Istanza del contribuente al garante per l'attivazione dell'autotutela

Maria Cristina Rizzi

Inquadramento

L'intervento del Garante, organo collegiale istituito presso ogni direzione regionale delle entrate, può essere richiesto da qualunque soggetto interessato che lamenti disfunzioni, prassi, comportamenti suscettibili di incrinare il rapporto di fiducia tra i cittadini e l'amministrazione finanziaria. A tal fine il garante può richiedere documenti e chiarimenti all'amministrazione e può attivare le procedure di autotutela nei confronti di atti amministrativi di accertamento o riscossione notificati al contribuente. La materia è regolata dall'art. 13 della l. n. 212/2000.

Formula

Al Garante del Contribuente

Regione ...

Raccomandata a/r [1]

Oggetto: istanza al garante per l'attivazione dell'autotutela (art. 13 l. n. 212/2000).

Il/Lasottoscritto/a ... , nato/a ... , il ... , residente in ... , via ... , n. ... , CAP ... , codice fiscale ... , P.IVA ... , tel. ... , fax ... , e-mail ... , P.E.C. ... ;

OPPURE

Il/La sottoscritto/a ... , nato/a ... , il ... , residente in ... , via ... , n. ... , CAP ... , codice fiscale ... , in qualità di legale rappresentante della società ... , con sede in ... , codice fiscale ... , P.IVA ... , tel. ... , fax ... , e-mail ... , P.E.C. ...

OPPURE

Il/La sottoscritto/a ... , nato/a ... , il ... , residente in ... , via ... , n. ... , CAP ... , codice fiscale ... , in qualità di procuratore (generale/speciale), giusta procura in calce/a margine/allegata alla presente istanza, di ... , con sede in ... , codice fiscale ... , P.IVA ... , tel. ... , fax ... , e-mail ... , P.E.C. ...

PREMESSO

che in data ... è stato notificato il seguente atto:

- cartella di pagamento

-rigetto istanza di rimborso

-avviso di liquidazione

-avviso di rettifica

-avviso di accertamento

-atto di contestazione

-altro ... [2]

con n. / prot. ... del ... relativo all'anno d'imposta ... ;

che con tale è atto è stata contestata/richiesta/pretesa ... [3] ;

che, con riferimento ai seguenti importi/recuperi_ ... [4] l'atto risulta illegittimo per questi motivi ... [5] ;

che pur avendo presentato istanza per l'esercizio del potere di autotutela, l'Agenzia delle Entrate, ufficio ... non ha attivato l'indicato potere [6] .

Tanto premesso:

CHIEDE

Che il Garante attivi le procedure previste dall'art. 13 della l. n. 212/2000.

Si allegano i seguenti documenti:

1) Copia dell'atto;

2) Copia della istanza di autotutela [7] ;

3) ... ;

4) ... [8] .

Luogo e data, ...

Firma ...

[1] 1. L'istanza, redatta in carta libera, e senza l'osservanza di particolari formalità, è esente dal pagamento dell'imposta di bollo, e può essere presentata a mano, spedita a mezzo raccomandata a/r o via P.E.C.

[2] 2. Indicare lo specifico atto notificato.

[3] 3. Descrivere il contenuto dell'atto e della pretesa.

[4] 4. Indicare imposta, maggiore imposta, sanzioni, interessi, altro.

[5] 5. Descrivere l'errore, i motivi della illegittimità e le norme asseritamente violate.

[6] 6. Eventuale; è possibile rivolgersi al garante anche in assenza di presentazione di istanza di autotutela.

[7] 7. Eventuale.

[8] 8. Copia di documenti utili all'esame.

Commento

Il Garante. L'art. 13 della l. n. 212/2000 (Statuto del contribuente) ha introdotto la figura del “garante del contribuente” (testo modificato dalla l. n. 183/2011, l. Stabilità 2012). È un organo monocratico istituito presso ciascuna direzione regionale delle entrate e le direzioni delle provincie autonome di Trento e Bolzano. I tre componenti sono scelti e nominati dal presidente della Corte di giustizia Tributaria di Secondo Grado o sua sezione distaccata nella cui circoscrizione è compresa la direzione regionale delle entrate, tra gli appartenenti alle seguenti categorie:

a) magistrati, professori universitari di materie giuridiche ed economiche, notai, sia a riposo sia in attività di servizio;

b) avvocati, dottori commercialisti e ragionieri collegiati, pensionati, scelti in una terna formata, per ciascuna direzione regionale delle entrate, dai rispettivi ordini di appartenenza.

L'incarico ha durata quadriennale ed è rinnovabile tenendo presenti professionalità, produttività ed attività già svolta.

I poteri del Garante. Il garante può agire d'ufficio o su istanza del cittadino.

L'art. 13 cit. dispone, infatti, che Il Garante del contribuente, anche sulla base di segnalazioni inoltrate per iscritto dal contribuente o da qualsiasi altro soggetto interessato che lamenti disfunzioni, irregolarità, scorrettezze, prassi amministrative anomale o irragionevoli o qualunque altro comportamento suscettibile di incrinare il rapporto di fiducia tra cittadini e amministrazione finanziaria, rivolge richieste di documenti o chiarimenti agli uffici competenti, i quali rispondono entro trenta giorni, e attiva le procedure di autotutela nei confronti di atti amministrativi di accertamento o di riscossione notificati al contribuente. Il Garante del contribuente comunica l'esito dell'attività svolta alla direzione regionale o compartimentale o al comando di zona della Guardia di finanza competente nonché agli organi di controllo, informandone l'autore della segnalazione (comma 6).

Il Garante del contribuente rivolge raccomandazioni ai dirigenti degli uffici ai fini della tutela del contribuente e della migliore organizzazione dei servizi (comma 7).

A tal fine, il garante ha il potere di accedere agli uffici finanziari e di controllare la funzionalità dei servizi di assistenza e di informazione al contribuente nonché l'agibilità degli spazi aperti al pubblico (comma 8). Ancora, il Garante del contribuente richiama gli uffici al rispetto di quanto previsto dagli artt. 5 (informazioni del contribuente) e 12 (diritti e garanzie del contribuente sottoposto a verifiche fiscali) dello Statuto (comma 9) e richiama gli uffici al rispetto dei termini previsti per il rimborso d'imposta (comma 10).

Il Garante, inoltre, ha un potere di segnalazione; infatti, individua i casi di maggiore rilevanza in cui la normativa o i comportamenti dell'amministrazione determinano un pregiudizio per il contribuente, segnalandoli al direttore regionale o compartimentale o al comandante di zona della Guardia di finanza competente e all'ufficio centrale per l'informazione del contribuente, al fine di un eventuale avvio del procedimento disciplinare. Prospetta al Ministro delle Finanze i casi in cui possono essere esercitati i poteri di rimessione in termini previsti dall'art. 9 (comma 11). Ogni sei mesi il Garante del contribuente presenta una relazione sull'attività svolta al Ministro delle Finanze, al direttore regionale delle entrate, ai direttori compartimentali delle dogane e del territorio nonché al comandante di zona della Guardia di finanza, individuando gli aspetti critici più rilevanti e prospettando le relative soluzioni (comma 12).

In sintesi, dunque, il Garante, anche sulla base di segnalazioni scritte dei contribuenti riguardanti disfunzioni o irregolarità può:

- richiedere  documenti e chiarimenti agli uffici (che devono rispondere entro 30 giorni);

- sollecitare gli uffici a esercitare il potere di autotutela per l'annullamento e la rettifica dei provvedimenti fiscali di accertamento e di riscossione;

- segnalare norme o comportamenti suscettibili di arrecare pregiudizio ai contribuenti;

- vigilare sul corretto svolgimento delle verifiche fiscali;

- verificare che sia assicurata la chiara e tempestiva conoscibilità dei provvedimenti fiscali, dei modelli per gli adempimenti e delle relative istruzioni;

- rivolgere raccomandazioni ai dirigenti degli uffici ai fini della tutela del contribuente e della migliore organizzazione dei servizi richiamandoli al rispetto delle norme dello Statuto o dei termini relativi al rimborso di imposta;

- accedere agli uffici per controllare l'agibilità al pubblico e la funzionalità dei servizi di informazione e assistenza.

Modalità di presentazione dell'istanza. Come accennato, il Garante può attivarsi di ufficio ma anche su istanza dei contribuenti. Non è necessaria l'assistenza di un difensore.

L'istanza, presentata in carta semplice e senza pagamento di imposta di bollo (a mano, a mezzo raccomandata a/r o via P.E.C.) non deve rispettare particolari formalità; occorre tuttavia che abbia il contenuto minimo necessario per consentire al Garante di decidere.

L'istanza deve, dunque, contenere:

– i dati anagrafici del contribuente ed il codice fiscale;

– l'indicazione e la descrizione dell'atto oggetto della contestazione (allegandone una copia);

– la segnalazione di eventuali disfunzioni, irregolarità, scorrettezze, prassi amministrative anomale o irragionevoli o qualsiasi altro comportamento suscettibile di pregiudicare il rapporto di fiducia tra i cittadini e l'Amministrazione finanziaria .

Gli elenchi degli uffici del garante presenti presso ogni regione ed i recapiti sono reperibili sul sito dell'Agenzia delle entrate.

Istruttoria. Il Garante svolge un'attività istruttoria per verificare la fondatezza dell'istanza nei limiti dei descritti poteri.

Effetti. Può ricorrere al Garante anche il contribuente che non ha inteso presentare ricorso all'autorità giudiziaria, ma l'istanza al garante non sospende i termini per l'impugnazione dell'atto.

Risposta. Dal momento della richiesta del garante di documenti e chiarimenti, l'ufficio competente deve rispondere entro trenta giorni; il Garante può anche attivare le procedure di autotutela nei confronti degli atti amministrativi di accertamento o di riscossione. Al termine del procedimento il Garante comunica l'esito dell'attività all'autore della segnalazione.

La decisione del garante non è vincolante.

Il garante non può annullare alcun atto né può vincolare l'amministrazione in tal senso; può solo chiedere all'amministrazione di modificare la sua condotta. Sostanzialmente svolge una funzione consultiva che può essere utilizzata eventualmente nei giudizi contro il fisco, ed esercita solo poteri di sollecito e segnalazione.

Si ritiene in giurisprudenza che i provvedimenti adottati dal Garante del Contribuente non hanno natura autoritativa né sanzionatoria e non sono finalizzati a sostituire o emendare gli atti di imposizione o di riscossione dell'amministrazione finanziaria, per cui non sono riconducibili all'elenco degli atti impugnabili dinanzi al giudice tributario a norma dell'art. 19 d.lgs. n. 546/1992, stante l'assenza assenza di riflessi pregiudizievoli nella sfera giuridica del contribuente (Cass. V, n. 25212/2022).

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