memoria di costituzione contro l'avviso di accertamento in tema di redditi di impresa per erronea imputazione temporale dei ricaviInquadramentoIn tema di reddito di impresa, i ricavi devono essere imputati all'esercizio in cui è avvenuta l'operazione economica, salvo che non ne sia ancora certa l'esistenza o determinabile in modo obiettivo l'ammontare. FormulaCORTE DI GIUSTIZIA TRIBUTARIA DI PRIMO GRADO DI ... Ricorso n. ... / ... MEMORIA DI COSTITUZIONE PER L'Agenzia delle Entrate - Direzione Provinciale di ... , con sede in ... ( ... ), alla via ... , ... , cod. fisc. ... , in persona del legale rappresentante pro tempore, Dott. ... , con il patrocinio dell'Avvocatura dello Stato, nella persona dell'Avv. ... , -opposta- CONTRO La società. ... , con sede legale in ... ( ... ) P.IVA ... , ed elettivamente domiciliato in ... , alla via ... , ... , presso lo studio dell'Avv. ... , che lo rappresenta e difende. -opponente- FATTO In data ... . l'opponente, presentava ricorso avverso l'avviso di accertamento n. ... , notificato il ... , con il quale l'Agenzia delle Entrate - Direzione Provinciale di ... , rilevando ricavi non dichiarati, procedeva al recupero a tassazione di maggiori redditi imponibili ai fini ... relativamente al periodo di imposta ... . Il ricorrente, nel ricorso proposto, ha dedotto che in tema di reddito d'impresa, i ricavi relativi ai corrispettivi di prestazioni di servizi con cadenza periodica vanno imputati all'esercizio in cui risulta ultimata la parte di prestazione cui essi si riferiscono, senza tener conto della data di fatturazione o di quella della riscossione. Ha concluso, pertanto, per la declaratoria di illegittimità dell'avviso di accertamento n. ... , notificato il ... , e per la condanna dell'Ufficio al pagamento delle spese processuali. Con il presente atto, l'Agenzia delle Entrate, come in epigrafe rappresentata, domiciliata e difesa, intende sottoporre all'attenzione dell'Ill.ma Corte di giustizia Tributaria la totale infondatezza del proposto ricorso poiché i ricavi il cui ammontare è determinabile in modo oggettivo, concorrono a formare il reddito nell'esercizio di competenza. Tanto ritenuto, CHIEDE all'Ill.ma Corte di giustizia Tributaria adita di dichiarare l'inammissibilità e/o l l'infondatezza del ricorso proposto dalla società ... , alla stregua dei motivi sopra esposti. Con vittoria di spese e competenze di lite. Si depositano i seguenti documenti: 1. ... ; 2. ... ; 3. ... ; 4. ... . (eventuale) Istanza di partecipazione all’udienza attraverso collegamento da remoto Ai sensi dell’articolo 16, comma 4, del Decreto Legge 23.10.2018, n. 119, convertito, con modificazioni, dalla Legge 17 dicembre 2018, n. 136, e successivamente sostituto dall’articolo 135, comma 2, del Decreto Legge 19.05.2020, n. 34, convertito, con modificazioni, dalla Legge 17.07.2020, n. 77, si formula Istanza per la partecipazione all’udienza di cui all’articolo 34 del Decreto Legislativo 31.12.1992, n. 546 a distanza, mediante collegamento audiovisivo da remoto. «»
Il difensore dichiara di voler ricevere le comunicazioni e le notificazioni inerenti il procedimento presso il seguente numero di fax _____________. e/o presso l’indirizzo di posta elettronica certificata _____________.
Luogo e data, _________ Firma Difensore ____________
CommentoIn tema di imposte sul reddito d'impresa, la regola posta dall'art. 109 d.P.R. n. 917/1986, secondo cui i ricavi, i costi e gli altri oneri concorrono a formare il reddito nell'esercizio di competenza, a condizione che la loro esistenza o il loro ammontare sia determinabile in modo oggettivo (dovendo altrimenti essere calcolati nel periodo d'imposta in cui si verificano tali condizioni), mira a contemperare la necessità di computare tutte le componenti nell'esercizio di competenza con l'esigenza di non addossare al contribuente un onere troppo difficile da rispettare. Tale criterio di competenza temporale (secondo cui i costi e ricavi proporzionali al tempo, devono essere accolti nel bilancio dell'esercizio in cui è compreso il loro periodo di riferimento, indipendentemente dalla data della loro valorizzazione al fine di evitare che gli elementi reddituali vengano spostati, a discrezione del contribuente, da un periodo ad un altro) è coerente con la disciplina civilistica e in particolare con l'art. 2423-bis c.c., il quale, al comma 1, numero 3, stabilisce che, ai fini della redazione del bilancio di esercizio, si deve tenere conto dei proventi e degli oneri di competenza dell'esercizio stesso, indipendentemente dalla data dell'incasso o del pagamento. Come chiarito dalla Suprema Corte, in tema di determinazione del reddito d'impresa, “le regole sull'imputazione temporale dei componenti del reddito sono tassative ed inderogabili, non essendo consentito al contribuente di ascrivere a proprio piacimento un componente positivo o negativo del reddito ad un esercizio diverso da quello individuato dalla legge come esercizio di competenza". Tale principio va contemperato con un'altra pronuncia dei Giudici di Piazza Cavour nella quale si statuisce che, in “tema di reddito d'impresa, i ricavi relativi ai corrispettivi di prestazioni di servizi con cadenza periodica vanno imputati, secondo il criterio della competenza stabilito dall'art. 109 d.P.R. n. 917/1986, all'esercizio in cui risulta ultimata la parte di prestazione cui essi si riferiscono, senza tener conto della data di fatturazione o di quella della riscossione”. Ne consegue che il dovere di conteggiare tali componenti nell'anno di riferimento si arresta soltanto di fronte a quei ricavi ed a quei costi che non siano ancora noti all'atto della determinazione del reddito, e cioè al momento della redazione e presentazione della dichiarazione. Pertanto, l'onere di provare la sussistenza dei requisiti di certezza e determinabilità delle componenti del reddito in un determinato esercizio sociale incombe all'Amministrazione finanziaria per quelle positive, ed al contribuente per quelle negative; in particolare, nel caso in cui detti requisiti siano condizionati dall'espletamento di procedure amministrative, essi si intendono acquisiti, ai fini dell'imputazione del reddito corrispondente ad un determinato esercizio dell'impresa, solo attraverso il procedimento amministrativo che ne verifica i presupposti e ne liquida l'ammontare. |