Contratto di mutuo fondiarioInquadramentoIl mutuo fondiario è un finanziamento a medio o lungo termine, richiedibile esclusivamente per alcune finalità specifiche. Tra queste ci sono l'acquisto di un immobile, la ristrutturazione di un'abitazione destinata a uso privato oppure la sua costruzione ex novo. I mutui fondiari vengono concessi solo dietro la sottoscrizione di una garanzia, che deve essere di tipo ipotecario di primo grado. Questo tipo di mutuo presenta alcuni vincoli, tra i quali hanno particolare rilevanza i seguenti: finanziamento massimo pari all'80% del valore dell'immobile; durata del rimborso da 12 mesi a 30 anni. L'operazione presenta peraltro particolari vantaggi per entrambe le parti del rapporto: il mutuatario può, ad esempio, beneficiare di un tasso particolarmente vantaggioso, mentre la parte mutuante ha la facoltà, ai sensi dell'art. 41 T.U.B., di iniziare o proseguire la procedura esecutiva immobiliare nei confronti del mutuatario (o del terzo datore) anche nell'ipotesi di sopravvenuto fallimento dello stesso. Formula
CONTRATTO DI MUTUO FONDIARIO L'anno .... questo giorno .... del mese di .... in .... nella sede del/della .... in via .... davanti a me dr .... Notaio, residente in .... iscritto al collegio notarile di .... sono presenti: la società ...., con sede sociale in ...., iscritto/a presso il registro delle imprese di .... al n. ...., con capitale di € ...., filiale di ...., codice fiscale ...., i signori. ...., domiciliati per la carica in ...., nella filiale della ...., in via ....,che rappresentano la stessa ...., in virtù degli artt. .... dello statuto della predetta società, statuto che per estratto certificato conforme del dr. .... si allega al presente atto sotto la lettera ....; - parte mutuante - – i signori ...., domiciliati a ...., in via ...., C.F. ...., comparenti, della cui identità personale io Notaio sono certo; - parte mutuataria - Gli stessi, previa rinuncia fra loro d'accordo e con il mio consenso all'assistenza dei testimoni, mi richiedono di ricevere il presente atto con i quale dichiarano e stipulano quanto segue: 1. Oggetto La banca, per mezzo del suo rappresentante, dichiara di concedere, come effettivamente concede, ai Sig. .... suddetti che nel presente atto saranno chiamati parte mutuataria, che accetta, un mutuo di € .... (in lettere: ....). La parte mutuataria chiede ed ottiene il suddetto mutuo per finanziare l'acquisto di un terreno e la costruzione di una casa in .... 1 2. Durata La durata massima del predetto mutuo, di comune accordo fra le parti, viene fissata in anni. .... oltre il periodo di preammortamento a decorrere dalla data odierna. 3. Restituzione A riduzione e ad estinzione del mutuo, la parte mutuataria dovrà versare alla banca le seguenti somme: nr .... rate semestrali costanti consecutive di € .... ( ....) ciascuna, comprensiva di capitale ed interessi, scadenti la prima il .... restando inteso che l'eventuale variazione del tasso, come previsto nella clausola n. 4 del presente contratto, comporterà automaticamente la corrispondente variazione della rata di ammortamento del mutuo e degli interessi di preammortamento. La parte debitrice corrisponderà alla banca gli interessi di preammortamento unitamente alla prima rata di mutuo. La parte mutuataria si obbliga a pagare le semestralità concordate presso gli sportelli della banca mutuante, in. .... 2 4. Interessi Di comune accordo fra le parti il saggio di interesse da applicare al mutuo viene determinato nella misura fissa del .... % ( ....) semestrale. TASSO VARIABILE: Di comune accordo fra le parti il saggio di interesse da applicare al mutuo viene determinato nella misura del .... % ( ....) semestrale.
Si pattuisce espressamente che il predetto tasso di interesse potrà essere modificato annualmente dalla Banca, in dipendenza di eventuali variazioni intervenute nella misura dell'Euribor 3 . CD. CAP: Si pattuisce espressamente che il predetto tasso di interesse potrà essere modificato annualmente dalla Banca, in dipendenza di eventuali variazioni intervenute nella misura dell'Euribor. A prescindere dall'entità di tali variazioni, si fissa la misura massima di interessi nella misura del .... % ( ....) semestrale 4 . CD. FLOOR: Si pattuisce espressamente che il predetto tasso di interesse potrà essere modificato annualmente dalla Banca, in dipendenza di eventuali variazioni intervenute nella misura dell'Euribor. Qualora al momento della rilevazione del tasso, la quotazione del parametro di indicizzazione fosse pari a 0,00 (zero) o negativa, per il corrispondente periodo di applicazione, il tasso applicato sarà pari allo spread contrattualmente previsto 5 . 5. Garanzia A garanzia della somma mutuata, dei relativi accessori e di tutte le obbligazioni derivanti dal presente contratto e dall'allegato capitolato, la parte mutuataria concede, a favore della parte mutuante, che accetta, ipoteca ai sensi dell'art. 38 e seguenti del d.lgs. n. 385/1993, da iscriversi presso la Conservatoria competente sopra l'immobile descritto in calce al presente articolo. La concessione dell'ipoteca è fatta per la somma di Euro ....,00.=( ....) la quale comprende e garantisce: l'importo del capitale mutuato, gli interessi, anche di preammortamento, l'ammontare di tutte le rate che rimanessero insolute, gli interessi di mora nella misura stabilita nel precedente art. 5, quanto dovuto alla Banca .... per le spese legali, di giudizio e di collocazione (incluse quelle di cui al primo comma dell'art. 2855 c.c.) nonché le spese stragiudiziali, i premi di assicurazione, rimborsi di tasse, imposte e tributi di qualsiasi genere dovuti allo Stato o ad altri Enti e quanto contrattualmente stabilito per ogni caso di restituzione o risoluzione anticipata del mutuo, volontaria o forzata e quant'altro dovuto in dipendenza di legge e del contratto di mutuo. La consentita ipoteca sarà valida ed operativa sino alla totale estinzione del debito nascente dal presente contratto. Essa è indivisibile e sussiste sui beni ipotecati ai sensi dell'art. 2809 c.c. Ai sensi dell'art. 39, comma 3, del citato Decreto Legislativo, il credito della BANCA rimarrà garantito dall'ipoteca iscritta fino a concorrenza dell'importo effettivamente dovuto, per effetto dell'applicazione della clausola di indicizzazione di cui all'art. 3 del presente contratto. Pertanto la somma per la quale viene iscritta l'ipoteca s'intende aumentata di pieno diritto fino a copertura dell'importo suddetto. La garanzia è iscritta sul seguente immobile, sito nel comune di .... da identificare in Catasto terreni del predetto comune in .... come segue: .... La parte mutuataria .... dichiara che detto immobile è di .... piena e libera proprietà e disponibilità e che non è soggetto ad alcuna iscrizione o privilegio precedenti, né ad alcuna trascrizione, a servitù o ad altro vincolo od onere che possano pregiudicare o diminuire la garanzia ipotecaria costituita con il presente contratto. La parte mutuataria dichiara, inoltre, di attribuire all'immobile, come sopra ipotecato in garanzia del mutuo, il valore di € .... ( ....). 6. Restituzione anticipata o rimborso parziale Ai sensi dell'art. 40 del TUB, la PARTE MUTUATARIA potrà richiedere di restituire anticipatamente, in tutto o in parte, il capitale mutuato, dandone avviso alla PARTE MUTUANTE almeno dieci giorni lavorativi prima del giorno in cui intende effettuare il pagamento, a mezzo di lettera raccomandata, indicando l'importo che intende rimborsare. Il rimborso anticipato, totale o parziale, potrà essere effettuato alla data di scadenza delle rate di ammortamento. Nell'ipotesi di rimborso anticipato, totale o parziale, la PARTE MUTUATARIA si obbliga a pagare una somma omnicomprensiva pari al 1% (unopercento) dell'importo che intende rimborsare, (esempio: nell'ipotesi di rimborso di €. 1.000,00= la commissione di estinzione anticipata sarà pari a €. 10,00). Tale somma dovrà essere versata contestualmente al rimborso totale o parziale del mutuo. Per l'estinzione anticipata o per il rimborso parziale nessun altro onere sarà addebitato alla PARTE MUTUATARIA oltre al compenso stabilito al comma 3 che precede, ad eccezione delle eventuali spese di restrizione dell'ipoteca 6 . Il compenso per l'estinzione anticipata o per il rimborso parziale non saranno applicati per le quote di mutuo, oggetto di accollo da parte di persone fisiche aventi causa dalla PARTE MUTUATARIA, che siano destinate all'acquisto della casa dove esse intendono stabilire la propria residenza in conformità a quanto dichiarato nei relativi contratti di compravendita. Il parziale rimborso anticipato comporterà il ricalcolo del piano di ammortamento del capitale residuo. Il rendiconto e il documento di sintesi, inviati alla PARTE MUTUATARIA ai sensi del successivo art. 15, conterranno l'indicazione del compenso che la PARTE MUTUATARIA stessa sarebbe tenuta a corrispondere per estinguere anticipatamente il mutuo alla data del rendiconto e del documento di sintesi predetti. 7. Assicurazione dell'immobile ipotecato La parte mutuataria si obbliga ad assicurare l'immobile ipotecato in garanzia del mutuo concesso contro i rischi dell'incendio per un congruo valore che si indica in € .... ( ....). 8. Risoluzione del contratto Ai sensi dell'art. 40, comma 2, T.U.B. che la parte mutuante potrà invocare come causa di risoluzione del contratto il ritardato pagamento quando lo stesso si sia verificato almeno sette volte, anche non consecutive. Si precisa che, a tal fine, costituisce ritardato pagamento quello effettuato tra il trentesimo e il centoottantesimo giorno dalla scadenza della rata. In deroga a quanto previsto dall'art. 40, comma 2, T.U.B. a fronte di un inadempimento grave della parte mutuataria, da intendersi anche quale omesso o ritardato pagamento, in quanto effettuato tra il trentesimo ed il centoottantesimo giorno dalla scadenza della rata semestrale, la Banca potrà chiedere la risoluzione del contratto per mancato pagamento 7 . 9. Vendita dell'immobile ipotecato
Le parti dichiarano di attribuire all'immobile come sopra ipotecato in garanzia del mutuo il valore di € .... con espressa facoltà per la banca di procedere alla vendita in caso di esecuzione immobiliare per ciascuno degli immobili in unico lotto od in più lotti, ripartendo fra i lotti stessi il prezzo rispettivamente sopra indicato. È facoltà della parte mutante, ai sensi dell'art. 41 T.U.B., dare corso all'esecuzione immobiliare o proseguire la stessa anche ove intervenga il fallimento della parte mutuataria. 10. Spese e tasse Le spese e tasse in qualsiasi modo dipendenti da o connesse al presente contratto, nonché quelle per il rilascio della copia esecutiva a favore della banca, si convengono espressamente a carico esclusivo della parte mutuataria. È inoltre espressamente pattuito che i premi relativi ad assicurazioni che la banca ritenesse, a suo insindacabile giudizio, di contrarre presso compagnia di sua scelta, nonché i premi relativi ad assicurazioni espressamente richieste dal mutuatario, saranno parimenti a carico esclusivo del mutuatario stesso. 11. Condizioni generali di contratto Il mutuo è concesso ed accettato ai patti e sotto gli obblighi portati dal presente contratto e dalle clausole contenute nel “Capitolato delle condizioni generali e dei contratti di mutuo con garanzia ipotecaria”, che, firmato dalle parti e da me Notaio, si allega sotto la lettera A al presente atto per formarne parte integrante e sostanziale. Dichiara la parte mutuataria di conoscere le dette clausole per averne avuto in precedenza testuale comunicazione, di accettarle ed approvarle integralmente, e specificatamente, anche agli effetti dell'art. 1341 c.c., con particolare riferimento a quelle riportate nel Capitolato stesso 7 : al n. 4 (risoluzione del contratto in caso di mancata accettazione della variazione del tasso di interesse); al n. 7 (risoluzione del contratto in diminuzione di garanzia); al n. 11 (clausola risolutiva espressa); al n. 12 (cancellazione, riduzione e restrizione di ipoteca); al n. 15 (deroga di competenza giudiziaria). [1] [1]Non trattandosi di mutuo di scopo, tale indicazione è facoltativa. [2] [2]Peraltro, poiché il pagamento dei ratei configura un'obbligazione unica ed il relativo debito non può considerarsi scaduto prima della scadenza dell'ultima rata, la prescrizione del diritto al rimborso della somma mutuata inizia a decorrere dalla scadenza dell'ultima rata (Cass. III, n. 17798/2011), con l'ulteriore conseguenza che, all'obbligo di restituire la somma ricevuta a titolo di mutuo non si applica la prescrizione quinquennale prevista dall'art. 2948 n. 4 c.c., relativa ai debiti che debbono soddisfatti periodicamente ad anno o in termini più brevi, trattandosi di un debito unico anche se può essere rateizzato in più versamenti periodici (Cass. II, n. 12797/2002). [3] [3]L'Euribor è il tasso medio al quale avvengono le transazioni finanziarie tra le banche dell'Eurozona, ossia i prestiti che i grandi istituti di credito dell'area Euro si fanno tra di loro. Le rate possono fare riferimento all'Euribor a scadenze diverse, ad esempio di 1 mese, di 3 mesi di 6 mesi o di 1 anno, come nell'esempio proposto. Occorre considerare che più è ampia la scadenza, più è elevato il tasso. [4] [4]A differenza del tradizionale mutuo a tasso variabile, quello con Cap consente di fissare un tetto massimo al tasso di interessi, per tutelarsi da eventuali aumenti. In sostanza, se il tasso di interesse supera la soglia stabilita con la banca, il cliente non dovrà pagare quella percentuale in più. Se, invece, resta al di sotto di quella soglia, le rate vanno ricalcolate come un normale mutuo a tasso variabile. [5] [5]Questa clausola, al contrario di quella cd. cap, tutela l'istituto di credito, nel senso che il tasso di interesse non potrà mai scendere al di sotto di una certa misura, e ciò a prescindere dall'entità delle variazioni dei tassi Euribor. [6] [6]Invero, ai sensi dell'art. 40 del T.U.B., i debitori hanno facoltà di estinguere anticipatamente, in tutto o in parte, il proprio debito, corrispondendo alla banca esclusivamente un compenso omnicomprensivo per l'estinzione contrattualmente stabilito. I contratti indicano le modalità di calcolo del compenso, secondo i criteri stabiliti dal CICR al solo fine di garantire la trasparenza delle condizioni. [7] [8]Le clausole indicate sono meramente esemplificative. CommentoIl mutuo fondiario è un finanziamento a medio o lungo termine, richiedibile esclusivamente per alcune finalità specifiche. Tra queste ci sono l'acquisto di un immobile, la ristrutturazione di un'abitazione destinata a uso privato oppure la sua costruzione ex novo. I mutui fondiari vengono concessi solo dietro la sottoscrizione di una garanzia, che deve essere di tipo ipotecario di primo grado. Questo tipo di mutuo presenta alcuni vincoli, tra i quali hanno particolare rilevanza i seguenti: finanziamento massimo pari all'80% del valore dell'immobile; durata del rimborso da 12 mesi a 30 anni. La soglia dell'80% può essere aumentata attraverso la sottoscrizione di polizze assicurative oppure di fideiussioni bancarie. I vantaggi del credito fondiario per il mutuatario sono essenzialmente costituiti dall'applicazione di un tasso d'interesse particolarmente vantaggioso, più basso rispetto agli altri tipi di mutuo, dalle spese notarili inferiori alla media di mercato e da un regime fiscale agevolato. Inoltre è possibile estinguere il mutuo fondiario in qualsiasi momento, pagando le commissioni previste dal contratto stipulato con la banca, operazione che comporta la cancellazione automatica e immediata dell'ipoteca sull'immobile. Caratteristica fondamentale del mutuo fondiario è quella prevista dall'art. 41 TUB attribuisce al creditore fondiario il potere di iniziare e proseguire l'azione esecutiva nei confronti del debitore nonostante il fallimento dello stesso. A riguardo, peraltro, si tende a ritenere che, anche se la disciplina del mutuo fondiario ipotecario prevale sulla normativa concorsuale, tale specialità configura un privilegio “di carattere meramente processuale” che, consentendo altresì l'assegnazione della somma ricavata dalla liquidazione al creditore procedente, non deroga tuttavia alla disciplina in materia di accertamento del passivo ed al principio di esclusività della verifica fallimentare posto dall'art. 52 l.fall., non potendosi ritenere che il rispetto di tali regole sia assicurato nell'ambito della procedura individuale dall'intervento del curatore fallimentare, con la conseguenza che l'assegnazione della somma disposta nell'ambito della procedura individuale ha carattere provvisorio, sicché è onere dell'istituto, che intende rendere definitiva quell'assegnazione, insinuarsi allo stato passivo in modo tale da consentire la graduazione dei crediti cui è finalizzata la procedura concorsuale. Inoltre, riguardando l'art. 41, comma 2, TUB, il solo creditore fondiario, in sede di esecuzione individuale possono essere provvisoriamente riconosciuti i crediti, eventualmente anche per spese, del solo creditore fondiario, mentre ogni questione attinente al creditore non fondiario deve essere definitivamente affrontata e risolta in sede di stato passivo e di riparto nel fallimento, ivi compreso il rimborso delle spese esecutive sostenute dal creditore procedente non fondiario (v., di recente, Trib. Napoli Nord III, 16 novembre 2016, in fallimentopiù). È peraltro espressamente precisato, dall'art. 40, comma 2, T.U.B., che la banca può invocare come causa di risoluzione del contratto il ritardato pagamento quando lo stesso si sia verificato almeno sette volte, anche non consecutive e che, a tal fine costituisce ritardato pagamento quello effettuato tra il trentesimo e il centoottantesimo giorno dalla scadenza della rata. È stato chiarito che, in tema di richiesta di conversione del contratto nullo di mutuo fondiario – evidentemente perché stipulato in difetto delle condizioni previste per lo stesso – in contratto di mutuo ipotecario ordinario, il potere del giudice di rilevare d'ufficio la nullità non può estendersi alla conversione del contratto nullo, ostandovi la previsione di cui all'art. 1424 c.c., ferma restando l'ammissibilità dell'istanza in tal senso avanzata dalla parte nel primo momento utile successivo alla rilevazione suddetta, poiché è consequenziale alla rilevata nullità dell'unico titolo posto a fondamento dell'originaria domanda (Cass. I, n. 13286/2018). Profili fiscali Sul piano fiscale un'operazione di mutuo rileva sotto plurimi aspetti. In primo luogo, se il mutuo è contratto da un soggetto che esercita un'attività imprenditoriale i relativi costi devono essere scomputati, secondo la spesa sostenuta per competenza per ciascun anno di durata, in conformità al piano di ammortamento, dal reddito complessivo (v. artt. 75 e 76 del d.P.R. n. 917/1986, cd. TUIR). È stato invece chiarito che il costo della consulenza concernente la stipula di un contratto di mutuo deve essere imputato alla annualità nel corso della quale esso è stato sostenuto, trattandosi di spesa di competenza dell'esercizio nel corso del quale il contratto è stato concluso e non di quelli successivi nei quali vanno a ricadere non i vantaggi del prestito ma le scadenze delle obbligazioni restitutorie (Cass. trib., n. 23338/2017). Qualora il soggetto che eserciti un'attività imprenditoriale si trovi invece nella posizione del mutuante, gli interessi attivi percepiti sulle somme oggetto del mutuo ne comporranno il reddito complessivo. In questo senso, è consolidata la giurisprudenza di legittimità per la quale gli interessi su mutui, finanziamenti o simili, percepiti dalle società e dagli enti esercenti attività commerciali residenti di cui all'art. 73, comma 1, lettera a) e b) del d.P.R. n. 917/1986, o dalle stabili organizzazioni di soggetti non residenti di cui alla successiva lett. d), o nell'esercizio di imprese commerciali, non costituiscono, come stabilito dall'art. 48 del d.P.R. n. 917/1986, reddito di capitale e vanno qualificati come una delle componenti attive rilevanti per la determinazione del reddito di impresa, con la conseguenza che non sorge per il soggetto erogante l'obbligo di effettuare la ritenuta d'imposta, salvi i casi espressamente previsti dall'art. 26 del d.P.R. n. 600/1973 (Cass. trib., n. 19793/2017). Con riferimento ai soggetti privati che contraggono un mutuo ipotecario per l'acquisto della cd. prima casa di abitazione, ai sensi dell'art. 15 del d.P.R. n. 917/1986, cd. TUIR, gli interessi passivi e i relativi oneri accessori sono detraibili nella dichiarazione dei redditi al 19%. Dal 1° gennaio 2008, la legge n. 244/2007 (Legge Finanziaria 2008) ha innalzato da € 3.615,20 ad € 4.000,00 il limite massimo degli interessi passivi pagati su mutui ipotecari stipulati per l'acquisto dell'abitazione principale, sui quali spetta la detrazione. Pertanto, il bonus massimo ottenibile in sede di dichiarazione dei redditi dal sostenimento di questi oneri è pari a € 760,00 (19% di € 4.000). Tale limite si riferisce all'ammontare complessivo: – degli interessi passivi; – degli oneri accessori relativi al contratto di mutuo per il capitale preso a prestito; – delle quote di rivalutazione dipendenti da clausole di indicizzazione. Il limite prescinde dai soggetti contitolari del mutuo, i quali possono detrarre gli interessi solo per la loro quota. Per i contratti di mutuo stipulati anteriormente al 1993, la detrazione è calcolata su un importo massimo di euro 4.000 per ciascun intestatario del mutuo e non è possibile fruire della detrazione per la quota di mutuo del coniuge a carico. Nel caso dell'acquisto di una abitazione principale cointestata ad una coppia di coniugi, ciascun coniuge può fruire della detrazione unicamente per la propria quota di interessi; solo se uno dei due è fiscalmente a carico dell'altro, la detrazione spetta a quest'ultimo per entrambe le quote. Per la detrazione degli interessi passivi è rilevante la data di stipula del contratto di mutuo ed il momento nel quale il contribuente ha acquisito la propria residenza presso l'unità immobiliare che costituisce l'abitazione principale. Per i contratti di mutuo stipulati prima del 1993, invece, le condizioni per fruire della detrazione (€ 4.000 per ciascun cointestatario), sono le seguenti: – l'unità immobiliare doveva essere adibita ad abitazione principale alla data dell'8 dicembre 1993; – nella rimanente parte dell'anno e negli anni successivi il contribuente non deve aver variato l'abitazione principale per motivi diversi da quelli di lavoro; altrimenti a partire dallo stesso anno l'importo massimo è di euro 2065,38. Per i mutui stipulati nel corso dell'anno 1993, la detrazione è ammessa a condizione che: – l'unità immobiliare sia stata adibita ad abitazione principale entro l'8 giugno 1994 (entro sei mesi dall'acquisto); – l'acquisto dell'immobile sia avvenuto nei sei mesi antecedenti o successivi alla stipula del mutuo. Per i mutui stipulati a partire dal 1° gennaio 2001, la detrazione va calcolata su un importo massimo di € 4.000 complessivi ed è ammessa a condizione che l'immobile sia stato adibito ad abitazione principale entro un anno dall'acquisto. Su un piano generale, la S.C. ha recentemente chiarito che, in tema d'IRPEF, la detrazione di cui all'art. 15 del d.P.R. n. 917/1986 degli interessi passivi e dei relativi oneri accessori pagati in dipendenza dei mutui garantiti da ipoteca su immobili da adibire ad abitazione principale, con riferimento alle somme corrisposte dagli assegnatari degli alloggi di cooperative, spetta, come desumibile dal tenore letterale della disposizione, alla società, parte contraente dei mutui indivisi, e non ai singoli soci assegnatari, i quali vantano un diritto di godimento e non di proprietà (Cass. trib., n. 11949/2016). Per altro verso, l'art. 15 del d.P.R. n. 601/1973 prevede l'esenzione dall'imposta di registro e di bollo, dalle imposte ipotecarie e catastali e dalle tasse sulle concessioni governative per le operazioni di concessione di credito a medio e lungo termine ossia, come chiarito dal comma 3, quelle aventi una durata superiore a 18 mesi. Sul punto, si è evidenziato, di recente, in discontinuità con l'impostazione che era stata precedentemente fatta propria dalla medesima S.C., che tale agevolazione opera anche nell'ipotesi in cui il contratto preveda la facoltà dell'istituto erogante di recedere per giusta causa, prima della scadenza del termine di diciotto mesi contemplato da detta disposizione, poiché in tale ipotesi la cessazione anticipata del rapporto si correla a circostanze di fatto obiettivamente accertabili e sottoponibili a vaglio giudiziale che non implicano, pertanto, una degradazione della durata del rapporto ad elemento variabile in funzione dell'interesse della banca (Cass. sez. trib., n. 9506/2018). È stato inoltre chiarito che la facoltà del debitore di adempimento anticipato delle obbligazioni assunte nei contratti di finanziamento a medio e lungo termine, essendo riconosciuta dalla legge come condizione di favore per il soggetto finanziato, quale contraente debole in un rapporto asimmetrico, non determina la decadenza dai benefici fiscali previsti dall'art. 15 d.P.R. n. 601/1973, anche qualora tale facoltà sia esercitata prima che decorra la durata minima contrattuale considerata dalla norma agevolativa (Cass. I, n. 9519/2008). |