Memoria di costituzione nel giudizio di impugnazione dell'avviso di liquidazione dell'imposta di registro (generico)

Carlo Buonauro

Inquadramento

In tema di imposta di registro, la nullità o l'annullabilità dell'atto non dispensa dall'obbligo di chiedere la registrazione e di pagare la relativa imposta. L'eventuale imposta assolta deve essere restituita, per la parte eccedente la misura fissa, quando l'atto sia dichiarato nullo o annullato, per causa non imputabile alle parti, con sentenza passata in giudicato e non sia suscettibile di ratifica, convalida o conferma.

Formula

CORTE DI GIUSTIZIA TRIBUTARIA DI PRIMO GRADO DI .... SEZIONE N. ....

R.G.R. n. ....

MEMORIA DI COSTITUZIONE 1

L'Ente resistente (Agenzia Entrate, Agenzia Entrate Riscossione, Regione/Provincia/Comune) in persona di .... nato a .... il .... C.F. .... nella sua qualità di rappresentante legale dell'Ente

rappresentato per delega in calce di questo ricorso dall'Avv .... nato a .... il .... con studio in .... alla via .... n. ...., cap. .... ed ivi elettivamente domiciliato,

(oppure nel caso in cui la difesa è attribuita al funzionario: rappresentato per delega in calce a questo ricorso dal Dott. .... nato a .... il .... .... – in qualità di ....)

PREMESSO

– che in data .... all'Ente è stato notificato da .... il ricorso avverso l'atto ...., avente ad oggetto: ....

SI COSTITUISCE IN GIUDIZIO

contro .... elettivamente domiciliato presso lo studio di .... che lo rappresenta e difende

PREMESSO CHE

– a sostegno del gravame parte ricorrente articola i seguenti profili di illegittimità: ....

– che con la presente memoria si contesta quanto dedotto dalla parte ricorrente deducendone l'inammissibilità ed improcedibilità e, in ogni caso, l'infondatezza nel merito per i motivi di seguito riportati

ESPONE

Il ricorso è infondato.

Non ha pregio la censura con cui parte ricorrente assume l'insussistenza del presupposto impositivo in considerazione della patologia negoziale. In senso contrario si osserva che, in base all'art. 38 deld.P.R. n. 131/1986, la nullità o l'annullabilità dell'atto imponibile non incidono sull'obbligo di chiederne la registrazione, né su quello, conseguente, di pagare la relativa imposta, tanto principale quanto complementare, ma costituiscono soltanto titolo per ottenere la eventuale restituzione dell'imposta assolta.

CONCLUSIONI

Voglia la Corte di giustizia tributaria di primo grado così provvedere:

– in via preliminare, dichiarare la inammissibilità ed improcedibilità della domanda;

– rigettare comunque nel merito la domanda perché infondata in fatto e in diritto;

– con vittoria delle spese di giudizio (con distrazione al procuratore antistatario);

Si chiede la trattazione in pubblica udienza (in tal caso l'atto va notificato alla controparte ai sensi dell'art. 33 del d.lgs. n. 546/1992).

Si depositano i seguenti atti: ....

Luogo e data ....

Difensore ....

[1] [1]Al riguardo si segnala che l'art. 16 d.l. n. 119/2018, modificando il comma 3 dell'art. 16-bis d.lgs. n. 546/1992, ha disposto l'obbligo della costituzione in giudizio di I e II grado con modalità telematica relativamente ai ricorsi notificati a decorrere dal 1° luglio 2019 (con l'opportuno chiarimento dell'utilizzo in ogni grado di giudizio della modalità telematica indipendentemente dalla modalità prescelta dalla controparte nonché dall'avvenuto svolgimento del giudizio di primo grado con modalità analogiche), con la doppia precisazione per cui, da un lato, tale dovere non opera per coloro che optano di non avvalersi dell'assistenza tecnica nelle cause di valore inferiore ai tremila euro (salvo l'obbligo, ove si intendano avvalere della modalità telematica ai fini della costituzione in giudizio, di indicare un indirizzo di posta elettronica certificata); per altro verso, per i ricorsi già iscritti a ruolo, in casi eccezionali il Presidente della Corte di giustizia tributaria, o di Sezione, può autorizzare, con provvedimento motivato, il deposito con modalità diverse da quelle telematiche.

Commento

In materia di imposta di registro, ai sensi dell'art. 38 del d.P.R. n. 131/1986, la nullità o l'annullabilità dell'atto imponibile non incidono sull'obbligo di chiederne la registrazione, né su quello, conseguente, di pagare la relativa imposta, tanto principale quanto complementare, ma costituiscono soltanto titolo per ottenere la restituzione dell'imposta assolta, subordinatamente, però, non alla mera declaratoria di invalidità dell'atto con sentenza passata in giudicato, bensì all'accertata contemporanea sussistenza di due ulteriori condizioni, rappresentate dalla non imputabilità alle parti del vizio che ha determinato la caducazione dell'atto e dall'insuscettibilità di ratifica, convalida o conferma dello stesso (Cass. VI, n. 6834/2018).

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