Nuovi reati per la 231, lotta alle frodi finanziarie e cooperazione europea. In GU la legge di delegazione europea

Redazione Scientifica
21 Ottobre 2019

È stata pubblicata in Gazzetta Ufficiale n. 245 del 18 ottobre 2019 la Legge 4 ottobre 2019, n. 117, Delega al Governo per il recepimento delle direttive europee e l'attuazione di altri atti dell'Unione europea. Il provvedimento, composto da 26 articoli, entrerà in vigore il 2 novembre 2019 e contiene i principi e i criteri direttivi per l'attuazione di diverse direttive europee...

È stata pubblicata in Gazzetta Ufficiale n. 245 del 18 ottobre 2019 la Legge 4 ottobre 2019, n. 117, Delega al Governo per il recepimento delle direttive europee e l'attuazione di altri atti dell'Unione europea.

Il provvedimento, composto da 26 articoli, entrerà in vigore il 2 novembre 2019 e contiene i principi e i criteri direttivi per l'attuazione di diverse direttive europee, in particolare:

art. 3 relativo alla lotta contro la frode che lede gli interessi finanziari dell'Unione mediante il diritto penale (direttiva UE 2017/1371). Si richiede, tra l'altro, la modifica dell'art. 322-bis c.p. nel senso di estendere la punizione dei fatti di corruzione passiva anche ai pubblici ufficiali e agli incaricati di pubblico servizio di Stati non membri, quando tali fatti ledano, o possano ledere, gli interessi finanziari dell'Unione; nonché di integrare il d.lgs. 231/2001 prevedendo, tra i reati presupposto, quelli che ledono gli interessi finanziari dell'Unione, ove non siano già ricompresi;

art. 4 relativo all'attuazione di una cooperazione rafforzata sull'istituzione della Procura europea “EPPO” (direttiva UE 2017/1939. Entro nove mesi dall'entrata in vigore della legge delega, il Governo dovrà dare attuazione al regolamento UE relativo alla cooperazione rafforzata sull'istituzione della Procura europea, secondo i criteri previste dal comma 3 dell'art. 4.

Art. 6 relativo al mandato di arresto europeo e procedura di consegna tra Stati membri (decisione quadro 2002/584/GAI). La delega stabilisce alcune modifiche da apportare allea legge 22 aprile 2005, n. 69 al fine di risolvere i contrasti giurisprudenziali relativi all'interpretazione dell'art. 31 decisione quadro 2002/584 GAI e, in generale, armonizzare la disciplina in relazione alla procedura di consegna, agli obblighi di informazione nonché ai motivi di rifiuto.

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