Notificazione presso il domiciliatario

Lucio Di Nosse

Inquadramento

La notifica o notificazione è un atto giuridico per mezzo del quale si porta a conoscenza di un soggetto un determinato documento. La notificazione validamente eseguita conferisce conoscenza legale dell'atto e produce gli effetti giuridici previsti dall'ordinamento; in ambito tributario non ammette equipollenti.

Dal 1° luglio 2019 la notifica degli atti del processo tributario può avvenire esclusivamente in forma telematica. Nei casi residui tassativamente indicati dalla legge la notificazione è eseguita per mezzo dell'Ufficiale Giudiziario.

La notificazione degli atti a chi ha eletto domicilio presso una persona o un ufficio può essere fatta mediante consegna di copia alla persona o al capo dell'ufficio in qualità di domiciliatario, nel luogo indicato nell'elezione.

Formula

MODELLO DI RELAZIONE DI NOTIFICA PRESSO IL DOMICILIATARIO

Su richiesta di ... e del suo difensore avv./dott.comm./altro ... come in atti individuati, io sottoscritto Ufficiale Giudiziario addetto all'Ufficio Unico Notifiche presso la Corte d'appello di ... , ho notificato il su esteso atto a ... ... , residente / con studio in ... , in qualità di domiciliatario del predetto ...

Luogo e data ...

L'Ufficiale Giudiziario ...

Commento

La notificazione presso il domiciliatario viene considerata facoltativa e concorrente con le altre forme stabilite dagli artt. 138 ss. c.p.c.

L'obbligo della notifica del ricorso a mezzo P.E.C. non si applica per quei soggetti che non si avvalgono della difesa tecnica nelle cause di valore inferiore ai tremila euro.

In tal caso la notifica degli atti processuali avviene generalmente a mezzo dell'ufficiale giudiziario che procede alla redazione della relata di notifica. L'art. 141 c.p.c. consente la notificazione anche presso il domiciliatario.

Quando l'elezione di domicilio è stata inserita in un contratto, la notificazione presso il domiciliatario è obbligatoria, se così è stato espressamente dichiarato. Pertanto la norma prevede l'obbligatorietà di tale forma di notificazione qualora essa sia espressamente prevista nel contratto in cui fu inserita l'elezione di domicilio.

La consegna, a norma dell'art. 138, della copia nelle mani della persona o del capo dell'ufficio presso i quali si è eletto domicilio, equivale a consegna nelle mani proprie del destinatario La notifica risulta validamente effettuata a mani proprie del domiciliatario anche qualora questi rifiuti di ricevere l'atto, deducendo la rinuncia o la revoca dell'incarico che gli era stato conferito, quando sia mancata totalmente la loro comunicazione o quando la loro comunicazione sia avvenuta senza porre il notificante in grado di eseguire la notifica in altro luogo.

La notificazione non può essere fatta nel domicilio eletto se è chiesta dal domiciliatario o questi è morto o si è trasferito fuori della sede indicata nella elezione di domicilio o è cessato l'ufficio.

Il processo tributario telematico è diventato obbligatorio; dall'1.7.2019 le parti notificano e depositano gli atti processuali e i documenti esclusivamente con modalità telematiche secondo le regole indicate nel d.m. n. 163/2013, e nel d.d. 4 agosto 2015; l'art. 16, comma 5, del d.l. n. 119/2018, dispone che l'obbligo si applica “ai giudizi instaurati in primo e secondo grado, con ricorso notificato a decorrere dal 1° luglio 2019”.

La legittimazione a presentare istanza di notificazione, ai sensi dell'art. 137 c.p.c., spetta alla parte, la quale può chiederne l'esecuzione sia personalmente che a mezzo di difensore munito di procura, sicché l'inesistenza della notificazione può ravvisarsi soltanto quando essa sia stata richiesta da chi non ha la rappresentanza della parte, non essendo, in tal caso, a questa in alcun modo riferibile l'atto compiuto (Cass. V, n. 10102/2017).

L'inesistenza della notificazione del ricorso per cassazione è configurabile, in base ai principi di strumentalità delle forme degli atti processuali e del giusto processo, oltre che in caso di totale mancanza materiale dell'atto, nelle sole ipotesi in cui venga posta in essere un'attività priva degli elementi costitutivi essenziali idonei a rendere riconoscibile un atto qualificabile come notificazione, ricadendo ogni altra ipotesi di difformità dal modello legale nella categoria della nullità. Tali elementi consistono: a) nell'attività di trasmissione, svolta da un soggetto qualificato, dotato, in base alla legge, della possibilità giuridica di compiere detta attività, in modo da poter ritenere esistente e individuabile il potere esercitato; b) nella fase di consegna, intesa in senso lato come raggiungimento di uno qualsiasi degli esiti positivi della notificazione previsti dall'ordinamento (in virtù dei quali, cioè, la stessa debba comunque considerarsi, "ex

lege", eseguita), restando, pertanto, esclusi soltanto i casi in cui l'atto venga restituito puramente e semplicemente al mittente, così da dover reputare la notificazione meramente tentata ma non compiuta, cioè, in definitiva, omessa. " (Cass. S.U., n. 14916/2016).

Vuoi leggere tutti i contenuti?

Attiva la prova gratuita per 15 giorni, oppure abbonati subito per poter
continuare a leggere questo e tanti altri articoli.

Sommario