Istanza di rottamazioneInquadramentoLa rottamazione delle cartelle – o definizione agevolata – è una procedura che consente al contribuente di estinguere il proprio debito con l'erario pagando l'importo dovuto, in unica soluzione o con rateizzazione, al netto di interessi spese e somme aggiuntive. La materia è stata regolata nel tempo dal d.l. n. 193/2016 (conv. con modif. in l. n. 225/2016; prima rottamazione); dal d.l. n. 148/2017 (conv. con modif. in l. n. 172/2017; rottamazione-bis); dal d.l. n. 119/2018 (conv. con modif. in l. n. 136/2018; rottamazione-ter). Formula
ISTANZA DI ROTTAMAZIONE All'Agenzia delle Entrate Riscossione [1] Oggetto: Dichiarazione di adesione alla definizione agevolata (rottamazione-ter) dei carichi affidati all'agente della riscossione del 1° gennaio 2000 al 31 dicembre 2017 (art. 3, d.l. n. 119/2018) Il/La sottoscritto/a ...., nato/a a ...., il ...., residente in ...., via ...., n. ...., CAP ...., C.F. ...., P.IVA ...., tel. ...., fax ...., e-mail ...., P.E.C. ....; OPPURE Il/La sottoscritto/a ...., nato/a a ...., il ...., residente in ...., via ...., n. ...., CAP ...., C.F. ...., in qualità di legale rappresentante della società ...., con sede in ...., C.F. ...., P.IVA ...., tel. ...., fax ...., e-mail ...., P.E.C. ..... Ai fini della trattazione di questa richiesta dichiara di essere domiciliato al seguente indirizzo: Comune .... (Prov. ....), via/piazza .... CAP .... tel. .... presso [2] OPPURE Alla casella di Posta Elettronica Certificata (PEC) .... Il/La sottoscritto/a si impegna a comunicare le eventuali variazioni di domicilio e riconosce che l'Agenzia delle entrate – Riscossione non assume alcuna responsabilità in caso di irreperibilità del destinatario all'indirizzo anagrafico o di posta elettronica dichiarato. DICHIARA [3] Di volersi avvalere della definizione agevolata (cd. “Rottamazione–ter) dei carichi rientranti nell'ambito applicativo di cui all'art. 3, comma 1 del d.l. n. 119/2018, affidati all'Agente della Riscossione dal 1° gennaio 2000 al 31 dicembre 2017: – contenuti nell'elenco delle cartelle/avvisi che allega come parte integrante di questa dichiarazione; OPPURE – contenuti nelle seguenti cartelle/avvisi [4] : 1) cartella/ avviso n. ....; 2) cartella /avviso n. ....; 3) ....; 4) ..... Con riferimento all'elenco delle cartelle/avvisi sopra indicati, dichiara di voler aderire alla definizione agevolata soltanto per i seguenti carichi .... [5] : 1) Cartella/avviso .... identificativo carico ....; 2) ....; DICHIARA ALTRESÌ Di voler adempiere al pagamento con le seguenti modalità: – unica soluzione OPPURE – nel numero massimo di rate previsto dalla norma [6] ; OPPURE – nel seguente numero di rate [7] . DICHIARA INOLTRE – che non vi sono giudizi pendenti aventi ad oggetto i carichi ai quali si riferisce questa dichiarazione; OPPURE – che assume l'impegno di rinunciare ai giudizi pendenti aventi ad oggetto i carichi ai quali si riferisce questa dichiarazione. DICHIARA INFINE Sotto la propria responsabilità, ai sensi degli artt. 46 e 47 del d.P.R. n. 445/2000 e consapevole delle sanzioni penali previste dall'art. 76 dello stesso decreto (in caso di dichiarazioni mendaci e di formazione o uso di atti falsi), di essere: titolare/rappresentante legale/tutore/curatore/altro .... .... del/della ..... Relativamente al trattamento consentito dei dati personali conferiti ai sensi e per gli effetti di cui all'art. 3, comma 5 del d.l. n. 119/2018, il sottoscritto dichiara di aver preso visione dell'informativa ex art. 13 del Regolamento generale sulla protezione dei dati 2016/679 e di accettarne i contenuti. Luogo e data .... Firma .... L'istanza può essere presentata entro il 31 luglio 2019 agli sportelli dell'Agenzia delle Entrate Riscossione o inviata alla casella P.E.C. della Direzione Regionale dell'Agenzia delle Entrate Riscossione competente esclusivamente con le modalità indicate sul sito on line istituzionale ed utilizzando il relativo modulo, sempre pubblicato on line in data 6 novembre 2018. In caso di invio telematico alla casella pec della Direzione Regionale dell'Agenzia delle Entrate Riscossione di riferimento, occorrerà inviare anche la copia del documento d'identità. L'istanza, presentata allo sportello o inviata tramite pec da parte di un soggetto diverso dal dichiarante, comporta la necessità anche di compilare, sul modello on line, il riquadro “delega alla presentazione”. Indicare eventuale domiciliatario. In presenza di carichi interessati da una precedente dichiarazione di adesione alla definizione agevolata di cui all'art. 1 del d.l. n. 148/2017, convertito con modificazioni dalla l. n. 172/2017, che l'Agente della riscossione ha accolto, l'art. 3, comma 21 del d.l. n. 119/2018, prevede che, per essere ammessi ai benefici della definizione agevolata (c.d. “rottamazione-ter”), sia necessario effettuare il versamento, entro il 7 dicembre 2018, di tutte le rate in scadenza al 31 ottobre 2018 (e quindi quelle scadenti nei mesi di luglio, settembre e ottobre 2018). In tal caso, senza alcun adempimento a carico dell'intestatario e quindi senza necessità di presentare la dichiarazione di adesione, le successive rate verranno automaticamente differite e rideterminate in un nuovo piano di pagamento che sarà trasmesso direttamente dall'Agente della riscossione. Cartelle di pagamento, avvisi di accertamento esecutivo dell'Agenzia delle Entrate/Dogane Monopoli, avvisi di addebito dell'INPS. Solo nel caso in cui si voglia aderire alla definizione agevolata limitatamente ad alcuni carichi presenti; È possibile pagare: – in unica soluzione, entro il 31 luglio 2019 (art. 1, comma 2, lett. a); – in 18 rate consecutive “la prima e la seconda delle quali, ciascuna di importo pari al 10 per cento delle somme complessivamente dovute ai fini della definizione, scadenti rispettivamente il 31 luglio e il 30 novembre 2019” mentre le restanti, di pari ammontare, entro il 28 febbraio, il 31 maggio, il 31 luglio e il 30 novembre di ogni anno a partire dal 2020 (art. 1, comma 2 lett. b), modificato in sede di conversione). Indicare un numero di rate comprese tra due e nove. Qualora non fosse sbarrata alcuna delle soluzioni rateali il pagamento si intende richiesto nella misura rateale massima; se venisse indicato un numero di rate superiore al massimo (18), il pagamento si intende comunque richiesto per 18 rate. CommentoLa rottamazione delle cartelle. La rottamazione delle cartelle o “definizione agevolata” è una procedura che consente al contribuente di estinguere il proprio debito con l'erario pagando l'importo dovuto, in unica soluzione o con rateizzazione, al netto di interessi spese e somme aggiuntive. La disciplina della “prima rottamazione” è dettata dal d.l. n. 193/2016, conv. con modif. in l. n. 225/2016 ed ha regolato la definizione agevolata dei carichi dal 2000 al 2016; è seguita la “rottamazione-bis”, disciplinata dal d.l. n. 148/2017 che ha previsto la definizione agevolata dei carichi del 2017 ed ha rimesso in termini anche chi era stato escluso o non era riuscito a pagare le rate della prima rottamazione; infine, la “rottamazione-ter”, disciplinata dal d.l. n. 119/2018, conv. con modif. in l. n. 136/2018, ha sostituito la rottamazione-bis con ulteriori allargamenti disposti dalla l. semplificazione n. 12/2019 e dal decreto crescita n. 34/2019. La prima rottamazione. La rottamazione come modalità di estinzione dei debiti del contribuente è stata introdotta dal d.l. n. 193/2016, rubricato «Disposizioni urgenti in materia fiscale e per il finanziamento di esigenze indifferibili» (conv. con modif. in l. n. 225/2016). L'art. 6, comma 1 d.l. n. 193/2016,(nel testo aggiornato al d.l. n. 8/2017 ed al d.l. n. 148/2017 sulla rottamazione-bis), prevede che, in relazione ai carichi affidati agli agenti della riscossione dal 2000 al 2016, i contribuenti debitori possono estinguere il debito senza corrispondere le sanzioni comprese in tali carichi, gli interessi di mora (di cui all'art. 30, comma 1 d.P.R. n. 602/1973), le sanzioni e le somme aggiuntive (di cui all'art. 27, comma 1 d.lgs. n. 46/1999). Il 70% del dovuto deve essere corrisposto nel 2017 e il residuo 30% nel 2018, in rate di pari importo, di cui tre da versare nel 2017 (luglio, settembre e novembre) e due nel 2018 (aprile e settembre) (comma 3). L'importo rateale dovuto comprende: – le somme dovute a titolo di capitale e interessi; – le somme dovute quelle a titolo di aggio sulle somme iscritte a ruolo ai sensi dell'art. 17 del d.lgs. n. 112/1999; – il rimborso delle spese sostenute dall'agente per le procedure esecutive e per la notifica della cartella di pagamento. Sull'importo dovuto, decorrere dal 1º agosto 2017, sono dovuti gli interessi nella misura prevista dall'art. 21, comma 1 d.P.R. n. 602/1973 per le dilazioni di pagamento. Entro il 15 giugno 2017, l'agente della riscossione comunica ai debitori che hanno presentato la dichiarazione l'ammontare complessivo delle somme dovute ai fini della definizione, nonché quello delle singole rate e il giorno e il mese di scadenza di ciascuna rata attenendosi ai criteri di cui sopra (comma 3). L'Agente della riscossione fornisce ai debitori i dati necessari per individuare i carichi definibili presso i propri sportelli o nell'area riservata del sito internet istituzionale (comma 3-bis). I debiti oggetto di rottamazione (art. 6, comma 10 e 11). La sanatoria tramite rottamazione (o dichiarazione agevolata) è prevista solo per i debiti tributari o connessi (multe, bollo, ecc.) e per gli oneri previdenziali. Sono esclusi i carichi affidati agli agenti della riscossione recanti: a) le risorse proprie tradizionali previste dall'art. 2, paragrafo 1, lett. a), delle Decisioni 2007/436/CE, Euratom del Consiglio, del 7 giugno 2007, e 2014/335/UE, Euratom del Consiglio, del 26 maggio 2014, e l'imposta sul valore aggiunto riscossa all'importazione; b) le somme dovute a titolo di recupero di aiuti di Stato ai sensi dell'articolo 16 del Regolamento (UE) 2015/1589 del Consiglio, del 13 luglio 2015; c) i crediti derivanti da pronunce di condanna della Corte dei conti; d) le multe, le ammende e le sanzioni pecuniarie dovute a seguito di provvedimenti e sentenze penali di condanna; e) le altre sanzioni diverse da quelle irrogate per violazioni tributarie o per violazione degli obblighi relativi ai contributi e ai premi dovuti dagli enti previdenziali. Per le sanzioni amministrative per violazioni del codice della strada, di cui al d.lgs. n. 285/1992, le disposizioni del presente articolo si applicano limitatamente agli interessi, compresi quelli di cui all'art. 27, comma 6 l. n. 689/1981. Rottamazione e sovraindebitamento. Il d.l. in esame, prevede che alla rottamazione delle cartelle e dei carichi pendenti compresi tra il 2000 e il 2016, siano ammessi anche contribuenti con debiti riferibili a procedure di composizione della crisi da sovraindebitamento e piani del consumatore. Anche in questo caso i contribuenti sono esonerati dal corrispondere sanzioni, comprese quelle aggiuntive previste dall'art. 27, comma 1 d.lgs. n. 46/1999, interessi di mora e di dilazione. Modalità di presentazione dell'istanza (art. 6, comma 2). Per accedere alla definizione agevolata il debitore deve presentare una istanza all'agente della riscossione, nella quale manifesta la volontà di avvalersi della definizione agevolata. Il termine finale previsto dalla prima rottamazione era fissato al 31 marzo 2017. L'Agenzia ha pubblicato sul sito on line il modello da compilare. Nella dichiarazione il debitore deve indicare: – il numero delle rate che intende pagare; – i riferimenti dei giudizi pendenti che hanno per oggetto i carichi a cui si riferisce la rottamazione e l'impegno di rinunciare agli stessi. Entro il 21 aprile 2017 il debitore può integrare con le predette modalità, la dichiarazione presentata anteriormente a tale data. Effetti della istanza (art. 6, comma 5). Presentata l'istanza, sono sospesi i termini di prescrizione e decadenza per il recupero dei carichi oggetto della dichiarazione e sono, altresì, per questi sospesi gli obblighi di pagamento derivanti da precedenti dilazioni in essere relativamente alle date in scadenza successiva al 31 dicembre 2016. L'agente della riscossione non può avviare nuove azioni esecutive o iscrivere nuovi fermi amministrativi e ipoteche (salvi fermi e ipoteche già iscritti alla data di presentazione della dichiarazione) e non può proseguire procedure di recupero già avviate, sempre in relazioni ai carichi indicati nella istanza medesima, a condizione che: – non si sia ancora tenuto il primo incanto con esito positivo; – non sia stata presentata un'istanza di assegnazione; – i crediti pignorati siano già stati assegnati. Modalità di pagamento (art. 6, comma 7). Il pagamento dell'importo “rottamato” può avvenire in un'unica soluzione o a rate (secondo il prospetto e le scadenze inviate dal fisco) con le seguenti modalità: – mediante domiciliazione sul conto corrente indicato dal debitore nella dichiarazione; – mediante utilizzo di bollettini precompilati, che devono essere allegati dall'agente di riscossione nel momento in cui comunica al contribuente l'ammissione alla rottamazione ai sensi del comma 3; – presso gli sportelli dell'agente della riscossione. Mancato pagamento (art. 6, comma 4 e 4-bis). In caso di mancato pagamento delle somme stabilite, ovvero di insufficiente o tardivo pagamento dell'unica rata o di una rata di quelle previste dal piano, il debitore decade dal beneficio e riprendono a decorrere i termini di prescrizione e di decadenza per il recupero dei carichi oggetto della dichiarazione. In tal caso, i pagamenti eventualmente effettuati vengono considerati in acconto dei maggiori importi dovuti. In relazione al debito residuo l'agente di riscossione potrà procedere con l'attività di recupero ed il contribuente non sarà più ammesso al pagamento rateale ai sensi dell'art. 19 d.P.R. n. 602/1973. La rateizzazione del beneficio può essere chiesta solo nel caso in cui la notifica dell'accertamento esecutivo, dell'avviso di addebito o della cartella di pagamento non risalgano a più di 60 giorni prima della presentazione della relativa domanda. La rottamazione-bis (art. 1 d.l. n. 148/2017). La seconda sanatoria è stata introdotta dall'art. 1 d.l. n. 148/2017, (conv. con modif. in l. n. 172/2017) e comprende i carichi affidati all'agente della riscossione: – dal 2000 al 2016 che: 1) non siano stati oggetto delle dichiarazioni agevolate rese ai sensi della prima rottamazione; 2) siano compresi in piani di dilazione in corso al 24 ottobre 2016, per i quali il debitore non è stato ammesso alla definizione agevolata per il mancato tempestivo pagamento di tutte le rate previste dai piani scadute al 31 dicembre 2016; – dal 1° gennaio al 30 settembre 2017 (comma 4). Il decreto ha inoltre rinviato la scadenza del pagamento delle rate dell'anno 2017 al 7 dicembre 2017, e la scadenza della rate dell'anno 2018 in scadenza nel mese di aprilo 2018 al 31 luglio 2018 (comma 1). Il debitore che intende aderire alla definizione agevolata deve manifestare all'agente di riscossione la volontà di avvalersene con dichiarazione da inviare entro il 15 maggio 2018 in via telematica, utilizzando i modelli pubblicati sul sito dell'agente della riscossione (comma 5). Il pagamento può essere effettuato con un massimo di 5 rate con scadenza a luglio, settembre, ottobre, novembre 2018 e febbraio 2019 (sull'importo dovuto, a partire dal 1° agosto 2018, sono dovuti gli interessi ex art. 21, comma 1, d.P.R. n. 602/1973). Entro il 31 marzo 2018 l'agente deve inviare al debitore, con posta ordinaria, l'avviso contenete i carichi affidati per i quali, al 31 dicembre 2017, non risultava notificata cartella di pagamento. Entro il 30 giugno 2018 l'Agente deve comunicare al debitore l'importo dovuto per la definizione, le rate e la scadenza di ciascuna. Questa data era prevista anche come termine ultimo entro il quale l'Agente della riscossione comunicava l'importo delle rate scadute al 31 dicembre 2016 e non pagate, ai debitori con carichi compresi in piani di dilazione in essere al 24 ottobre 2016, che non avevano pagato tutte le rate scadute alla fine del 2016. Questi debitori sono tenuti a pagare in unica soluzione, entro il 31 luglio 2018 o a rate. Il pagamento rateale prevede tre rate 3: due rate uguali pari all'80% del totale nei mesi di ottobre e novembre 2018, la terza pari al 20% da corrispondere febbraio 2019. La rottamazione-ter. Il d.l. n. 119/2018, conv. con modif. in l. n. 136/2018, disciplina all'art. 3 anche la rottamazione-ter, più precisamente la «Definizione agevolata dei carichi affidati all'agente della riscossione», che ha sostituito la rottamazione-bis. L'art. 5 ha regolato poi la definizione agevolata dei carichi affidati all'agente della riscossione a titolo di risorse proprie dell'Unione europea. Le cartelle oggetto della definizione agevolata di cui all'art. 3 sono quelle affidate a Equitalia e all'Agenzia Entrate Riscossione dal primo di gennaio del 2000 fino al 31 dicembre del 2017. L'Agenzia ha fornito chiarimenti sul significato da attribuire al termine «carico» utilizzato dal legislatore: per carico deve intendersi la singola partita di ruolo ovverosia l'insieme delle singole voci (tributo, sanzioni, interessi, eccetera) unitariamente riconducibili a uno specifico debito del contribuente. Ai fini della rottamazione, la singola partita non può essere frazionata. In altri termini, se è vero che il contribuente può scegliere se definire tutti o solo alcuni dei carichi a lui riferiti, per fruire dei benefici previsti dalla legge, scelto il carico da rottamare, è tenuto a pagare tutti gli importi compresi nella partita di ruolo (tranne, come detto, sanzioni e interessi di mora). Con l'espressione «carichi affidati» il legislatore si riferisce ai carichi trasmessi, nell'arco temporale 2000/2017, all'agente della riscossione e, quindi, usciti dalla disponibilità dell'ente creditore. I carichi affidati sono i carichi trasmessi. Con specifico riferimento ai carichi che l'Agenzia delle Entrate, in veste di ente creditore, affida all'agente della riscossione, la circolare chiarisce che l'espressione «carichi affidati» deve essere intesa nel senso di «carichi trasmessi» in via telematica entro il 31 dicembre 2017: ciò vale sia per quelli relativi ad accertamenti esecutivi sia per quelli riscossi tramite cartella di pagamento. Chi intende aderire a questa rottamazione deve manifestare la sua volontà all'agente di riscossione entro il 30 aprile 2019, con apposita dichiarazione, come da modello pubblicato sul sito dell'addetto alla riscossione (che può essere integrata entro il 30 aprile 2019); sulla riapertura dei termini vedi le novità del “decreto crescita” all'ultimo paragrafo del presente commento. Rottamazione-ter; pubblicati on line i modelli di domanda. L'Agenzia delle Entrate Riscossione in data 6 novembre 2018 ha pubblicato i modelli di adesione alla rottamazione-ter prevista dagli artt. 3 e 5 del decreto fiscale 2019. L'Agenzia ha pubblicato sul proprio sito web due moduli per le domande di adesione alla rottamazione ter che i contribuenti in debito col Fisco dovranno presentare entro il 30 aprile 2019: – il modello DA-2018 va utilizzato per le domande di adesione alla rottamazione ter dei carichi affidati alla riscossone dal 1° gennaio 2000 al 31 dicembre 2017 ai sensi dell'art. 3 d.l. n. 119/2018; – il modello DA-2018-D va utilizzato per le richieste di definizione agevolata dei debiti affidati alla riscossione a titolo di risorse proprie dell'Unione Europea, ai sensi dell'art. 5 d.l. n. 119/2018. Modalità di presentazione delle domande. Il modello DA 2018 deve essere interamente compilato e firmato. Le domande potranno essere consegnate a mano agli sportelli dell'Agenzia delle Entrate Riscossione o in alternativa inviate tramite P.E.C. alla direzione regionale competente. In caso di invio telematico alla casella pec della Direzione Regionale dell'Agenzia delle Entrate Riscossione di riferimento, occorrerà inviare anche la copia del documento d'identità. L'Agenzia ha chiarito che i contribuenti che hanno già aderito alla rottamazione-bis delle cartelle esattoriali e sono in regola con i pagamenti delle rate dei mesi di luglio, settembre e ottobre 2018 effettuando il versamento delle stesse entro la scadenza del 7 dicembre 2018 accederanno automaticamente alla rottamazione ter e quindi senza la necessità di presentare la dichiarazione di adesione (comma 21). Ha informato che saranno inviate ai contribuenti la «Comunicazione delle somme dovute» entro il 30 giugno 2019, con l'indicazione dell'importo residuo da pagare insieme agli appositi bollettini a seconda del piano di rate indicato nel modello DA-2018. Sempre sul sito dell'Agenzia è stata pubblicato una guida alla compilazione del modello. L'Agenzia ha fornito tutte le istruzioni per una corretta compilazione del modello DA-2018 e presentazione della richiesta di definizione agevolata, a partire dalla prima pagina del modulo così suddivisa: – nella prima sezione del modello di adesione vanno indicati i dati anagrafici; – nella seconda sezione va indicato il domicilio; – nella terza e ultima sezione vanno inseriti gli avvisi o le cartelle oggetto di definizione agevolata. La seconda pagina del modello DA-2018 è suddivisa come segue: – in una prima sezione va indicato l'identificativo carico; – la seconda sezione va indicata la modalità di pagamento scelta (unica soluzione o in rate); – la terza sezione è dedicata alle liti pendenti (il debitore deve indicare l'eventuale pendenza di giudizi aventi ad oggetto i carichi in essa ricompresi e assume l'impegno a rinunziare ai giudizi stessi che, nelle more, sono sospesi dal giudice); – nella sezione in fondo alla seconda e ultima pagina del modello va indicata la dichiarazione sostitutiva di certificazione/atto di notorietà; – infine si deve indicare il luogo e la data e apporre la propria firma sul modello. Nella guida l'Agenzia delle Entrate Riscossione ha distribuito ulteriori e specifiche informazioni per ogni sopracitata sezione, fornendo inoltre le istruzioni per effettuare la compilazione di un'eventuale delega alla presentazione. Si evidenzia che nella formula elaborata nel presente formulario il modello dell'Agenzia è stato aggiornato alle modifiche introdotte in sede di conversione del decreto. Importi e modalità di pagamento. Gli importi dovuti sono al netto di: – interessi di mora (art. 30, comma 1 d.P.R. n. 602/1973); – sanzioni e somme aggiuntive (art. 27, comma 1 d.lgs. n. 46/1999). Ai fini della determinazione dell'ammontare delle somme da versare, si tiene conto esclusivamente degli importi già versati a titolo di capitale e interessi compresi nei carichi affidati, nonché, ai sensi dell'art. 17 d.lgs. n. 112/1999, di aggio e di rimborso delle spese per le procedure esecutive e di notifica della cartella di pagamento. Il debitore, se, per effetto di precedenti pagamenti parziali, ha già integralmente corrisposto quanto dovuto ai sensi del comma 1, per beneficiare degli effetti della definizione deve comunque manifestare la sua volontà di aderirvi con le modalità previste dal comma 5. È possibile pagare: – in unica soluzione, entro il 31 luglio 2019 (art. 1, comma 2, lett. a); – in 18 rate consecutive «la prima e la seconda delle quali, ciascuna di importo pari al 10 per cento delle somme complessivamente dovute ai fini della definizione, scadenti rispettivamente il 31 luglio e il 30 novembre 2019» mentre le restanti, di pari ammontare, entro il 28 febbraio, il 31 maggio, il 31 luglio e il 30 novembre di ogni anno a partire dal 2020 (art. 1, comma 2, lett. b), modificato in sede di conversione). Chi opta per il pagamento rateale deve corrispondere un tasso di interesse del 2%, a partire dal 1° agosto 2019 (art. 1, comma 3) e riceverà, entro il 30 giugno 2019, comunicazione da parte dell'agente circa l'ammontare dell'importo dovuto, quello delle singole rate e il giorno e il mese di scadenza di ognuna (art. 1, comma 11). Il pagamento dell'importo dovuto ai fini della definizione agevolata può essere effettuato (art. 1, comma 12): – mediante domiciliazione su c/c eventualmente indicato dal debitore nella dichiarazione; – mediante bollettini precompilati che l'agente della riscossione è tenuto ad allegare nella comunicazione di cui al comma 11; – direttamente agli sportelli dell'agente di riscossione. Le somme relative ai debiti definibili, versate a qualsiasi titolo, anche anteriormente alla definizione, restano definitivamente acquisite e non sono rimborsabili (comma 9). Effetti della presentazione della istanza. A seguito della presentazione della dichiarazione, relativamente ai carichi definibili che ne costituiscono oggetto: a) sono sospesi i termini di prescrizione e decadenza; b) sono sospesi, fino alla scadenza della prima o unica rata delle somme dovute a titolo di definizione, gli obblighi di pagamento derivanti da precedenti dilazioni in essere alla data di presentazione; c) non possono essere iscritti nuovi fermi amministrativi e ipoteche, fatti salvi quelli già iscritti alla data di presentazione; d) non possono essere avviate nuove procedure esecutive; e) non possono essere proseguite le procedure esecutive precedentemente avviate, salvo che non si sia tenuto il primo incanto con esito positivo; f) il debitore non è considerato inadempiente ai fini di cui agli artt. 28-ter e 48-bis d.P.R. n. 602/1973. f-bis) si applica la disposizione di cui all'art. 54 d.l. n. 50/2017, conv., con modif., in l. n. 96/2017, ai fini del rilascio del documento unico di regolarità contributiva (DURC), di cui al decreto del Ministro del lavoro e delle politiche sociali 30 gennaio 2015, pubblicato nella G. U. n. 125 del 1° giugno 2015 (comma 10). Mancato pagamento (art. 1, comma 14). In caso di mancato, insufficiente o tardivo pagamento dell'unica rata dovuta o di una di quelle in cui è stato dilazionato il pagamento, «la definizione non produce effetti e riprendono a decorrere i termini di prescrizione e decadenza per il recupero dei carichi oggetto di dichiarazione». In tal caso i versamenti effettuati sono acquisiti a titolo di acconto dell'importo complessivamente dovuto e l'agente prosegue l'attività di recupero per il residuo; il pagamento non può essere rateizzato. Ritardo nel pagamento (art. 1, comma 14–bis). Se il ritardo del pagamento non supera i 5 giorni, l'effetto della inefficacia della definizione previsto al comma14 non si produce e non sono dovuti interessi. Rottamazione e sovraindebitamento (art. 1, comma 15). Il d.l. in esame, prevede che alla rottamazione siano ammessi anche contribuenti con debiti riferibili a procedure di composizione della crisi da sovraindebitamento e piani del consumatore. Debiti esclusi. Sono esclusi i carichi affidati agli agenti della riscossione recanti: a) le somme dovute a titolo di recupero di aiuti di Stato ai sensi dell'art. 16 del Regolamento (UE) 2015/1589 del Consiglio, del 13 luglio 2015; b) i crediti derivanti da pronunce di condanna della Corte dei conti; c) le multe, le ammende e le sanzioni pecuniarie dovute a seguito di provvedimenti e sentenze penali di condanna; d) le sanzioni diverse da quelle irrogate per violazioni tributarie o per violazione degli obblighi relativi ai contributi e ai premi dovuti agli enti previdenziali (comma 16). Per le sanzioni amministrative per violazioni del codice della strada, di cui al d.lgs. n. 285/1992, le disposizioni del presente articolo si applicano limitatamente agli interessi, compresi quelli di cui all'art. 27, comma 6 l. n. 689/1981 (comma 17). Precedente dichiarazione accolta. In presenza di carichi interessati da una precedente dichiarazione di adesione alla definizione agevolata di cui all'art. 1 d.l. n. 148/2017, conv. con modif. in l. n. 172/2017, che l'Agente della riscossione ha accolto, l'art. 3, comma 21 d.l. n. 119/2018, prevede che, per essere ammessi ai benefici della definizione agevolata (c.d. rottamazione-ter), sia necessario effettuare il versamento, entro il 7 dicembre 2018, di tutte le rate in scadenza al 31 ottobre 2018 (e quindi quelle scadenti nei mesi di luglio, settembre e ottobre 2018). In tal caso, senza alcun adempimento a carico dell'intestatario e quindi senza necessità di presentare la dichiarazione di adesione, le successive rate verranno automaticamente differite e rideterminate in un nuovo piano di pagamento che sarà trasmesso direttamente dall'Agente della riscossione (comma 21). Resta salva la facoltà per il debitore di effettuare entro il 31 luglio 2019, in unica soluzione, il pagamento delle rate differite di cui al comma 21 che precede. Le novità della legge semplificazioni 2019. La legge semplificazioni n. 12 del 2019, ha allargato ulteriormente le possibilità di adesione alla rottamazione-ter estendendola a tutti coloro che non sono in regola con il pagamento del 7 dicembre per quanto riguarda le rate previste dalla rottamazione-bis scadute a luglio, settembre e ottobre 2018. Il contribuente può decidere di pagare in unica soluzione entro il 31 luglio 2019 oppure potrà dividere il debito in 10 rate di pari importo da pagare in tre anni nel rispetto delle seguenti scadenze: – 31 luglio e 30 novembre 2019; – febbraio, maggio, luglio e novembre 2020; – febbraio, maggio, luglio e novembre 2021. Ancora, chi è interessato alla definizione saldo e stralcio, previsto per le persone fisiche in difficoltà economica grave e comprovata, è previsto che, se la relativa domanda viene dichiarata inammissibile, le cartelle che non risultano in regola con i pagamenti del 7 dicembre, sono automaticamente ammesse nella rottamazione-ter, con la possibilità di estinguere il debito in 9 rate. Le novità del decreto crescita. Il d.l. n. 34/2019 (“decreto Crescita”), conv. con modif. in l. n. 58/2019, ha riaperto i termini per aderire alla “rottamazione-ter” delle cartelle. La nuova scadenza è fissata al 31 luglio 2019. La riapertura dei termini riguarda solo i debiti non ricompresi nelle dichiarazioni di adesione alla “rottamazione-ter” presentate entro lo scorso 30 aprile. Dunque, in base a quanto previsto dal “decreto Crescita”, è ancora possibile aderire alla “rottamazione-ter” esclusivamente per i debiti che non siano stati inseriti in una precedente domanda di adesione alla “rottamazione-ter” o al “Saldo e stralcio”, presentata entro il 30 aprile 2019. Nei provvedimenti legislativi emanati per fronteggiare i disagi economici e sociali connessi alla diffusione della pandemia da COVID-19, sono contenute diverse misure che hanno prodotto importanti riflessi sull'attività di riscossione. Le prime disposizioni urgenti, contenute nel “ Decreto Cura Italia” (d.l. n. 18/2020, convertito con modificazioni dalla l. n. 27/2020, recante “Misure di potenziamento del servizio sanitario nazionale e di sostegno economico per famiglie, lavoratori e imprese connesse all'emergenza epidemiologica da COVID-19”, nell'art. 68), hanno determinato: -la sospensione dei termini di versamento di tutte le entrate tributarie e non tributarie derivanti da cartelle di pagamento, dagli avvisi di accertamento e degli avvisi di addebito affidati all'Agente della Riscossione in scadenza nel periodo compreso tra l'8 marzo e il 31 maggio 2020, compresi quelli relativi ai piani di rateizzazione in corso; -la sospensione, fino al 31 maggio 2020, delle attività di notifica di nuove cartelle e degli altri atti di riscossione; -il differimento al 31 maggio 2020 dei termini di pagamento della rata, relativa alla c.d. “Rottamazione-ter”, scaduta il 28 febbraio e della rata in scadenza il 31 marzo del c.d. “Saldo e stralcio”. A seguire, il “Decreto Rilancio” (d.l. n. 34/2020, convertito con modificazioni dalla l. n. 77/2020, pubblicata sulla Gazzetta Ufficiale n. 180 del 18 luglio 2020 - Suppl. Ordinario n. 25, recante ”Misure urgenti in materia di salute, sostegno al lavoro e all'economia, nonché di politiche sociali, connesse all'emergenza epidemiologica da COVID-19”), è intervenuto nuovamente sulla materia prevedendo il differimento al 31 agosto 2020 del termine “finale” di sospensione del versamento di tutte le entrate tributarie e non tributarie derivanti da cartelle di pagamento, avvisi di addebito e avvisi di accertamento affidati all'Agente della riscossione e di sospensione delle attività di notifica di nuove cartelle e degli altri atti di riscossione. Ha poi integrato le misure prevedendo: -per i contribuenti in regola con il pagamento delle rate scadute nell'anno 2019 della “Rottamazione-ter”, “Saldo e stralcio” e della “Definizione agevolata delle risorse UE”, la possibilità di mantenere i benefici delle misure agevolate con l'integrale versamento delle rate in scadenza nell'anno entro il termine “ultimo” del 10 dicembre 2020; -per i contribuenti decaduti dai benefici della Definizione agevolata (“Rottamazione-ter”, “Saldo e stralcio” e “Definizione agevolata delle risorse UE”), per mancato, insufficiente o tardivo versamento delle rate scadute nel 2019, versamento delle rate scadute nel 2019, possibilità di chiedere la dilazione del pagamento (art. 19 d.P.R. n. 602/1973) per le somme ancora dovute; -per i piani di dilazione già in essere alla data dell'8 marzo 2020 e per quelli approvati entro la fine del periodo di sospensione, l'estensione, da 5 a 10, del numero di rate non pagate che concorrono alla decadenza; -la sospensione dall'8 marzo al 31 agosto 2020, delle verifiche di inadempienza da parte delle Pubbliche Amministrazioni e delle società a prevalente partecipazione pubblica, da effettuarsi, ai sensi dell'art. 48-bis d.P.R. n.602/1973, prima di disporre pagamenti – a qualunque titolo - di importo superiore a cinquemila euro. Successivamente, il “Decreto Agosto”, d.l. n. 104/2020, convertito con modificazioni dalla l. n. 126/2020, ha nuovamente differito al 15 ottobre 2020 il termine “finale” di sospensione dell'attività di riscossione, termine poi ulteriormente prorogato al 31 dicembre 2020 per effetto delle disposizioni contenute nel d.l. n. 125/2020. A seguire, in ragione della straordinaria necessità e urgenza di intervenire sui termini di versamento dei carichi affidati all'agente della riscossione in considerazione del protrarsi della situazione di emergenza sanitaria, il d.l. n. 125/2020 e il d.l. n. 129/2020, hanno previsto l'ulteriore differimento al 31 dicembre 2020 del termine “finale” di sospensione dell'attività di riscossione, lasciando invariata la sola scadenza di riscossione riferita al pagamento delle rate 2020 della Definizione Agevolata. Da ultimo, il "Decreto Ristori-quater” (d.l. n. 157/2020) ha introdotto ulteriori novità in materia di riscossione: -differimento al 1° marzo 2021 del termine di pagamento delle rate 2020 della “ Rottamazione-ter”, del “Saldo e stralcio” e della “Definizione agevolata delle risorse UE”, in precedenza fissato al 10 dicembre 2020 dal “Decreto Rilancio”; -estinzione delle procedure esecutive in corso con il pagamento della prima rata della rateizzazione, a condizione che non si sia ancora tenuto l'incanto con esito positivo o non sia stata presentata istanza di assegnazione, ovvero il terzo non abbia reso dichiarazione positiva o non sia stato già emesso provvedimento di assegnazione dei crediti pignorati; -per le richieste presentate entro il 31 dicembre 2021, innalzamento della soglia da 60 mila a 100 mila euro per ottenere la rateizzazione senza dover documentare la temporanea situazione di difficoltà al pagamento in unica soluzione; -per i provvedimenti di accoglimento delle richieste di rateizzazione presentate fino al 31 dicembre 2021, la decadenza dai piani di pagamento accordati viene determinata nel caso pagamento accordati nel caso di mancato pagamento di dieci rate, anche non consecutive, invece delle cinque rate ordinariamente previste; -entro il 31 dicembre 2021, i contribuenti con piani di rateizzazione decaduti prima della sospensione dell'attività di riscossione conseguente all'emergenza epidemiologica da Covid-19 (commi 1 e 2-bis dell'art. 68 d.l. 17 marzo 2020 n. 18, convertito con modificazioni, dalla l. 24 aprile 2020 n. 27), possono presentare una nuova richiesta di rateizzazione senza necessità di saldare le rate scadute del precedente piano di pagamento; -possibilità anche per i contribuenti decaduti dai benefici della “prima rottamazione” (d.l. n. 193/2016) e della “Rottamazione-bis” (d.l. n. 148/2017), di chiedere la dilazione del pagamento(ai sensi dell'art. 19 d.P.R. n. 602/1973) per le somme ancora dovute. |