Memoria con eccezione di difetto del contraddittorio nei confronti di un litisconsorte necessario

Lucio Di Nosse
aggiornata da Filippo D'Aquino

Inquadramento

L'art. 14 del d.lgs. n. 546/1992 dispone che se l'oggetto del ricorso riguarda inscindibilmente più soggetti, questi devono essere tutti parte nello stesso processo e la controversia non può essere decisa limitatamente ad alcuni di essi. Pertanto, se il ricorso non è stato proposto da o nei confronti di tutti i soggetti indicati nel comma 1 è ordinata l'integrazione del contraddittorio mediante la loro chiamata in causa entro un termine stabilito a pena di decadenza.

Formula

CORTE DI GIUSTIZIA TRIBUTARIA DI PRIMO GRADO DI .... SEZIONE N. ....

R.G.R. n. ....

CONTRODEDUZIONI

L'Ente resistente (Agenzia Entrate, Agenzia Entrate Riscossione, Regione/Provincia/Comune) in persona di .... nato a .... il .... C.F. .... nella sua qualità di rappresentante legale dell'Ente

rappresentato per delega in calce di questo ricorso dall'Avv. .... nato a .... il .... con studio in .... alla via .... n. ...., CAP .... ed ivi elettivamente domiciliato,

(oppure nel caso in cui la difesa è attribuita al funzionario: rappresentato per delega in calce a questo ricorso dal Dott. .... nato a .... il .... – in qualità di ....)

PREMESSO

– che in data .... all'Ente è stato notificato da .... il ricorso avverso l'atto ...., avente ad oggetto: ....

SI COSTITUISCE IN GIUDIZIO

contro .... elettivamente domiciliato presso lo studio di .... che lo rappresenta e difende

Preliminarmente eccepisce che il contraddittorio non è integro per le seguenti motivazioni: l'atto impugnato ha ad oggetto ....

Orbene, il giudizio avverso lo stesso riguarda inscindibilmente più soggetti, vale a dire .... (soci di società di persone, comproprietari, eredi, coobbligati, ....)

Il processo, ai sensi dell'art. 14 d.lgs. n. 546/1992, si deve svolgere necessariamente nei confronti di tutti i soggetti indicati e la lite non può essere decisa soltanto nei confronti di alcuni di essi.

È necessario pertanto che l'adita Corte di giustizia tributaria ordini l'integrazione del contraddittorio nei confronti di ...., mediante la loro chiamata in causa entro il termine che concederà alle parti.

In via subordinata deduce, altresì, che il ricorso deve in ogni caso essere rigettato per i seguenti motivi ....

Le spese di lite relative alla presente fase processuale vanno poste a carico del ricorrente ed a favore di questo Ente resistente.

CHIEDE

che codesta Corte di giustizia tributaria di primo grado voglia

a) ordinare l'integrazione del contraddittorio nei confronti di ...., mediante la sua/loro chiamata in causa entro il termine che concederà alle parti.

b) in via subordinata rigettare il ricorso proposto da .... perché infondato nel merito

c) condannare il ricorrente al pagamento delle spese di lite a favore di questo Ente

Si allega:

1) ....

Luogo e data ....

Firma ....

Commento

Anche nel processo tributario sussistono ipotesi di litisconsorzio necessario. La fattispecie è disciplinata dall'art. 14 del d.lgs. n. 546/1992, il quale al primo comma dispone che se l'oggetto del ricorso riguarda inscindibilmente più soggetti, questi devono essere tutti parte nello stesso processo e la controversia non può essere decisa limitatamente ad alcuni di essi. Pertanto, se il ricorso non è stato proposto da o nei confronti di tutti i soggetti indicati nel comma 1 è ordinata l'integrazione del contraddittorio mediante la loro chiamata in causa entro un termine stabilito dal giudice a pena di decadenza.

Le ipotesi più frequenti di litisconsorzio necessario riguardano l'impugnazione di atti emessi nei confronti di società di persone e dei loro soci, di comproprietari del medesimo bene, di eredi del contribuente, di coobbligati per legge rispetto alla medesima obbligazione tributaria, di venditore e acquirente di un bene.

La sentenza emessa in assenza di litisconsorti necessari è inutiliter data, vale a dire improduttiva di effetti e insuscettibile di passare in giudicato sia nei confronti dei litisconsorti necessari pretermessi, sia nei confronti di quelli che hanno partecipato al giudizio.

Colui che eccepisce la non integrità del contraddittorio ha l'onere, qualora questa non possa essere rilevata direttamente dagli atti o in base alle prospettazioni delle parti, non solo di indicare i soggetti che rivestono la qualità di litisconsorti necessari asseritamene pretermessi, ma anche di provare i presupposti di fatto e di diritto dell'invocata integrazione e, quindi, i titoli in forza dei quali essi assumono tale qualità. Ne consegue che chi deduca la mancata “vocatio in jus” di uno degli eredi del “de cuius” è tenuto a dimostrare l'avvenuta accettazione di eredità ad opera dello stesso (Cass. II, n. 11318/2018).

Il litisconsorzio necessario tra società di persone e soci, compresi gli accomandanti, stante l'unitarietà dell'accertamento dei relativi redditi ai sensi dell'art. 5 del d.P.R. n. 917 del 1986, permane ancorché la società si trasformi successivamente in società di capitali, ove si verta in tema di periodi di imposta in cui la società aveva ancora struttura di società di persone (Cass., Sez. V, n. 7026/2018).

Laddove, invece, l'avviso di accertamento venga spiccato nei confronti di una società di capitali e vi sia anche l'accertamento avente ad oggetto il maggior reddito da partecipazione derivante dalla presunzione di distribuzione dei maggiori utili accertati a carico della società partecipata, non sussiste litisconsorzio necessario con la società (Cass., Sez. VI, n. 20507/2017; Cass., Sez. VI, n. 21649/2020).

In tema di rettifica del reddito di una società di persone, l'inosservanza del litisconsorzio necessario tra la stessa ed i soci non spiega effetti quando le pronunce rese sui ricorsi siano sostanzialmente identiche ed adottate dallo stesso collegio nel contesto di una trattazione unitaria: ne deriva che la riunione dei giudizi può avvenire in sede di gravame, atteso che il rinvio al giudice di primo grado non sarebbe giustificato dalla necessità di salvaguardare il contraddittorio e si porrebbe in contrasto con il principio della ragionevole durata del processo

(Cass. VI, ord. n. 3789/2018).

La controversia, diretta al riconoscimento della qualità di socio di una società di persone, coinvolge la distribuzione delle quote sociali e la composizione stessa del gruppo sociale e, pertanto, nel relativo processo, sono litisconsorti necessari sia la società sia i soci. (Nella specie il giudizio si era svolto senza l'intervento del socio accomandante e il riconoscimento della qualità di socio riguardava una società in accomandita) (Cass. VI, ord. n. 19057/2017).

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