Dichiarazione di adottabilità del minore se la situazione familiare non ne garantisce lo sviluppo psicofisico

Redazione Scientifica
21 Agosto 2019

Non è sufficiente la semplice dichiarazione di volontà dei genitori di accudire il minore in seno alla famiglia di origine, per impedire la dichiarazione di adottabilità, se la situazione familiare sia tale da compromettere in modo grave e irreversibile l'armonico sviluppo psico - fisico del bambino.

Il caso. La Corte d'Appello di Napoli decideva sullo stato di adottabilità di due minori, confermando la mancanza di un contesto familiare idoneo alla crescita dei minori stessi all'interno della famiglia, sia per le gravi condotte della madre che per la totale assenza del padre. Avverso tale decisione proponeva ricorso in Cassazione la madre sostenendo la violazione della l. 4 maggio 1983, n. 184 stante, a suo dire, l'insussistenza dei presupposti per la dichiarazione dello stato di abbandono dei minori.

Dichiarazione di adottabilità dei minori. Per la S.C. l'esigenza del minore di vivere con la sua famiglia biologica deve essere concretamente possibile in relazione al rapporto genitoriale e all'interesse concreto dei figli: il minore, infatti, ha il diritto di vivere e crescere all'interno del proprio nucleo familiare solo finché ciò non interferisce negativamente sul suo sviluppo psicofisico.

Nel caso di specie, né la madre, che si era disinteressata dei figli, né il padre erano in grado di garantire ai minori la crescita e lo sviluppo sia morale che materiale. Di conseguenza la corte territoriale ha –del tutto correttamente-valuto l'inidoneità dei genitori al recupero delle necessarie competenze genitoriale, cosicché l'adozione costituisce l'unico strumento utile ad evitare ai minori un più grave pregiudizio, e ad assicurare loro assistenza e stabilità effettive.

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