Notifica a persona non residente, né dimorante né domiciliata nel territorioInquadramentoLa notifica o notificazione è un atto giuridico per mezzo del quale si porta a conoscenza di un soggetto un determinato documento. La notificazione validamente eseguita conferisce conoscenza legale dell'atto e produce gli effetti giuridici previsti dall'ordinamento; in ambito tributario non ammette equipollenti. Dal 1° luglio 2019 la notifica degli atti del processo tributario può avvenire esclusivamente in forma telematica. Nei casi residui tassativamente indicati dalla legge la notificazione è eseguita per mezzo dell'Ufficiale Giudiziario. Dispone l'art. 143 c.p.c. che se non sono conosciuti la residenza, la dimora e il domicilio del destinatario e non vi è il procuratore previsto nell'art. 77c.p.c., l'ufficiale giudiziario esegue la notificazione mediante deposito di copia dell'atto nella casa comunale dell'ultima residenza o, se questa è ignota, in quella del luogo di nascita del destinatario. La notificazione si ha per eseguita nel ventesimo giorno successivo a quello in cui sono compiute le formalità prescritte. FormulaMODELLO DI RELAZIONE DI NOTIFICA A PERSONA NON RESIDENTE, NÉ DIMORANTE NÉ DOMICILIATA NEL TERRITORIO DELLA REPUBBLICA (ART. 143 C.P.C.) Su richiesta di ... e del suo difensore avv./dott.comm./altro ... come in atti individuati, io sottoscritto Ufficiale Giudiziario addetto all'Ufficio Unico Notifiche presso la Corte d'appello di ... , dopo avere effettuato le ricerche del caso, e più precisamente ... , ho notificato il su esteso atto a ... di residenza, dimora e domicilio sconosciuti e privo del procuratore previsto dall'art. 77 c.p.c., ai sensi dell'art. 143 c.p.c., mediante deposito di una copia conforme all'originale alla Casa Comunale di ... ; Luogo e data ... L'ufficiale giudiziario ... CommentoL'art. 143 c.p.c. disciplina i casi di c.d. irreperibilità assoluta, che ricorre quando il destinatario dell'atto non ha residenza, domicilio o dimora nel territorio dello Stato, e che pertanto, nonostante le ricerche effettuate dall'ufficiale notificatore, risulta completamente sconosciuto ed ignoto. Tale ipotesi si differenzia dunque da quella prevista dall'art. 140 c.p.c. che concerne il diverso caso di cd. irreperibilità relativa o temporanea, che si verifica quando destinatario è solo temporaneamente assente dal luogo di residenza o di domicilio, luoghi conosciuti e presso i quali è possibile effettuare la notificazione degli atti. L'ordinaria diligenza, alla quale il notificante è tenuto a conformare la propria condotta, per vincere l'ignoranza in cui versi circa la residenza, il domicilio o la dimora del notificando, al fine del legittimo ricorso alle modalità di notificazione previste dall'art 143 c.p.c., deve essere valutata in relazione a parametri di normalità e buona fede secondo la regola generale dell'art. 1147 c.c. e non può tradursi nel dovere di compiere ogni indagine che possa in astratto dimostrarsi idonea all'acquisizione delle notizie necessarie per eseguire la notifica a norma dell'art. 139 c.p.c., anche sopportando spese non lievi ed attese di non breve durata. Ne consegue l'adeguatezza delle ricerche svolte in quelle direzioni (uffici anagrafici, ultima residenza conosciuta) in cui è ragionevole ritenere, secondo una presunzione fondata sulle ordinarie manifestazioni della cura che ciascuno ha dei propri affari ed interessi, siano reperibili informazioni lasciate dallo stesso soggetto interessato, per consentire ai terzi di conoscere l'attuale suo domicilio, residenza o dimora (Cass. I, ord. n. 19012/2017). In caso di notifica ai sensi dell'art. 143 c.p.c., l'omessa indicazione, nella relata delle ricerche, anche anagrafiche, fatte dall'ufficiale giudiziario, delle notizie raccolte sulla reperibilità del destinatario e dei motivi della mancata consegna, non costituisce causa di nullità della notificazione, non essendo tale sanzione prevista espressamente nell'elencazione dei motivi indicati dall'art. 160 c.p.c. (Cass. III, n. 17964/2014). |