Memoria di costituzione (generica)

Carlo Buonauro

Inquadramento

Ai sensi e per gli effetti dell'art. 23, d.lgs. n. 546/1992 la costituzione in giudizio della parte resistente ha luogo, entro sessanta giorni dalla avvenuta notifica del ricorso, mediante deposito, presso la segreteria della Corte di giustizia tributaria adita, del fascicolo contenente la memoria di costituzione con le controdeduzioni, in tante copie quante sono le parti in giudizio, e i documenti offerti in comunicazione. Per effetto delle disposizioni sul processo tributario telematico (PTT) dettate dal d.m. n. 163/2013 e dai successivi decreti attuativi (Accesso al PTT) essa può avvenire mediante deposito delle controdeduzioni e degli altri documenti offerti in comunicazione, notificati a mezzo P.E.C., mediante il Sistema Informativo della Giustizia Tributaria (SIGIT), previo inserimento del numero di iscrizione a ruolo della causa (art. 16-bis, comma 3 d.lgs. n. 546/1992).

Nelle controdeduzioni, a mezzo di atto di memoria di costituzione secondo i requisiti di forma-contenuto dettati dal citato art. 23, sono esposte le proprie difese, le prove di cui intende valersi, le eccezioni processuali o di merito non rilevabili d'ufficio e l'eventuale chiamata in causa di terzi.

Il citato art. 16 d.l. n. 119/2018, inserendo la norma ex art. 25-bis d.lgs. n. 546/1992, nella medesima logica semplificatorio-agevolatoria, riconosce al difensore del contribuente e al difensore e al dipendente di cui si avvalgono l'ente impositore, l'agente della riscossione ed i soggetti iscritti nell'albo per la riscossione degli Enti locali, il potere di certificazione della conformità degli atti, ovvero di attestare la conformità delle copie degli atti e dei documenti in loro possesso in originale o in copia conforme, secondo le modalità previste dal Codice dell'amministrazione digitale. Pari capacità certificatoria in conformità è riconosciuta anche per gli atti estratti dal fascicolo processuale telematico formato ai sensi dell'articolo 14 del decreto del Ministero dell'economia e delle finanze 23 dicembre 2013, n. 163, con la opportuna precisazione per cui la copia informatica o cartacea munita dell'attestazione di conformità, come sopra descritta, equivale all'originale o alla copia conforme dell'atto o del provvedimento detenuto ovvero presente nel fascicolo informatico. Coerentemente è previsto che l'estrazione delle copie autentiche del fascicolo informatico è esonerata dal pagamento dei diritti di copia.

Formula

CORTE DI GIUSTIZIA TRIBUTARIA DI PRIMO GRADO DI .... SEZIONE N. ....

R.G.R. n. ....

MEMORIA DI COSTITUZIONE 1

L'Ente resistente .... (Agenzia Entrate, Agenzia Entrate Riscossione, Regione/Provincia/Comune) in persona di .... nato a .... il .... C.F. .... nella sua qualità di rappresentante legale dell'Ente rappresentato per delega in calce di questo ricorso dall'Avv. .... nato a .... il .... .... con studio in .... alla via .... n. ...., CAP .... ed ivi elettivamente domiciliato ...., (oppure nel caso in cui la difesa è attribuita al funzionario: rappresentato per delega in calce a questo ricorso dal Dott. .... nato a .... il .... .... – in qualità di ....)

PREMESSO

– che in data .... all'Ente è stato notificato da .... il ricorso avverso l'atto ...., avente ad oggetto: ....

SI COSTITUISCE IN GIUDIZIO

contro .... elettivamente domiciliato presso lo studio di .... che lo rappresenta e difende

PREMESSO CHE

– a sostegno del gravame parte ricorrente articola i seguenti profili di illegittimità:

1) violazione e falsa applicazione di legge: ....

– con la presente memoria si contesta quanto dedotto dalla parte ricorrente deducendone l'inammissibilità ed improcedibilità e, in ogni caso, l'infondatezza nel merito per i motivi di seguito riportati

ESPONE

Il ricorso è infondato.

Sussistono nel caso in esame i presupposti fattuali e giuridici previsti dalla normativa ex adverso indicati in tema di presupposti formali-procedimentali ed elementi sostanziali dell'atto tributario.

....

La doglianza pertanto è infondata.

CONCLUSIONI

Voglia la Corte di giustizia tributaria di primo grado così provvedere:

– in via preliminare, dichiarare la inammissibilità ed improcedibilità della domanda;

– rigettare comunque nel merito la domanda perché infondata in fatto e in diritto;

– con vittoria delle spese di giudizio (con distrazione al procuratore antistatario).

Si chiede la trattazione in pubblica udienza 2

Si depositano i seguenti atti: .....

Luogo e data ....

Firma ....

[1] [1]Al riguardo si segnala che l'art. 16 d.l. n. 119/2018, modificando il comma 3 dell'art. 16-bis d.lgs. n. 546/1992, ha disposto l'obbligo della costituzione in giudizio di I e II grado con modalità telematica relativamente ai ricorsi notificati a decorrere dal 1° luglio 2019 (con l'opportuno chiarimento dell'utilizzo in ogni grado di giudizio della modalità telematica indipendentemente dalla modalità prescelta dalla controparte nonché dall'avvenuto svolgimento del giudizio di primo grado con modalità analogiche), con la doppia precisazione per cui, da un lato, tale dovere non opera per coloro che optano di non avvalersi dell'assistenza tecnica nelle cause di valore inferiore ai tremila euro (salvo l'obbligo, ove si intendano avvalere della modalità telematica ai fini della costituzione in giudizio, di indicare un indirizzo di posta elettronica certificata); per altro verso, per i ricorsi già iscritti a ruolo, in casi eccezionali il Presidente della Corte di giustizia tributaria, o di Sezione, può autorizzare, con provvedimento motivato, il deposito con modalità diverse da quelle telematiche.

[2] [2]In tal caso l'atto va notificato alla controparte ai sensi dell'art. 33 del d.lgs. n. 546/1992.

Commento

Nel processo tributario, la tardiva costituzione in giudizio della parte resistente non comporta alcuna nullità, stante il principio di tassatività delle relative cause, determinando soltanto la decadenza dalla facoltà di chiedere e svolgere attività processuali eventualmente precluse, con la conseguenza che essa non fa venire meno il diritto del resistente a ricevere la comunicazione dell'udienza di trattazione, a meno che non si sia costituito in un momento successivo a quello in cui l'avviso sia già stato inoltrato (Cass. V, n. 14638/2019).

Nel processo tributario, mediante le memorie illustrative di cui all'art. 32 d.lgs. n. 546/1992 non possono essere proposte domande nuove, ma solo specificate quelle già contenute nel ricorso introduttivo, in ragione della natura impugnatoria del giudizio (Cass. V, n. 1161/2019, per cui, a fronte della domanda di annullamento di una cartella di pagamento per il mancato riconoscimento di un credito IVA, si è ritenuto che non integrasse un inammissibile ampliamento del thema decidendum la deduzione, contenuta nella comparsa di costituzione del nuovo difensore, che il suddetto credito era una posta della quale l'Amministrazione poteva, al più, disconoscere l'utilizzabilità a fini di compensazione, non già un debito, come invece qualificato nell'impugnata cartella esattoriale).

Nel processo tributario il difetto di legittimazione ad causam della persona fisica che agisce in rappresentanza di un ente può essere sanato, in qualunque stato e grado del giudizio con efficacia retroattiva e con riferimento a tutti gli atti già compiuti, per effetto della costituzione in giudizio del soggetto dotato dell'effettiva rappresentanza dell'ente stesso, che manifesti la volontà, anche tacita, di ratificare la precedente condotta difensiva del falsus procurator (Cass. V, n. 5110/2019, per cui va riconosciuto efficacia sanante alla costituzione nel giudizio di cassazione di entrambi i legali rappresentanti della società stante l'espressa ratifica, in apposito atto allegato al controricorso, effettuata dal socio amministratore dell'operato in favore della società dell'altro amministratore che aveva agito disgiuntamente nei precedenti gradi del giudizio).

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