Ricorso contro l'avviso di accertamento per redditi da capitale per mancata applicazione di aliquote agevolate su obbligazioni

Nicola Graziano

Inquadramento

Il d.l. n. 66/ 2014 conv. con modif. in l. n. 89/2014, ha lasciato invariata la tassazione dei proventi derivanti dai titoli di Stato, per i quali l'aliquota è del 12,5%. È infatti stata confermata tale aliquota per gli interessi ed altri proventi di cui all'art. 44, TUIR, e per le plusvalenze e minusvalenze derivanti dalla cessione o rimborso di cui all'art. 67, comma 1, lett. c-ter), TUIR, con riferimento ai titoli di Stato e degli enti territoriali italiani, sui titoli equiparati emessi da organismi sovranazionali (BEI, BERS, BIRS, UE e gli altri enti indicati), sui titoli degli Stati esteri white list. Sono stati inseriti, inoltre, tra i titoli a cui si applica la tassazione agevolata del 12,5%, i titoli emessi dagli enti territoriali degli stati cosiddetti white list.

Formula

ON. CORTE DI GIUSTIZIA TRIBUTARIA DI PRIMO GRADO DI ....

RICORSO GIURISDIZIONALE CON ISTANZA DI RECLAMO E MEDIAZIONE

(e contestuale)

ISTANZA DI TRATTAZIONE IN PUBBLICA UDIENZA

Il sig. ...., nato a .... ( ....) il ...., C.F. ...., residente in .... ( ....), alla via ...., ...., ed elettivamente domiciliato in .... ( ....), alla via ...., ...., presso lo studio dell'Avv. .... (C.F. ....), che lo rappresenta e difende in virtù di procura speciale in allegato al presente atto,

PROPONE RICORSO 1

avverso l'avviso di accertamento n. ...., notificato in data ....,

NEI CONFRONTI

dell'Agenzia delle Entrate - Direzione Provinciale di ...., in persona del rappresentante legale pro tempore, con sede in .... ( ....), alla via ...., n. .....

FATTO

In data .... al ricorrente veniva notificato l'avviso di accertamento n. ...., con il quale l'Agenzia delle Entrate - Direzione Provinciale di .... procedeva alla tassazione con aliquota del 26% di proventi derivanti dalla sottoscrizione di titoli di Stato esteri.

L'odierno ricorrente propone opposizione contro il predetto avviso di accertamento per i motivi di seguito esplicitati.

DIRITTO

La pretesa dell'Agenzia delle Entrate è completamente infondata.

L'Agenzia delle Entrate non ha tenuto conto del fatto che, ai fini fiscali, i titoli di Stato esteri sono equiparati ai titoli di Stato italiani, e come tali assoggettati alla tassazione agevolata con aliquota al 12,5%.

Per quanto espresso, così si

CONCLUDE

Piaccia all'On.le Corte di giustizia tributaria di primo grado, contrariis reiectis, in accoglimento del ricorso e per i motivi esposti:

– dichiarare l'illegittimità dell'avviso di accertamento n. ...., notificato in data .....;

– condannare l'Ufficio resistente al pagamento delle spese processuali.

ISTANZA DI DISCUSSIONE IN PUBBLICA UDIENZA

Si chiede, altresì, ai sensi e per gli effetti dell'art. 33, comma 1, d.lgs. n. 546/1992, che il presente ricorso venga discusso in pubblica udienza.

Costituendosi in giudizio il ricorrente deposita:

1) copia dell'avviso di accertamento n. ...., notificato in data .... dall'Ufficio di ....;

2) .....

ISTANZA DI SOSPENSIONE

Nel caso qui in giudizio sussistono i presupposti per la sospensione degli effetti dell'atto impugnato.

Più in dettaglio:

il fumus boni iuris (esistenza dei fondati motivi) si confida emerga con sufficiente chiarezza dalla lettura del ricorso;

il periculum in mora (danno grave ed irreparabile per il contribuente) deriva da .....

Pertanto,

CHIEDE

che l'On. Corte di giustizia tributaria adita Voglia disporre la sospensione dell'impugnato provvedimento e di ogni altro atto presupposto, connesso e/o consequenziale.

Il sottoscritto procuratore, ai sensi dell'art. 14 del d.P.R. n. 115/2002 e successive modifiche dichiara che il valore del presente procedimento è pari ad € ...., ragion per cui è dovuto un contributo unificato nella misura di € .....

Dichiara, altresì, di voler ricevere le comunicazioni inerenti il procedimento presso il proprio numero di fax ( ....) o indirizzo di posta elettronica certificata ( ....).

La presente copia, di cui si attesta la conformità all'originale notificato all'Agenzia delle Entrate di ...., sarà depositata presso la Corte di giustizia tributaria di primo grado di .... completa con gli allegati, tenuto conto dell'istanza ex art. 17-bis d.lgs. n. 546/1992, appresso formulata.

Luogo e data ....

Firma Difensore ....

ISTANZA

ai sensi dell'art. 17-bis del d.lgs. n. 546/1992

Il Sig. ...., nato a .... ( ....) il ...., C.F. ...., residente in .... ( ....), alla via ...., ...., come in epigrafe rappresentato, domiciliato e difeso, sulla base dei fatti e dei motivi sopra evidenziati

CHIEDE

che l'Agenzia delle Entrate - Direzione Provinciale di ...., in alternativa al deposito del ricorso che precede presso la Corte di giustizia tributaria di primo grado, accolga in via amministrativa le richieste nel medesimo ricorso formulate.

Comunica in ogni caso la sua disponibilità a valutare in contraddittorio la mediazione della controversia.

Per l'invito al contraddittorio, le comunicazioni e le notificazioni relative al presente procedimento, si indicano uno o più dei seguenti recapiti:

– Studio ...., sito in .... ( ....), alla via ...., ....;

– P.E.C. ....;

– telefono ....;

– fax ....;

– posta elettronica ordinaria .....

Con osservanza.

Luogo e data ....

Firma Difensore ....

PROCURA SPECIALE

Il sig. ...., nato a .... ( ....) il ...., C.F. ....., residente in .... ( ....), alla via ...., ...., delega a rappresentarlo e a difenderlo – nel procedimento da attivare nei confronti dell'Agenzia delle Entrate - Direzione Provinciale di ...., in ogni sua fase, stato e grado, l'Avv. ...., conferendogli con ogni facoltà di legge, incluse quelle di proporre reclamo e di mediare ai sensi dell'art. 17-bis del d.lgs. n. 546/1992, trattare, comporre, conciliare, transigere, rinunciare agli atti e accettare rinunzie, farsi sostituire, ed elegge domicilio, anche per le notificazioni relative al procedimento di reclamo e mediazione, presso il suo studio sito in .... ( ....), alla via .....

Dichiara, inoltre, di aver ricevuto tutte le informazioni previste dagli artt. 7 e 13 del d.lgs. n. 196/2003, nonché dal Regolamento (UE) 2016/679 del Parlamento Europeo e del Consiglio del 27 aprile 2016, e presta il proprio consenso al trattamento dei dati personali per l'espletamento del mandato conferito.

Luogo e data ....

Firma Mandante ....

Autentica della Firma ....

[1] [1]Il ricorso deve altresì indicare il valore della lite e contenere la procura a un difensore o a un soggetto abilitato all'assistenza tecnica (obbligatoria quando il valore della controversia supera 3.000,00 € a partire dal 1° gennaio 2016, con l'obbligo anche di indicare la categoria di appartenenza del difensore ai sensi dell'art. 12 d.lgs. n. 546/1992, che consenta al giudice la liquidazione delle spese di lite secondo la tariffa professionale). Il difensore, o il ricorrente in caso di valore della controversia inferiore a 3.000,00 €, deve sottoscrivere sia l'originale sia le copie destinate alle controparti. L'art. 47 d.lgs. n. 546/1992 riconosce, inoltre, al ricorrente la possibilità di chiedere alla Corte di giustizia tributaria di primo grado competente la sospensione dell'esecuzione dell'atto impugnato, con istanza inserita nel ricorso o formulata con atto separato, debitamente notificato alle altre parti e depositato in segreteria. La sospensione può essere anche parziale e subordinata alla prestazione della garanzia di cui all'art. 69, comma 2 d.lgs. n. 546/1992.

Commento

Il d.l. n. 66/2014 (Misure urgenti per la competitività e la giustizia sociale), conv., con modif., in l. n. 89/2014, ha disposto, all'art. 3 (rubricato «Disposizioni in materia di redditi di natura finanziaria»), l'aumento, con decorrenza 1° luglio 2014, dell'aliquota dal 20% al 26% per quanto concerne le ritenute e le imposte sostitutive sugli interessi, premi e ogni altro provento di cui all'art. 44 d.P.R. n. 917/1986 (TUIR) e sui redditi diversi di cui all'art. 67, comma 1 lett. da c-bis) a c-quinqiues) sempre del TUIR.

L'incremento nel dettaglio ha riguardato:

• gli interessi sui conti correnti e conti deposito;

• gli interessi su altri titoli obbligazionari italiani ed esteri;

• i dividendi e, in genere, plusvalenze e minusvalenze da partecipazioni non qualificate, non detenute in società localizzate in Paesi aventi regimi fiscali privilegiati;

• i proventi dei fondi comuni non immobiliari istituiti in Italia e lussemburghesi storici e di quelli istituiti nella UE e nello SEE white list con gestore vigilato nel suo Stato di residenza;

• i proventi dei fondi immobiliari “non trasparenti”;

• i proventi dei fondi comuni immobiliari italiani ed esteri distribuiti in corso di partecipazione o in occasione del rimborso o liquidazione della quota;

• i proventi dei fondi comuni diversi dai precedenti;

• i proventi delle polizze vita e di capitalizzazione;

• i capital gains sui titoli di risparmio dell'economia meridionale;

• i capital gains sui titoli degli enti territoriali di Stati esteri cd. White list;

• i capital gains su altri strumenti finanziari diversi dalle partecipazioni qualificate e da quelle non qualificate in società black list non quotate;

• i proventi maturati nell'ambito del risparmio gestito.

Il Predetto d.l. non ha tuttavia modificato la tassazione dei proventi derivanti dai titoli di Stato, per i quali l'aliquota è rimasta al 12,5%. È infatti stata confermata l'aliquota del 12,5% per gli interessi ed altri proventi di cui all'art. 44, TUIR, e per le plusvalenze e minusvalenze derivanti dalla cessione o rimborso di cui all'art. 67, comma 1, lett. c-ter) TUIR, con riferimento ai titoli di Stato e degli enti territoriali italiani, sui titoli equiparati emessi da organismi sovranazionali (BEI, BERS, BIRS, UE e gli altri enti indicati), sui titoli degli Stati esteri white list.

In particolare, sono soggetti a tale tassazione agevolata:

• le obbligazioni e gli altri titoli pubblici italiani di cui all'art. 31 d.P.R. n. 601/1973 ed equiparati (come ad esempio i titoli del debito pubblico, i buoni postali di risparmio, ecc.);

• i titoli emessi dagli enti territoriali ai sensi degli artt. 35 e 37 l. n. 724/1994, quali unioni di Comuni, città metropolitane, comunità montane e consorzi tra enti locali territoriali e Regioni (Circolare n. 11/2012 Agenzia delle Entrate);

• i titoli equiparati ai titoli “pubblici” italiani, ai sensi dell'art. 12, comma 13-bis, d.lgs. n. 461/1997.

Con riferimento a tale ultima categoria è importante sottolineare che sono equiparati, ai fini fiscali, ai titoli di Stato italiano i titoli «emessi da enti e da organismi internazionali costituiti in base ad accordi internazionali resi esecutivi in Italia».

Inoltre, si ricorda che sono stati inseriti, tra i titoli a cui si applica la tassazione agevolata del 12,5%, i titoli emessi dagli enti territoriali degli stati cosiddetti white list.

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