Memoria di costituzione nel giudizio di impugnazione dell'avviso di liquidazione dell'imposta di registro per decadenza dall'azione accertatriceInquadramentoIn tema di imposta di registro, occorre distinguere le ipotesi di decadenza previste dall'art. 76 dalla prescrizione disciplinata dall'art. 78 del d.P.R. n. 131/1986. In base a tale ultima disposizione, “Il credito dell'amministrazione finanziaria per l'imposta definitivamente accertata si prescrive in dieci anni”. È a tale ultimo termine che occorre avere riguardo in caso di notifica di un avviso di liquidazione che non venga impugnato nei termini di legge. FormulaCORTE DI GIUSTIZIA TRIBUTARIA DI PRIMO GRADO DI ... Sezione n. ... R.G.R. n. ... MEMORIA DI COSTITUZIONE [1] L'Ente resistente in persona di ... nato a ... il ... C.F. ... nella sua qualità di rappresentante legale dell'Ente rappresentato per delega in calce dall'Avv. ... nato a ... il ... ... con studio in ... alla via ... n. ... , CAP ... ed ivi elettivamente domiciliato, (oppure nel caso in cui la difesa è attribuita al funzionario: rappresentato per delega in calce dal Dott. ... nato a ... il ... ... – in qualità di ... ) PREMESSO - che in data ... . all'Ente è stato notificato da ... il ricorso avverso l'atto ... , avente ad oggetto: ... SI COSTITUISCE IN GIUDIZIO contro ... elettivamente domiciliato presso lo studio di ... che lo rappresenta e difende PREMESSO CHE - a sostegno del gravame parte ricorrente articola i seguenti profili di illegittimità: ... - che con la presente memoria si contesta quanto dedotto dalla parte ricorrente deducendone l'inammissibilità ed improcedibilità e, in ogni caso, l'infondatezza nel merito per i motivi di seguito riportati ESPONE Il ricorso è infondato. Sussistono nel caso in esame i presupposti applicativi dell'imposta previsti dal d.lgs. n. 507/1993, art. 7, comma 5, secondo cui “I festoni di bandierine e simili nonché i mezzi di identico contenuto, ovvero riferibili al medesimo soggetto passivo, collocati in connessione tra loro si considerano, agli effetti del calcolo della superficie imponibile, come un unico mezzo pubblicitario”. Nel caso in esame il materiale pubblicitario è impresso su cartelli mobili bifacciali posti fronte – retro su ogni carrello della spesa di un centro commerciale ritraenti diverse ditte reclamizzate; non si tratta quindi di un unico messaggio pubblicitario ma, al contrario, di due distinte fattispecie impositive autonomamente tassabili. CONCLUSIONI Voglia la Corte Tributaria così provvedere: - in via preliminare, dichiarare la inammissibilità ed improcedibilità della domanda; - rigettare comunque nel merito la domanda perché infondata in fatto e in diritto; - con vittoria delle spese di giudizio (con distrazione al procuratore antistatario); Si chiede la trattazione in pubblica udienza (in tal caso l'atto va notificato alla controparte ai sensi dell'art. 33 del d.lgs. n. 546/1992). Si depositano i seguenti atti: ... . Luogo e data, ... Firma Difensore ... CommentoIn tema di imposta di registro, una volta divenuto definitivo l'avviso di liquidazione per mancata impugnazione, ai fini della riscossione del credito opera unicamente il termine decennale di prescrizione di cui all'art. 78 del d.P.R. n. 131/1986. Tale principio si desume da quanto varie volte stabilito dalla giurisprudenza di legittimità (Cass. VI, n. 20153/2014; n. 15619/2014) secondo cui il termine di decadenza (triennale d.P.R. n. 131/1986, ex art. 76) concerne l'esercizio del potere impositivo-accertativo, non già quello di riscossione. Con la conseguenza che, esauritasi la fase di accertamento del credito tributario (non diversificandosi, da questo punto di vista, l'ipotesi in cui la definitività della pretesa scaturisca da giudicato, invece che dalla mancata opposizione dell'atto di accertamento), non resta che la disciplina della realizzazione di un credito certo, liquido ed esigibile, per regola assoggettata all'unico limite della prescrizione decennale ex art. 78 cit. e art. 2946 c.c. (Cass. VI, n. 11555/2018). |