Atto di messa in mora

Domenico Pagliuca

Inquadramento

A seguito della novella di cui al d. Lgs. n. 156/2015 operata sul d. lgs. n. 546/1992 è stato modificato il regime dell'ottemperanza alle pronunce del giudice tributario. E' stato introdotto il principio della generale esecutività delle sentenze del giudice tributario. Non è, quindi, più necessario attendere il passaggio in giudicato delle sentenze per procedere con l'ottemperanza avverso le sentenze del giudice tributario e il giudizio può essere esperito anche avverso le sentenze di primo grado che siano state impugnate. n materia di giudizio di ottemperanza nel processo tributario. La  provvisoria esecutività delle sentenze di condanna al pagamento di somme in favore del contribuente, ha natura immediatamente precettiva, senza che assuma rilevanza a tal fine la mancata emanazione del d.m. n. 22 del 2017 alla cui adozione l'art. 12 del d.lgs. n. 156 del 2015 subordinava l'entrata in vigore della modifica apportata al detto art. 69 con prestazione di idonea garanzia (Cass. Sez. VI, n. 11135/2019; Cass. Sez. VI, n. 28847/2020).

Il legislatore ha, poi, modificato il presupposto per la adizione del procedimento di ottemperanza, costituito dall'atto di messa in mora nei confronti dell'Amministrazione finanziaria. L'art. 69, comma 4, d. Lgs. n. 546/1992 prevede che il pagamento di quanto spettante al contribuente (in caso di domande di rimborso o di esecuzione della sentenza di primo grado) deve essere eseguito entro novanta giorni dalla notificazione della sentenza. L'art. 70, comma 2, d. lgs. n. 546/1992 prevede che, dopo il decorso del termine per adempiere, può essere proposto ricorso per ottemperanza. Questo significa che, dopo il decorso di novanta giorni dalla notificazione della sentenza, non è necessaria, quale condizione di procedibilità, la messa in mora e il contribuente può proporre di diritto ricorso per ottemperanza senza procedere alla formale costituzione in mora (Cass. Sez. V, n. 11286/2022). Con la notificazione della sentenza si beneficia, inoltre, della riduzione dei termini ad impugnare (termine breve).

E', comunque, stata conservata la possibilità per il contribuente di procedere a una formale messa in mora dell'Amministrazione, che rimane, peraltro, quale termine acceleratorio degli obblighi ad essa imposti dalla legge. L'Amministrazione finanziaria può, difatti, essere messa in mora per atto notificato dall'Ufficiale giudiziario e viene costituita in mora per il decorso del termine di trenta giorni dalla notificazione dell'intimazione. Una volta decorso tale termine (minore dei novanta giorni), è possibile ugualmente procedere con il giudizio di ottemperanza. In questo caso, non essendo stata notificata la sentenza impugnata, non si beneficia (in danno per la controparte e per lo stesso contribuente che risulti soccombente per altre statuizioni della sentenza impugnata) della riduzione dei termini ad impugnare.

Formula

Al Presidente della

Corte di giustizia tributaria di primo grado di .... - Sez. ....

All'Agenzia delle Entrate Riscossione

Via ...., ....

ATTO DI MESSA IN MORA

EX ART. 70, COMMA 2 D.LGS. N. 546/1992

Il Sig. ...., nato a .... ( ....) il ...., C.F. ...., residente in .... ( ....), alla via ...., n. ...., elettivamente domiciliato in .... ( ....), alla via ...., n. ...., presso lo studio dell'Avv. ...., che lo rappresenta e difende in virtù di procura speciale ad litem posta in calce al presente atto,

PREMESSO

– che la Corte di giustizia tributaria di primo grad di .... - Sezione n. ...., con sentenza n. ...., pronunciata il .... e depositata in segreteria il ...., accoglieva il ricorso proposto dal Sig. ...., con conseguente annullamento dell'atto impugnato (comunicazione di iscrizione di ipoteca documento n. ....), e ordinava al sig. Dirigente dell'Agenzia delle Entrate di .... - Sez. Territorio di cancellare l'iscrizione ipotecaria n. .... R.G. e .... R.P. a favore di “Agenzia delle Entrate Riscossione” del ....;

– che, con la sentenza di cui al precedente paragrafo 1, la Corte di giustizia tributaria di primo grad di .... condannava, altresì, la resistente a rimborsare al ricorrente le spese di lite, liquidate in € ....;

– che la predetta sentenza è passata in giudicato per omessa impugnazione;

– che l'Agenzia delle Entrate - Riscossione non ha provveduto, ad oggi, alla cancellazione dell'iscrizione ipotecaria né al rimborso delle spese di lite.

Tanto premesso, il Sig. ...., come in epigrafe domiciliato, rappresentato e difeso, intende attivare, per l'adempimento, la procedura di cui all'art. 70 d.lgs. n. 546/1992, e a tal fine

DIFFIDA E METTE IN MORA

l'Agenzia delle Entrate - Riscossione, con sede legale in .... ( ....), alla via ...., n. ...., in persona del legale rappresentante pro-tempore, affinché voglia disporre, entro e non oltre trenta giorni dal ricevimento della presente, la cancellazione dell'iscrizione ipotecaria n. .... R.G. e .... R.P., ed il pagamento delle spese processuali, e ciò in virtù della sentenza richiamata in premessa, con l'avviso che, nel caso di mancata ottemperanza entro i termini prescritti, darà seguito alla procedura di cui all'art. 70 del d.lgs. n. 546/1992.

Luogo e data ....

Firma Ricorrente ....

Firma Difensore ....

PROCURA

Il Sig. ...., nato a .... ( ....) il ...., C.F. ...., residente in .... ( ....), alla via ...., n. ...., elettivamente domiciliato in .... ( ....), alla via ...., n. ...., delega a rappresentarlo e difenderlo in ogni fase e grado della procedura di cui al presente atto l'Avv. ...., conferendogli ogni e più ampia facoltà di legge, ed elegge domicilio presso il proprio studio sito in .... ( ....), alla via ...., n. .....

Dichiara, inoltre, di aver ricevuto tutte le informazioni previste dagli artt. 7 e 13 del d.lgs. n. 196/2003, nonché dal Regolamento (UE) 2016/679 del Parlamento Europeo e del Consiglio del 27 aprile 2016, e presta il proprio consenso al trattamento dei dati personali per l'espletamento del mandato conferito.

Luogo e data ....

Firma Mandante ....

Autentica della firma ....

Commento

Il ricorso per il giudizio di ottemperanza è proponibile nei confronti dell'ente impositore, nei confronti dell'agente della riscossione e dei soggetti iscritti nell'albo di cui all'art. 53 d.lgs. n. 446/1997, attesa la natura pubblica dei predetti e dell'attività da essi espletata, ma solo dopo che sia scaduto il termine ad essi imposto per l'adempimento degli obblighi, ovvero il termine di giorni 90 dalla notificazione della sentenza per la restituzione del tributo corrisposto in eccedenza (art. 68, comma 2 d.lgs. n. 546/1992) o dalla notificazione della sentenza di condanna o dalla presentazione della garanzia se dovuta (ex art. 69, comma 4 d.lgs. n. 546/1992).

In tutti gli altri casi, diversi da quelli testé indicati, ovvero in caso di non previsione di un termine per l'adempimento, prima di proporre il ricorso per l'ottemperanza è necessario notificare un atto di messa in mora a mezzo ufficiale giudiziario.

Attesa la natura sostanziale e non processuale dell'atto di messa in mora esso deve essere sottoscritto personalmente dal contribuente.

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