Contratto di trasporto di personeInquadramentoIl contratto di trasporto di persone ha ad oggetto il trasferimento di persone da un luogo ad un altro; dalle norme del codice civile dedicate al contratto in oggetto si evince il riconoscimento di una maggior tutela nei confronti del passeggero, creditore del trasporto, rivolgendo in particolare una più puntuale attenzione alla necessità di garanzia della sua sicurezza personale. Formula
CONTRATTO DI TRASPORTO DI PERSONE [1] TRA .... (nome e cognome), nato a .... il ...., residente in .... via .... n. ...., codice fiscale .... E .... (nome e cognome), nato a .... il ...., domiciliato per la carica come appresso, il quale interviene al presente atto nella sua qualità di legale rappresentante della società “ .... ” con sede in ...., capitale sociale € ...., codice fiscale, partita IVA e numero di iscrizione al Registro delle Imprese di ...., R.E.A. ...., giusta i poteri lui conferiti dai vigenti patti sociali (di seguito brevemente denominata “Vettore”) SI CONVIENE E STIPULA QUANTO SEGUE 1. Oggetto Il signor .... incarica la società “ .... ”, che accetta, a trasportare n. .... persone per mezzo di .... da .... a .... Il Vettore imbarcherà le persone presso .... il giorno .... alle ore .... mentre l'arrivo al luogo di destinazione dovrà avvenire il giorno .... alle ore .... 2. Corrispettivo Il corrispettivo del trasporto è pari a € .... che verranno versati al Vettore come segue: .... 3. Disciplina applicabile Per quanto non previsto dal presente contratto si applicherà la normativa di cui agli artt. 1678 e ss. c.c. nonché la normativa speciale vigente. La società “ .... ” si impegna a rispettare e a far rispettare ai propri dipendenti o ausiliari le disposizioni di legge e regolamenti in vigore nella tratta che dovrà percorrere. Letto, confermato e sottoscritto. Luogo e data .... Sottoscrizioni .... [1]Gli artt. 1681-1682 c.c. disciplinano il trasporto di persone e, precisamente, la responsabilità del vettore per i sinistri ai trasportati e nei trasporti cumulativi. La legge non richiede l'adozione di particolari requisiti di forma. In alcune tipologie di trasporto, il momento di conclusione del contratto coincide con l'emissione del biglietto di viaggio, che rappresenta al contempo documento probatorio e titolo di legittimazione. CommentoIl contratto di trasporto di persone è un contratto bilaterale concluso tra il vettore e il viaggiatore, a prestazioni corrispettive e di natura sostanzialmente onerosa. Il trasporto di cose e di persone, nonostante la differenza dell'oggetto, presentano alcuni caratteri ed elementi comuni che rendono applicabili, al contratto in esame, alcuni principi riferibili al trasporto di cose. Tuttavia, come sostenuto da autorevole dottrina, è possibile applicare analogicamente al trasporto di persone le norme sul trasporto di cose solo se manca il presupposto della consegna della cosa trasportata e la detenzione della stessa da parte del vettore. Nel trasporto di persone, infatti, manca l'aspetto dell'affidamento della merce poiché le persone trasportate, in quanto dotate di intelligenza e volontà, devono cooperare con il vettore sia per evitare danni a sé stessi sia per lo stesso buon esito del viaggio. Le cose che il viaggiatore porta con sé durante il viaggio, siccome restano nella sua sfera di controllo, non formano oggetto di affidamento al vettore, il quale non ha l'obbligo della custodia. Il trasporto del bagaglio del passeggero costituisce un elemento naturale del contratto di trasporto di persone: è una prestazione il cui corrispettivo è compreso nel prezzo del trasporto, che non dà luogo ad una distinta obbligazione contrattuale del vettore. Con il contratto di trasporto di persone il vettore assume non solo l'obbligo di trasportare la persona, con la conseguente responsabilità per il ritardo e l'inadempimento secondo le regole generali ai sensi dell'art. 1218 c.c., ma anche quello di assicurare durante il viaggio l'incolumità del viaggiatore e l'integrità dei bagagli. Tra l'altro il vettore marittimo ha diritto di pegno legale sul bagaglio del viaggiatore, a garanzia dei crediti derivanti dal contratto di trasporto. La responsabilità del vettore (debitore ai sensi dell'art. 1218 c.c.) per i sinistri che colpiscono la persona del viaggiatore durante il viaggio e per la perdita o avaria del bagaglio ha carattere contrattuale: per l'effetto, non spetta al passeggero, se durante il trasporto subisce un danno, provare la colpa del vettore, ma essa è presunta e incombe al vettore l'onere della prova liberatoria (per esempio che il danno è dovuto a caso fortuito, forza maggiore, fatto del terzo o di dello stesso danneggiato). Anzi, nella fattispecie in esame, il vettore è tenuto ad una prova più specifica ossia a dimostrare di avere adottato tutte le cautele idonee ad evitare il danno (art. 1681 c.c.). Il viaggiatore deve, invece, dimostrare l'esistenza del contratto, il danno subito e il nesso di causalità tra questo e l'attività esplicata dal vettore nell'esecuzione del contratto di trasporto. Secondo l'art. 2951 c.c. i diritti derivanti dal contratto di trasporto si prescrivono in un anno che decorre dall'arrivo a destinazione della persona oppure, in caso di sinistro, dal giorno in cui esso si è verificato. Il codice della navigazione tuttavia deroga a tale disciplina. La S.C. di recente ha statuito che “Il terzo trasportato che abbia subito un danno a causa di un incidente stradale ha azione diretta nei confronti della assicurazione del vettore, in virtù di quanto disposto dal comma 1 dell'art. 141 cod. ass., sulla base della semplice allegazione e dimostrazione del fatto storico (ovvero dello scontro e del trasporto), prescindendo dall'accertamento della responsabilità del vettore e del conducente del veicolo antagonista, salvo il caso fortuito” (Cass. III, n. 16477/2017). Il legislatore prende in considerazione i trasporti cumulativi nell'ambito del trasporto di persone solo per affermare che ciascun vettore risponde del proprio percorso: sussiste tale fattispecie allorché la prestazione viene assunta indivisibilmente, ma con un unico contratto, da più vettori successivi. Tutti i principi fin qui enunciati sulla responsabilità del vettore (art. 1681 c.c.) si applicano anche al trasporto gratuito mentre è discussa l'applicazione al trasporto amichevole. Il trasporto gratuito crea un vincolo contrattuale in quanto, nonostante l'assenza di corrispettivo il vettore ha in tal caso un interesse mediato ma giuridicamente rilevante ad eseguire la prestazione (per esempio il trasporto di operai al luogo del lavoro). Nel trasporto amichevole o di cortesia, invece, manca qualsiasi obbligo giuridico proprio del contratto di trasporto poiché il rapporto rientra nella sfera dell'amicizia o della cortesia. Tra l'altro la giurisprudenza e la dottrina hanno escluso che al trasporto terrestre si applichi l'art. 414 del codice della navigazione il quale dispone che il vettore risponde nel trasporto a titolo amichevole solo quando il danneggiato prova che il danno dipende da dolo o colpa grave del vettore medesimo o dei suoi dipendenti o preposti. Pertanto, visto che il rapporto non ha natura negoziale, hanno ritenuto che la responsabilità che il vettore incontra è quella che incombe in genere ad ogni soggetto di non arrecare danni ad altri; anche se non si applica l'art. 1681 c.c., che presuppone un titolo contrattuale, sussiste comunque una responsabilità extracontrattuale regolata dall'art. 2054 c.c. che detta rigorosi criteri di responsabilità stabiliti per i danni conseguenti alla circolazione dei veicoli. |