Contratto di factoring pro soluto

Lorenzo Cavalaglio
aggiornata da Nicola Rumìne

Inquadramento

Ai sensi dell'art. 4 l. n. 52/1991 il factoring, ossia la cessione da parte di un imprenditore di una parte o della totalità dei propri crediti, avviene di norma pro solvendo (ossia il cedente rimane obbligato in solido con il proprio debitore ceduto); tuttavia, la predetta norma fa salva la possibilità per le parti contraenti di prevedere anche un'esclusione di tale garanzia, con maggiori oneri in capo al cessionario: ciò costituisce per l'appunto la forma pro soluto.

Formula

CONTRATTO DI FACTORING PRO SOLUTO [1]

Con la presente scrittura privata,

TRA

... (nome e cognome), nato a ... il ... domiciliato per la carica come appresso, il quale interviene al presente atto nella sua qualità di legale rappresentante della società “ ... ” con sede in ... capitale sociale € ... codice fiscale, partita IVA e numero di iscrizione al Registro delle Imprese di ... , R.E.A. ... , giusta i poteri lui conferiti dai vigenti patti sociali (di seguito brevemente denominata “Cedente - Fornitore”)

E

... (nome e cognome), nato a ... il ... , domiciliato per la carica come appresso, il quale interviene al presente atto nella sua qualità di legale rappresentante della società “ ... ” con sede in ... , capitale sociale € ... , codice fiscale, partita IVA e numero di iscrizione al Registro delle Imprese di ... , R.E.A. ... , giusta i poteri lui conferiti dai vigenti patti sociali (di seguito brevemente denominata “Cessionaria - Factor”)

SI CONVIENE E STIPULA QUANTO SEGUE:

1. Oggetto

Il “Fornitore” cede al “Factor”, che accetta, i crediti vantati nei confronti dei propri debitori e nella specie:

... (riportare le generalità dei debitori ceduti nonché gli elementi identificativi dei crediti ceduti e dei contratti dai quali sono sorti)

Il “Fornitore” si obbliga, altresì, a cedere al “Factor” i crediti futuri da vantarsi nei confronti dei debitori ... derivanti dai contratti già stipulati in data ... e aventi ad oggetto ...

Il “Fornitore” si obbliga, altresì, a cedere al “Factor” i crediti futuri derivanti da contratti non ancora stipulati ma da stipularsi in conseguenza di ... (indicare gli elementi necessari affinché i crediti futuri siano quantomeno determinabili, come per esempio la generalità del debitore e il tipo di rapporto che potrebbe intercorrere tra l'imprenditore cedente e il debitore ceduto).

Le parti si danno reciprocamente atto della circostanza che gli effetti traslativi della cessione dei crediti già sorti si verificheranno immediatamente con la sottoscrizione della presente scrittura privata, mentre per i crediti futuri gli effetti traslativi si verificheranno soltanto dopo la venuta ad esistenza del credito e soltanto dopo che le parti, su sollecitazione e iniziativa del cedente, abbiano stipulato il singolo contratto di cessione attuativo, le cui condizioni, con efficacia vincolante, sono stabilite dalle parti, ora per allora, con la presente scrittura privata.

I crediti si intendono e si intenderanno ceduti con i privilegi, le garanzie personali e reali e con gli altri accessori.

A fronte della cessione dei crediti il “Factor” si obbliga a pagare in favore del “Fornitore” un corrispettivo pari a € ... , secondo le seguenti modalità ... e, più precisamente, tale corrispettivo sarà dal “Factor” dovuto al “Fornitore” al momento dell'effettivo incasso di ciascun credito. Le parti possono però convenire che il “Factor” ne anticipi la corresponsione.

Il “Factor” è, altresì, obbligato alle seguenti prestazioni di gestione del credito: ... (ad esempio il sollecito del pagamento e l'incasso dei crediti ceduti dal fornitore; la registrazione sulle proprie evidenze dei crediti e dei fatti amministrativi e gestionali ad essi connessi, sino al loro incasso; il pagamento anticipato, in tutto o in parte, del corrispettivo dei creduti ceduti, anche prima dell'incasso effettivo degli stessi; la valutazione delle condizioni patrimoniali dei diversi debitori che il cedente dovesse indicare di volta in volta; il recupero anche giudiziale dei crediti).

Il “Factor” potrà effettuare, inoltre, a richiesta del “Fornitore”, altre prestazioni quali ad esempio ... (precisazioni).

Per l'effettuazione delle prestazioni indicate e per gli oneri e rischi relativi, il Fornitore dovrà corrispondere al “Factor” i compensi meglio specificati nel Documento di Sintesi che si allega al presente contratto sotto la lettera ...

2. Garanzie prestate dal “Fornitore” in merito ai crediti ceduti

Il Cedente si obbliga a garantire che:

- i crediti ceduti sono o, in caso di cessione di crediti futuri saranno, certi, liquidi ed esigibili a scadenza;

- ha adempiuto o adempirà esattamente e puntualmente i contratti in base ai quali i crediti sono sorti o sorgeranno;

- è, o in caso di cessione di crediti futuri sarà, unico legittimo e assoluto titolare dei crediti oggetto di cessione, i quali sono o saranno legittimamente trasferibili, non soggetti a sequestro, pignoramento, né ad altri vincoli a favore di terzi;

- all'atto della cessione i debitori non hanno crediti che possano essere imputati a compensazione, sia pure parziale, dei crediti ceduti.

3. Rinuncia alla garanzia della solvenza da parte del “Factor”

Il “Factor”, esclusivamente previa espressa richiesta del “Fornitore”, potrà rinunciare alla garanzia da questi prestata in merito alla solvenza del debitore, assumendosi il rischio del mancato pagamento da parte del debitore ceduto, previa determinazione di un limite quantitativo (plafond) alla sua assunzione di rischio.

Il “Fornitore”, che intenda richiedere al “Factor” di assumere il rischio del mancato pagamento di un determinato debito, dovrà sottoporgli una richiesta con le seguenti modalità: ... (precisazioni). Il “Factor” comunicherà al “Fornitore” per iscritto le sue determinazioni in merito, indicando l'importo del plafond accordato e le ulteriori condizioni.

Nei limiti dell'importo del plafond accordato il “Factor” si assumerà il rischio del mancato pagamento dell'ammontare in linea capitale dei crediti stessi.

Si intendono espressamente esclusi dalla assunzione di rischio del “Factor” quei casi in cui il mancato pagamento sia dovuto al verificarsi di cause di forza maggiore, quali ... (elencazione non tassativa).

... (seguono precisazioni circa le caratteristiche del plafond di credito, la revoca e la riduzione del Plafond di credito da parte del “Factor”)

4. Notifica ai debitori ceduti

Il “Fornitore” si impegna a comunicare la presente cessione al debitore ceduto mediante atto scritto, da spedire a mezzo raccomandata A/R entro e non oltre il ... , nel quale dovranno essere indicati gli elementi costitutivi e identificativi del presente contratto.

Per i crediti futuri, tale obbligo dovrà essere adempiuto non appena il credito sarà venuto ad esistenza.

Alternativamente, la comunicazione dell'avvenuta cessione nei confronti del debitore ceduto potrà avvenire anche mediante l'apposizione sulle fatture relative ai crediti ceduti della seguente annotazione: “Il pagamento dell'importo di cui alla presente fattura, per essere valido e liberatorio, deve essere effettuato esclusivamente a favore della “Cessionaria - Factor” del relativo credito, alla quale dovrà anche essere data immediata notizia di eventuali reclami sulla fornitura”.

L'inadempimento totale o anche soltanto parziale all'obbligazione di notifica determina la risoluzione del presente contratto.

5. Durata e recesso del contratto

Il presente contratto ha durata indeterminata; è facoltà delle parti, purché adempienti, recedere dandone comunicazione scritta a mezzo raccomandata all'altra parte, senza obbligo di motivazione né di preavviso.

6. Risoluzione del contratto

Il contratto di factoring potrà essere risolto sia dal “Factor” che dal “Fornitore” ai sensi dell'art. 1453 c.c.

Il “Factor” potrà, inoltre, risolverlo ai sensi dell'art. 1456 c.c., dandone comunicazione al “Fornitore” a mezzo lettera raccomandata in caso di violazione di uno qualsiasi degli obblighi previsti dal presente contratto.

Effetti dello scioglimento

Salvo quanto previsto al precedente articolo, lo scioglimento del contratto non pregiudicherà la validità ed efficacia delle cessioni di credito già perfezionate, che continueranno ad essere regolate dal presente contratto e per le quali avranno valore tutte le obbligazioni assunte e le garanzie accessorie prestate dal fornitore.

7. Registrazione

Le spese per l'eventuale registrazione del presente contratto e delle conseguenti cessioni di credito, saranno ad esclusivo carico del “Fornitore”.

8. Foro convenzionale

1. Per qualsiasi controversia che dovesse sorgere tra le parti sulla validità, interpretazione ed esecuzione del presente contratto e delle conseguenti cessioni di credito, il foro competente è, in via esclusiva, quello di ...

Luogo e data ...

Sottoscrizioni ...

Si approvano specificamente, anche ai sensi dell'art. 1341, comma 2, del codice civile, le clausole contenute negli articoli ...... del presente contratto.

Luogo e data ...

Sottoscrizioni ...

1. Il “Factor” può assumersi il rischio dell'insolvenza di uno o di più debitori dell'impresa cliente: il contratto di factoring svolge, in questa ipotesi, una funzione assicurativa.

Commento

Differenza tra cessione del credito pro soluto e pro solvendo

Il factor può acquistare i crediti pro soluto (assumendosi il rischio dell'insolvenza dei debitori) o pro solvendo (in questo caso saranno accreditate all'imprenditore le sole somme recuperate).

A differenza della cessione del credito di cui agli artt. 1260 e seguenti del c.c. in cui il cedente garantisce l'adempimento del debitore ceduto solo se ciò sia espressamente pattuito, il factoring attua una cessione del credito naturalmente pro solvendo (art. 4 l. n. 52/1991): il cedente garantisce, nei limiti del corrispettivo pattuito, la solvenza del debitore, salvo che il cessionario rinunci in tutto o in parte alla garanzia.

La dottrina, tra l'altro, ritiene che la predetta norma abbia carattere derogabile e quindi le parti possano prevedere convenzionalmente degli aggravi di responsabilità in capo al cedente, a differenza di quanto disposto dall'art. 1267, comma 1, c.c.

Nella cessione pro solvendo in massa di crediti presenti e futuri, secondo alcuni, preferibilmente, il cedente risponde delle insolvenze a mano a mano che si manifestano per l'intero importo del debito insoluto fino al limite massimo del corrispettivo globale, mentre non risponde delle insolvenze ulteriori; secondo altra dottrina il corrispettivo globale deve essere idealmente diviso tra tutti i crediti ceduti in ragione dell'importo nominale di ciascuno e il cedente risponde dell'insolvenza di ogni debitore nei limiti della frazione corrispondente.

Se il cessionario factor si avvale della garanzia della solvenza del debitore ceduto, in caso di inadempimento, si ha la risoluzione della cessione. Conseguentemente, il cedente riacquista la piena titolarità del credito, mentre il factor può chiedere la restituzione dell'anticipo versato.

Efficacia del contratto di factoring, pro soluto o pro solvendo , rispetto al debitore ceduto e ai terzi.

La conoscenza o l'accettazione dell'avvenuta cessione da parte del debitore ceduto, come anzidetto, non è condizione del trasferimento del credito ma valgono solo ai fini dell'esclusione dell'effetto liberatorio del pagamento eventualmente effettuato dal debitore ceduto nelle mani del cedente.

La comunicazione al debitore ceduto, in assenza di prescrizioni normative, può avvenire con qualsiasi mezzo, obiettivamente idoneo a consentire la conoscenza della cessione.

Comunicata o accettata la cessione con atto avente data certa, il factor ha diritto di pretendere il pagamento del credito dal debitore ceduto non appena questo divenga esigibile.

Se il debitore ceduto adempie nei confronti del cessionario, il pagamento estingue ad un tempo l'obbligazione del ceduto e quella del cedente. Se non paga, occorrerà distinguere l'ipotesi della cessione pro soluto da quella pro solvendo: nel primo caso il cedente è liberato indipendentemente dal pagamento del debitore ceduto; nel secondo caso opera a carico del cedente la garanzia di solvenza del debitore ceduto.

Il debitore ceduto potrà opporre al factor tutte le eccezioni che avrebbe potuto opporre al cedente, anche le eccezioni relative a fatti estintivi o modificativi del credito, purché anteriori all'acquisita conoscenza dell'avvenuta cessione.

La S.C. ha statuito che “nel contratto di factoring avente ad oggetto crediti futuri, il debitore ceduto può opporre in compensazione al cessionario un proprio credito nei confronti del cedente sorto in epoca successiva alla notifica dell'atto di cessione, atteso che nella cessione di crediti futuri l'effetto traslativo si verifica nel momento in cui questi vengono ad esistenza e non invece anteriormente, all'epoca di stipulazione del contratto” (Cass. III, n. 19341/2017).

E, inoltre, che “in tema di contratto atipico di "factoring", la cessione dei crediti che lo caratterizza non produce modificazioni oggettive del rapporto obbligatorio e non può pregiudicare la posizione del debitore ceduto in quanto avviene senza o addirittura contro la sua volontà; ne consegue che il debitore ceduto può opporre al "factor" cessionario le eccezioni concernenti l'esistenza e la validità del negozio da cui deriva il credito trasferito ed anche le eccezioni riguardanti l'esatto adempimento del negozio, mentre quelle che investono fatti estintivi o modificativi del credito ceduto sono opponibili al "factor" cessionario solo se anteriori alla notizia della cessione comunicata al debitore ceduto e non ove successivi, in quanto, una volta acquisita la notizia della cessione, il debitore ceduto non può modificare la propria posizione nei confronti del cessionario mediante negozi giuridici posti in essere con il creditore originario” (Cass. I, n. 24657/2016).

Avuto, invece, riguardo ai terzi aventi causa dal cedente, l'art. 5 della l. n. 52/1991 - norma evidentemente ispirata al favor per il cessionario dei crediti d'impresa - prevede che, oltre che nelle forme previste dall'art. 1265 c.c., il factor, che abbia pagato in tutto o in parte il corrispettivo della cessione, se il pagamento abbia data certa, può opporre la cessione agli aventi causa del cedente (il cui titolo di acquisto non sia stato reso efficace verso i terzi anteriormente alla data del pagamento), al creditore del cedente che abbia pignorato il credito dopo la data del pagamento e al fallimento del cedente dichiarato dopo la data del pagamento, salvo il disposto dell'art. 7, comma 1, della succitata Legge(in giurisprudenza Cass. III, n. 4927/2023).

Sul punto la S.C. ha stabilito che “il contratto di "factoring", ove postuli una cessione dei crediti a titolo oneroso in favore del "factor", attribuisce a quest'ultimo la titolarità dei crediti medesimi e, quindi, la legittimazione alla loro riscossione in nome e per conto proprio, e non in qualità di semplice mandatario del cedente, sicché il pagamento eseguito dal debitore ceduto si configura quale adempimento di un debito non del cedente verso il "factor" ma proprio del debitore ceduto verso quest'ultimo, per cui, seppur eseguito dopo il fallimento del cedente, non comporta alcuna sottrazione di risorse alla massa e non è sanzionato con l'inefficacia prevista dall'art. 44 l.fall.” (Cass. I, n. 19716/2015 (in giurisprudenza Cass. III, n. 4927/2023).

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