Nulla la notifica ad un indirizzo PEC diverso da quello inserito nel ReGIndE

Redazione scientifica
02 Maggio 2019

La notifica telematica deve essere trasmessa unicamente all'indirizzo del destinatario censito nel ReGIndE, posto che è nulla la notifica eseguita presso un diverso indirizzo PEC del destinatario.

Con la sentenza n. 9562/2019, la Cassazione, in relazione alla presunta validità della notifica mediante PEC fatta valere da una delle parti in giudizio, ha rilevato carenza di specificità poiché non è stato dedotto che l'indirizzo a cui è stata inviata la notifica sia quello risultante dal ReGIndE.

Inoltre, il ricorrente non ha neppure prodotto copia del suddetto registro.
A tal proposito richiamando la Cass. civ. n. 11574/2018 e la Cass. civ. n. 13224/2018, i Giudici ribadiscono che «in tema di notificazione a mezzo PEC (…), l'indirizzo del destinatario al quale va trasmessa la copia informatica dell'atto è, per i soggetti i cui recapiti sono inseriti nel Registro generale degli indirizzi elettronici gestito dal Ministero della giustizia (ReGIndE), unicamente quello risultante da tale registro.
Ne consegue, ai sensi dell'art. 160 c.p.c., la nullità della notifica eseguita presso un diverso indirizzo di posta elettronica certificata del destinatario».
Inoltre viene rilevato che non risulta dimostrata neppure la tempestività della notifica rispetto al termine concesso.
Svolte le sopradette argomentazioni, la Cassazione dichiara inammissibile il ricorso.

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