Contratto di vendita di software

Andrea Penta
aggiornata da Nicola Rumìne

Inquadramento

Nell'ambito dei contratti per la realizzazione di programmi o prodotti software (come, ad esempio, anche le applicazioni per telefonini e tablet), è sempre necessario rendere chiaro a che titolo viene ceduto o dato in uso il programma, che è un opera d'ingegno a carattere creativo tutelata dalla legge sul diritto d'autore. Le due principali possibilità sono la vendita o la licenza d'uso. In caso di vendita del programma all'acquirente vengono ceduti tutti i diritti patrimoniali sul software. Quindi, il proprietario potrà usarlo a suo piacimento, caricarlo su supporti hardware, modificarlo e implementarlo, cederlo ad altri acquirenti. Inoltre, potrà modificare o riadattare il software. Completamente diversa è l'impostazione della licenza d'uso. In tal caso l'acquirente non acquista la proprietà del software, ma solo il diritto di usarlo per la sua attività commerciale, uso che è solitamente limitato al diritto d'istallazione su determinate macchine, alla visualizzazione e l'esecuzione del programma per lo scopo previsto dalla licenza. Tutti gli altri diritti (di rivenderlo, copiarlo, modificarlo ecc.) restano in capo al venditore del software. In tal caso l'acquirente dalla licenza d'uso non potrà autonomamente gestire o modificare le funzionalità del software. A sua volta, la licenza d'uso può essere concessa a tempo indeterminato, tramite il pagamento di una cifra una tantum, o dietro pagamento di un canone annuale.

Formula

CONTRATTO DI ACQUISTO SOFTWARE

TERMINI DI LICENZA

.... concede all'utente finale il diritto di usare una copia del programma software .... su un computer singolo. Il programma software si intende “in uso” su un computer quando esso è caricato sulla memoria temporanea (ossia RAM) o installato sulla memoria permanente (per esempio, su disco rigido) di quel computer; tuttavia, l'installazione su un network server con la sola funzione di distribuzione ad uno o più computer non costituisce “uso” per il quale è richiesta una separata autorizzazione.

COPYRIGHT

Il programma software è di proprietà della .... ed è tutelato dalle leggi sul copyright, dalle disposizioni dei trattati internazionali e da tutte le leggi nazionali applicabili. Di conseguenza, l'utente è tenuto a trattare il programma software come ogni altro materiale coperto da copyright (per esempio, un libro o un disco musicale), salvo che il programma software non sia protetto da copia: in questo caso, l'utente può fare una sola copia del programma software ed esclusivamente per esigenze di archivio, oppure installare il programma software su un singolo disco rigido, a condizione che conservi l'originale esclusivamente per esigenze di archivio. L'utente non può, in ogni caso, riprodurre il (i) manuale (i) o comunque tutto il materiale scritto di accompagnamento al programma software. L'utente non può dare in locazione o in leasing il programma software, ma può trasferire in via definitiva i diritti concessi ai sensi del presente contratto, a condizione che trasferisca tutte le copie del programma software e tutto il materiale scritto, e che il cessionario accetti le condizioni di questo contratto. L'utente non potrà convertire, decodificare, decompilare o disassemblare il programma software.

RICUSAZIONE DI RESPONSABILITÀ

.... non rilascia alcuna dichiarazione o garanzia sul contenuto del presente scritto e, precisamente, ricusa qualsiasi garanzia implicita di commerciabilità ed applicabilità per scopo particolare. .... ricusa altresì ogni responsabilità per danni diretti e o indiretti derivanti da uso proprio o improprio di questo programma software e/o da difetti evidenti o nascosti. .... ricusa altresì ogni responsabilità per danni diretti e o indiretti derivanti da uso proprio o improprio e/o da difetti evidenti o nascosti degli strumenti hardware, da essa prodotti e/o commercializzati, gestiti tramite questo programma software. Inoltre .... si riserva il diritto di rivedere la presente pubblicazione ed apportarvi eventuali modifiche senza essere obbligata ad avvisare alcuna persona o società.

MARCHI DI FABBRICA

Tutti i marchi menzionati in questo manuale sono di proprietà delle rispettive società che ne vantano la proprietà.

COMPATIBILITÀ

La .... non è responsabile della compatibilità di computer, configurazioni, periferiche che non siano espressamente menzionate nella propria documentazione. Richieste di verifica o di prove non sono di norma prese in considerazione e non possono in alcun modo essere usate come base di contestazioni.

SUPPORTO TECNICO TELEFONICO

Il supporto tecnico telefonico per i software .... viene fornito gratuitamente per i primi tre mesi successivi alla fornitura. Trascorsi i tre mesi il servizio sarà erogato previa stipula di un contratto di assistenza.

Commento

Premessa

Di regola, il soggetto acquirente acquista l'elaboratore elettronico, realizzando una compravendita cui è collegata una licenza d'uso del programma (il sistema operativo). I due contratti, cioè la compravendita e la licenza d'uso sono dotati di una propria individualità ed autonomia e perciò sono separabili, tant'è che si ammette l'esistenza dell'uno senza l'altro.

In realtà, i due contratti difficilmente possono essere considerati autonomi ed indipendenti, tanto da consentire di avere delle sorti diverse. Si pone in essere, per volontà del soggetto produttore dell'hardware, una operazione negoziale unitaria al cui interno convivono ed interagiscono i due schemi contrattuali che sono stati concepiti per tendere al raggiungimento ed al soddisfacimento degli interessi delle parti: quello dell'utilizzatore (quale soggetto medio non dotato di specifiche competenze tecniche) che dispone di un elaboratore elettronico funzionante e quello dell'impresa produttrice che commercializza l'elaboratore elettronico. In altri termini, si tratta, dunque, di una operazione composta da due singoli contratti tra loro in rapporto di reciproca interdipendenza, tutti indirizzati verso un unico scopo. Occorre, cioè, considerare i due diversi schemi negoziali in questione come componenti fondanti di un'operazione economica.

All'interno di questo contenitore che è l'operazione economica convivono i singoli contratti, tutti dotati di una loro propria specificità, che però non assumono completa autonomia rispetto al complessivo affare perseguito dalle parti. Ciascun contratto, singolarmente considerato, non giustifica il senso della sua presenza se non in combinazione con gli altri elementi ed attraverso una valutazione che possa considerarli in modo necessariamente unitario (Cass. n. 15482/2003).

Ciò che si realizza, in sostanza, con la combinazione di un contratto di compravendita ed un contratto di licenza d'uso di programma per elaboratore è un collegamento contrattuale che crea un'operazione globale ed inscindibile in cui le vicende di un contratto debbono ripercuotersi sull'altro condizionandone la validità e l'efficacia.

Pertanto, stante il suo carattere di interdipendenza, non appare possibile separare o scindere – senza ripercussioni sull'intero contratto che la incorpora – il contratto di licenza del software operativo dall'operazione di compravendita. Per tali ragioni, ad esempio, non sembra fondato riconoscere un diritto al rimborso parziale del prezzo di compravendita all'acquirente che non desidera avere insieme all'elaboratore elettronico anche il sistema operativo preinstallato.

L'inquadramento e il regime giuridico del contratto

La natura del contratto avente ad oggetto la cessione della licenza d'uso del software è atipica ma assimilabile alla fattispecie contrattuale tipica della vendita (Trib. Milano VII, n. 3399/2013). In particolare, la fornitura di un completo sistema computerizzato, comprensivo di software e hardware, con garanzia, per un determinato tempo, di compatibilità e funzionalità, può configurare un contratto atipico e complesso, a causa mista, costituito dal concorso del contratto di vendita – del sistema – e di appalto – prestazione di assistenza tecnica necessaria alla garanzia, obbligo di risultato – disciplinato dalle norme sulla vendita perché contratto prevalente, sì che è ammissibile, senza necessità di assegnazione di un termine per adempiere, in caso di cattivo funzionamento del sistema, la domanda dell'acquirente di risoluzione per inadempimento all'obbligo contrattuale di garanzia della res vendita, mentre spetta al fornitore provare che esso dipende da fatti imputabili all'utilizzatore, idonei a giustificare il ritardo di detto adempimento, in rapporto alla durata della garanzia (Cass. II, n. 2661/1999).

A prescindere dalla qualificazione del contratto come vendita o appalto, l'obbligo di fornire e mettere in funzione un sistema computerizzato di software applicativo (nella specie, per la realizzazione e la gestione di una banca dati) è un'obbligazione di risultato, sicché, qualora il medesimo risultato contrattuale sia mancato, l'utente può chiedere la risoluzione del contratto (Cass. II, n. 19131/2013). In particolare, nel contratto di compravendita sussiste per il venditore l'obbligazione di garantire il buon funzionamento della res venditae, quindi, un determinato risultato che, nella fornitura congiunta di hardware e software consiste nell'idoneità del complesso a conseguire i risultati prefissisi dall'acquirente, comunicati dallo stesso al venditore e da questi tenuti presenti nell'effettuare la fornitura di un determinato elaboratore e di determinati programmi (Cass. II, n. 8153/2000; conf. Cass. II, n. 12014/2004).

In caso di vendita di software, l'azienda acquirente che lamenti l'inadempimento della venditrice è tenuta a dimostrare, sia la previsione di tempi specifici, contrattualmente concordati, per la messa a punto del pacchetto software, sia l'esistenza di vizi e (nel caso in cui domandi anche il risarcimento del danno) del nesso di causalità fra i vizi e i danni che sostiene di aver subito (Trib. Torino VIII, 26 novembre 2005).

Nella vendita di un sistema software, il vizio di fabbricazione consistente nell'inidoneità funzionale del programma non legittima la risoluzione del contratto di compravendita quando, trattandosi di una versione di prima installazione, priva di tutte le successive fasi che in genere, secondo una prassi di normale diligenza si implementano, è stato soltanto iniziato, ma non sviluppato e completato, il processo totale di implementazione del sistema integrato hardware-software (Trib. Nocera Inferiore II, 9 maggio 2005).

Non può essere risolto, ai sensi dell'art. 1497 c.c., il contratto di vendita di un prodotto qualora il difetto della qualità non ecceda i limiti di tolleranza stabiliti negli usi (nel caso di specie il software aveva un margine di errore via via corretto dagli aggiornamenti e soprattutto generalmente tollerato; Trib. Roma VIII, 8 gennaio 2015, n. 372).

Peraltro, in un contratto di fornitura di un sistema informatico, ove l'alienante si impegna contrattualmente a garantirne il buon funzionamento, sussiste inadempimento di non scarsa importanza in ogni caso in cui il funzionamento del sistema non raggiunga in concreto il risultato previsto, con conseguente esperibilità dell'azione di risoluzione nonostante la mancata individuazione di vizi tecnici tanto nell'“hardware” che del “software” (Cass. n. 2661/1999, cit.).

L'acquisto di un notebook non obbliga ad accettare il sistema operativo preinstallato e qualora l'acquirente, all'avvio dell'hardware, manifesti il suo rifiuto alla licenza d'uso del predetto sistema e del suo software applicativo, il mancato consenso si ripercuote unicamente sul contratto di licenza d'uso e non sul negozio di compravendita del computer, dovendosi ritenere che, tra la vendita del prodotto hardware e la licenza d'uso del sistema operativo, non sussista un collegamento negoziale ove manchino elementi idonei a dimostrare la volontà delle parti di concludere entrambi i negozi allo scopo di realizzare un ulteriore interesse pratico, causa concreta dell'intera operazione negoziale, unitario ed autonomo rispetto a quello proprio di ciascuno di essi. Ne consegue che l'acquirente del notebook, qualora non aderisca alle condizioni predisposte unilateralmente per l'accesso al sistema operativo e al software applicativo, rifiuta il perfezionamento del contratto di licenza d'uso ad essi relativo, senza che ciò incida sulla già perfezionata compravendita del computer (Cass. III, n. 19161/2014; conf. Cass. III, n. 4390/2016. In particolare, affinché possa configurarsi un collegamento negoziale in senso tecnico, che impone la considerazione unitaria della fattispecie, è necessario che ricorra sia un requisito oggettivo, costituito dal nesso teleologico tra i negozi, volti alla regolamentazione degli interessi reciproci delle parti nell'ambito di una finalità pratica consistente in un assetto economico globale ed unitario, sia un requisito soggettivo, costituito dal comune intento pratico delle parti di volere non solo l'effetto tipico dei singoli negozi in concreto posti in essere, ma anche il coordinamento tra di essi per la realizzazione di un fine ulteriore, che ne trascende gli effetti tipici e che assume una propria autonomia anche dal punto di vista causale. Accertare la natura, l'entità, le modalità e le conseguenze del collegamento negoziale realizzato dalle parti rientra nei compiti esclusivi del giudice di merito, il cui apprezzamento non è sindacabile in sede di legittimità, se sorretto da motivazione congrua ed immune da vizi logici e giuridici.

La detenzione di programmi per elaboratore elettronico abusivamente duplicati dagli originali da parte di soggetto esercente professionalmente l'attività di assistenza in campo informatico può integrare il reato previsto dall'art. 171-bis, comma 1, l. n. 633/1941, poiché la finalità di commercio della detenzione medesima non deve essere valutata esclusivamente con riguardo alla vendita diretta dei programmi, ma anche alla installazione dei medesimi sugli apparecchi affidati in assistenza e, più in generale, alla loro utilizzazione a favore dei clienti (Cass. pen. III, n. 55107/2016).

Da ultimo, è opportuno ricordare che la protezione del diritto d'autore riguardante programmi per elaboratori (il “software”, che rappresenta la sostanza creativa dei programmi informatici), al pari di quella riguardante qualsiasi altra opera, postula il requisito dell'originalità, occorrendo pertanto stabilire se il programma sia o meno frutto di un'elaborazione creativa originale rispetto ad opere precedenti, fermo restando che la creatività e l'originalità sussistono anche quando l'opera sia composta da idee e nozioni semplici, comprese nel patrimonio intellettuale di persone aventi esperienza nella materia propria dell'opera stessa, purché formulate ed organizzate in modo personale ed autonomo rispetto alle precedenti. La consistenza in concreto di tale autonomo apporto forma oggetto di una valutazione destinata a risolversi in un giudizio di fatto, come tale sindacabile in sede di legittimità soltanto per eventuali vizi di motivazione. In quest'ottica, Cass. I, n. 13524/2014 ha confermato la sentenza di merito che ha ritenuto meritevole di tutela il programma Java, predisposto per le agenzie di viaggio e composto da una sezione contabile e da una sezione per la vendita dei biglietti, valutandolo originale sia sotto il profilo della funzionalità, sia sotto quello strutturale e algoritmico del software.

Il contratto di concessione di vendita di software

Da non confondere con il contratto finora analizzato è quello di vendita di software, con il quale un'impresa commerciale, solitamente il produttore del programma, concede ad un'altra impresa di commercializzare presso i clienti finali, o presso altre aziende, la licenza d'uso di un prodotto software.

Al rivenditore spetta una percentuale di quanto incassato per la vendita delle licenze d'uso e per la stipula degli eventuali contratti di aggiornamento o manutenzione.

Il contratto deve specificare l'oggetto dell'accordo, cioè la concessione di vendita della licenza d'uso di un dato programma, specificando le caratteristiche e i limiti della licenza. Per contro, il rivenditore deve garantire di avere le specifiche conoscenze tecniche per commercializzare il software e per fornire assistenza ai clienti finali.

Solitamente la concessione di vendita non è in esclusiva su un dato territorio, anche se le parti possono stabilire diversamente. La durata minima del contratto è tra i 3 e i 5 anni.

Questi accordi prevedono che sia il rivenditore, a sue spese e sotto la sua responsabilità, a fornire e installare il programma presso il cliente finale, che non avrà quindi nessun rapporto con l'impresa produttrice del software. Quest'ultima fornirà assistenza esclusivamente al rivenditore, nel caso quest'ultimo non riesca a risolvere eventuali problemi di funzionamento del programma riscontrati dai clienti finali.

Solitamente la conclusione del contratto di licenza è subordinata alla sottoscrizione, da parte del cliente finale, di un contratto di assistenza tecnica (alla cui specifica formula si rinvia), che viene fornito dal rivenditore, anche se capita sovente che il servizio sia prestato direttamente dall'impresa produttrice del software.

Il contratto può prevedere un'ipotesi di scioglimento automatico nel caso il venditore non riesca a raggiungere annualmente un livello di vendite anticipatamente stabilito.

Come usualmente previsto in tema di licenza di software, questi contratti prevedono clausole di esonero di responsabilità a favore del produttore\concessionario per i possibili danni, diretti o indiretti, a cose o a persone, dovuti al malfunzionamento o a difetti del software commercializzato.

Altre clausole usuali in questi contratti sono quelle di riserva di proprietà, di non concorrenza, tutela dei brevetti ed obbligo di riservatezza.

Aspetti fiscali

L'acquirente di un computer portatile ha diritto di restituire il software preinstallato al produttore del computer ove non intenda utilizzarlo e di ottenere dallo stesso oggetto il rimborso della relativa quota parte del prezzo (GdP Firenze n. 5384/2007). In definitiva, il giudice italiano, con la decisione in rassegna, ammette la separabilità del sistema operativo dal personal computer che lo contiene, considerando quest'ultimo privo del suo software di base, un bene diverso e dotato di minor valore; e pertanto, l'acquirente che non desiderasse avere anche il software operativo installato sul computer oggetto della compravendita, avendo nella sua disponibilità un bene di minor valore economico, avrebbe diritto al rimborso di una parte del prezzo corrisposto.

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