Contratto di distribuzione internazionale

Luca Lucchetti

Inquadramento

Qualora l'imprenditore non disponga di una propria organizzazione e di una rete distributiva all'estero, la penetrazione commerciale in un dato Paese avviene attraverso dei concessionari di vendita, che hanno il compito di promuovere ed organizzare la distribuzione, la commercializzazione e la vendita dei prodotti del concedente. Il contratto di distribuzione può essere concluso sia a livello di commercio all'ingrosso, sia al dettaglio. In molti casi, la distribuzione avviene in esclusiva, assicurando, quindi, che il distributore straniero non commercializzi sul suo territorio prodotti concorrenti.

Formula

CONTRATTO DI DISTRIBUZIONE INTERNAZIONALE

TRA

la Società ...., con sede legale in ...., via ...., in persona del .... e legale rappresentante pro tempore Sig. ...., munito dei necessari ai sensi dello statuto sociale (di seguito anche “Fornitore”),

E

la Società ...., con sede legale in ...., via ...., in persona del .... e legale rappresentante pro tempore Sig. ...., munito dei necessari ai sensi dello statuto sociale (di seguito anche “Distributore”).

PREMESSO CHE:

a) il Fornitore ha interesse a promuovere la vendita dei propri prodotti, di seguito specificamente indicati .... (di seguito “Prodotti”) e contraddistinti dal/i marchio/i ivi indicati (di seguito “Marchio/i”), concedendo ad un soggetto dotato di una propria apposita struttura ed organizzazione il diritto a distribuire, commercializzare e rivendere in esclusiva detti Prodotti nei seguenti Paesi .... (di seguito “Territorio”);

b) il Distributore, che è dotato di una propria struttura ed organizzazione, ha interesse a distribuire, commercializzare e rivendere in esclusiva i Prodotti del Fornitore nel Territorio.

Tutto ciò premesso, si conviene e stipula quanto segue.

1. Il Fornitore attribuisce il diritto esclusivo a distribuire, commercializzare e rivendere i Prodotti nel Territorio al Distributore, che accetta, dichiarando di possedere tutti i requisiti di legge previsti per l'esercizio di tale attività nel Territorio. Il Distributore si impegna, a sua volta, ad acquistare esclusivamente dal Fornitore i Prodotti, per la durata del presente contratto.

2. Il Distributore distribuisce, commercializza e rivende, in nome e per conto proprio, nel Territorio i Prodotti fornitigli dal Fornitore. È espressamente escluso il potere da parte del Distributore di concludere contratti in nome e per conto del Fornitore e comunque di impegnare in qualsiasi modo quest'ultimo nei confronti di terzi, salva preventiva autorizzazione scritta da parte dello stesso Fornitore.

3. Il Fornitore fornirà al Distributore i Prodotti, sulla base di appositi ordini, che il Fabbricante sarà libero di accettare o rifiutare a sua discrezione. Il prezzo dei Prodotti applicato dal Fornitore al Distributore è quello indicato nel listino del Fornitore in vigore al momento del ricevimento dell'ordine, con il seguente sconto ..... Il prezzo dei Prodotti potrà essere modificati in qualsiasi momento, con un preavviso di almeno .... giorni.

4. Il Distributore si impegna a effettuare in favore del Fornitore i pagamenti del prezzo dei Prodotti oggetto di ordine entro .... giorni data fattura mediante ..... Il pagamento si intende ricevuto quando la somma entra nella disponibilità del Fornitore presso la sua banca. Sino a che il pagamento non sia stato interamente eseguito da parte del Distributore, le parti convengono espressamente che i Prodotti restano di proprietà del Fornitore.

5. Il Distributore è libero di fissare sul Territorio i prezzi di rivendita dei Prodotti, con la sola eccezione di prezzi massimi di rivendita che potranno essergli imposti dal Fornitore. Il Fornitore ha la facoltà di indicare al Distributore dei prezzi di rivendita non vincolanti, a condizione che ciò non limiti in alcun modo il diritto del Distributore di concedere prezzi inferiori ai propri clienti.

6. Il Distributore si impegna, a proprie cure e spese, a effettuare l'attività promozionale e pubblicitaria necessaria per una adeguata diffusione dei Prodotti nel Territorio, che dovrà essere preventivamente sottoposta al Fornitore, che dovrà valutarne la compatibilità con la propria politica commerciale. L'Agente è tenuto ad usare il/i Marchio/i nonché gli altri nomi e/o segni distintivi del Fornitore, secondo le prescrizioni di quest'ultimo e al solo fine di svolgere le attività di cui al presente contratto. Il diritto del Distributore di utilizzare il Marchio viene meno al momento della cessazione, risoluzione o scioglimento per qualsiasi causa del presente contratto.

7. Il Distributore si impegna a informare il Fornitore sugli sviluppi della propria attività e sulle condizioni di mercato del Territorio.

8. Il Distributore conviene e accetta che i Prodotti, nonché le loro caratteristiche e prezzi, potranno essere oggetto di variazione per esigenze di mercato e/o di produzione da parte del Fornitore che ne darà informazione per iscritto al Distributore tempestivamente.

9. [Le parti convengono i seguenti obiettivi di vendita del Prodotti nel Territorio che il Distributore deve realizzare entro ogni anno: ..... In caso di mancato raggiungimento di tali obiettivi, il Fornitore avrà la facoltà, di risolvere il presente contratto, eliminare l'esclusiva del Distributore o rideterminare l'estensione del Territorio, trasmettendo apposita comunicazione scritta al Distributore a mezzo raccomandata a/r o altro mezzo equipollente].

Il Distributore si impegna, per la durata del presente contratto, a: i) non rappresentare, fabbricare, distribuire o promuovere, sia direttamente, sia indirettamente, la vendita di prodotti in concorrenza con i Prodotti oggetto del presente contratto; ii) non agire nel Territorio, direttamente o indirettamente, in qualità di agente, commissario, rivenditore, concessionario ovvero operare a qualsiasi titolo in favore o comunque nell'interesse di soggetti che commercializzano prodotti concorrenti con i Prodotti e iii) non svolgere alcuna attività in concorrenza con il Fornitore [1] .

Il Fornitore si impegna, per la durata del presente contratto, a: i) non vendere i Prodotti nel Territorio; ii) non nominare nel Territorio altri concessionari, agenti o intermediari per la distribuzione dei Prodotti, fatto salvo il diritto a inviare nel Territorio il proprio personale, sia per coordinare l'attività del Distributore con la propria politica commerciale, sia per contattare direttamente clienti, attuali e potenziali, nel Territorio.

Nel corso della durata del presente contratto, il Distributore informerà il Fornitore per iscritto di nuovi incarichi che dovesse assumere per promuovere, rappresentare, distribuire o fabbricare prodotti non concorrenti con i Prodotti. Il Fornitore valuterà la compatibilità della nuova attività svolta dal Distributore con quella di cui al presente contratto e fornirà al Distributore per iscritto il proprio consenso, che non sarà irragionevolmente negato a condizione che l'esercizio della attività in questione non pregiudichi l'adempimento degli obblighi assunti con il presente contratto e/o non crei pregiudizio, anche solo potenziale, al Fornitore e/o ai Prodotti.

Il Distributore esercita la propria attività in forma autonoma e indipendente e non è legato al Fornitore da vincoli di subordinazione, godendo della più ampia libertà nell'espletamento del proprio incarico.

Il contratto è concluso a tempo determinato per un periodo di ..... Se non disdetto da una delle parti con comunicazione da trasmettersi all'altra parte a mezzo raccomandata a.r o con altro mezzo equipollente, con preavviso di almeno 30 giorni dalla data della scadenza, si intenderà tacitamente rinnovato per un uguale periodo.

Alla cessazione dell'incarico, il Distributore è tenuto a restituire al Fornitore il materiale illustrativo, i campionari, nonché ogni altro documento e/o materiale in suo possesso che sia stato messo a disposizione del Fornitore per lo svolgimento delle attività oggetto del presente contratto. Su richiesta del Distributore, il Fornitore potrà acquistare dal Distributore, al prezzo da questi pagato, i Prodotti detenuti in stock, a condizione che essi siano ancora commercializzati dal Fornitore e che siano conservati in perfetto stato negli imballaggi originali.

Ciascuna parte può risolvere il presente contratto con effetto immediato in presenza di giusta causa ossia in ipotesi di qualsiasi violazione degli obblighi contrattuali di gravità tale da non permettere la prosecuzione del rapporto nemmeno temporanea. Costituiscono inoltre giusta causa di risoluzione anticipata: fallimento o altra procedura concorsuale a cui sia sottoposto il Distributore, morte o incapacità del Distributore o altre circostanze che possono pregiudicarne la reputazione o ostacolare lo svolgimento regolare della sua attività.

Allo scioglimento del rapporto contrattuale, al Distributore non spetterà alcuna indennità o compenso.

Il presente contratto non è cedibile a terzi.

Ai fini del presente contratto, le parti stabiliscono quale proprio indirizzo:

- Fornitore: ....;

- Distributore: .....

Il presente contratto è sottoposto alla legge italiana[2] .

Per qualsiasi controversia derivante dal presente contratto o collegata allo stesso sarà esclusivamente competente il Tribunale della sede del Preponente[3] .

Letto, confermato sottoscritto

Luogo e data ....

Firma il Fornitore ....

Firma ....

Il Distributore ....

[1]Se il Distributore svolge prima della conclusione del contratto attività nell'interesse di soggetti che commercializzano prodotti concorrenti con quelli oggetto del contratto, le parti possono convenire una deroga che consenta all'Agente di proseguire la propria attività.

[2]Le parti possono prevedere che il contratto possa essere disciplinato “dai principi di diritto generalmente riconosciuti nel commercio internazionale nel campo dei contratti di concessione di vendita”.

[3]Le parti possono prevedere che la risoluzione delle controversie derivanti dal contratto o collegate allo stesso possano essere definite da un Collegio Arbitrale (clausola compromissoria).

Commento

A livello internazionale manca una normativa di diritto uniforme applicabile in Italia che disciplini il contratto di distribuzione.

Ciò significa che, anche se dotato di elementi di estraneità, quali, principalmente, la nazionalità del distributore o lo stato in cui la distribuzione dei prodotti dovrà avvenire, è rimessa alla volontà delle parti di prevedere che un siffatto contratto possa essere regolato direttamente dalla legge italiana. Da qui l'importanza che il contratto di distribuzione venga concluso per iscritto e le parti individuino specificamente la specifica normativa applicabile.

Con il diffondersi di tale tipologia contrattuale, necessaria per l'imprenditore che intende inserirsi in un determinato mercato straniero senza avere una propria organizzazione in loco, in assenza, come detto di una normativa uniforme, sono stati creati dalle principali istituzioni internazionali dei modelli proprio per la tutela degli interessi delle controparti contrattuali. Il più diffuso è sicuramente quello della International Chamber of Commerce (ICC Model distribuitorship contract) che con specifico riferimento al diritto applicabile, laddove le parti non abbiano optato per un dato ordinamento, consente di fare riferimento ai principi di diritto generalmente riconosciuti nel commercio internazionale nel campo dei contratti di concessione di vendita, con possibilità, altresì di ricorrere ai Principi Unidroit.

In assenza di scelta del diritto applicabile nel contratto, sulla base del Regolamento Roma I, (art. 4, par. 1, lett. f), “il contratto di distribuzione è disciplinato dalla legge del paese nel quale il distributore ha la residenza abituale”, salvo il caso in cui venga fornita prova di collegamenti oggettivi e manifesti del contratto con un ordinamento statale terzo.

La conclusione di un contratto di distribuzione commerciale porta anche la necessità di una apposita valutazione della normativa antitrust, in particolare, nel caso di apposizione di una clausola di non concorrenza, considerato che la medesima potrebbe ricadere nel divieto di intese di cui all'art. 101 del TFUE.

Nel contratto di distribuzione è di fondamentale importanza che le parti individuino specificamente il limite territoriale in cui la distribuzione dovrà essere effettuata, assicurandosi che il distributore possieda tutti i relativi requisiti per l'esercizio di tale attività secondo la normativa locale.

Le parti possono, inoltre, prevedere l'obbligo di non concorrenza del distributore rispetto al territorio convenuto, nonché l'eventuale concessione dell'esclusiva da parte dell'esportatore.

Profili fiscali

I corrispettivi in capo al distributore (cd. accipiens) devono essere qualificati come redditi d'impresa, a prescindere che l'attività sia svolta in forma organizzata o meno.

Per la determinazione dei corrispettivi del distributore di beni occorre considerare distintamente due situazioni:

a) trasferimento della proprietà al cliente finale direttamente da parte del tradens (il corrispettivo del tradens è costituito dall'intero prezzo di vendita, mentre il corrispettivo dell'accipiens, che costituisce un costo per il tradens, è costituito semplicemente dall'aggio applicato in sede di vendita al cliente finale);

b) trasferimento della proprietà al cliente finale da parte dell'accipiens (si realizzano, in sostanza, due trasferimenti, ciascuno con un proprio corrispettivo autonomo: il primo dal tradens all'accipiens; il secondo, dall'accipiens al cliente finale)

I corrispettivi per la distribuzione di beni costituiscono oneri deducibili dal reddito fiscalmente imponibile: i) del cliente in caso di impostazione con “doppio passaggio”; ii) del tradens, in caso di impostazione con passaggio singolo.

Sul versante dell'IVA occorre considerare che ai sensi dell'art. 3, comma 1, d.P.R. n. 633/1972, le prestazioni derivanti da contratti di distribuzione, ove si realizzino mediante il cd. doppio passaggio costituiscono cessioni di beni. Diversamente, quelli configurati con passaggio singolo oppure i contratti di distribuzione di servizi, costituiscono prestazioni di servizi.

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