà attenersi per ricevere la prestazione prevista dal credito.

Prestazione prevista dal credito

Quando vengono presentati documenti conformi ai termini ed alle condizioni del credito il Beneficiario si aspetta o il pagamento a vista o l'accettazione della tratta da parte della Banca che poi in forza di tale impegno effettuerà il pagamento della tratta alla scadenza oppure l'assunzione da parte della Banca di un impegno (non rappresentato da effetto) a pagare una certa somma alla scadenza. Nel caso di negoziazione, la Banca, diversa dalla banca emittente ed autorizzata a ciò, “anticipa” Salvo Buon Fine i fondi al Beneficiario in attesa che la Banca emittente riceva i documenti ed effettui la copertura in via definitiva del suo impegno.

Rischio Paese

Insolvenza economica dei soggetti collocati in un determinato Paese (per cause politiche, calamità naturali etc.)

Luogo e data ...

La Banca L'ordinante

... ...

1. Il credito documentario può essere revocabile oppure irrevocabile; in base all'articolo 6 delle “Regole ed usi uniformi relativi ai crediti documentari” vige una presunzione legale di irrevocabilità del credito documentario qualora l'ordinante non abbia precisato la natura (revocabile o irrevocabile) dello stesso. Pertanto laddove l'ordinante intenda conferire un mandato revocabile, dovrà farlo espressamente.

Commento

Struttura e natura giuridica dell'operazione.

Il credito documentario, anche detto “lettera di credito”, è il contratto scritto con cui la banca (c.d. “emittente”) si obbliga per conto di un soggetto, il compratore (c.d. “ordinante”) a pagare (o ad accettare una cambiale tratta spiccata su di essa) ad un terzo soggetto (c.d. “beneficiario”) , direttamente (c.d. “emittente”) oppure per tramite un'altra banca collocata sulla piazza del beneficiario (c.d. “banca corrispondente”), una certa somma di denaro che quest'ultimo può ottenere ed utilizzare laddove la banca abbia ricevuto i documenti relativi alla (avvenuta) spedizione delle merci da parte del venditore ed abbia provveduto a verificare il rispetto delle altre condizioni contrattuali previste dalle parti ed inserite nel credito stesso.

Il credito documentario costituisce quindi una tipica operazione bancaria il cui ambito applicativo è quello del commercio internazionale nelle vendite contro documenti, in cui la consegna della merce al compratore è surrogata dal trasferimento dei documenti rappresentativi della merce stessa.

Nel commercio internazionale le parti (per lo più imprese) si trovano infatti in Paesi diversi ed in luoghi distanti, incontrando così non poche difficoltà nel concludere affari tra loro, con forte pregiudizio per i loro interessi economici e, su un piano più generale, per le economie nazionali. Nelle operazioni commerciali c.d. “transfrontaliere”, infatti, a causa della lontananza tra i soggetti coinvolti vi è a carico di entrambe le parti contrattuali il rischio che l'altra parte risulti inadempiente, come nel caso in cui il venditore o il fornitore della merce non la spedisca affatto, oppure non la spedisca tempestivamente; oppure come nell'ipotesi in cui il compratore non corrisponda al venditore o al fornitore il prezzo pattuito. Inoltre nelle transazioni internazionali ai pericoli insiti nella distanza “fisica” dei contraenti si aggiunge è spesso anche quello della non comtemporaneità o asincronicità delle prestazioni, che vanno eseguite in tempi diversi.

È nato così nella prassi il credito documentario (anche detto “lettera di credito”), che mira proprio ad ovviare o, quantomeno, a temperare questo rischio: attraverso questo strumento, infatti, il venditore, fornitore o comunque chi vanti un diritto di credito (c.d. “beneficiario”) è garantito dal fatto che, laddove abbia i documenti necessari e si trovi nelle condizioni richieste nel credito documentario, potrà ottenere rapidamente il pagamento di quanto ad egli spettante da un soggetto, la banca (“emittente” o “corrispondente”), di sicura solvibilità. Analogamente, attraverso la “lettera di credito” il compratore (c.d. “ordinante”) evita il rischio, insito nelle operazioni commerciali a distanza, di corrispondere al venditore (o al fornitore) il prezzo senza che quest'ultimo effettui la sua controprestazione, poiché l'ordinante ha la garanzia che l'istituto di credito provvederà a pagare la somma dovuta al beneficiario solo e soltanto laddove questi presenti documenti conformi, che comprovino che la spedizione delle merci o dei prodotti ha avuto luogo nelle modalità e nei termini prestabiliti.

Pertanto può dirsi che il credito documentario è funzionalmente preordinato non tanto ad eliminare o ad attenuare il rischio economico che grava sulle parti di una transazione commerciale per il caso di inadempimento di uno dei contraenti, bensì a “traslare” questo rischio su un soggetto, la banca, che meglio è in grado di sopportarlo in virtù delle sue caratteristiche e delle attività da esso svolte (in questo senso si pensi ad istituti quali i c.d. “performance bond” o al “contratto autonomo di garanzia”).

Da quanto innanzi esposto emergono che le caratteristiche peculiari del credito documentario sono l'autonomia, l'astrattezza ed il formalismo o letteralità: caratteristiche che consentono di realizzare quelle finalità di celerità, certezza e sicurezza nella circolazione del denaro nelle transazioni commerciali di tipo internazionale, superando le criticità insite nelle stesse.

L'autonomia del credito documentario consiste nel fatto che questo integra un'operazione del tutto separata ed indipendente dal contratto commerciale e dal connesso rapporto (detto “di provvista”) ad essa sottostante che sussiste tra compratore e venditore, il quale può avere natura e caratteri eterogenei (appalto, fornitura, somministrazione e vendita), con la conseguenza che l'obbligo assunto dalla banca nei confronti del terzo beneficiario non può essere inficiato da vicende o vizi relativi al rapporto ad esso sotteso.

Il connotato dell'autonomia si collega poi a quello dell'astrattezza, che implica che le parti dell'operazione negoziale sono tenute ad osservare esclusivamente i documenti e non le merci o i prodotti da essi descritte o rappresentate, così come il rispetto delle condizioni contrattuali dev'essere verificato soltanto mediante l'analisi, da parte della banca, dei documenti ad essa presentati dal beneficiario.

Non assumono alcuna rilevanza, dunque, al fine del pagamento da parte della banca, né il rapporto tra compratore-ordinante e venditore-beneficiario, né quello tra quest'ultimo e l'Istituto di credito.

Da questo punto di vista, dunque, appare evidente la similitudine tra l'istituto in esame ed i titoli di credito, dove vige una netta autonomia tra il diritto cartolare, come dimostra anche la disciplina delle eccezioni opponibili ex art. 1993 c.c.

Quanto al requisito del formalismo o della letteralità, esso si deve storicamente alle modalità con cui, nella prassi commerciale, è nato l'istituto del credito documentario, ovvero nella forma di una “lettera” (da cui la locuzione “lettera di credito”) inviata da un soggetto ad una banca, lettera che, come tale, è caratterizzata dalla necessità della forma scritta ad substantiam.

Pertanto l'obbligazione assunta dalla banca verso il beneficiario è solo ed esclusivamente quella contenuta nella lettera di accreditamento o di conferma e gli unici controlli cui la banca è tenuta hanno ad oggetto elementi documentali e formali.

Il carattere del formalismo, che si salda con quelli dell'autonomia e dell'astrattezza dell'operazione negoziale al fine di limitare potenziali abusi del beneficiario in danno dell'ordinante e, al contempo, di assicurare che il venditore ottenga la somma ad egli spettante, in tempi recenti caratterizzati dalla rapida evoluzione tecnologica, viene rispettato attraverso l'introduzione dei sistemi di cifratura telex, prima, e ora swift, per cui al giorno d'oggi il credito documentario assume la forma di un particolare messaggio standardizzato di rete swift.

I connotati tipici del credito documentario, ovvero l'autonomia, l'astrattezza ed il formalismo implicano secondo la dottrina e la giurisprudenza prevalenti che la banca (emittente o corrispondente) non possa eccepire alcunché in ordine ai vizi del rapporto sottostante, né tantomeno possa rifiutarsi di adempiere per via dell'inadempimento del beneficiario in ossequio al principio generale inadimplenti non est adimplendum.

Pertanto la banca potrà rifiutare di effettuare il pagamento a favore del beneficiario solo qualora, nell'esplicazione del suo obbligo di analizzare ed esaminare con ragionevole cura tutti i documenti prescritti per accertare se, almeno sul piano formale, essi appaiono conformi ai termini ed alle condizioni del credito (art. 13 Norme e, analogamente, art. 1530, comma 2 c.c.), pervenga ad un risultato negativo, ritenendo che vi sia una discordanza tra i documenti ad essa presentati e quelli indicati nel credito emesso.

Così ricostruiti i poteri e, di converso, gli obblighi dell'istituto di credito, alla banca può essere imputata soltanto la mancata attenzione secondo la prassi bancaria internazionale nel controllo formale della documentazione ad essa presentata, mentre relativamente a tutto ciò che esorbita da un mero controllo di regolarità formale, quasi “notarile”, è dubbio che la banca sia tenuta ad osservare quel grado minimo di diligenza in assenza della quale può incorrere in colpa grave.

Tornando alla struttura del credito documentario, la somma di denaro può essere accreditata dalla banca al beneficiario con diverse modalità.

Così l'accreditamento può essere “per pagamento” quando la banca, dopo aver controllato e ritirato i documenti rappresentativi della merce, corrisponde la somma al beneficiario.

L'accreditamento è invece “per accettazione” laddove la banca, dopo aver controllato e ritirato i documenti rappresentativi della merce, accetta la cambiale su di essa spiccata, diventando così obbligata cambiariamente verso il beneficiario, che potrà così realizzare il suo credito “scontando” la cambiale tratta presso un altro Istituto di credito.

L'accreditamento ha luogo “per negoziazione” nel caso in cui la banca si impegni a negoziare le tratte emesse dal beneficiario su di essa oppure sull'ordinante o sulla banca corrispondente.

Ancora, l'accreditamento è detto “per anticipazione” quando la banca sia stata autorizzata a concedere al beneficiario delle anticipazioni sul credito aperto prima della consegna dei documenti. In questo caso l'anticipazione può essere garantita attraverso il rilascio di ricevute di deposito della merce intestate alla banca (c.d. “secured clause”) oppure può essere priva di garanzia (c.d. “unsecured clause”).

Infine, l'accreditamento è “per differimento” quando il pagamento non ha luogo nel momento in cui il beneficiario presenti alla banca i documenti rappresentativi delle merci, bensì in un momento successivo.

Il credito documentario è un istituto di conio negoziale, cui l'ordinamento italiano appresta una disciplina estremamente scarna, limitata ad un'unica norma, l'art. 1530 c.c. relativa alla vendita su documenti.

Tuttavia la forte diffusione di quest'operazione negoziale nella prassi del commercio internazionale unita alla sua importanza nevralgica nella moderna economia mondiale ha fatto sorgere la necessità di stabilire una disciplina uniforme sul piano internazionale.

Questa disciplina è stata elaborata via via nel tempo dalle associazioni categoriali dei soggetti interessati all'utilizzo del credito bancario, fino a confluire nelle c.d. “regole di Vienna” predisposte dalla Camera di Commercio Internazionale, poi aggiornate e revisionate più volte fino al 1993.

Questo complesso di norme è attualmente contenuto nelle “Regole ed usi uniformi relativi ai crediti documentari”.

Come si è avuto modo di osservare l'operazione bancaria di credito documentario vede coinvolti tre soggetti: l'ordinante, la banca (emittente o corrispondente) ed il beneficiario.

Più specificamente, quest'operazione trae origine da un incarico conferito dall'ordinante alla banca di pagare, in presenza di determinati requisiti documentali e sostanziali, il beneficiario, per cui si rende necessario far conoscere a quest'ultimo l'avvenuta apertura di credito a suo favore.

A questo scopo le banche emettono tre tipi di documenti; la lettera di accreditamento, di conferma e di avviso.

La lettera di accreditamento può essere definita come quel documento con cui la banca comunica l'avvenuta apertura di credito (revocabile o irrevocabile), ed in cui è indicato il nome e la qualità delle parti, la natura del credito, la modalità di utilizzo dello stesso, i documenti che il beneficiario deve presentarlo e le eventuali condizioni per l'utilizzazione del credito, nonché il termine di scadenza dell'impegno, ove irrevocabile.

Con la lettera di conferma, invece, la banca corrispondente (ove esistente) notifica l'avvenuta apertura di credito irrevocabile, obbligandosi nei confronti del beneficiario.

In questo caso si ha la c.d. “conferma del credito documentario” e il credito documentario irrevocabile si dice “confermato”.

La lettera di avviso è il documento con cui una banca diversa da quella emittente (c.d. “advising bank” o “avvisante”), la quale svolge una mera funzione di “cassa”, e cioè di materiale pagamento, avverte il beneficiario dell'apertura di credito irrevocabile a suo vantaggio, senza però obbligarsi nei suoi confronti.

In questo caso la responsabilità dell'operazione nei confronti dell'ordinante rimane in capo alla banca accreditante in caso di pagamento irregolare.

Si è detto che il credito documentario è un'operazione connessa al commercio internazionale di vendita contro documenti in cui la banca svolge un ruolo di intermediazione tra ordinante e beneficiario, onde sollevare questi dai rischi tipici delle transazioni commerciali tra soggetti posti in Stati diversi ed in cui le prestazioni devono essere eseguite in tempi diversi.

L'elemento caratteristico del credito documentario sta dunque nel fatto che vi è tra il compratore ed il venditore un rapporto regolato dalla clausola di pagamento contro documenti, con cui il compratore si obbliga a pagare il prezzo non personalmente e direttamente, bensì attraverso l'intermediazione di una banca, che fa credito al venditore-beneficiario.

L'intermediazione dell'istituto di credito tra compratore-ordinante e venditore-beneficiario implica ai sensi del primo comma dell'art. 1530 c.c. che “quando il pagamento del prezzo deve avvenire a mezzo di una banca, il venditore non può rivolgersi al compratore se non dopo il rifiuto opposto dalla banca stessa e constatato all'atto della presentazione dei documenti nelle forme stabilite dagli usi”.

Il secondo comma della disposizione in esame stabilisce poi: “La banca che ha confermato il credito al venditore può opporgli solo le eccezioni derivanti dall'incompletezza o irregolarità dei documenti e quelle relative al rapporto di conferma del credito”.

La clausola di pagamento contro documenti deve poi contenere alcuni elementi, ovvero la data di apertura del credito, la denominazione della banca incaricata di pagare, la qualità e la quantità dei documenti richiesti per l'utilizzazione del credito da parte del beneficiario, le eventuali condizioni in cui questi deve trovarsi, la natura revocabile o irrevocabile del credito documentario.

Sul punto l'art. 6 delle “Regole ed usi uniformi relativi ai crediti documentari” nella sua formulazione più recente ha capovolto il precedente rapporto di regola-eccezione, stabilendo una presunzione legale di irrevocabilità del credito documentario qualora questo non precisi la propria natura revocabile o irrevocabile: pertanto nei casi dubbi la regola è quella del credito documentario irrevocabile, mentre quello revocabile è l'eccezione.

Nel caso del credito revocabile, più raro, la banca emittente può revocare l'impegno assunto in qualsiasi momento – modificando o annullandolo -, senza necessità di dare alcun preavviso al beneficiario e senza che debba sussistere una giusta causa. Tuttavia l'eventuale revoca ha effetto nei confronti della eventuale banca corrispondente solo laddove questa non abbia adempiuto all'obbligo assunto verso il beneficiario prima della comunicazione della revoca.

L'elemento caratteristico del credito documentario revocabile è quindi l'assenza di un vincolo obbligatorio tra l'ordinante e l'Istituto di credito.

In base al disposto dell'art. 9 delle “Regole ed usi uniformi relativi ai crediti documentari” il credito documentario irrevocabile “costituisce un impegno inderogabile della banca emittente, a condizione che siano presentati i documenti scritti e siano rispettati i termini e le condizioni del credito”, per cui la banca non può mai revocare il proprio impegno e, laddove lo faccia, l'atto di revoca sarà privo di effetti. Il credito documentario irrevocabile deve però indicare una data di validità, al fine di circoscrivere nel tempo l'obbligazione assunta dalla banca (similmente a quanto accade per la proposta irrevovabile ai sensi dell'art. 1329, comma 1 c.c.), non essendo ammmessi nel nostro ordinamento vincoli obbligatori a carattere perpetuo.

Normalmente il credito documentario non è trasferibile dal beneficiario a terzi, salvo che vi sia l'autorizzazione della banca c.d. “emittente” concessa in virtù della clausola di trasferibilità posta dall'ordinante.

Il generale divieto di cessione del credito documentario si deve alla circostanza per cui quest'operazione negoziale trae origine dal rapporto di provvista sottostante che ricorre tra venditore e compratore, per cui esso di regola è volto proprio a favorire l'operazione commerciale tra questi soggetti.

Inoltre la ratio della fisiologica intrasferibilità del credito documentario sta nel fatto che esso costituisce naturaliter un particolare mezzo di pagamento (di cui si avvale l'ordinante-compratore), come tale non destinato a circolare, e non invece uno strumento di credito.

Ad ogni modo il trasferimento – subordinato alle condizioni sopra indicate – è ammesso una sola volta e nello stesso Paese del beneficiario: questo limite è volto a contemperare due interessi contrapposti, ovvero da un lato quello delll'ordinante a consentire il trasferimento del credito bancario, dall'altro quello dell'ordinamento a non rendere troppo difficile seguire le vicende traslative del credito.

Il legittimo trasferimento del credito documentario fa sorgere in capo alla banca un nuovo, autonomo obbligo nei confronti del nuovo beneficiario, soltanto laddove questa provveda ad una nuova lettera di accreditamento a favore di quest'ultimo.

L'autonomia di questo nuovo rapporto rispetto a quello precedentemente esistente tra banca e primo beneficiario comporta che la banca non possa oppore al nuovo beneficiario le eccezioni che poteva opporre al primo.

Il rapporto tra banca e ordinante.

Il primo segmento dell'operazione negoziale di credito documentario vede relazionati tra loro due soggetti, ovvero il compratore delle merci il quale impartisce l'ordine di pagamento e la banca, c.d. “emittente”, la quale si obbliga a pagare una certa somma al venditore-beneficiario, laddove quest'ultimo rispetti alcuni requisiti documentali, formali e sostanziali.

Il rapporto giuridico che intercorre tra banca ed ordinante è quello da cui trae origine la complessa operazione di credito documentario, in quanto il venditore-beneficiario verrà poi ad essere coinvolto in virtù dell'ordine che il compratore ha dato alla banca.

Questo rapporto può essere ricondotto al mandato senza rappresentanza, poiché con esso la banca assume la veste contrattuale di mandataria, obbligandosi a compiere per conto (ma non anche in nome) del venditore-mandante uno o più atti giuridici nei confronti del compratore-beneficiario.

Il mandato costituisce un contratto c.d. “a forma libera”, per la cui valida conclusione non è cioè richiesta alcuna particolare modalità di estrinsecazione della volontà negoziale, purché però le istruzioni impartite dall'ordinante siano rilasciate per iscritto, come di fatto accade nella prassi. Ciò è imposto da esigenze di certezza ed opportunità, dal momento che delle istruzioni scritte vi sarà comunque traccia, oltre ad essere in tal modo conoscibili dal beneficiario.

Ad ogni modo le istruzioni rilasciate dall'ordinante devono contenere tutti gli elementi necessari per l'esecuzione dell'incarico da parte della banca mandataria, e la banca è tenuta ad eseguirla con la diligenza del bonus pater familias ai sensi dell'art. 1710 c.c.

Nel caso in cui il credito che la banca deve concedere al beneficiario debba essere utilizzato in un Paese straniero come spesso accade, oppure su una piazza in cui l'Istituto di credito non abbia una filiale, la banca emittente può farsi sostituire da un'altra banca (detta “corrispondente”), che può essere incaricata di avvisare il credito (senza cioè obbligarsi al pagamento verso il beneficiario) oppure di confermarlo (in tal modo obbligandosi anch'essa nei confronti del beneficiario).

Per effetto dell'ordine ricevuto dal compratore la banca assume l'obbligo di esaminare i documenti ad essa presentati dal beneficiario, onde verificare la coincidenza con le condizioni del credito così come predeterminate.

Si ritiene comunemente che in virtù del c.d. “principio del formalismo del credito documentario” e dei caratteri dell'autonomia ed astrattezza che permeano il credito documentario il controllo della banca abbia ad oggetto soltanto la regolarità formale dei documenti e non anche la loro validità sostanziale o la loro autenticità.

Il controllo formale ha una duplice natura: quantitativa e qualitativa.

Sotto il profilo quantitativo la banca deve accertare l'effettiva sussistenza di tutti i documenti richiesti, mentre dal versante qualitativo essa è tenuta a controllare il rispetto dei requisiti formali di tutti i documenti richiesti.

Inoltre la banca deve effettuare anche un controllo di tipo qualitativo contenutistico, verificando la conformità alle condizioni del contenuto dei documenti (es. descrizione della merce spedita, prezzo, quantità ecc.).

Qualora abbia svolto questi controlli la banca avrà adempiuto con la diligenza del buon padre di famiglia agli obblighi propri del mandatario ai sensi dell'art. 1710 c.c.; laddove, invece, la banca abbia provveduto ad effettuare il pagamento in presenza di documenti irregolari o diversi da quelli richiesti, andrà incontro a responsabilità civile nei confronti dell'ordinante e, di conseguenza, alla condanna al risarcimento dei danni.

Dal canto suo la banca ha invece diritto al rimborso delle somme anticipate al beneficiario ed ai relativi interessi, nonché alla commissione d'uso.

L'art. 2761, comma 2 c.c. rafforza la posizione creditoria della banca, riconoscendo a quest'ultima per i crediti di cui sopra un privilegio speciale sui documenti che può essere fatto valere nei confronti di chiunque vanti diritti sulle merci.

Il rapporto tra banca e beneficiario.

Il secondo segmento dell'operazione negoziale di credito documentario riguarda invece la banca (emittente o corrispondente) ed il venditore-beneficiario.

Tale rapporto si atteggia diversamente a seconda che il credito documentario sia revocabile o irrevocabile.

In caso di revocabilità del credito documentario che, come si è avuto modo di vedere, costituisce l'eccezione, occorrendo un'esplicita presa di posizione in tal senso delle parti, la relazione tra banca e venditore-beneficiario ha secondo l'opinione prevalente natura giuridica di dazione in pagamento. Attraverso il pagamento, infatti, la banca emittente, la quale non assume alcun obbligo di sorta, estingue il debito che il compratore-ordinante ha nei confronti del venditore-beneficiario, per cui può dirsi che il pagamento effettuato al beneficiario ha natura di atto solutorio.

Laddove il credito documentario sia invece “per accettazione” oppure “per negoziazione” la banca non è obbligata ad accettare o a negoziare le cambiali tratte emesse dal beneficiario, ma laddove lo faccia assume un'obbligazione cambiaria – come tale soggetta alle relative regole – verso quest'ultimo ed avrà eventualmente regresso verso lo stesso.

In caso di irrevocabilità del credito documentario la banca si obbliga direttamente nei confronti del beneficiario mediante la lettera di accreditamento (ove si tratti della banca “emittente”) o di conferma (ove la banca sia “corrispondente”).

La giurisprudenza dominante (ex multis Cass. I, n. 3406/1962) qualifica il credito documentario irrevocabile quale delegazione cumulativa passiva: “Mentre nell'apertura di credito semplice la banca non assume alcuna obbligazione nei confronti del beneficiario e resta, invece, soggetta al potere dispositivo dell'ordinante, il quale può sempre annullare l'apertura di credito, sicché la comunicazione data dalla banca stessa al beneficiario ha la mera funzione di informazione, al contrario, nell'apertura di credito confermato, la banca mediante la lettera di conferma all'ordinatario, entra nel ciclo negoziale tra ordinante ed ordinatario, ed assume essa tessa, verso l'ordinatario un'obbligazione diretta primaria di pagamento”.

Quest'obbligazione ha natura autonoma, come tale distinta ed indipendente rispetto ai rapporti sussistenti tra banca e compratore da un lato, compratore e venditore dall'altro, con la conseguenza che essa non risentirà in alcun modo delle vicende relative a queste vicende giuridiche.

La banca, come visto poc'anzi, potrà quindi ai sensi del secondo comma dell'art. 1530 c.c. relativo alla vendita con pagamento contro documenti, opporre al venditore che chieda il pagamento di quanto gli spetta solo le eccezioni derivanti dall'incompletezza e/o irregolarità formale dei documenti ad essa presentati, nonché quelle attinenti al rapporto di conferma del credito.

Può accadere, come nel caso del credito bancario c.d. “confermato” che vi siano due banche obbligate nei confronti del beneficiario, ma le obbligazioni assunte dagli Istituti di credito possono porsi tra loro in relazioni diverse.

Così, qualora la banca “confermante” confermi il credito su incarico della banca “emittente”, l'obbligazione principale sarà quella della banca c.d. “confirming”, con quella c.d. “opening” che assumerà l'obbligazione, secondaria ed eventuale, di garantire l'adempimento del debito da parte della prima.

Laddove, invece, la banca “confermante” incaricata di “avvisare” il credito, lo conferma su richiesta del beneficiario, allora si limiterà a garantire l'obbligazione assunta dalla c.d. “opening bank”.

Analogamente accade quando la banca “confermante” conferma il credito documentario, che dev'essere però pagato presso la banca “emittente”, nel qual caso la veste di obbligata principale spetterà a quest'ultima (c.d. “opening bank”).

Infine, se la banca “emittente” non apre il credito ma incarica la c.d. “confirming bank” di avvisare il credito, confermandolo, soltanto quest'ultima resterà obbligata verso il beneficiario.

L'utilizzo del credito da parte del venditore-beneficiario è subordinata a tre condizioni: la presentazione da parte del beneficiario alla banca dei documenti (formalmente regolari), la sussistenza delle condizioni pattuite nel credito e la tempestività della richiesta del venditore, che deve verificarsi entro il termine pattuito, oltre il quale la banca è liberata dal suo obbligo.

A fronte di queste condizioni la banca può accettare i documenti che le vengono presentati, pagando al beneficiario l'importo dovuto; in alternativa può accettare o negoziare le tratte emesse dal beneficiario, trasmettendo i documenti all'ordinante. Qualora quest'ultimo li accetti, l'operazione si chiude, mentre se li rifiuta la banca potrà agire contro il beneficiario per ottenere la restituzione delle somme accreditate a quest'ultimo, nel caso in cui l'accettazione dei documenti sia dovuta da errore indotto dalla condotta del beneficiario medesimo.

Il rapporto tra ordinante e beneficiario.

L'art. 1530, comma 1 c.c., dedicato alla vendita con pagamento contro pagamenti, dunque applicabile anche al credito documentario, stabilisce che quando il pagamento del prezzo deve avvenire tramite una banca (come nel caso in esame), il compratore non può rivolgersi direttamente al compratore-ordinante per ottenere il pagamento di quanto di sua spettanza, se non dopo il rifiuto della banca di aprire il credito o di ritirare i documenti alle condizioni pattuite.

Tuttavia il compratore-ordinante che non si attivi per far aprire il credito tramite la banca a favore del beneficiario è inadempiente al proprio obbligo contrattuale di pagare il prezzo, per cui il venditore potrà agire nei suoi confronti per ottenere l'adempimento oppure la risoluzione del contratto di vendita, ferma comunque la possibilità di domandare il risarcimento dei danni patiti.

Lo stesso accade laddove la banca, ancorché incaricata tempestivamente dall'ordinante di aprire il credito al beneficiario, non vi provveda; tuttavia in questo caso il venditore-ordinante che sia stato condannato a risarcire i danni al beneficiario potrà esperire l'azione di regresso contro l'istituto di credito.

Se il venditore non provvede a presentare i documenti richiesti entro il termine pattuito, oppure se i documenti presentati sono irregolari (e, dunque, rifiutati dalla banca) o non è in possesso delle condizioni predeterminate nel credito documentario, risulterà inadempiente: di talché il compratore potrà agire per l'adempimento o per la risoluzione del contratto di vendita, ferma restando la possibilità di azionare il rimedio, minimale e generale, del risarcimento del danno.

Credito documentario irrevocabile e contratto di garanzia autonoma.

La struttura del credito documentario irrevocabile ha portato alcuni autori a considerare quest'operazione negoziale alla stregua del c.d. “contratto autonomo di garanzia”: infatti anche questa fattispecie negoziale, in virtù della semplice apposizione di una clausola che preveda l'obbligo per la banca-garante di provvedere al pagamento di quanto richiesto dal creditore “a prima richiesta” o “a semplice richiesta” (salvo che dall'assetto contrattuale non risulti una diversa volontà delle parti), acquista un'assoluta autonomia rispetto al rapporto sottostante tra creditore e debitore. Assoluta autonomia che segna la netta differenza tra questa nuova forma di garanzia personale e la fideiussione (connotata invece dalla stretta accessorietà col debito garantito) e che impedisce alla banca alla quale sia formulata la richiesta di pagamento da parte creditore, di sollevare eccezioni riferibili al rapporto di provvista sottostante che sussiste tra creditore e debitore.

Ciò al fine di realizzare l'interesse, meritevole di tutela per l'ordinamento ai sensi dell'art. 1322, comma 2 c.c., di trasferire il rischio dell'inadempimento di un'obbligazione (solitamente infungibile) da un soggetto, il venditore o l'appaltatore, ad un altro, quale è la banca, che per le grandi risorse economiche e finanziarie di cui dispone è meglio in grado di sopportarne le conseguenze negative.

Inoltre sia nel caso dei crediti documentari che del c.d. garantievertrag vi è, sul piano strutturale, il coinvolgimento di tre soggetti e l'esistenza di due rapporti, uno tra il debitore-compratore e la banca, l'altro tra il debitore-compratore ed il creditore-venditore.

Ferme restando le evidenti similitudini di cui sopra, secondo la ricostruzione morfologica e funzionale che di tale contratto atipico hanno fornito le Sezioni Unite della Cassazione Civile con la sentenza n. 3947/2010, la differenza tra queste due figure negoziali va individuato nella diversa funzione che esse svolgono.

Nel contratto autonomo di garanzia, il garante, infatti, che normalmente è un istituto di credito, si obbliga ad eseguire la prestazione oggetto della garanzia a prima richiesta, in seguito alla semplice dichiarazione del creditore-beneficiario relativamente al verificarsi dell'inadempimento o inesatto adempimento dell'obbligazione principale, e senza alcuna possibilità di proporre eccezioni attinenti alle vicende del rapporto base.

Pertanto il contratto autonomo di garanzia, come palesa la sua stessa denominazione, ha una funzione di garanzia, volto come è a tenere il creditore indenne dall'eventuale rischio di un inadempimento da parte del debitore.

Di contro, invece, il credito documentario svolge essenzialmente una funzione di strumento di facilitazione del pagamento nell'ambito di operazioni su merci in ambito internazionale, avendo quale presupposto non già l'inadempimento o l'inesatto adempimento dell'obbligazione di corrispondere il prezzo che grava sul compratore-ordinante, bensì la necessità di agevolare e rendere più rapido e sicuro il soddisfo del diritto di credito vantato dal venditore-beneficiario.

Profili fiscali.

Tali operazioni soggiaciono all'imposta di bollo.

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