Memoria di costituzione nel giudizio di impugnazione contro l'avviso di accertamento in materia di redditi da lavoro dipendente per stock optionsInquadramentoLe stock options sono dei piani di azionariato popolare ai dipendenti, ossia sono piani di offerta di azioni alla generalità dei dipendenti. Purché ricorrano le condizioni di cui all'art. 51, comma 2, lett. g) d.P.R. n. 917/1986- TUIR, non concorrono a formare il reddito da lavoro dipendente il valore delle azioni offerte alla generalità dei dipendenti (c.d. stock options) per un importo non superiore complessivamente nel periodo d'imposta ad € 2.065,83. FormulaCORTE DI GIUSTIZIA TRIBUTARIA DI PRIMO GRADO DI ... Ricorso n. ... / ... MEMORIA DI COSTITUZIONE PER L'Agenzia delle Entrate - Direzione Provinciale di ... , con sede in ... ( ... ), alla via ... , ... , C.F. ... , in persona del legale rappresentante pro - tempore, Dott. ... , con il patrocinio dell'Avvocatura dello Stato, nella persona dell'Avv. ... , -opposta- CONTRO il Sig. ... , nato a ... ( ... ) il ... , C.F. ... , residente in ... ( ... ), alla via ... , ... , ed elettivamente domiciliato in ... , alla via ... , ... , presso lo studio dell'Avv. ... , che lo rappresenta e difende. -opponente- FATTO In data ... l'opponente, presentava ricorso avverso l'avviso di accertamento n. ... , notificato il ... , con il quale l'Agenzia delle Entrate - Direzione Provinciale di ... accertava redditi di capitale non dichiarati per l'anno ... . Il suddetto avviso di accertamento è stato adottato dall'Agenzia delle Entrate sul presupposto dell'esistenza di redditi non dichiarati da parte del ricorrente, proveniente da capitali detenuti all'estero. L'atto impositivo trae origine da un controllo effettuato dall'Agenzia delle dogane all'esito del quale sarebbe emersa l'esistenza di una disponibilità valutaria all'estero, confermata da successive indagini bancarie. Il ricorrente, nel ricorso proposto, ha dedotto che gli importi incassati a titolo di stock option (estere) per l'anno ... sono stati regolarmente dichiarati come provenienti dall'estero ed assoggettati a tassazione in conformità alle vigenti disposizioni normative e che sussiste, peraltro, perfetta corrispondenza tra le somme acquisite all'estero e quelle dichiarate. Ha concluso, pertanto, per la declaratoria di illegittimità dell'avviso di accertamento n. ... , notificato il ... , e per la condanna dell'Ufficio al pagamento delle spese processuali. Con il presente atto, l'Agenzia delle Entrate, come in epigrafe rappresentata, domiciliata e difesa, intende sottoporre all'attenzione dell'Ill.ma Corte Tributaria la totale infondatezza del proposto ricorso poiché ... . Tanto ritenuto, CHIEDE all'Ill.ma Corte Tributaria adita di dichiarare l'inammissibilità e/o l l'infondatezza del ricorso proposto dal Sig. ... , alla stregua dei motivi sopra esposti. Con vittoria di spese e competenze di lite. Si depositano i seguenti documenti: 1. ... ; 2. ... ; 3. ... ; 4. ... . (eventuale) Istanza di partecipazione all’udienza attraverso collegamento da remoto Ai sensi dell’articolo 16, comma 4, del Decreto Legge 23.10.2018, n. 119, convertito, con modificazioni, dalla Legge 17 dicembre 2018, n. 136, e successivamente sostituto dall’articolo 135, comma 2, del Decreto Legge 19.05.2020, n. 34, convertito, con modificazioni, dalla Legge 17.07.2020, n. 77, si formula Istanza per la partecipazione all’udienza di cui all’articolo 34 del Decreto Legislativo 31.12.1992, n. 546 a distanza, mediante collegamento audiovisivo da remoto. «» Il difensore dichiara di voler ricevere le comunicazioni e le notificazioni inerenti il procedimento presso il seguente numero di fax ________________. e/o presso l’indirizzo di posta elettronica certificata ________________.
Luogo e data, __________________ Firma Difensore ________________
CommentoLe stock options sono dei piani di azionariato popolare ai dipendenti, ossia sono piani di offerta di azioni alla generalità dei dipendenti. I piani di stock option costituiscono uno strumento di incentivazione retributiva e di fidelizzazione della forza lavoro beneficiaria (dipendenti o amministratori) ritenuta strategicamente importante per l'azienda. Attraverso l'assegnazione di stock option, la società offre ad un dipendente il diritto (opzione) ad acquistare un proprio pacchetto azionario – o di altra società facente parte dello stesso gruppo – in un arco temporale futuro prestabilito e ad un prezzo predeterminato, solitamente pari al valore delle azioni all'atto dell'offerta stessa. In un piano di stock option possono pertanto essere distinti i seguenti momenti fondamentali: • il granting , c.d. diritto di opzione, ovvero il momento in cui il beneficiario riceve un diritto a divenire azionista della società datrice di lavoro o di altra società appartenente al medesimo gruppo. In questo momento viene anche il fissato il c.d. strike price, ovvero il prezzo di esercizio; • il vesting period, ovvero il periodo di maturazione intercorrente dall'offerta dell'opzione al termine iniziale per la sua esercitabilità, la quale, a sua volta, può essere diluita nel tempo; • l'exercising, cioè la data in cui viene effettivamente esercitato il diritto di opzione e quindi l'azione viene effettivamente acquisita alle condizioni fissate nella fase del granting. Questa è la struttura base di un piano di stock option, che dovrà poi essere disciplinato nei particolari dallo specifico Regolamento che le società sono tenute a perfezionare ed approvare per definire le specifiche condizioni, quali ad esempio: • la possibile o meno cedibilità delle opzioni; • il subordinare l'esercizio delle opzioni al raggiungimento di determinate performance (individuali o aziendali); • la previsione di un periodo massimo di vita del piano allo scadere del quale le opzioni maturate e non esercitate decadono; • la limitazione all'esercizio delle opzioni in caso di cessazione del rapporto di lavoro. Dal punto di vista fiscale, le stock option, dopo l'abrogazione del regime di favore esistente fino a giugno 2008, sono da considerare a tutti gli effetti come i fringe benefit. Nella prima fase di attribuzione del diritto (granting) non si manifesta alcun fenomeno imponibile, mentre nel momento in cui esercita il diritto il beneficiario pagherà di regola un prezzo (strike price) inferiore al valore in quel momento del titolo sottostante. Poiché il beneficio deriva dalla condizioni di lavoratore subordinato (o assimilato nel caso di amministratori), deve essere considerato a tutti gli effetti come reddito di lavoro dipendente, per il principio di onnicomprensività secondo cui tutte le somme e i valori che il dipendente riceve in relazione al rapporto di lavoro, costituiscono reddito di lavoro dipendente (art. 51 d.P.R. n. 917/1986- TUIR). Pertanto, quando il dipendente riceve azioni a fronte della partecipazione ad un piano di stock option, la differenza tra il valore normale dei titoli al momento dell'esercizio dell'opzione ed il prezzo pagato dal lavoratore (strike price), si configura come reddito di lavoro dipendente, da assoggettare alla normale tassazione Irpef. La qualificazione come reddito di lavoro dipendente, tuttavia, in deroga al principio di armonizzazione delle basi imponibili fiscale e contributiva, per esplicita previsione normativa (art. 82, comma 24-bis d.l. n. 112/2008) non comporta la concorrenza dello stesso alla formazione dell'imponibile contributivo, ed è pertanto esentato da contribuzione. Una volta esercitato il diritto di opzione, il nuovo azionista/beneficiario verrà tassato secondo le regole generali sia per quanto riguarda l'eventuale percezione di dividendi durante il periodo di possesso del titolo che per quanto riguarda la tassazione dell'eventuale plusvalenza realizzata all'atto di cessione del titolo stesso. Si precisa che, ai sensi del comma 2, lett. g) della disposizione normativa testé richiamata (art. 51 TIUR), non concorrono a formare il reddito il valore delle azioni offerte alla generalità dei dipendenti per un importo non superiore complessivamente nel periodo di imposta a lire 4 milioni (€ 2.065,83), a condizione che non siano riacquistate dalla società emittente o dal datore di lavoro o comunque cedute prima che siano trascorsi almeno tre anni dalla percezione; qualora le azioni siano cedute prima del predetto termine, l'importo che non ha concorso a formare il redito al momento dell'acquisto è assoggettato a tassazione nel periodo d'imposta in cui avviene la cessione. |