Opposizione all'intervento di altro creditore

Domenico Pagliuca

Inquadramento

Il debitore esecutato, nell'ambito di una procedura di espropriazione forzata, può proporre opposizione all'intervento spiegato da altro creditore.

Formula

TRIBUNALE CIVILE DI .... SEZIONE .... - G.E. DOTT. .... R.G.E. N. .... / ....

RICORSO PER OPPOSIZIONE ALL'INTERVENTO

Il Sig. ...., nato a .... ( ....) il ...., C.F. ...., residente in .... ( ....), alla via ...., ...., ed elettivamente domiciliato in .... ( ....), alla via ...., ...., presso lo studio dell'Avv. .... (C.F. ....), che lo rappresenta e difende, giusta procura speciale in allegato al presente atto ai sensi degli artt. 83, comma 3 c.p.c. e 10 d.P.R. n. 123/2001,

PREMESSO

1. che la società .... ha eseguito, in data ...., in suo danno, un pignoramento mobiliare, per il mancato pagamento del debito risultante dal seguente titolo esecutivo n. ....;

2. che la procedura esecutiva è stata iscritta al n. .... R.G.E.;

3. che nella procedura esecutiva è intervenuta l'Agenzia delle Entrate Riscossione per l'importo di Euro, portato dalla cartella di pagamento n. ....;

RILEVATO

che l'intervento dell'Agenzia delle Entrate Riscossione è illegittimo essendo stato spiegato sulla base di tributi dichiarati prescritti dalla Corte di giustizia tributaria di primo grado di ....;

CONSIDERATO

che l'esponente, con il presente atto, intende opporsi al predetto intervento;

tanto premesso, rilevato e considerato,

CHIEDE

che il giudice dell'esecuzione:

– dichiari nullo o comunque privo di effetti l'intervento spiegato nella procedura esecutiva dall'Agenzia delle Entrate Riscossione;

– condanni la parte opposta al pagamento delle spese processuali.

Il difensore dichiara di voler ricevere le comunicazioni inerenti il procedimento presso il proprio numero d fax ( ....) o indirizzo di posta elettronica certificata ( ....).

Luogo e data ....

Firma Difensore ....

PROCURA

Il Sig. ...., nato a .... ( ....) il ...., C.F. ...., residente in .... ( ....), alla via ...., ...., delega a rappresentarlo e a difenderlo – nel giudizio di opposizione all'intervento spiegato dall'Agenzia delle Entrate Riscossione nell'ambito della procedura esecutiva mobiliare n. ...., pendente dinanzi al Tribunale di ...., in ogni fase e grado della relativa procedura – l'avvocato ...., conferendogli ogni e più ampia facoltà di legge, ed elegge domicilio presso il proprio studio sito in .... ( ....), alla via ...., n. .....

Dichiara, inoltre, di aver ricevuto tutte le informazioni previste dagli artt. 7 e 13 del d.lgs. n. 196/2003, nonché dal Regolamento (UE) 2016/679 del Parlamento Europeo e del Consiglio del 27 aprile 2016, e presta il proprio consenso al trattamento dei dati personali per l'espletamento del mandato conferito.

Luogo e data ....

Firma Mandante ....

Autentica della Firma ....

Commento

Seguendo le orme della dottrina più recente si può però affermare che le forme proprie dell'opposizione all'esecuzione sono necessarie solo laddove il debitore intenda censurare l'intervento spiegato da altro creditore munito di titolo esecutivo. A tal riguardo, si precisa, altresì, che la previsione del rimedio dell'opposizione distributiva, di cui all'art. 512 c.p.c., non esclude che quando la contestazione sia mossa dal debitore esecutato ed investa l'esistenza o l'ammontare anche solo del credito di un creditore intervenuto di cui possa presumersi l'ammissione alla partecipazione alla distribuzione, quegli possa tutelarsi anche in tempo precedente a quest'ultima e pure con lo strumento dell'opposizione all'esecuzione, di cui all'art. 615 c.p.c., comma 2, entro ovviamente i limi temporali attualmente previsti, sussistendo il suo interesse a contestare l'an od il quantum di uno o più tra detti crediti.

Nei confronti dei creditori privi di titolo esecutivo (cosiddetti creditori non titolati), invece, la tutela del debitore rimane affidata al rimedio stabilito dall'art. 512 c.p.c. Ciò in quanto il creditore privo di titolo è sfornito del potere di porre in essere atti di impulso, vantando solo il diritto all'accantonamento delle somme.

L'opposizione all'esecuzione ai sensi dell'art. 615 c.p.c. è, più precisamente, inammissibile qualora il debitore esecutato intenda contestare la sussistenza o l'ammontare del credito azionato mediante un intervento non titolato.

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