Memoria di costituzione nell'opposizione contro l'ordinanza di vendita

Domenico Pagliuca

Inquadramento

L'opposizione contro l'ordinanza di vendita costituisce una ipotesi di opposizione agli atti esecutivi "successiva". Il creditore, e quindi eventualmente il soggetto che procede alla riscossione coattiva dei tributi, utilizza, per difendersi in sede di opposizione agli atti esecutivi, la memoria di costituzione.

Formula

TRIBUNALE ORDINARIO DI ...

G.E. Dott. ... - RGE ... / ...

Memoria di costituzione

PARAGRAFOALCENTROPer

l'Agenzia delle Entrate Riscossione, con sede in ... ( ... ), alla via ... , ... , cod. fisc. ... , in persona del Direttore pro tempore, Sig. ... , elettivamente domiciliata in ... . ( ... ), alla via ... , ... , presso lo studio dell'Avv. ... , che la rappresenta e difende in virtù di procura speciale posta in calce al presente atto,

-opposta-

CONTRO

il Sig. ... , nato a ... ( ... ) il ... , C.F. ... , residente in ... ( ... ), alla via ... , ... , ed elettivamente domiciliato in ... , alla via ... , ... , presso lo studio dell'Avv. ... , che lo rappresenta e difende.

-opponente-

FATTO

L'esponente attivava, nei confronti del Sig. ... ., in considerazione del mancato pagamento dell'importo di € ... ., portato dalla cartella di pagamento n. ... , una procedura di espropriazione forzata immobiliare.

La procedura esecutiva veniva iscritta al n. ... R.G.E.

In data ... l'On. Giudice dell'Esecuzione pronunciava ordinanza di vendita.

Il Sig. ... , quale debitore esecutato, ha proposto, con ricorso depositato il ... , opposizione, ai sensi dell'art. 617, comma 2 c.p.c., avverso la predetta ordinanza di vendita, asserendo:

a) che l'ordinanza di vendita è illegittima in considerazione della omessa comunicazione ad esso debitore esecutato del decreto con il quale il giudice dell'esecuzione ha fissato l'udienza per l'autorizzazione alla vendita;

b) che la omessa comunicazione del decreto di cui al precedente paragrafo a) ha determinato i seguenti vizi del procedimento ... ;

L'opponente, dunque, con il ricorso citato ha chiesto:

- in via preliminare, la sospensione, con decreto reso inaudita altera parte, o, comunque, con ordinanza, dell'efficacia esecutiva del provvedimento impugnato;

- nel merito, accertare e dichiarare la illegittimità dell'atto impugnato, con conseguente revoca dello stesso e adozione di tutti i provvedimenti consequenziali;

- condannare l'opposta al pagamento delle spese processuali.

Pertanto, con il presente atto, l'Agenzia delle Entrate Riscossione, come in epigrafe rappresentata, domiciliata e difesa, intende rappresentare la totale infondatezza della spiegata opposizione poiché ... .

Tanto ritenuto,

CHIEDE

all'Ill.mo Giudice adito di dichiarare l'inammissibilità e l'infondatezza dell'opposizione proposta dal Sig. ... , avverso l'ordinanza di vendita del ... , con ricorso depositato il ... . e notificato in data ... , alla stregua dei motivi sopra esposti.

Si depositano i seguenti documenti:

1. ... ;

2. ... ;

3. ... ;

4. ... .

Il difensore dichiara di voler ricevere le comunicazioni e le notificazioni inerenti il procedimento presso il seguente numero di fax ... e/o presso l'indirizzo di posta elettronica certificata ... .

Luogo e data, ...

Firma Difensore ...

PROCURA SPECIALE

L'Agenzia delle Entrate Riscossione, con sede in ... ( ... ), alla via ... , ... , C.F. ... , in persona del Direttore pro - tempore, Sig. ... , delega a rappresentarla e a difenderla - nell'opposizione proposta dal Sig. ... , in ogni fase e grado della relativa procedura - l'Avv. ... , conferendo ogni e più ampia facoltà di legge, ed elegge domicilio presso il suo studio in ... ( ... ), alla via ... , ... .

Dichiara, inoltre, di aver ricevuto tutte le informazioni previste dagli artt. 7 e 13 del d.lgs. n. 196/2003, nonché dal Regolamento (UE) 2016/679 del Parlamento Europeo e del Consiglio del 27 aprile 2016, e presta il proprio consenso al trattamento dei dati personali per l'espletamento del mandato conferito.

Luogo e data, ...

Firma Mandante ...

Autentica della firma ...

Commento

L'opposizione contro l'ordinanza di vendita costituisce una ipotesi di opposizione agli atti esecutivi "successiva", e quindi una forma di opposizione proponibile entro il termine perentorio di venti giorni decorrenti non solo dalla conoscenza legale, diretta o indiretta (perché conseguente alla conoscenza legale di un atto successivo), del provvedimento illegittimo, ma anche dalla sua conoscenza di fatto (Cass. III, n. 6487/2010). Con l'opposizione all'ordinanza di vendita possono essere fatti valere vizi relativi al bene posto in vendita e, in particolare, in relazione alla erronea indicazione dei dati catastali dell'immobile, tardiva risultando una opposizione avente tale oggetto ove proposta direttamente nei confronti del decreto di trasferimento (Cass., n. 12430/2008). Parimenti, con l'opposizione agli atti esecutivi avverso l'ordinanza di vendita possono essere censurate le disposizioni adottate dal giudice dell'esecuzione (ancorché attinenti alla delega della stessa al professionista delegato) circa gli adempimenti, le modalità, i termini e, in generale, le condizioni alle quali l'esperimento di vendita è soggetto (Cass., n. 18421/2022).

In generale, giova ricordare

a) che l'opposizione agli atti esecutivi cosiddetta successiva può essere proposta per denunciare l'illegittimità degli atti in cui si articola il processo esecutivo non solo a causa della loro difformità dallo schema legale previsto dalla legge ma anche per denunciare la loro inopportunità o incongruenza, e, dunque, per far valere vizi di natura sostanziale;

b) che sono opponibili ai sensi dell'art. 617 c.p.c. i solo atti esecutivi che, per la loro collocazione nella sequenza procedimentale e per la funzione loro assegnata, possono procurare un pregiudizio alle parti e non anche quelli aventi funzione preparatoria;

c) che anche l'opposizione agli atti esecutivi successiva si articola in due fasi. Il ricorso depositato presso la cancelleria del giudice dell'esecuzione ai sensi dell'art. 618 c.p.c. introduce la prima fase che costituisce un procedimento incidentale interno al processo esecutivo, regolato, per espressa previsione dell'art. 185 disp. att. c.p.c., dagli artt. 737 e ss. c.p.c. sul rito camerale, e destinato a concludersi con una ordinanza. La seconda fase si svolge secondo lo stesso procedimento delineato dall'art. 616 c.p.c., eccezione fatta per la competenza che non subisce spostamento. Il giudizio di merito si introduce con atto di citazione se la causa deve essere trattata secondo le regole del processo di cognizione. Va instaurato invece con ricorso ove il rito applicabile sia quello del lavoro.

La parte opposta, e quindi eventualmente l'agente della riscossione, per difendersi in tale forma di opposizione utilizza quale atto difensivo la memoria di costituzione.

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