Revoca della procura alle liti

Lucio Di Nosse

Inquadramento

L'art. 85 c.p.c. prevede espressamente che la procura può sempre essere revocata e il difensore può sempre rinunciarvi; la revoca e la rinuncia non hanno effetto nei confronti dell'altra parte finché non sia avvenuta la sostituzione del difensore.

Formula

REVOCA DELLA PROCURA ALLE LITI

Io sottoscritto .... (in qualità di ....) residente (oppure con sede legale in) .... C.F. ...., con il presente atto dichiaro di revocare la nomina a mio difensore e procuratore dell'Avv./Dott. Comm./altro ...., effettuata con atto in data .... a mezzo del quale veniva conferita procura alle liti al suddetto professionista affinché si costituisse nel giudizio .... innanzi a .....

Revoco pertanto tutte le facoltà già concesse, tra le quali transigere, conciliare, incassare, quietanzare, rinunciare agli atti ed accettarne la rinuncia, farsi rappresentare, assistere e sostituire, eleggere domicili, rinunziare alla comparizione delle parti, riassumere la causa, proseguirla, chiamare terzi in causa, deferire giuramento, proporre domande riconvenzionali ed azioni cautelari di qualsiasi genere e natura in corso di causa, chiedere ed accettare rendiconti,

Revoco altresì l'elezione di domicilio presso lo studio dell'Avv./Dott. Comm./altro in .... alla via .....

Luogo e data ....

Firma Rappresentato ....

Commento

La procura alle liti poiché è un negozio unilaterale, può essere revocata in qualunque momento dal soggetto che l'ha conferita; tale facoltà è prevista espressamente dall'art. 85 c.p.c. Tuttavia la revoca del procuratore alle liti non ha effetto nei confronti dell'altra parte finché non sia avvenuta la sostituzione del difensore.

In particolare la revoca del difensore non comporta la sospensione o l'interruzione del processo, a differenza di quanto avviene in caso di morte o radiazione dall'albo del difensore (art. 301 c.p.c.).

Con l'atto di revoca viene meno la rappresentanza volontaria in precedenza conferita ad un professionista abilitato per la rappresentanza in giudizio. Qualora oltre alla procura vi sia anche il mandato alle liti, che è un contratto (negozio bilaterale) con il quale un professionista abilitato si impegna a difendere un soggetto in un determinato giudizio, si applicano le norme civilistiche in materia di risoluzione del contratto di mandato.

La revoca alla procura alle liti da parte del procuratore – come la rinuncia da parte del procuratore – è dichiarazione recettizia a forma libera, che produce effetto nei confronti dell'altra parte quando sia avvenuta la sostituzione del difensore, sicché il procuratore rinunciatario è privo dello ius postulandi in relazione al processo nel quale ha rinunciato ed è stato sostituito, non avendo più efficacia, in tale processo, l'anteriore procura generale ad lites, seppure rilasciata per atto pubblico

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