Istanza di differimento dell'udienza

Rosaria Giordano

Inquadramento

Ai sensi dell'art. 34 del d.lgs. n. 546/1992 la Corte di giustizia tributaria può disporre il differimento della discussione ad udienza fissata, su istanza della parte interessata, quando la difesa dello stesso è resa particolarmente difficile a causa dei documenti prodotti o delle questioni sollevate dalle altre parti. La difficoltà deve essere di carattere oggettivo. Il provvedimento di differimento deve essere comunicato alle parti non presenti non oltre trenta giorni liberi prima dell'udienza.

Formula

PRESIDENTE DELLA CORTE DI GIUSTIZIA TRIBUTARIA DI PRIMO GRADO DI .... SEZIONE ....

ISTANZA DI DIFFERIMENTO DELL'UDIENZA

Controversia iscritta a R.G. n. .... fissata per la discussione alla pubblica udienza del .....

Nell'interesse e per conto del proprio assistito, Sig. ...., il sottoscritto ha proposto ricorso avverso l'atto ....;

il ricorso è stato notificato il .... e il ricorrente si è costituito ritualmente in giudizio depositando la copia notificata e il proprio fascicolo in data ....;

Il Sig. Presidente della sezione ha fissato per la trattazione/discussione in pubblica udienza della controversia il giorno .... con provvedimento in data .... comunicato alla parte il ....;

L'esercizio del diritto di difesa è però impedito da gravi motivi, in quanto .....

....

Pertanto il sottoscritto chiede rispettosamente alla S.V. di provvedere al rinvio della trattazione/ della udienza di discussione della controversia

....

.....

Luogo e data ....

Firma Difensore) ....

Commento

Ai sensi dell'art. 34 del d.lgs. n. 546/1992 la Corte di giustizia tributaria può disporre il differimento della discussione a udienza fissata, su istanza della parte interessata, quando la difesa dello stesso è resa particolarmente difficile a causa dei documenti prodotti o delle questioni sollevate dalle altre parti.

L'istanza può essere formulata sia prima dell'udienza, come nell'esemplificazione proposta, che nell'ambito della stessa, in sede di richieste preliminari.

La difficoltà deve essere oggettivamente valutata in relazione alla natura della controversia (ad esempio, per contrasti giurisprudenziali e nuove normative) e senza riguardo a circostanze attinenti le qualità soggettive delle parti.

L'eventuale differimento va comunicato, a cura della segreteria, non oltre trenta giorni liberi prima dell'udienza, a norma dell'art. 32 dello stesso d.lgs. n. 546/1992.

Tale adempimento può essere evitato solo nel caso in cui le parti costitute siano tutte presenti.

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