Ricorso (generico) con istanza di sospensione dell'atto impugnato inaudita altera parte

Rosaria Giordano

Inquadramento

Il ricorso alla Corte di giustizia tributaria di primo e secondo grado, competente ai sensi dell'art. 4 del d.lgs. n. 546/1992, può essere corredato dal contribuente, ove abbia ad oggetto l'impugnazione di un atto esecutivo e quindi di portata immediatamente pregiudizievole nei propri confronti, di un'istanza di sospensione. Tale istanza può peraltro essere proposta anche con un atto separato rispetto al ricorso introduttivo. Di regola sull'istanza – che, concernendo la richiesta di un provvedimento sostanzialmente cautelare, deve indicare in maniera specifica i presupposti del fumus boni juris e del periculum in mora – provvede il collegio all'esito della prima camera di consiglio utile fissata dal presidente con decreto per la trattazione della stessa, disponendo che ne venga data comunicazione alle parti entro dieci giorni liberi prima. Tuttavia, in presenza di eccezionali motivi di urgenza, che non consentono di attendere neppure la celebrazione dell'udienza nel contraddittorio tra le parti, su istanza del contribuente, il Presidente può emettere il provvedimento inaudita altera parte.

Formula

CORTE DI GIUSTIZIA TRIBUTARIA DI PRIMO GRADO DI ... 1

 

RICORSO CON ISTANZA DI SOSPENSIONE E RICHIESTA DI FISSAZIONE DI PUBBLICA UDIENZA

PER

... ,in persona del legale rappresentante pro tempore, ... (nato/a a ... , il ... / ... / ... , C.F.: ... , residente in ... ( ... ), Via ... - CAP: ... ), con sede legale in ... , Via ... (CAP: ... ), Capitale Sociale Euro ... interamente versato, Codice Fiscale e numero di iscrizione al Registro Imprese di ... : ... e P.IVA: ... , numero REA: ... - 2 ...

- ricorrente –

CONTRO

AGENZIA DELLE ENTRATE RISCOSSIONE ... , in persona ... , con sede in ... , Via ... , n. ... -

- resistente –

AVVERSO

L'atto di ... 3 n. ... notificato in data ... , emesso da ... 4 , relativo al periodo di imposta ... per un ammontare complessivo pari ad Euro ... , comprensivo di interessi pari ad € ... e sanzioni pari ad € ... (All.to n. 1 presente atto)

PREMESSO CHE

In data ... l'Ente Creditore ... notificava l'atto in oggetto relativo al periodo di imposta ... per un ammontare complessivo pari ad Euro ... comprensivo di interessi pari ad € ... e sanzioni pari ad € ...

A fondamento della richiesta ... 5

Tutto ciò premesso, l'odierna ricorrente in persona del suo legale rappresentante pro tempore ... , così come in epigrafe rappresentata, difesa e domiciliata deposita le seguenti memorie difensive in opposizione al suddetto atto di ... e contestuale irrogazione di sanzione per i seguenti motivi:

DIRITTO

1. ...

2. ... ;

3. ... 6 ;

CHIEDE CHE

Codesta On. Corte di giustizia tributaria di primo grado, in accoglimento del presente ricorso e previa sospensione dell'efficacia esecutiva dell'atto impugnato per cui è causa:

- in via principale accolga il presente ricorso dichiarando la nullità e/o annullabilità dell'atto impugnato, per i motivi sopra esposti;

- in via subordinata accolga la richiesta di riduzione del credito azionato per come, nel corpo dell'atto, illustrato.

Ai sensi dell'art. 10 comma 6 del d.P.R. 115 del 2002 si dichiara che il valore della presente causa è stabilito in € ... e che dunque viene versato un contributo unificato di importo pari ad € ... 7 .

Con vittoria di spese.

ISTANZA SOSPENSIVA

L'odierna ricorrente intende, con il presente atto, chiedere, inoltre, che venga disposta dall'Ill.mo Presidente della Corte adita la sospensione dell'esecutività dell'atto di ... , oggetto di impugnazione, inaudita altera parte, considerata l'esistenza di eccezionali motivi di urgenza che non consentono di attendere, per la concessione della misura la trattazione del fascicolo nella prima camera di consiglio utile 8 .

Invero, quanto al periculum in mora, ... 9 .

Indubbio è anche il fumus bonis juris a fondamento dell'istanza ...

ISTANZA DI DISCUSSIONE IN PUBBLICA UDIENZA

Si chiede, ai sensi e per gli effetti dell'art. 33, comma 1, D. Lgs. n. 546/1992, che il ricorso venga discusso, quanto al merito, in pubblica udienza, previa fissazione, a seguito della concessione del provvedimento inaudita altera parte, della trattazione sull'istanza di sospensione nella prima camera di consiglio utile.

Con ogni più ampia riserva di ulteriormente produrre e di depositare memorie nei modi e nei termini previsti dalla legge anche in base al comportamento processuale delle controparti.

Con osservanza.

Si deposita:

1. Atto di ... opposto.

Luogo e data ...

Firma Avv. ...

PROCURA 10

Il sig ... , nomina proprio procuratore alle liti l'Avv. ... , e per l'effetto, lo autorizza a rappresentarlo e difenderlo nel giudizio, conferendo allo stesso ogni più ampia facoltà di legge, ed eleggendo domicilio presso lo studio del predetto legale in ... , via ...

Luogo e data ...

Firma del mandante

...

Autentica della Firma

...

[1]  La competenza per territorio delle Corti di giustizia tributaria di primo e secondo grado deve essere determinata avendo riguardo al disposto dell'art. 4 del d.lgs. n. 546 del 1992, come modificato dell'art. 9, comma 1, lett. b, del d. lgs. n. 156/2015. Più in particolare, la competenza per territorio deve essere individuata secondo i seguenti criteri: a) per le controversie proposte nei confronti degli enti impositori, degli agenti della riscossione e dei soggetti iscritti all'albo di cui all'art. 53 del D.lgs. n° 446/97, sono competenti le Corti di giustizia tributaria di primo e secondo grado nella cui circoscrizione i primi hanno la sede; b) per le controversie proposte nei confronti di articolazioni dell'Agenzia delle Entrate, con competenza su tutto o parte del territorio nazionale, sono competenti le Corti di giustizia tributaria di primo e secondo grado nella cui circoscrizione hanno sede, non le articolazione medesime, ma l'ufficio al quale spettano le attribuzioni sul rapporto controverso.

[2] 2. Nell'ipotesi nella quale, invece, il contribuente che propone ricorso è una persona fisica, l'intestazione è così formulata: “il/la Sig./Sig.ra ... nato/a a ... , il ... / ... / ... , C.F.: ... , residente in ... ( ... ), Via ... - CAP: ... ), rappresentato/a e difeso/a nel presente giudizio, in virtù di procura alle liti in calce/a margine del presente atto, dall'Avv. ... (C.F.: ... ) presso il cui studio in ... , Via ... n. ... (CAP: ... ) è elettivamente domiciliato/a; il/la quale inoltre dichiara insieme al suo difensore di voler ricevere le comunicazioni e le notifiche e gli avvisi relativi alla presente procedura a mezzo fax al seguente n. ... , oppure a mezzo posta elettronica certificata al seguente indirizzo: ... ”.

[3] 3. Occorre specificare la tipologia di atto dell'Amministrazione finanziaria oggetto di contestazione. Sono impugnabili esclusivamente gli atti, rientranti nella giurisdizione tributaria i cui limiti sono tracciati secondo i criteri di cui all'art. 2 del d.lgs. n. 546 del 1992, di cui all'art. 19 dello stesso decreto. Tuttavia a riguardo va considerato che, in accordo con un orientamento ormai consolidato della Suprema Corte, l'elencazione degli atti impugnabili contenuta nell' art. 19 del d.lgs. n. 546/1992 ha natura tassativa, ma non preclude la facoltà di impugnare anche altri atti, ove con gli stessi l'Amministrazione porti a conoscenza del contribuente una ben individuata pretesa tributaria (Cass.n. 3775/2018).

[4] 4. Indicare l'ufficio che ha emesso l'atto impugnato.

[5] 5. In questa prima parte del ricorso è opportuno ripercorrere le conclusioni dell'ente creditore e le richieste formulate dallo stesso.

[6] 6. E' opportuno indicare partitamente i motivi di ricorso, partendo da quelli pregiudiziali di rito sino a quelli di merito.

[7] 7. Per la determinazione del contributo unificato tributario si deve prendere in considerazione la somma del tributo portato dall'atto impugnato, al netto delle eventuali sanzioni e/o interessi. Nel caso di atto relativo alle sole sanzioni pecuniarie, il contributo unificato andrà calcolato sulla base del valore delle stesse.

[8] 8. Infatti, ai sensi dell'art. 47, comma 3, del d.lgs. n. 546/1992, in caso di eccezionale urgenza il presidente, previa delibazione del merito, può disporre con decreto motivato la provvisoria sospensione dell'esecuzione fino alla pronuncia del collegio.

[9] 9. E' necessario indicare i motivi di urgenza, di carattere eccezionale, che giustificano la richiesta concessione del provvedimento di sospensione dell'atto impugnato inaudita altera parte e che sono di solito costituite dall'imminenza del periculum in mora (cd. periculum al quadrato), incompatibile con la possibilità di attendere il tempo necessario per la discussione all'udienza, anche ai soli fini cautelari.

[10] 10. L'incarico deve essere conferito: con atto pubblico o scrittura privata autenticata; in calce o a margine di un atto nel processo, con certificazione dello stesso incaricato dell'autografia della sottoscrizione; oralmente in udienza pubblica, dandone atto nel verbale.

COMMENTO

L'art. 47 del d. lgs. n. 546 del 1992 ha introdotto nel processo tributario la facoltà per il ricorrente di chiedere alla Corte di giustizia tributaria di primo grado la sospensione dell'esecuzione dell'atto impugnato, con istanza inserita nel ricorso o formulata con atto separato, debitamente notificato alle altre parti e depositato in segreteria.

In precedenza tale tutela non era concessa, né era ritenuta surrogabile dall'esercizio del potere generale di cautela ex art. 700 c.p.c. da parte del giudice ordinario (cfr. Cass., S.U., n. 11717/1993).

Considerati gli effetti del provvedimento richiesto, l'istanza deve avere ad oggetto un atto avente efficacia esecutiva (e non, ad esempio, meramente costitutiva) nei confronti del contribuente.

La motivazione deve esplicitare le ragioni di fatto e gli elementi di diritto a sostegno della necessità di scongiurare il grave e irreparabile danno che potrebbe derivare dall'immediata esecuzione dell'atto impugnato (periculum in mora), ed una prognosi favorevole dell'esito dell'impugnativa (fumus boni iuris), in ragione della natura sostanzialmente cautelare del provvedimento richiesto.

Dopo la presentazione dell'istanza, il presidente della sezione provvederà con decreto alla fissazione dell'udienza per la trattazione nella prima camera di consiglio utile, disponendone la comunicazione alle parti almeno dieci giorni prima.

La Corte, sentite le parti in camera di consiglio e delibato il merito, si pronuncia nel termine di centottanta giorni, salvo nei casi di eccezionale urgenza in cui il presidente della sezione, delibato il merito, dispone con decreto motivato la provvisoria sospensione fino alla pronuncia del Collegio.

Occorre considerare che, tuttavia, in accordo con la giurisprudenza della S.C., non viola il diritto di difesa del contribuente il giudice che, senza ritardo, decida il merito della causa senza pronunciarsi sull'istanza di sospensione dell'atto impugnato, in quanto l'art. 47, comma 7, del d. lgs. 31 dicembre 1992, n. 546 prevede che "gli effetti della sospensione cessano alla data di pubblicazione della sentenza di primo grado", sicché non è ipotizzabile alcun pregiudizio per la mancata decisione sull'istanza cautelare che, pur se favorevole, sarebbe comunque travolta dalla decisione di merito (Cass. n. 8510/2010).

La sospensione, ove concessa, può essere totale o parziale e in alcuni subordinata alla prestazione di idonea garanzia (ad esempio, cauzione o fideiussione bancaria o assicurativa).

Ai sensi dell'art. 47, comma 4, d.lgs. n. 546 del 1992, non è impugnabile l'ordinanza mediante la quale il Collegio giudicante si pronuncia sulla sospensione dell'atto impugnato: pertanto il ricorso in appello è inammissibile (C.t.r. Brescia, Lombardia, sez. LXV, 4 aprile 2013, n. 49, in Massimario delle Corti di giustizia tributaria di primo e secondo grado della Lombardia 2014, 1, 326).

Dall'emanazione del provvedimento cautelare, la trattazione della controversia deve avvenire non oltre novanta giorni, e i suoi effetti cessano dalla data della pubblicazione della sentenza di primo grado.

Previa istanza motivata di parte, è altresì ammessa la revoca o la modifica del provvedimento cautelare concesso.

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