Corrispondenza tra quote di partecipazione al RTI e requisiti di qualificazione
30 Aprile 2019
Il nuovo codice dei contratti pubblici di cui al d.lgs. 50/2016 si limita a prevedere l'obbligo, nel caso di lavori, forniture o servizi, di specificare nell'offerta "le categorie di lavori o le parti del servizio o della fornitura che saranno eseguite dai singoli operatori economici riuniti o consorziati" (art. 48, comma 4) e stabilisce, per i raggruppamenti temporanei, che "nel bando sono indicate le eventuali misure in cui gli stessi requisiti devono essere posseduti dai singoli concorrenti partecipanti" (art. 83, comma 4, nel testo modificato dal d.lgs. 157/2017).
Mentre per il settore dei lavori la disposizione dell'art. 92, comma 2, del d.P.R. 207/2010 che sancisce il principio di necessaria corrispondenza tra le quote di partecipazione al raggruppamento e i requisiti di qualificazione posseduti è stata mantenuta in vigore dall'art. 217, comma 1, lettera u), del d.lgs. 50/2016, in attesa dell'adozione degli atti attuativi del nuovo codice dei contratti pubblici, viceversa per il settore dei servizi e delle forniture trova applicazione il principio di determinazione dell'entità dei requisiti da parte della legge di gara, già affermato dall'Adunanza Plenaria n. 27/14, nel senso che è anzitutto la stazione appaltante a poter e dover valutare, alla luce delle concrete caratteristiche della prestazione da appaltare, la necessità di richiedere nella legge di gara il possesso dei requisiti di partecipazione in capo a ciascuna impresa associata secondo determinate entità (C.d.S., sez. III, 21 gennaio 2019, n. 491). |