Comunicazione del datore di lavoro di conferma della fruizione del congedo per maternità richiesto dalla lavoratrice (art. 16 d.lgs. n. 151/2001)

Alessandra Croce

Inquadramento

È fatto divieto al datore di lavoro di adibire al lavoro la donna lavoratrice (i) durante i 2 mesi precedenti la data presunta del parto (salvo quanto previsto sul congedo flessibile) e (ii) durante i tre mesi dopo il parto (salvo quanto previsto sul congedo flessibile). In alternativa, dal 1° gennaio 2019, è riconosciuta alle lavoratrici la facoltà di astenersi dal lavoro esclusivamente dopo il parto entro i cinque mesi successivi allo stesso, a condizione che il medico specialista del Servizio sanitario nazionale o con esso convenzionato e il medico competente ai fini della prevenzione e tutela della salute nei luoghi di lavoro attestino che tale opzione non arrechi pregiudizio alla salute della gestante e del nascituro.

Formula

 

Gentile Signora si fa seguito alla Sua comunicazione del … ed all'allegato certificato medico, per confermarLe che il congedo per maternità (astensione obbligatoria) decorrerà integralmente dopo il parto, come da Lei richiesto. 

Voglia restituirci l'unita copia della presente lettera, sottoscritta per ricevuta.

Luogo e data……..

Il datore di lavoro…..

Commento

Dal 1° gennaio 2019, la legge 30 dicembre 2018, n. 145 (art. 1, comma 485) ha inserito all'art. 16 del testo unico delle disposizioni legislative in materia di tutela e sostegno della maternità e della paternità, di cui al decreto legislativo 26 marzo 2001, n. 151, il comma 1.1., il quale testualmente prevede che “In alternativa a quanto disposto dal comma 1” - e quindi al periodo di divieto per il datore di lavoro di adibire al lavoro la donna lavoratrice (i) durante i 2 mesi precedenti la data presunta del parto (salvo quanto previsto sul congedo flessibile) e (ii) durante i tre mesi dopo il parto (salvo quanto previsto sul congedo flessibile) - è riconosciuta alle lavoratrici la facoltà di astenersi dal lavoro esclusivamente dopo l'evento del parto entro i cinque mesi successivi allo stesso, a condizione che il medico specialista del Servizio sanitario nazionale o con esso convenzionato e il medico competente ai fini della prevenzione e tutela della salute nei luoghi di lavoro attestino che tale opzione non arrechi pregiudizio alla salute della gestante e del nascituro”.

In seguito alla richiesta di astensione obbligatoria dal lavoro presentata dalla lavoratrice – unitamente al certificato medico – il datore di lavoro comunica alla medesima, ai sensi e per gli effetti dell'art. 16 del d.lgs. n. 151/2001, che il congedo per maternità decorrerà integralmente dalla data del parto.

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