Memoria di costituzione nel giudizio di impugnazione contro l'avviso di accertamento in materia di redditi di lavoro dipendente assoggettati a tassazione separata

Nicola Graziano

Inquadramento

L'art. 17, comma 1, lett. b) del d.P.R. n. 917/1986 (TUIR) prevede che l'imposta sugli “emolumenti arretrati per prestazioni di lavoro dipendente” si applichi separatamente dagli altri redditi posseduti nello stesso periodo di imposta.

Formula

CORTE DI GIUSTIZIA TRIBUTARIA DI PRIMO GRADO  DI ...

Ricorso n. ... / ...

MEMORIA DI COSTITUZIONE

PER

L'Agenzia delle Entrate - Direzione Provinciale di ... , con sede in ... ( ... ), alla via ... , ... , C.F. ... , in persona del legale rappresentante pro tempore, Dott. ... , con il patrocinio dell'Avvocatura dello Stato, nella persona dell'Avv. ... ,

-opposta-

CONTRO

il Sig. ... , nato a ... ( ... ) il ... , C.F. ... , residente in ... ( ... ), alla via ... , ... , ed elettivamente domiciliato in ... , alla via ... , ... , presso lo studio dell'Avv. ... , che lo rappresenta e difende.

-opponente-

FATTO

In data ... l'opponente presentava ricorso avverso l'avviso di accertamento - di maggior imponibile - notificato il ... , asserendo:

a) che l'avviso di accertamento era stato emesso in virtù della rilevazione di reddito da lavoro dipendente inferiore a quanto certificato dal datore di lavoro nel modello 770 per l'anno di imposta 2016;

b) che, nello specifico, dal raffronto del CUD e la dichiarazione presentata risultava una differenza di € ... , somma che, per l'Ufficio, il ricorrente avrebbe sottratto dal reddito soggetto a tassazione ordinaria;

c) che la differenza di € ... era afferente a prestazioni lavorative svolte nel 2015;

d) che detti emolumenti, pertanto, andavano giustamente assoggettati a tassazione separata e non a tassazione ordinaria;

e) che l'avviso di accertamento notificato è, quindi, palesemente illegittimo.

Il ricorrente, dunque, con il citato ricorso chiedeva:

a) in via preliminare, disporsi la sospensione dell'impugnato provvedimento e di ogni altro atto presupposto, connesso e/o consequenziale

b) nel merito, dichiararsi l'illegittimità dell'avviso di accertamento n. ... , notificato il ... ;

c) condannarsi l'Ufficio al pagamento delle spese processuali.

Pertanto, con il presente atto, l'Agenzia delle Entrate, come in epigrafe rappresentata, domiciliata e difesa, intende sottoporre all'attenzione dell'Ill.ma Corte Tributaria la totale infondatezza del proposto ricorso poiché ... .

Tanto ritenuto,

CHIEDE

all'Ill.ma Corte Tributaria adita di dichiarare l'inammissibilità e/o l'infondatezza del ricorso proposto dal Sig. ... , alla stregua dei motivi sopra esposti.

Con vittoria di spese e competenze di lite.

Si depositano i seguenti documenti:

1. ... ;

2. ... ;

3. ... ;

4. ... .

(eventuale)

Istanza di partecipazione all’udienza attraverso collegamento da remoto

Ai sensi dell’articolo 16, comma 4, del Decreto Legge 23.10.2018, n. 119, convertito, con modificazioni, dalla Legge 17 dicembre 2018, n. 136, e successivamente sostituto dall’articolo 135, comma 2, del Decreto Legge 19.05.2020, n. 34, convertito, con modificazioni, dalla Legge 17.07.2020, n. 77, si formula

Istanza

per la partecipazione all’udienza di cui all’articolo 34 del Decreto Legislativo 31.12.1992, n. 546 a distanza, mediante collegamento audiovisivo da remoto.

«»

Il difensore dichiara di voler ricevere le comunicazioni e le notificazioni inerenti il procedimento presso il seguente numero di fax ______. e/o presso l’indirizzo di posta elettronica certificata ______.

Luogo e data, ____________

Firma Difensore _____________

Commento

L'art. 17, comma 1, lett. b) del d.P.R. n. 917/1986 (TUIR) prevede che l'imposta sugli “emolumenti arretrati per prestazioni di lavoro dipendente” si applichi separatamente dagli altri redditi posseduti nello stesso periodo di imposta.

Per "emolumenti arretrati" devono intendersi tutte quelle somme che, per effetto di leggi, contratti, sentenze, promozioni, cambiamenti di qualifica o di altro titolo similare, sono corrisposte per anni precedenti a quello in cui vengono percepiti.

Il citato art. 17, comma 1, lett. b) indica tassativamente le condizioni in presenza delle quali i redditi di lavoro dipendente, tardivamente corrisposti, possono fruire del particolare regime della tassazione separata. Ciò al fine di evitare che, nei casi di redditi percepiti con ritardo rispetto alla loro maturazione, per cause indipendenti dalla volontà delle parti, il sistema della progressività delle aliquote determini un pregiudizio per il contribuente, ledendo il fondamentale principio della capacità contributiva.

Ai sensi della norma richiamata, sono soggetti a tassazione separata "gli emolumenti arretrati per prestazioni di lavoro dipendente riferibili ad anni precedenti, percepiti per effetto di leggi, di contratti collettivi, di sentenze o di atti amministrativi sopravvenuti o per altre cause non dipendenti dalla volontà delle parti ... ".

L'Agenzia delle Entrate, con la Risoluzione n. 151 del 13 dicembre 2017, ribadendo concetti già espressi con la Circolare n. 23 del 5 febbraio 1997 e con la Risoluzione n. 90/E del 22 giugno 2000, ha precisato che le situazioni che possono in concreto assumere rilevanza ai fini dell'applicazione della particolare modalità di tassazione sono di due tipi:

1. quelle di carattere giuridico, che consistono nel sopraggiungere di norme legislative, di sentenze o di provvedimenti amministrativi, ai quali è sicuramente estranea l'ipotesi di un accordo tra le parti in ordine ad un rinvio del tutto strumentale nel pagamento delle somme spettanti;

2. quelle consistenti in oggettive situazioni di fatto, che impediscono il pagamento delle somme riconosciute come spettanti, entro i limiti di tempo ordinariamente adottati dalla generalità dei sostituti d'imposta.

Per l'applicabilità del regime della tassazione separata agli emolumenti arretrati di lavoro dipendente sono quindi richieste specifiche condizioni, oltre al pagamento delle somme in un periodo d'imposta successivo a quello di maturazione del diritto alla percezione.

Qualora ricorra una delle cause giuridiche, di cui al punto 1, non deve essere effettuata alcuna indagine per valutare se il ritardo nella corresponsione degli emolumenti arretrati possa o meno essere considerato fisiologico. In tali ipotesi, affinché possa applicarsi la tassazione separata, è sufficiente che gli emolumenti siano riferibili ad anni precedenti.

Con riferimento alle oggettive situazioni di fatto, di cui al punto 2, invece, deve essere effettuata un'indagine delle circostanze che hanno determinato il ritardo nell'erogazione degli emolumenti, per valutare se tale ritardo sia o meno fisiologico; qualora tale ritardo risulti fisiologico, infatti, non si giustifica l'applicazione della tassazione separata. In proposito, è stato ulteriormente chiarito dall'Agenzia delle Entrate:

a) che il ritardo può essere considerato fisiologico anche se l'erogazione della retribuzione non avvenga nell'annualità successiva a quella di maturazione ma in quelle ancora successive, in considerazione delle procedure di liquidazione ordinariamente adottate;

b) (per contro) che, qualora nel medesimo periodo di imposta siano erogati eccezionalmente arretrati relativi a più anni, si può assumere che il maggior ritardo nella erogazione delle somme relative agli anni più risalenti sia dovuto a cause non fisiologiche, tali da giustificare l'assoggettamento delle stesse a tassazione separata.

Ciò risulta in linea con la ratio, sopra evidenziata, posta alla base della tassazione separata, tesa ad evitare che, nei casi di redditi riferiti a più annualità e percepiti in ritardo per cause indipendenti dalla volontà delle parti, il sistema di progressività delle aliquote determini un pregiudizio per il contribuente per vicende, a lui non imputabili, che alterano la periodicità dei pagamenti.

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