Atto di riassunzione del procedimento dinanzi alla Corte di giustizia tributaria competenteInquadramentoIl giudizio tributario che si conclude con sentenza che dichiara la propria incompetenza deve essere riassunto davanti alla Corte di giustizia tributaria dichiarata competente entro il termine fissato nella sentenza medesima o, in mancanza, entro quello di sei mesi dalla comunicazione della sentenza. FormulaCORTE DI GIUSTIZIA TRIBUTARIA DI PRIMO GRADO DI ... RICORSO IN RIASSUNZIONE AI SENSI DELL'ART. 5, COMMA 5, D.LGS. N. 546/1992 Nell'interesse di ... nato a ... il ... C.F. ... residente in ... alla via ... n. ... , CAP ... (oppure: della società ... con sede in ... , via ... , P.IVA o C.F. ... in persona del legale rappresentante protempore), rappresentat. e difes., in virtù di procura a margine /in calce e su foglio separato al presente atto, dall'Avv./Dott.Comm./altro ... , C.F. ... , con il quale elettivamente domicilia presso il suo studio in ... alla Via ... n. ... PREMESSO CHE il suddetto contribuente ha proposto ricorso alla CTP di ... , iscritto al n. ... RGR avverso l'atto ... n. emesso da ... e notificatogli in data ... . Si riporta di seguito il ricorso suddetto “ ... ” Con sentenza n. ... emessa in data ... la CTPrimo grado di ... ha dichiarato la propria incompetenza per territorio a favore della CTPrimo grado di ... ritenuta competente per territorio; Con la sentenza è stato assegnato alle parti termine di gg. ... per la riassunzione del giudizio davanti alla suddetta CTPrimo grado di ... ritenuta competente Con il presente atto l'istante intende riassumere, come in effetti riassume, il giudizio sopra indicato, che intende proseguire, riportandosi a tutte le domande, eccezioni e deduzioni già formulate in precedenza. Pertanto il difensore si riporta ai motivi già indicati in ricorso ed insiste per l'accoglimento della domanda. Luogo e data ... Firma Difensore ... CommentoL'art. 5 del d.lgs. n. 546/1992 detta le regole in materia di incompetenza. La norma prevede che l'incompetenza per territorio può essere eccepita dalla parte ovvero rilevata anche d'ufficio, però soltanto nel grado al quale il vizio si riferisce. In deroga a quanto previsto dal c.p.c., il quarto comma dispone che non si applicano le disposizioni sui regolamenti di competenza. Consegue che la sentenza della Corte di giustizia tributaria che dichiara la propria incompetenza rende incontestabile l'incompetenza dichiarata e la competenza della Corte di giustizia tributaria in essa indicata, se il processo viene riassunto entro i termini previsti dal quinto comma dell'art. 5. La sentenza che decide sulla competenza ben può essere impugnata con l'appello; in tal caso la Corte di Giustizia Tributaria di Secondo Grado rimette (tra gli altri casi) la causa alla Corte di Giustizia Tributaria di Primo Grado che ha emesso la sentenza impugnata quando dichiara la competenza declinata dal primo giudice (art. 59, lett. a, d.lgs. n. 546/1992). L'art. 4 del d.lgs. n. 546/1992 al primo comma regola la competenza per territorio in primo grado, che è inderogabile, e dispone che le commissioni tributarie provinciali sono competenti per le controversie proposte nei confronti degli enti impositori, degli agenti della riscossione e dei soggetti iscritti all'albo di cui all'art. 53 del d.lgs. n. 446/1997, che hanno sede nella loro circoscrizione. Se la controversia è proposta nei confronti di articolazioni dell'Agenzia delle Entrate, con competenza su tutto o parte del territorio nazionale, individuate con il regolamento di amministrazione di cui all'art. 71 del d.lgs. n. 300/1999, è competente la Corte di giustizia tributaria di primo grado nella cui circoscrizione ha sede l'ufficio al quale spettano le attribuzioni sul rapporto controverso. Il secondo comma sancisce che le commissioni tributarie regionali sono competenti per le impugnazioni avverso le decisioni delle commissioni tributarie provinciali, che hanno sede nella loro circoscrizione. Consegue che nel processo tributario assume rilievo soltanto la competenza per territorio, che è inderogabile; come tale può essere eccepita dalle parti oppure può essere rileva ta d'ufficio; non hanno invece rilevanza alcuna i criteri della materia o del valore della lite. Inoltre deve essere rispettata la competenza c.d. funzionale o per gradi, che prevede la competenza delle Corte di Giustizia Tributaria di Primo Grado per tutti i giudizi di primo grado e quella delle Corte di Giustizia Tributaria di Secondo Grado per i giudizi di impugnazione delle sentenze delle Corte di Giustizia Tributaria di Primo Grado, oltre alla competenza di legittimità della Corte di Cassazione. L a mancata proposizione dell'appello e la mancata riassunzione del processo innanzi al giudice ritenuto competente dalla Corte di giustizia tributaria adita, ha comportato l'estinzione del processo, con l'effetto che, ai sensi dell'articolo 45, comma 3, d.lgs. n. 546 /1992 , il processo si estingue e rende inefficaci gli atti processuali compiuti, ma non travolge anche l'atto impositivo tributario in quanto esso non è un atto del processo ( Cass. n. 23125/2013 ). |