Atto di costituzione nel giudizio di riassunzione dopo la pronuncia di incompetenzaInquadramentoIl giudizio tributario che si conclude con sentenza che dichiara la propria incompetenza deve essere riassunto davanti alla Corte di giustizia tributaria dichiarata competente entro il termine fissato nella sentenza medesima o, in mancanza, entro quello di sei mesi dalla comunicazione della sentenza. FormulaCORTE DI GIUSTIZIA TRIBUTARIA DI PRIMO GRADO DI ... Sezione n. ... R.G.R. n. ... CONTRODEDUZIONI L'Ente resistente ... (Agenzia Entrate, Agenzia Entrate Riscossione, Regione/Provincia/Comune) in persona di ... nato a ... il ... C.F. ... nella sua qualità di rappresentante legale dell'Ente, (oppure nel caso in cui la difesa è attribuita al funzionario: rappresentato per delega in calce a questo ricorso dal Dott. ... nato a ... il ... – in qualità di ... ). PREMESSO CHE - in data ... all'Ente è stato notificato da ... il ricorso avverso l'atto ... , avente ad oggetto: ... ; - con sentenza n. ... emessa in data ... la CTP di ... ha dichiarato la propria incompetenza per territorio a favore della CTP di ... ; - con la sentenza è stato assegnato alle parti termine di gg. ... per la riassunzione del giudizio davanti alla suddetta CTP di ... - il contribuente ha riassunto il giudizio con atto notificato a questo ente il ... SI COSTITUISCE IN GIUDIZIO contro ... elettivamente domiciliato presso lo studio ... che lo rappresenta e difende Questo ente si riporta a tutte le domande, eccezioni e deduzioni già formulate in precedenza e ribadisce i motivi già indicati nelle precedenti controdeduzioni. Insiste per l'inammissibilità/ il rigetto del ricorso per ile seguenti ragioni: 1) ... 2) ... 3) ... Le spese di lite relative alla presente fase processuale vanno poste a carico del ricorrente ed a favore di questo Ente resistente. CHIEDE che codesta Corte di giustizia tributaria di primo grado voglia: a) dichiarare inammissibile/ rigettare il ricorso proposto da ... per i motivi esposti b) condannare il ricorrente al pagamento delle spese di lite a favore di questo Ente Si allega: 1) ... Luogo e data ... Firma ... CommentoL'art. 5 del d.lgs. n. 546/1992 detta le regole in materia di incompetenza. La norma prevede che l'incompetenza per territorio può essere eccepita dalla parte ovvero rilevata anche d'ufficio, però soltanto nel grado al quale il vizio si riferisce. In deroga a quanto previsto dal c.p.c., il quarto comma dispone che non si applicano le disposizioni sui regolamenti di competenza. Consegue che la sentenza della Corte di giustizia tributariache dichiara la propria incompetenza rende incontestabile l'incompetenza dichiarata e la competenza della Corte di giustizia tributaria in essa indicata, se il processo viene riassunto entro i termini previsti dal quinto comma dell'art. 5. La sentenza che decide sulla competenza ben può essere impugnata con l'appello; in tal caso la Corte di Giustizia Tributaria di Secondo Grado rimette (tra gli altri casi) la causa alla Corte di Giustizia Tributaria di Primo Grado che ha emesso la sentenza impugnata quando dichiara la competenza declinata dal primo giudice (art. 59, lett. a, d.lgs. n. 546/1992). L'art. 4 del d.lgs. n. 546/1992 al primo comma regola la competenza per territorio in primo grado, che è inderogabile, e dispone che le commissioni tributarie provinciali sono competenti per le controversie proposte nei confronti degli enti impositori, degli agenti della riscossione e dei soggetti iscritti all'albo di cui all'art. 53 del d.lgs. n. 446/1997, che hanno sede nella loro circoscrizione. Se la controversia è proposta nei confronti di articolazioni dell'Agenzia delle Entrate, con competenza su tutto o parte del territorio nazionale, individuate con il regolamento di amministrazione di cui all'art. 71 del d.lgs. n. 300/1999, è competente la Corte di giustizia tributaria di primo grado nella cui circoscrizione ha sede l'ufficio al quale spettano le attribuzioni sul rapporto controverso. Il secondo comma sancisce che le commissioni tributarie regionali sono competenti per le impugnazioni avverso le decisioni delle commissioni tributarie provinciali, che hanno sede nella loro circoscrizione. Consegue che nel processo tributario assume rilievo soltanto la competenza per territorio, che è inderogabile; come tale può essere eccepita dalle parti oppure può essere rilevata d'ufficio; non hanno invece rilevanza alcuna i criteri della materia o del valore della lite. Inoltre deve essere rispettata la competenza c.d. funzionale o per gradi, che prevede la competenza delle Corte di Giustizia Tributaria di Primo Grado per tutti i giudizi di primo grado e quella delle Corte di Giustizia Tributaria di Secondo Grado per i giudizi di impugnazione delle sentenze delle Corte di Giustizia Tributaria di Primo Grado, oltre alla competenza di legittimità della Corte di Cassazione. La mancata proposizione dell'appello e la mancata riassunzione del processo innanzi al giudice ritenuto competente dalla Corte di giustizia tributaria adita, ha comportato l'estinzione del processo, con l'effetto che, ai sensi dell'articolo 45, comma 3, d.lgs. n. 546/1992, il processo si estingue e rende inefficaci gli atti processuali compiuti, ma non travolge anche l'atto impositivo tributario in quanto esso non è un atto del processo (Cass. n. 23125/2013) |